Colpa dello Staff,Colpa del materiale?

[30 min]

Non credo che Smith rischi di sputtanarsi la carriera, all' estero conoscono molto bene la nostra situazione. Ne' Brunel ne' COS hanno avuto problemi a trovare un lavoro dopo essersene andati.

[Soidog]

Non sono ottimista sulle tue possibilità di successo come autore di testi per cabarettisti

Ma tu non hai ragione.
Hai stra-ragione.
Infatti rileggendo il tutto mi sono reso conto tristemente di quanto il testo commentato fosse tanto più divertente, surreale e fantasioso rispettto al mio che lo commentava.
Il che è indice di scarsissimo talento del commentatore, specie quando si cimenta coi maestri.
Fortunatamente ho un altro mestiere per portare a casa un tozzo di pane.

Esci dalla modalità loculo on.
Discutiamo di rugby, il bar non è fatto per annoiarsi

[Garry]

Vuole solo farti perdere la pazienza, ma non sa che dopo anni di disciplina ferrea voi monaci zen vi arrabbiate solo guardando le partite della nazionale di rugby.

[oldprussians]

Qua dice che e ancora impiegato dalla FIR

https://za.linkedin.com/in/franco-smith-66b92710

Non so se gli debbo mandare un messaggio per controllare se a stato licenziato... of se lui ha licenziato parte o tutto del suo staff...

è più facile che ti arrivi un ingiunzione restrittiva per stalking nei suoi confronti...

Beh sono disperato per cambiamenti!

[SilverShadow]

Articolo scritto da Negri, non parla di staff ma dell'assunzione di responsabilità da parte dei giocatori e della loro età.

https://www.talkingrugbyunion.co.uk/seb ... /29388.htm

[SilverShadow]

Mi sa che @oldprussian dovrà aspettare ancora un po': Marzio Innocenti sulle pagine di Ovalmente

A caldo, dopo un Sei Nazioni così deludente, in che
modo interverrà sulla nazionale maggiore?
Lo staff rimane intoccabile o è previsto qualche
cambio?
A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

[oldprussians]

Mi sa che @oldprussian dovrà aspettare ancora un po': Marzio Innocenti sulle pagine di Ovalmente

A caldo, dopo un Sei Nazioni così deludente, in che
modo interverrà sulla nazionale maggiore?
Lo staff rimane intoccabile o è previsto qualche
cambio?
A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Quando e stata pubblicata?

[speartakle]

Mi sa che @oldprussian dovrà aspettare ancora un po': Marzio Innocenti sulle pagine di Ovalmente

A caldo, dopo un Sei Nazioni così deludente, in che
modo interverrà sulla nazionale maggiore?
Lo staff rimane intoccabile o è previsto qualche
cambio?
A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Quando e stata pubblicata?

oggi

[italicbold]

Ma perchè monnezza?
Abbiamo degli ottimi giocatori, ragazzi davvero in gamba. Mi sembra ingeneroso definirli così.

Era una Litote (forse, non ne sono sicuro che sia il termine giusto...).
Secondo me non sono monnezza e non sono neanche liceali all'università.
Sono giocatori utilizzati male. Molto male.

[italicbold]

A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Bello il pippone sulle scelte condivise, come se davvero debbano andare a citofonare ad ognuno dei 60 mila tesserati della federazione per prendere una decisione. Queste frasi in politichese puro hanno pure un po' scassato la minchia. Da quando lavoro ogni volta che un amministratore delegato ha parlato di "grande famiglia", di "patrimonio di tutti" era il momento di indossare i mutandoni in titanio anti uccello padulo.
E' tempo di decisioni forti, foss'anche di confermare lo staff per il futuro. Il rugby internazionale non ha tempo di aspettare che si faccia il giro delle sette chiese per chiedere cosa ne pensi ogni singolo club di pinco pallino come head coach. Mi sembra assurdo che il nuovo presidente federale non abbia una visione chiara di cosa fare con la nazionale. Perché é questa la traduzione dell'intervista citata. Come quando nelle vecchie tribune politiche l'intervistato di turno per prendere tempo rispondeva, molto lentamente "La ringrazio per avermi fatto questa domanda che trovo molto pertinente...( continua ad libitum e supercazzola annessa). Quando Laporte (che non amo particolarmente) fu eletto presidente della federazione francese aveva una idea precisa di come gestire la nazionale dei galletti. La nomina di Galthié era quasi nel suo programma elettorale a discapito di un monumento del rugby francese come Guy Novés. Il cambio fu immediato. La tourné di giugno é domani, dobbiamo sperare che la pandemia mondiale ci permetta di annullarla, ma é anche vero che la stagione prossima va organizzata adesso, con una coordinazione delle due franchigie, con una serie di iniziative che il nuovo staff o anche il vecchio, devono cominciare a prendere.
Sono perplesso. Molto.

