Colpa dello Staff,Colpa del materiale?

[Garry]

Le donne devono avergli fatto qualcosa, al tirolese.

E con Paris come la mettiamo? È alto 1,83 o no?

[Adryfrentzen]

Tenete presente che ai bambini basta poco per divertirsi e innamorarsi di uno sport.

Concordo.
Io ho fatto un altro sport (vela) ma che comportava per me a tanti tanti altri ragazzini spostamenti veramente al limite del proibitivo per fare regate ecc, oltre a costi che va beh ciao eppure da quel punto di vista non ricordo nessuno che si fosse mai lamentato. Era quello che ci piaceva fine della discussione. Il problema (secondo me ne, e secondo la mia esperienza) si pone in età adolescenziale quando tra scuola, relazioni e non cominciano a farsi strada tante altre priorità... ed è lì che la Federazione deve intervenire con un programma o comunque una linea guida. Cioè se no siamo d'accordo che può venire anche Paul Cayard o Max Sirena ad allenarti ma se non hai una prospettiva di crescita ed economica...........
Io arrivato a 18-19 anni e dopo aver perso un anno di scuola (così come CHIUNQUE fosse nella mia squadra per altro) ho dovuto fare delle scelte forzate. E così per il 99% dei ragazzini e ragazzine che conoscevo sia del mio Circolo che altri. Poi la passione rimane per l'amor del cielo, però non puoi pretendere uno sforzo agonistico del genere a fronte del nulla cosmico o di un rimborso spese che manco ti copre il panino. Dopo un po' i genitori o il ragazzino stesso si guardano un attimo e bon decisione presa. Puoi essere anche il prossimo fenomeno.

[Koko++--]

Lo capisco benissimo.
Quando arrivai a Llandudno nel Galles del nord nel 90 trovai il Llandudno rugby che fa parte del Welsh rugby Union ed è un feeder club degli Scarlets. Cioè questi ultimi fanno un diritto di prelazioni sui giovanissimi talenti di questa società, ovviamente gli scarlets aiutano a livello di sponsor e merchandising ...
Il primo giorno al campo trovai un vecchio coach di circa 80 anni più largo che lungo e una pipa in bocca.Iniziammo a parlare e arrivano una ventina di bimbi dai 6-8 anni e con loro ridendo due “ aiutanti” del coach grandi e grossi come A.W.Jones..
Il vecchio prese i palloni per bimbi di quella età e ne diede uno a testa e portò i bimbi ad una estremità del campo.Sistemò i giganti in punti diversi del campo e spiegò ai bimbi che dovevano arrivare dall’ altra parte del campo tenendo stretto stretto il pallone.Spiegò che i giganti avrebbero tentato di spaventarli per fare cadere la palla per terra. Se succedeva il compagno più vicino doveva fermarsi e aiutarlo a riprendere la palla.
Ogni bimbo che arrivava alla meta avrebbe contribuito con un punto alla squadra per vincere il premio a fine settimana: un bel gelato a tre gusti. Lui avrebbe guidato il tutto con il fischietto.
I bimbi in attesa del via erano super concentrati..le manine erano bianche da tanto tenevano stretto la palla.
A parte qualche caduta tutti arrivarono al traguardo felici e urlanti.
Poi prese i due giganti e li mise in ginocchio uno a fianco all’ altro.
Dispose i bimbi come una mischia ordinata.
L’ esercizio era spingere i due giganti fino a farli indietreggiare e catturare la palla dietro a loro.Ovviamente i due giganti avevano la direttiva di indietreggiare non appena sentivano che la spinta dei bimbi iniziava a venire meno.
A risultato ottenuto i bimbi si abbracciarono festanti.Stanchi ma felici.
Il vecchio mi guardò e disse” A questa età devono amare la palla e capire che solo insieme ai compagni otterrai dei risultati..”

In seguito vi racconto come si regolava con i bambini dai 9 ai 12 anni.

[supermax]

Così si argomenta!!!!!

