E se il problema fossimo noi?

Tutto ciò che è inerente al Rugby, ma non rientra nelle altre categorie.

Moderatore: Emy77

marcofk
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Messaggio da marcofk »

Una considerazione che mi é saltata in testa...
<BR>
<BR>Mi spiego: tutti vorremmo una nazionale competitiva, parecchi di noi vogliono clubs competitivi. Ormai riteniamo il professionismo come un fatto inevitabile per ottenere certi risultati. Eppure a molti non piace cosí com'é. In realtá il nostro professionismo altro non é che la diretta continuazione del semiprofessionismo degli anni 80 e 90, solo con piú atleti a tempo pieno e, forse, piú soldi, ma di fatto con le stesse realtá e gli stessi sistemi e problemi di allora.
<BR>
<BR>Ogni volta che qualcuno propone una riforma radicale del nostro movimento di vertice saltano fuori le obiezioni a favore di questo o quel club che tanto ha fatto per il nostro movimento, e chi le va a vedere le selezioni regionali che giocano, e che una selezione di professionisti non ha un'anima, e che belle sono le sfide di campanile fra Rovigo e Padova, ed una volta i nostri dilettanti hanno pareggiato con la Francia e via discorrendo.
<BR>
<BR>In una parola, nessuno vuole veramente il cambiamento perché la situazione attuale rappresenta il compromesso ideale fra un professionismo necessario ed il passato dilettantistico e campanilistico del rugby italiano. Allora mi pongo la domanda (e dalla mia firma vi potete rendere conto che anch'io, tutto sommato, ho nostalgia per il rugby che fu): ma il professionismo lo vogliamo davvero?
<BR>
<BR>Perché, alla fine, é inutile lamentarsi dei risultati della nazionale o dei clubs in Europa se non si é disposti ad accettare che questo é il massimo a cui il nostro modello attuale puó aspirare. Se si vuole migliorare bisogna rinunciare a certe cose del nostro passato che ci sono care e creare un sistema professionistico vero dove le societá pagano gli stipendi regolarmente, dove i giocatori, finito l'allenamento in campo passano il resto della giornata a vedere filmati tecnici sui giocatori avversari per imparare come fermarli e batterli, o semplicemente per imparare dai piú forti, dove i club maggiori hanno tutti un settore giovanile che sia, a tutti gli effetti, un'accademia e che sia la base portante della prima squadra con qualche inserimento dal mercato, dove i nostri club mettono in campo la squadra migliore nelle coppe e non fanno storie quando la nazionale ha bisogno di uno o 20 dei loro giocatori, dove i tecnici non si lamentano dell'arbitro, dove i tecnici fanno sedute di allenamento aggiuntive per migliorare i fondamentali in cui certi giocatori hanno delle carenze invece di ingaggiare il primo straniero che passa per tappare i buchi, dove se si vince o si perde nettamente una partita si gioca al massimo fino alla fine per rispetto nei confronti dell'avversario e del pubblico e dove, se tutto questo non funziona, si decide di cambiare per il bene della nazionale, senza la quale il pubblico del rugby (e quindi il bacino di potenziali praticanti e finanziatori) sarebbe limitato quasi esclusivamente ai praticanti, in attivitá ed ex.
<BR>
<BR>L'Inghilterra l'ha fatto meno di 20 anni fa, Irlanda, Scozia e Galles l'hanno fatto di recente, lo stesso dicasi delle nazioni dell'emisfero Sud con il Super12. L'unica che non ha cambiato nulla é la Francia, che peró ha una lunga tradizione (non solo nel rugby) di fare le cose diversamente dal resto del mondo. A dispetto della similitudine del nostro linguaggio col francese, noi italiani non siamo dei grandi anticonformisti: non sará il caso di, invece di dire che non siamo anglosassoni e quello che funziona per loro non funziona per noi, almeno ammettere che quello che funziona per i francesi per noi non ha funzionato e provare a fare qualcosa di diverso? Se no, perché lamentarsi: va tutto bene cosí perché viviamo nel migliore dei mondi possibili... basta TROVARE (non FORMARE) uno che sappia tirare i piazzati e metterlo all'apertura, perché solo a questo serve un'apertura all'Italia...
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
gialula
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Messaggio da gialula »