[oldprussians]

Mi sa che @oldprussian dovrà aspettare ancora un po': Marzio Innocenti sulle pagine di Ovalmente

A caldo, dopo un Sei Nazioni così deludente, in che
modo interverrà sulla nazionale maggiore?
Lo staff rimane intoccabile o è previsto qualche
cambio?
A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Quando e stata pubblicata?

Grazie ho visto.

Secondo me si può leggere come cambiamenti ci saranno. Ma cambiamenti fatti a freddo cosi che la gente mandata via e mandata via senza la scusa che e fatto in rabbia, ma logicamente
oggi

[jentu]

Mi sa che @oldprussian dovrà aspettare ancora un po': Marzio Innocenti sulle pagine di Ovalmente

A caldo, dopo un Sei Nazioni così deludente, in che
modo interverrà sulla nazionale maggiore?
Lo staff rimane intoccabile o è previsto qualche
cambio?
A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Ha studiato da presidente, una intervista così fa parte del ruolo

[jaco]

A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Bello il pippone sulle scelte condivise, come se davvero debbano andare a citofonare ad ognuno dei 60 mila tesserati della federazione per prendere una decisione. Queste frasi in politichese puro hanno pure un po' scassato la minchia. Da quando lavoro ogni volta che un amministratore delegato ha parlato di "grande famiglia", di "patrimonio di tutti" era il momento di indossare i mutandoni in titanio anti uccello padulo.
E' tempo di decisioni forti, foss'anche di confermare lo staff per il futuro. Il rugby internazionale non ha tempo di aspettare che si faccia il giro delle sette chiese per chiedere cosa ne pensi ogni singolo club di pinco pallino come head coach. Mi sembra assurdo che il nuovo presidente federale non abbia una visione chiara di cosa fare con la nazionale. Perché é questa la traduzione dell'intervista citata. Come quando nelle vecchie tribune politiche l'intervistato di turno per prendere tempo rispondeva, molto lentamente "La ringrazio per avermi fatto questa domanda che trovo molto pertinente...( continua ad libitum e supercazzola annessa). Quando Laporte (che non amo particolarmente) fu eletto presidente della federazione francese aveva una idea precisa di come gestire la nazionale dei galletti. La nomina di Galthié era quasi nel suo programma elettorale a discapito di un monumento del rugby francese come Guy Novés. Il cambio fu immediato. La tourné di giugno é domani, dobbiamo sperare che la pandemia mondiale ci permetta di annullarla, ma é anche vero che la stagione prossima va organizzata adesso, con una coordinazione delle due franchigie, con una serie di iniziative che il nuovo staff o anche il vecchio, devono cominciare a prendere.
Sono perplesso. Molto.

Ma davvero pensate che un presidente eletto l'altro ieri venga a dire "urbi et orbi" che lo staff è da rifondare completamente?
Che prenda tempo è nell'ordine delle cose: primo perchè deve rendersi conto di quali siano i contratti degli eventuali licenziandi e capire quale margine di manovra ha, secondo perchè deve pur sempre contattare gli eventuali sostituti ed aver certezza della loro disponibilità.
Sparare subito a zero sullo staff non è mai una buona idea, potrebbe essere che tu sia costretto a lavorare con loro per tutta la durata del contratto, non potendotene liberare o non trovando sostituti all'altezza e, chiaramente, non sarebbe un bel lavorare (avete presente Gav con Brunel?)
Io, al momento, sono d'accordo con Innocenti e sarei preoccupato se avesse dichiarato cose diverse da queste.
Chiaramente se tra un mese saremo ancora allo stesso punto probabilmente avrò cambiato idea...