[Mr Ian]

Lo capisco benissimo.
Quando arrivai a Llandudno nel Galles del nord nel 90 trovai il Llandudno rugby che fa parte del Welsh rugby Union ed è un feeder club degli Scarlets. Cioè questi ultimi fanno un diritto di prelazioni sui giovanissimi talenti di questa società, ovviamente gli scarlets aiutano a livello di sponsor e merchandising ...
Il primo giorno al campo trovai un vecchio coach di circa 80 anni più largo che lungo e una pipa in bocca.Iniziammo a parlare e arrivano una ventina di bimbi dai 6-8 anni e con loro ridendo due “ aiutanti” del coach grandi e grossi come A.W.Jones..
Il vecchio prese i palloni per bimbi di quella età e ne diede uno a testa e portò i bimbi ad una estremità del campo.Sistemò i giganti in punti diversi del campo e spiegò ai bimbi che dovevano arrivare dall’ altra parte del campo tenendo stretto stretto il pallone.Spiegò che i giganti avrebbero tentato di spaventarli per fare cadere la palla per terra. Se succedeva il compagno più vicino doveva fermarsi e aiutarlo a riprendere la palla.
Ogni bimbo che arrivava alla meta avrebbe contribuito con un punto alla squadra per vincere il premio a fine settimana: un bel gelato a tre gusti. Lui avrebbe guidato il tutto con il fischietto.
I bimbi in attesa del via erano super concentrati..le manine erano bianche da tanto tenevano stretto la palla.
A parte qualche caduta tutti arrivarono al traguardo felici e urlanti.
Poi prese i due giganti e li mise in ginocchio uno a fianco all’ altro.
Dispose i bimbi come una mischia ordinata.
L’ esercizio era spingere i due giganti fino a farli indietreggiare e catturare la palla dietro a loro.Ovviamente i due giganti avevano la direttiva di indietreggiare non appena sentivano che la spinta dei bimbi iniziava a venire meno.
A risultato ottenuto i bimbi si abbracciarono festanti.Stanchi ma felici.
Il vecchio mi guardò e disse” A questa età devono amare la palla e capire che solo insieme ai compagni otterrai dei risultati..”

In seguito vi racconto come si regolava con i bambini dai 9 ai 12 anni.

Mi piace quello che scrivi e concordo su tutto, ci sono stato ed ho visto quello che stai raccontando...
mi sono autoeletto Console degli Scarlets in Italia, essendone tifoso da un pò e seguendoli spesso.

[Koko++--]

Grazie Ian...
Llandudno...
Dopo i piccoli arrivano i bimbi dai 9 ai 12 anni. Sono quindici. I giganti li dividono in due squadre e con una corda li legano a due metri circa l’uno dall’altro.Ridono tranquilli sanno bene che si divertiranno.
Il vecchio rispiega le regole” La squadra che attacca deve passarsi la palla ad ogni mio fischio. Chi ha la palla deve stare davanti ai compagni che dovranno regolare la loro velocità al compagno. Chi difende deve cercare di intercettare la palla SENZA toccare gli avversari muovendosi in modo coordinato. Se L’ intercetto fallisce vi riposizionate per un altro tentativo.Se riesce diventate la squadra che attacca. Se nel passare la palla questa cade la squadra diventa quella che difende.Le due squadre non dovranno legarsi una con l’altra” Mentre lo dice mi fa l’occhiolino...E capisco perché.. dopo un quarto d’ora sono tutti aggrovigliati ridendo a crepapelle...Ritornati liberi riprendono il gioco. Dopo 45 minuti circa come per i più piccoli mischia ordinata contro i giganti. La settimana successiva gli pongo una domanda” Secondo lei quale è l’età per imparare a placcare?” Mi guarda attraverso il fumo della pipa” Il placcaggio.. il placcaggio avanzante è come una scarica ormonale...un orgasmo...quale è l’età in cui iniziano a tuonare gli ormoni? Quello è il momento migliore...con le dovute precauzioni perché sono ancora giovanissimi “
Un giorno un osservatore degli scarlets gli chiede” Scommetto che la sua gioia più grande è scoprire un futuro campione...?”
Il vecchio lo guarda accigliato” No!!! Vede quei signori laggiù? Anni fa erano al posto dei loro figli...Sono diventati persone che sanno che per ottenere un obiettivo devi sacrificarti...sporcarti...ma non puoi fare da solo...hai bisogno degli altri..il rugby ti insegna la correttezza e là generosità..questa è la mia soddisfazione più grande...”
Il suo ragionamento conclusivo fa capire l’attinenza con questo td:” Se è verissimo che noi gallesi siamo la razza eletta del rugby..io che ho viaggiato in tutto il mondo vi dico che a 6,7,8 anni i bimbi sono uguali dappertutto e se si vuol insegnare la filosofia di vita del rugby i bimbi la possono imparare in ogni dove...Che poi così emergano più campioni e’ l’effetto collaterale..”