Complimenti Marco,hai parlato veramente bene e anche il titolo è azzeccatissimo.
<BR>Sono dalla tua soprattutto quando dici che siamo noi che dobbiamo formare i giocatori,ma qui subentra il limite più grande del rugby italiano,non ci sono gli allenatori per farlo.
<BR>Parli di accademie,anche secondo me indispensabili per la crescita del movimento,ma chi ci metti a dirigerle?
<BR>Franco Ascione o Gino Donatiello?Ma vi rendete conto a chi siamo in mano?Chi sono i responsabili tecnici della federazione per le nazionali giovanili?
<BR>Ci sono le stesse persone da 20 anni,le stesse persone che in questi 20 anni non hanno mai vinto niente.
<BR>Non c'è,a mio modo di vedere,l'umiltà di volere imparare dai migliori,perchè non obbligare i tecnici,una volta conseguito il patentino a fare un corso da allenatore anche in Inghilterra o in Francia?
<BR>Perchè non invitare allenatori inglesi o francesi,affinchè preparino allenatori in grado di formare allenatori e giocatori italiani?
<BR>Ho partecipato a 2 corsi raggiungendo lo youth level 2 della federazione inglese,che mi consentono,in Inghilterra di allenare ragazzi fino a 16 anni,in Italia però questo patentino non vale niente.
<BR>Trovo tutto questo inammissibile,inconcepibile.
<BR>Mi direte che facciamo così perchè anche da loro non è valido il nostro patentino.Ovvio che non è valido dico io!!!
<BR>Se un inglese vuole imparare a fare il pizzaiolo può anche fare un corso a Leeds o a Londra o in una qualsiasi città inglese,non pensate però che possa imparare di più se quel corso lo facesse a Napoli?
<BR>Saluti,Gialula
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Willimoski
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Messaggio da Willimoski »

Si potranno fare tutte le masturbazioni cerebrali che si vogliono (celtic League, selezioni e palle varie) ma finbchè nessuno avrà interesse ad investire sul settore giovanile anziche sull'oriundo di seconda scelta ma dal nonno italico, i buoni allenatori non servirà assolutamente averli.
<BR>
<BR>Stiamo facendo la fien degli sport barzelletta (a livello di nazionale in Italia) come il Baseball e l'Hockey (vedi mio trhead)
Advance Australian Fair !
french
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Messaggio da french »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 19-12-2005 alle ore 20:50, Willimoski wrote:
<BR>Si potranno fare tutte le masturbazioni cerebrali che si vogliono (celtic League, selezioni e palle varie) ma finbchè nessuno avrà interesse ad investire sul settore giovanile anziche sull'oriundo di seconda scelta ma dal nonno italico, i buoni allenatori non servirà assolutamente averli.
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<BR>Stiamo facendo la fien degli sport barzelletta (a livello di nazionale in Italia) come il Baseball e l'Hockey (vedi mio trhead)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Giustissimo... Bisogna dirottare un pò di fondi sui settori giovanili e cercare di "investire " sul nostro territorio, è chiaro che questo dev'essere visto come un investimento a lungo termine!!!
AdMinchiam
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Messaggio da AdMinchiam »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 19-12-2005 alle ore 20:50, Willimoski wrote:
<BR>Si potranno fare tutte le masturbazioni cerebrali che si vogliono (celtic League, selezioni e palle varie) ma finbchè nessuno avrà interesse ad investire sul settore giovanile anziche sull'oriundo di seconda scelta ma dal nonno italico, i buoni allenatori non servirà assolutamente averli.
<BR>
<BR>Stiamo facendo la fien degli sport barzelletta (a livello di nazionale in Italia) come il Baseball e l'Hockey (vedi mio trhead)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Siamo costretti a ricorrere agli "oriundi" perchè i "buoni" allenatori italiani NON ESISTONO :-Y :-Y :-Y
<BR>E non sono io a dirlo ma i risultati a livello internazionale delle varie giovanili, dove non ci sono "ancora" oriundi e naturalizzati ma solo "figli" dell'italico prodotto :-W :-W :-W
<BR>
<BR>E' inutile che gridiate sempre "piove, governo ladro" :-[ :-[ :-[
THAKER
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Messaggio da THAKER »

