Colpa dello Staff,Colpa del materiale?

[ruttobandito]

Vista la deriva del thread, per me è colpa di Alfredo. E credo di essere meno OT della media....

Necessariamente.

[Koko++--]

Sinceramente non capisco questo commento..ne’ il perché è stato fatto...

Neanch'io questo, ma grazie a Munari hai chi ti consola.

Non ho bisogno di essere consolato.. e non credo di aver mancato di rispetto a nessuno nei miei post.
Avendo lavorato per 25 anni nel mondo del rugby gallese ho cercato di far vedere il loro modo di lavorare..
Se questo infastidisce qualcuno affari suoi.
Good luck

[ruttobandito]

Si ma discutere tra persone "normali" e discutere con persone "disagiate" è differente..loro usano il calcio per mascherare un indole violenta è al limite del delinquenziale.
Il discorso che si faceva prima era invece legato agli atteggiamenti che indirettamente possono influenzare i più piccoli...

Calcola che, a giudicare da numeri e risultati, quelli normali sono loro. Quegli stessi che a noi invece ci guardano come mentecatti alcolizzati che pensano solo al terzo tempo.
Sono d'accordo che la birretta alle 10 a.m. di per sé è poco educativa, se decontestualizzata, ma se resta una e piccola per buttare giù la merenda a base di porchetta è la dimostrazione che non è l'alcol ma l'uomo a fare la differenza.

[Mr Ian]

Sinceramente non capisco questo commento..ne’ il perché è stato fatto...

Neanch'io questo, ma grazie a Munari hai chi ti consola.

Non ho bisogno di essere consolato.. e non credo di aver mancato di rispetto a nessuno nei miei post.
Avendo lavorato per 25 anni nel mondo del rugby gallese ho cercato di far vedere il loro modo di lavorare..
Se questo infastidisce qualcuno affari suoi.
Good luck

Visto che siamo in totale O.T. , ma me ne frega il giusto. Un thread simile ai potrebbe chiamare...Diffyg y staff, bai'r deunydd?
Vista la tua esperienza, ti chiedo, cosa sta succedendo nel paese? Vedo gli Scarlets, un sacco di giovani prospetti ci stanno lasciando per accasarsi in premiership. Ho la sensazione di perdere il contatto con il pathway della mia squadra, sembra che oggi gli Scarlets non siano un posto per giovani. Sicuramente il covid ha dato una botta tremenda, la situazione in wru non è delle più felici, si prova a salvare i bilanci delle squadre ma resta il fatto che al momento c è qualcosa che sembra non funzionare...mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.

[ruttobandito]

Non ho bisogno di essere consolato.. e non credo di aver mancato di rispetto a nessuno nei miei post.
Avendo lavorato per 25 anni nel mondo del rugby gallese ho cercato di far vedere il loro modo di lavorare..
Se questo infastidisce qualcuno affari suoi.
Good luck

Sono sicuro di non averti mancato di rispetto neppure io, ma se ti senti piccato per il mancato riconoscimento delle tue credenziali, che peraltro nessuno credo possa vantare qui dentro, ma che nessuno ha nemmeno mai millantato, forse sono proprio affari più tuoi che miei.
Au revoir.

[Koko++--]

Sinceramente non capisco questo commento..ne’ il perché è stato fatto...

Neanch'io questo, ma grazie a Munari hai chi ti consola.

Non ho bisogno di essere consolato.. e non credo di aver mancato di rispetto a nessuno nei miei post.
Avendo lavorato per 25 anni nel mondo del rugby gallese ho cercato di far vedere il loro modo di lavorare..
Se questo infastidisce qualcuno affari suoi.
Good luck

Visto che siamo in totale O.T. , ma me ne frega il giusto. Un thread simile ai potrebbe chiamare...Diffyg y staff, bai'r deunydd?
Vista la tua esperienza, ti chiedo, cosa sta succedendo nel paese? Vedo gli Scarlets, un sacco di giovani prospetti ci stanno lasciando per accasarsi in premiership. Ho la sensazione di perdere il contatto con il pathway della mia squadra, sembra che oggi gli Scarlets non siano un posto per giovani. Sicuramente il covid ha dato una botta tremenda, la situazione in wru non è delle più felici, si prova a salvare i bilanci delle squadre ma resta il fatto che al momento c è qualcosa che sembra non funzionare...mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.

Il Galles ha solo 3 milioni di abitanti..
Il Covid ha messo in ginocchio l’economia di quel piccolo paese..
Per cui la premiership è l’approdo più naturale.
Temo che se la pandemia proseguirà ci sarà una migrazione generale verso l’ Inghilterra..
Presto questa crisi del rugby e non solo temo colpirà anche Irlanda e Scozia.