Che ne pensate ? Non sarebbe un inizio?

[jpr williams]

Penso che è una meraviglia.
E a posteriori mi spiego perchè amo tanto Cymru

[oldprussians]

O Dio due amatori del Galles!

JPR non lo capisco pero!

[jpr williams]

O Dio due amatori del Galles!

JPR non lo capisco pero!

E perchè mai?
Sappi che so dell'esistenza del rugby solo perchè esiste il Galles.
Ma siccome l'ho già raccontato in passato e in fondo credo non interessi a nessuno evito di raccontarlo di nuovo.
Comunque Mr. Ian ama il Galles almeno quanto me. Lui è addirittura fan accanito degli Scarlets.

[oldprussians]

O Dio due amatori del Galles!

JPR non lo capisco pero!

E perchè mai?
Sappi che so dell'esistenza del rugby solo perchè esiste il Galles.
Ma siccome l'ho già raccontato in passato e in fondo credo non interessi a nessuno evito di raccontarlo di nuovo.
Comunque Mr. Ian ama il Galles almeno quanto me. Lui è addirittura fan accanito degli Scarlets.

Dio aiutaci tutti...

Il Galles. I paese che ha votato Brexit.... e adesso si sta lamentando che le fabbriche si sono chiuse e i pescatori sono distrutti.... e i soldi della comminuta europea non ci sono più

Per fino prima del risultato un giornalista stavo intervistando una comminuta dove era rinnovata dalla UE. E teneva la gente in lavoro con una fabbrica di cambi tedesca. L'Azienda aveva detto che se cera il Brexit dovevano chiudere la fabrice mettendo completamente la gente in disoccupazione. Che poi l'ha chiuso.

Hanno votato 80% Brexit. I'l giornalista gli chiedeva "perché votate Brexit dato che vi rovinerà?" Loro rispondevano.... "Ma abbiamo sopravvissuto dopo la guerra quando si sono chiuse le miniere, lo rifaremo....Staremo meglio fuori dal UE" . Ok dice il giornalista. "il paese si e ripreso per i soldi del UE, e un azienda Tedesca che ha messo un fabbrica"

You really couldn't write this shit!

[supermax]

Beh, diciamo che in Galles su alcune cose sono a dir poco conservatori. Ma ciò non scalfisce la mia simpatia per un popolo che, a differenza dell'indipendente Irlanda e dell'indipendentista Scozia, ha saputo preservare molto di più la propria lingua al punto da metterla nel proprio inno e di parlarla correntemente presso una parte non piccola della popolazione.

[supermax]

Per inciso, il gaelico è ufficialmente molto più diffuso in Irlanda, ma in realtà lo capiscono in pochi al punto che molti non sanno cantare l'inno in gaelico.

[Koko++--]

Che i gallesi siano particolari non ci sono dubbi...
Che siano anglosassoni con i difetti classici anche..
Ma sono un popolo gentile dotato di senso of humor incredibile specie quando si rivolgono agli inglesi..
Sul discorso politico “brevità” non mi pronuncio...anche se credo se ne pentiranno..
Ciò non toglie che hanno una cultura per il rugby che sarebbe da copiare..

[Mr Ian]

Che i gallesi siano particolari non ci sono dubbi...
Che siano anglosassoni con i difetti classici anche..
Ma sono un popolo gentile dotato di senso of humor incredibile specie quando si rivolgono agli inglesi..
Sul discorso politico “brevità” non mi pronuncio...anche se credo se ne pentiranno..
Ciò non toglie che hanno una cultura per il rugby che sarebbe da copiare..

persone simpatiche, disponibili e cordiali. Per quello che ho ricevuto da loro posso solamente parlare bene. Ovviamente il discorso brexit ha lasciato un segno anche in loro, se ne sono già pentiti alcuni..
La loro cultura del rugby è invidiabile, prendono qualche strafalcione anche loro, sopratutto se bevono.

[stilicone]

I racconti di Koko sono bellissimi.
Però in Italia dovresti, prima di tutto, trovare 10-15 bambini che vengono al rugby.
Parlando del gruppo dei 9 anni, viene detto che erano due squadre, dunque diciamo una ventina di bimbi, se non proprio trenta.
Non so se sia così facile qui da noi a parte qualche zona geografica specifica.
Questo è un punto cruciale.