Onanisti intellettuali che non siete altro... ma... ma... oddio non vedo più nulla!!!
mebarba
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Messaggio da mebarba »

Perfettamente d'accordo con marcofk e gialula. Intanto cominciamo a cambiare qualcosa nel senso che dite voi e dopo verificheremo se converrà prendere un'oriundo o allevare un nostro giovane. Verificheremo se sono masturbazioni mentali o se siamo nella giusta direzione.
<BR>Quelli che dicono che tanto non cambia mai nulla sono quelli che nella situazione attuale mangiano o propio .........
gialula
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Messaggio da gialula »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 19-12-2005 alle ore 20:50, Willimoski wrote:
<BR>Si potranno fare tutte le masturbazioni cerebrali che si vogliono (celtic League, selezioni e palle varie) ma finbchè nessuno avrà interesse ad investire sul settore giovanile anziche sull'oriundo di seconda scelta ma dal nonno italico, i buoni allenatori non servirà assolutamente averli.
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<BR>Stiamo facendo la fien degli sport barzelletta (a livello di nazionale in Italia) come il Baseball e l'Hockey (vedi mio trhead)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Ti rendi conto di quello che hai scritto?
<BR>I buoni allenatori sono la prima cosa che dobbiamo avere affinchè si possa investire sui settori giovanili,anzi,buona parte di questi investimenti deve essere mirata alla formazione di buoni allenatori!Altrimenti spiegami cosa intendi per investire nei settori giovanili.
<BR>Gialula
<BR>
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Il problema è sempre il solito parliamo di una cosa è ne facciamo una completamente diversa. Viviamo nel mondo di Capuccetto Rosso, sarebbe bello che.... Un mondo senza guerre, debelliamo le malattie, eliminiamo la fame nel mondo, i giocatori italiani in nazionale, le giovanili, bla, bla, bla, Ma chi dovrebbe fare cosa? Tutti i club e dico tutti vogliono vincere, anche un campionato di serie Z, e chi si prende la briga di far giocare dei giovin fanciulli per rinnovare il rugby italiano? Quando allenavo i dirigenti: rinnoviamo, inseriamo, i giovani; mentre poi alle partite: sei matto? manca di esperienza, perchè non hai chiamato il nonno per giocare? Sei licenziato, senza i giovani arrivavamo 31esimi invece siamo 36esimi. I stranieri? Perchè noi dobbiamo prenderli? Tutte le nazionali usano stranieri: Ab, Francia, Scozia, forse l'Argentina è senza. L'allenatore dell'anno Graham Henry, quando allenava il Galles pubblico su NZRugby il seguente annuncio: sei un giocatore di interesse internazionale? Hai delle discendenze gallesi? chiamami.
Immagine Vado bene per Rialto?
french
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Messaggio da french »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 20-12-2005 alle ore 11:45, zorrykid wrote:
<BR>Il problema è sempre il solito parliamo di una cosa è ne facciamo una completamente diversa. Viviamo nel mondo di Capuccetto Rosso, sarebbe bello che.... Un mondo senza guerre, debelliamo le malattie, eliminiamo la fame nel mondo, i giocatori italiani in nazionale, le giovanili, bla, bla, bla, Ma chi dovrebbe fare cosa? Tutti i club e dico tutti vogliono vincere, anche un campionato di serie Z, e chi si prende la briga di far giocare dei giovin fanciulli per rinnovare il rugby italiano? Quando allenavo i dirigenti: rinnoviamo, inseriamo, i giovani; mentre poi alle partite: sei matto? manca di esperienza, perchè non hai chiamato il nonno per giocare? Sei licenziato, senza i giovani arrivavamo 31esimi invece siamo 36esimi. I stranieri? Perchè noi dobbiamo prenderli? Tutte le nazionali usano stranieri: Ab, Francia, Scozia, forse l'Argentina è senza. L'allenatore dell'anno Graham Henry, quando allenava il Galles pubblico su NZRugby il seguente annuncio: sei un giocatore di interesse internazionale? Hai delle discendenze gallesi? chiamami.
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<BR>E allora tu che faresti?
<BR>Domanda retorica, so già che ne pensi....
<BR> ;-)
Bacioci
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Iscritto il: 23 set 2003, 0:00