[Garry]

@ Slackboy


Una volta ho visto un tizio che si stava iniettando qualcosa in vena in un'aiuola dell'ospedale di Parma. Probabilmente non era la prima volta, visto l'abbondante sanguinamento che ne è conseguito. Rispettando la massima asepsi, si è pulito il braccio con un ciuffo d'erba.
Ecco, ho assistito a questa scena ma non ho pensato che il personale dell'ospedale nelle pause di lavoro fosse solito sollazzarsi facendosi una pera.

Butto lì questo carico per dire che se vedi un tizio che si fa una birra alle 10 del mattino, è solo un tizio che si fa una birra di primo mattino. Non c'entra il rugby o lo sport.
Se quel tizio è l'allenatore di tuo figlio magari lo fai presente al presidente, o direttamente a lui. Se non lo è, perché generalizzare?
(per quanto riguarda l'"esempio", si può anche parlare con i figli, eh...)

"Si ha l'impressione che il terzo tempo sia più importante degli altri due".
TU, forse, hai questa impressione, ma è un'osservazione che sento per la prima volta.

[RigolettoMSC]

Ragazzi... Se siete permalosi...
E il bello è che manco ve ne rendete conto. Mah...

[doublegauss]

direi che i 100 anni successivi han dato torto al giornalista e basta guardare il medagliere olimpico di pugilato, lotta e ginnastica (mi son stancato di ricercare oltre). secondo quello stiam meglio di popoli apparentemente più pugnaci e propensi al sacrificio.

E non solo Slackboy, abbiamo fior di campioni anche nel judo e nel karate in cui spesso conquistiamo medaglie importanti nei mondiali, così come in discipline particolarmente duri come la maratona e la marcia.

Sì ma quelli che nominate sono tutti sport individuali, e non di squadra. E questo, a mio avviso, fa una gran differenza.

[GrazieMunari]

direi che i 100 anni successivi han dato torto al giornalista e basta guardare il medagliere olimpico di pugilato, lotta e ginnastica (mi son stancato di ricercare oltre). secondo quello stiam meglio di popoli apparentemente più pugnaci e propensi al sacrificio.

E non solo Slackboy, abbiamo fior di campioni anche nel judo e nel karate in cui spesso conquistiamo medaglie importanti nei mondiali, così come in discipline particolarmente duri come la maratona e la marcia.

Sì ma quelli che nominate sono tutti sport individuali, e non di squadra. E questo, a mio avviso, fa una gran differenza.

Vero double, ma perchè negli sport di squadra penso non ci sia niente a livello del rugby, se non il ciclismo nel quale siam sempre protagonisti e tra le squadre più medagliate della storia.
Negli altri sport siamo o siamo stati tra i più forti del Mondo o d'Europa.

E' semplicemente una boiata pensare che gli sport di forza e faticosi non facciano per noi, sempre che allenarsi 6-7-8 ore al giorno tutti i giorni con qualsiasi condizione atmosferica sia da considerarsi leggero: capisco nel 1911, ma oggi dopo 100 e passa anni di vittorie e record non riesco a definirlo altrimenti...

[speartakle]

è che certi argomenti, suggerimenti, polemiche e soluzioni, i forumisti di più lunga data (e aggiungo soprattutto chi il campo lo vede e ci va) li hanno già affrontati, non è che sono una illuminazione sulla via di damasco.
Che nel rugby esitano più componenti che lottano tra loro, si mescolano, è noto. Ci sono realtà in cui la parte ludica è stata quasi messa da parte e prevale la parte agonistico competitiva. ci sono posti in cui la parte ludica rimane prevalente e i risultati a fine partita non sono altro che uno strumento dei tanti per arrivare nel lungo periodo alla formazione del bambino/atleta. ci sono posti in cui la parte aggregativa sociale la fa da padrone e si festeggia ogni volta che si scende in campo già come una conquista, dove solo l'esistere e quindi essere presenti è quasi sufficiente. Ci sono posti in cui all'interno della stessa realtà, a seconda della under in cui vai trovi una di queste sfaccettature.

Chi va per concentramenti, tornei o partite ne ha una rappresentazione completa nello stesso luogo.

Per quanto mi riguarda prendo del positivo da ogni nuovo commentatore che ha portato la propria esperienza qui sul forum. Però se fosse così semplice far svoltare il rugby italiano, sarebbe già successo. La speranza è che si diano alcune priorità chiare da seguire a tutto il movimento, sperando che tutti le seguano credendoci.

[Koko++--]

https://www.onrugby.it/2021/05/03/come- ... y-inglese/
Articolo molto interessante...

