jentu ha scritto: ↑14 nov 2021, 8:28
Qualcuno continua a parlare di singoli, anche a me alcuni non convincono da anni, ma a mio avviso non basta sostituire i singoli. Ci manca solo piano di gioco, struttura di gioco, qualche idea di cosa fare del pallone, come non giocare a specchio con gli avversari, qualche piattaforma di gioco, come non prendere sempre palla da fermo e poi saremo una squadra decente.
Ma decente per cosa?
Per il livello in cui ti sei messo a competere. Se serve uno straniero da equiparere per coprire uno o due vuoti si fa, lo fanno tutti anche AB, Francia,Inghilterra...
Il nostro problema è più serio, inizia quando si guarda il "derby d'Italia " dell'altro ieri e qualcuno non qui, ma in Fir, pensa che sia stato bello, intenso, utile e di indirizzo al rugby in Italia.
Io ho cambiato canale dopo 20 minuti.
Dobbiamo cambiare i nostri paradigmi valutativi, i nostri sospiri sul gioco che fu, la mania autogiustificatoria dell'amico senza ignorare l'utile della tradizione mettendolo al servizio del miglioramento, senza la tentazione costante del ritorno all'antico. Memento Marocco...
Abbiamo una buona produzione giovanile, abbiamo una generazione intermedia carente, abbiamo le franchigie (?) Che sono l'unico livello potenzialmente attrattivo di equiparabili di qualità e dove far crescere i ragazzi per competere con le tier 1, abbiamo una strada lunga da percorrere con Crowley, con Smith, con Bortolami e con Braley. Se non si comprende che la strada è di questa giornaliera collaborazione fra almeno questi 4 soggetti possiamo passare tutto il tempo che vogliamo per poi tornare qui a ridire le stesse cose.
Non ho visto Padova - Rovigo, ma immagino che sia stata tutta autoscontri e palloni persi in avanti (però equilibrata, e ad alto ritmo...).
Però a me pare che anche Benetton e Zebre giocano così, sia pure con più fisico.
Il Benetton a tratti gioca meglio, almeno ai miei occhi di profano, ma ha sei-sette stranieri bravi...
Un po' rassegnato, in attesa che le varie Under ci facciano vedere qualcosa di diverso, penso che noi arriviamo fino a lì, e basta (anche Zanon, per ora miglior centro giovane, sostanzialmente va a sbattere).
Forse per vedere certe gestualità (decisioni rapide, passaggi tesi e veloci, prese aeree ecc.) occorrerebbe una dimestichezza con il gioco e la palla ovale che altrove si formano da bambini, mentre da noi (immagino) molti iniziano a 13-14 anni, solo perchè sono ragazzoni grossi.
Allora, se è così, la nostra Nazionale deve a tutti i costi avere più fisico per il breakdown, la touche, la maul eccetera.
Dieci anni fa, a tacere delle seconde linee, in terza avevamo Parisse e Zanni. Dove sono adesso quei centimetri e quei chili?
Al giochino dei nomi, aspettiamo Zuliani e Cannone jr., e mettiamo all'ingrasso Zambonin.
Nel frattempo, è proprio vero che Dino Lamb, o Enzo Forletta, o qualcun altro con una italianità come quella di Braley, purchè grande e grosso, non è interessato a giocare il 6N, sia pure con l'Italiuzza?
MEMENTO MAROCCO.