Messaggio
da Consulente Atto 2 » 20 giu 2021, 13:01
<sarcasm /on>
Ma insomma cosa c'e' da festeggiare, dico io.
Se c'e' stata una vittoria e' stata degli stranieri del Benetton. E poi anche gli Italians, formati all'estero, sono essenziali al gioco della squadra. Mica e' una squadra italiana quella che ha vinto.
E poi i Bulls, gli mancavano un bel po' di Springboks titolari, sono andati in gita durante la settimana, hanno viaggiato dal Sudafrica, c'erano il caldo e i moscerini, non potevano essere in forma, anzi erano molli come zucchine cotte!
Il Benetton ha battuto una squadra che non e' nemmeno la brutta copia degli scarti delle riserve delle giovanili dei veri Bulls, che gli avrebbero dato facilmente 50 punti.
E poi cosa hanno vinto, alla fine. Una specie di coppa del nonno che si gioca una volta e che non si gioca piu'. Non fregava nienete a nessuno, anzi, tutti gli altri si preoccupavano solo di non farsi male in attesa delle vere partite, mica questa cosa estiva posticcia.
Insomma, la vittoria del Benetton e' una vergogna, bisognerebbe presentare una petizione popolare a world rugby per annullare la competizione e dare il trofeo ai Bulls. Anzi, bisognerebbe presentare una petizione per escludere la FIR dal novero delle federazioni riconosciute cosi' almeno rientreremmo nella nostra dimensione giusta che e' quella della partitella tra amici al parco seguita da birra e salsiccia mentre si guardano in TV, rigorosamente in streaming illegale, quelli bravi, quelli veri, quelli che loro si che giocano a rugby.
<sarcasm /off>
Possibile che non siamo mai contenti? Possibile che saremo soddisfatti solo quando batteremo gli ABs che giocano al 110% della forma? Non giocare al massimo e fare errori fa parte dello sport e l'abilita' dell'avversaio di approfittarne e' una capacita' come un'altra. Forse che gli altri si astengono da cacciare 50 punti alla nostra nazionale perche' non gioca al massimo del potenziale? Forse non festeggiano le vittorie se vincono per errori altrui?
Non mi riferisco a Enrico Land in particolare, e' una faccenda che avevo in gola da parecchio.