[slackboy]

@ Slackboy


Una volta ho visto un tizio che si stava iniettando qualcosa in vena in un'aiuola dell'ospedale di Parma. Probabilmente non era la prima volta, visto l'abbondante sanguinamento che ne è conseguito. Rispettando la massima asepsi, si è pulito il braccio con un ciuffo d'erba.
Ecco, ho assistito a questa scena ma non ho pensato che il personale dell'ospedale nelle pause di lavoro fosse solito sollazzarsi facendosi una pera.

Butto lì questo carico per dire che se vedi un tizio che si fa una birra alle 10 del mattino, è solo un tizio che si fa una birra di primo mattino. Non c'entra il rugby o lo sport.
Se quel tizio è l'allenatore di tuo figlio magari lo fai presente al presidente, o direttamente a lui. Se non lo è, perché generalizzare?
(per quanto riguarda l'"esempio", si può anche parlare con i figli, eh...)

"Si ha l'impressione che il terzo tempo sia più importante degli altri due".
TU, forse, hai questa impressione, ma è un'osservazione che sento per la prima volta.

eh, ma butti carichi presumendo che io abbia inferito la mia opinione vedendo un tizio che una volta si faceva la birretta alle 10. cosa che non è vera, io ho visto diversi tizi che si facevan diverse birrette in diversi posti (hinterland milano) in diverse occasioni spalmate lungo almeno un paio di anni indossando magliette inequivocabili riguardo le priorità e ne ho inferito, anche sulla base di frequentazioni pur non assidue ma più che30ennali di campi di rugby, che nell'ambiente il consumo eccessivo di alcolici sia quantomeno normalizzato se non addirittura invocato come fondante della cultura.
quindi il carico lo hai buttato un po' a caso asserendo una generalizzazione che io non ho fatto.

forse potresti considerare che la senti per la prima volta proprio perchè nel ristretto ambiente rugbistico italiano la cosa è così normalizzata da non esser notata. per dire eh... tipo la proverbiale acqua del pesce.

alla fine della fiera il discorso si riassume in:
in rugby giocano in pochi
bisogna aumentare il numero di giocatori
la gente non apprezza/capisce il rugby

qui c'è la divisione fra chi pensa che:
1. sia sbagliata la gente
2. sia sbagliato il modo di proporre il rugby alla gente

io appartengo alla seconda categoria, in questa come in altre questioni presumere di esser migliori degli altri normalmente non è un buon viatico per il successo.

[slackboy]

direi che i 100 anni successivi han dato torto al giornalista e basta guardare il medagliere olimpico di pugilato, lotta e ginnastica (mi son stancato di ricercare oltre). secondo quello stiam meglio di popoli apparentemente più pugnaci e propensi al sacrificio.

E non solo Slackboy, abbiamo fior di campioni anche nel judo e nel karate in cui spesso conquistiamo medaglie importanti nei mondiali, così come in discipline particolarmente duri come la maratona e la marcia.

Sì ma quelli che nominate sono tutti sport individuali, e non di squadra. E questo, a mio avviso, fa una gran differenza.

be dio, si son vinte medaglie olimpiche e fior di campionati europei o mondiali nel volley, nel basket e nella pallanuoto, che non son proprio sport per nani da giardino e dove, volley a parte, non ci si mena in campo.

[slackboy]

è che certi argomenti, suggerimenti, polemiche e soluzioni, i forumisti di più lunga data (e aggiungo soprattutto chi il campo lo vede e ci va) li hanno già affrontati, non è che sono una illuminazione sulla via di damasco.
Che nel rugby esitano più componenti che lottano tra loro, si mescolano, è noto. Ci sono realtà in cui la parte ludica è stata quasi messa da parte e prevale la parte agonistico competitiva. ci sono posti in cui la parte ludica rimane prevalente e i risultati a fine partita non sono altro che uno strumento dei tanti per arrivare nel lungo periodo alla formazione del bambino/atleta. ci sono posti in cui la parte aggregativa sociale la fa da padrone e si festeggia ogni volta che si scende in campo già come una conquista, dove solo l'esistere e quindi essere presenti è quasi sufficiente. Ci sono posti in cui all'interno della stessa realtà, a seconda della under in cui vai trovi una di queste sfaccettature.

Chi va per concentramenti, tornei o partite ne ha una rappresentazione completa nello stesso luogo.

Per quanto mi riguarda prendo del positivo da ogni nuovo commentatore che ha portato la propria esperienza qui sul forum. Però se fosse così semplice far svoltare il rugby italiano, sarebbe già successo. La speranza è che si diano alcune priorità chiare da seguire a tutto il movimento, sperando che tutti le seguano credendoci.

grazie per aver colto il senso degli interventi.