Osservatorio italiani all'estero

[jentu]

Mori ha giocato gli ultimi 30 minuti.
Ha iniziato con una buona penetrazione centrale dove ha rotto bene la linea del vantaggio, seguita pochi minuti dopo da un'altra azione offensiva notevole. Lì gli è andata bene perché aveva improvvisato un offload che ha innescato un contrattacco del Biarritz, sventato dall'estremo con un tuffo disperato ad anticipare l'avversario nell'area di meta del Bordeaux. Nello scontro si è infortunato ed è dovuto uscire.
Le due mete sono venute dopo e Mori è stato bravo a seguire ed a finalizzare il lavoro dei compagni. Mi è sembrato migliorato nella velocità di base.
In difesa è stato ordinato.

Benissimo il miglioramento in difesa, era la sua maggiore carenza. Palla in mano è sempre stato devastante

[Nandino]

seconda meta di Mori :

https://www.youtube.com/watch?v=Yl20dQZ ... l=TopRugby

[jentu]

Quanto a Sperandio, se fosse capace di un gesto del genere, on quel tipo di pressione, giocherebbe in Francia anche lui

Facciamo presto a dimenticarlo, ma Sperandio un gesto del genere l'ha fatto contro Edimburgo nel 2018, segnando peraltro una tripletta:

https://fb.watch/ahUNh3UU0R/

Sperandio è stato sempre sottovalutato, preferendogli Esposito e Padovani. Ora con gli anni che passano non più.
La sua migliore caratteristica, difficile da trovare in altri giocatori italiani, è nella presa aerea su cui ha capacità ed esperienza.
L'entrata a sbilanciare Trulla nell'ultimo derby, con successiva meta trevigiana, è esemplare. Credo che Bortolami lo abbia inserito proprio per sfruttare queste sue caratteristiche

[30 min]

E' un giocatore che ha degli sprazzi di classe, vedi anche la meta contro la Francia, ma come rendimento medio secondo me siamo a livello degli altri due.

[Ilgorgo]

Luigi Ostoni, il rugbista lombardo ormai credo definitivamente "catturato" dalla Romania, sembra compiere gli anni il 1 dicembre. La federazione romena gli ha augurato "multi ani", come da tradizione https://www.facebook.com/watch/?v=618238619394578

E una foto facebook il 1 gennaio anche per Odiete: la potenza nelle gambe non sembra mancargli
https://www.facebook.com/stadedijonnais ... 7503901390

[Intenditore]

Gia' Odiete, fece da titolare il 6N del 2016, cosi' a memoria, ora finito in Federal 1 .....Tanto per dare una tara al nostro livello rispetto a quello dei nostri avversari.

[30 min]

C' e' chi progredisce e chi si ferma. Abbiamo anche Garbisi e Mori in Top 14 e Riccioni in Premiership. A questo punto il nostro problema e' forse piu' quantitativo che qualitativo, le altre tier 1 di gente come questi tre ne sforna ogni anno piu' di noi.

[Garry]

Riccioni e Minozzi in Premiership

[SilverShadow]

Battaggia, intervista a Garbisi: https://metadellaltromondo.gazzetta.it/ ... le-cuffie/

e

Domani sulla @Gazzetta_it intervista a @PSaintAndre. Il director of rugby del #Montpellier racconta la sua scommessa e la sua visione su Paolo #Garbisi

[Man of the moment]

Eccola l'intervista di Saint Andre su Garbisi.
https://www.gazzetta.it/Rugby/06-01-202 ... 7430.shtml

Segnalo una cosa che mi ha impressionato:
Mi rivolsi a lui in inglese, gli dissi che avrebbe dovuto imparare il francese. Dopo sei settimane lo parlava fluentemente

E poi una curiosità, cos'è un "drop da segnare nell'injury-time"?

[SilverShadow]

E poi una curiosità, cos'è un "drop da segnare nell'injury-time"?

Quello che ha fatto Marin contro Edimburgo

Bella intervista, PSA gran volpone

[30 min]

L' injury time e' un vecchio modo di dire rimasto in uso e si riferisce il tempo che un arbitro assegnava oltre i 40 minuti canonici per recuperare il tempo perso per incidenti di gioco e altre interruzioni.
Un drop in injury time e' come il gol in zona Cesarini

[Man of the moment]

Grazie ad entrambi

[Garry]

Non ci avevo mai pensato, ma in effetti da quando l’arbitro può fermare il cronometro non avrebbe più senso parlare di injury time nel senso proprio delle parole.
Le partite finiscono sempre all’ottantesimo.

[Garry]

Tornando a Garbisi.
Ha imparato il francese in sei settimane. A Crowley non sono bastati sei anni per l’italiano