Messaggio da Bacioci »

Allenatori in Italia buoni si possono contare sulle dita di una mano. Il problema è che spesso ci illudiamo a livello giovanile. Ad Minchiam dice che non siamo competitvi a livello giovanile: io dico il contrario. Purtroppo siamo forti (o almeno competitivi) fino ad una certa età. Questo perchè fino ad una certa età il gap tecnico, magari, è ridotto da ragazzi fisicamente già sviluppato o da altri fattori.
<BR>Questo ci illude, perchè pensiamo che stiamo facendo un buon lavoro. In realtà gli altri stanno lavorando su due cose: sui fondamentali (cosa che noi facciamo malissimo!) e sul creare dei professionisti (cosa che noi NON facciamo per niente), per cui alla fine i nostri si fermano e gli altri crescono. Già in U21 c'è un abisso tra la media dei nostri giocatori e la media degli altri.
<BR>Se almeno prendessimo grandi batoste anche a livello giovanile, forse, i grandi capi capirebbero che le persone che hanno messo loro lì, non valgono nulla. Invece si nascondo dietro a qualche vittoria per giustificarsi.
bluffer
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Messaggio da bluffer »

parliamo di tradizione italica e paesana, ma mi sembra che l'attaccamento alla squadra sia direttamente proporzionale ai lustri che questa porta al momento, specie se ospita club di alto profilo (parlo io che sono di Treviso)
<BR>A me spaventa che le scelte del rugby siano dettate dalla pura politica della federazione, che segue il movimento non nel risultato globale ma nel bilancio della cassa di alcuni club/persona.
<BR>In Francia l'esempio opposto al nostro è lampante, sul numero di spettaori ed interesse mediatico registrato. Ciò è dovuto ad aspetti lontani dai nostri come cultura sportiva, senso di appartenenza al club, ma direi, voglia di diffondere il credo rugbistico in tutto il Paese. Qui in Italia è peggio di predicare nel deserto, poiché manca sempre qualcosa al momento giusto.
<BR>
<BR>Siamo entrati nel professionismo? mettiamo dei professionisti capaci nelle poltrone giuste, la passione e le qualità da giocatori spesso non significano nulla nelle sedi dirigenziali.
<BR>Paesi rugbisticamente più evoluti di noi lo hanno accettato e capito (aprendo ferite ben + profonde di quelle che si prospetterebbero qui) ma ottenendo risultati x presente e futuro. Io questa sensazione l'ho respirata in Scozia 3 anni fa, quando erano + deboli di noi!
<BR>
<BR>Che Natale porti saggezza
<BR>
<BR>
<BR> :-D
Non c'è nulla che tu possa fare che non sia possibile fare. Non c'è nulla che tu possa cantare che non sia possibile cantare.
http://www.flickr.com/photos/zairovsky/