[oldprussians]

A caldo nessuna decisione è mai una buona decisione.
La Nazionale è la massima espressione di tutto il
movimento, è un patrimonio di tutta la gente del
rugby italiano, di tutti i club, di ogni singolo giocatore
e di ogni singola giocatrice, e qualunque scelta la
riguardi deve essere una scelta ponderata, condivisa e
lungimirante. Dire che il Sei Nazioni sia stato
deludente è dire qualcosa di ovvio, ed i primi ad
essere delusi sono sicuramente giocatori e staff, sul
cui impegno massimale non vi è da parte mia né del
Consiglio Federale il minimo dubbio. Nelle prossime
settimane la questione sarà affrontata con serenità,
con l’unico obiettivo di fare il bene della squadra e del
rugby italiano.

Bello il pippone sulle scelte condivise, come se davvero debbano andare a citofonare ad ognuno dei 60 mila tesserati della federazione per prendere una decisione. Queste frasi in politichese puro hanno pure un po' scassato la minchia. Da quando lavoro ogni volta che un amministratore delegato ha parlato di "grande famiglia", di "patrimonio di tutti" era il momento di indossare i mutandoni in titanio anti uccello padulo.
E' tempo di decisioni forti, foss'anche di confermare lo staff per il futuro. Il rugby internazionale non ha tempo di aspettare che si faccia il giro delle sette chiese per chiedere cosa ne pensi ogni singolo club di pinco pallino come head coach. Mi sembra assurdo che il nuovo presidente federale non abbia una visione chiara di cosa fare con la nazionale. Perché é questa la traduzione dell'intervista citata. Come quando nelle vecchie tribune politiche l'intervistato di turno per prendere tempo rispondeva, molto lentamente "La ringrazio per avermi fatto questa domanda che trovo molto pertinente...( continua ad libitum e supercazzola annessa). Quando Laporte (che non amo particolarmente) fu eletto presidente della federazione francese aveva una idea precisa di come gestire la nazionale dei galletti. La nomina di Galthié era quasi nel suo programma elettorale a discapito di un monumento del rugby francese come Guy Novés. Il cambio fu immediato. La tourné di giugno é domani, dobbiamo sperare che la pandemia mondiale ci permetta di annullarla, ma é anche vero che la stagione prossima va organizzata adesso, con una coordinazione delle due franchigie, con una serie di iniziative che il nuovo staff o anche il vecchio, devono cominciare a prendere.
Sono perplesso. Molto.

Ma davvero pensate che un presidente eletto l'altro ieri venga a dire "urbi et orbi" che lo staff è da rifondare completamente?
Che prenda tempo è nell'ordine delle cose: primo perchè deve rendersi conto di quali siano i contratti degli eventuali licenziandi e capire quale margine di manovra ha, secondo perchè deve pur sempre contattare gli eventuali sostituti ed aver certezza della loro disponibilità.
Sparare subito a zero sullo staff non è mai una buona idea, potrebbe essere che tu sia costretto a lavorare con loro per tutta la durata del contratto, non potendotene liberare o non trovando sostituti all'altezza e, chiaramente, non sarebbe un bel lavorare (avete presente Gav con Brunel?)
Io, al momento, sono d'accordo con Innocenti e sarei preoccupato se avesse dichiarato cose diverse da queste.
Chiaramente se tra un mese saremo ancora allo stesso punto probabilmente avrò cambiato idea...

Sensato juntu

[Soidog]

Vuole solo farti perdere la pazienza, ma non sa che dopo anni di disciplina ferrea voi monaci zen vi arrabbiate solo guardando le partite della nazionale di rugby.

Io ho sempre rispettato il buddhismo, comportandomi in modo da non risultare offensivo verso i locali.
Per loro arrabbiarsi, specie alzando la voce, è un comportamento deprecabile, e litigare è sempre una cosa malvista.
Però ti garantisco che la conduzione tecnica del nostro VI Nazioni farebbe diventare furente anche un bonzo molto caritatevole.
Le schermaglie con Jpr fanno parte del gioco, niente di serio