Emancipate yourselves from mental slavery
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zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Cappuccetto Rosso, parte 2. Lasciamo perdere il mondo incantato del vorrei e del mi piacerebbe. Bacioci se gli allenatori bravi si contano sulle dita, di dirigenti bravi che scelgono gli allenatori si contano sulla punta del naso. Qual'è il metro di giudizio? La valutazione dovrebbe essere basata su: io ti dato 10 se mi dai 11 sei bravo, se mi dai 9 sei scarso. Invece il dirigente dice: bisogna vincere, senza tenere conto che mi dai una rosa di 15 giocatori di cui 1 zoppo ed uno orbo. Vincere in giovanile è molto facile. Prendi il più fisico dei giocatori a 13 anni lo metti al centro, gli dai tutti i palloni, lo mandi in penetrazione e vinci. Ma dopo ti lamenterai che non sa passare il pallone. Nei club non esiste una programmazione di insegnamento del gioco. Per me prima impari e poi forse vinci. Che la federazione sia strumentalizzazione non ci piove. Allenatori che non vincono seduti sulle panchine per opera dello spirito santo. Cariatidi come Bolesan che pontificano. Ma French io non aspetto che mi piova niente dal cielo. Dare sempre la colpa agli altri è inconcludente. Io faccio le cose, al limite con un pallone nel parco con un po di amici.
Immagine Vado bene per Rialto?
pier12345
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Messaggio da pier12345 »

ecco marcofk si capsice di rugby...
<BR>
<BR>wilimoski....conosci i nomi....
<BR>Irving
<BR>Tukino
<BR>Mcleod Henderson
<BR>Kimura
<BR>Milne
<BR>Lombaard
<BR>Wanneburg
<BR>Kruger
<BR>Davis
<BR>Conrad
<BR>Arbizu
<BR>
<BR>ecc ecc.
<BR>
<BR>sono tutti PROPRIO TUTTI....titolari nei loro provincia........
<BR>
<BR>Il livello dei stranieri che vengano a Italia e ALTISIMO 1)QUANDO SI PARAGONA AL LIVELLO DEL RUGBY QUOI....2) Quasi tutti i stranieri che vanno via vanno a francia ...irlanda ecc ecc
<BR>
<BR>il tuo argomento e proprio infantile........
<BR>
<BR>la mancanza dei programmi di svilupo dei giovanili non e colpa di un Wannebrug o Tukino....questo e la problema del VOSTRE FEDERAZIONE!!
marcofk
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Messaggio da marcofk »

Tempo fa ho visto un documentario su un ex giocatore di calcio del Liverpool (quello che ha inventato la scarpa "Predator", per intenderci) che, fra le altre cose aveva inventato un sistema di addestramento dei giovani calciatori, detto "Superskill" in base al quale venivano allenati i fondamentali di base (piú alcune cose inutili come fermare il pallone fra le scapole...) di tiro, passaggio, dribbling e cosí via. Questo sistema é stato poi adottato dalla FIFA per la diffusione del gioco del calcio e come base per la preparazione tecnica dei giovani calciatori. Forse bisognerebbe sviluppare un metodo del genere anche per il rugby, magari con un sistema di licenze per i professionisti come nel tennis, ovvero si crea un sistema di valutazione dei fondamentali (placcaggio, passaggio, rilascio del pallone, calcio di spostamento, cambiamento di direzione, sfruttamento di un "buco", rolling maul e cosí via) e si concede la licenza professionistica necessaria per giocare nel Top10 solo ai giocatori che ottengono un certo livello in tutti i fondamentali. A quel punto, qualcuno in federazione si potrebbe rendere conto se ci sono dei progressi in corso ed agire di conseguenza se non ci sono. Certo, come al solito dipende sempre da chi é chiamato ad esprimere queste valutazioni, quali criteri usa, quanta indipendenza ha e quanti attributi la federazione dimostra di avere. Onestamente non vedo nessun cambiamento all'orizzonte finché la federazione continuerá a rappresentare i clubs invece di GOVERNARLI. Ma é anche vero che se mancano uomini di qualitá in federazione, il miglior piano possibile (almeno tra quelli consentiti dalla legge: il migliore possibile sarebbe una pulizia etnica in federazione) é destinato a fallire tanto quanto un piano mediocre.
<BR>
<BR>Il motivo del mio accanimento contro la federazione, in ogni caso, é che visto che é stato sollevato il problema di chi dovrebbe pagare per i settori giovanili... vediamo un po': chi ha soldi e dovrebbe salvaguardare il futuro del rugby italiano? Chi dá la risposta giusta vince una bambolina.
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
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