Prediche -purtroppo- inutili
Moderatore: Emy77
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Squilibrio
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Io ho detto che gli altri soci dovevano trattare, colpa quindi di melegari?
Cosa ne so, il punto è che hanno promesso sponsor, dato come fatto l’accordo poi non se ne fatto nulla poi secondo me il fatto di trovarne o meno senza fatica per il proprio club è relativo, senza offesa ma penso che la celtic sia un palcoscenico diverso dal campionato italiano e un campionato che per alcune tipologie di politiche di marketing può essere interessante.
Melegari non è andato da solo anche perché all’inizio, stando al bando, erano previste le franchigie di club e poi il progetto iniziale era valido, i problemi sono arrivati quando sono state fatte entrare società con l’acqua alla gola che hanno preteso sin dall’inizio di comandare.
Soci parmigiani per avere i voti in consiglio federale non mi sembra, solo un consigliere federale su 20 era di parma se non erro e un altro era di Viadana
Cosa ne so, il punto è che hanno promesso sponsor, dato come fatto l’accordo poi non se ne fatto nulla poi secondo me il fatto di trovarne o meno senza fatica per il proprio club è relativo, senza offesa ma penso che la celtic sia un palcoscenico diverso dal campionato italiano e un campionato che per alcune tipologie di politiche di marketing può essere interessante.
Melegari non è andato da solo anche perché all’inizio, stando al bando, erano previste le franchigie di club e poi il progetto iniziale era valido, i problemi sono arrivati quando sono state fatte entrare società con l’acqua alla gola che hanno preteso sin dall’inizio di comandare.
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Laporte
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Uno c'era di sicuro ed anche pesante.... si chiamava GIANCARLO...Squilibrio ha scritto:Io ho detto che gli altri soci dovevano trattare, colpa quindi di melegari?
Cosa ne so, il punto è che hanno promesso sponsor, dato come fatto l’accordo poi non se ne fatto nulla poi secondo me il fatto di trovarne o meno senza fatica per il proprio club è relativo, senza offesa ma penso che la celtic sia un palcoscenico diverso dal campionato italiano e un campionato che per alcune tipologie di politiche di marketing può essere interessante.
Melegari non è andato da solo anche perché all’inizio, stando al bando, erano previste le franchigie di club e poi il progetto iniziale era valido, i problemi sono arrivati quando sono state fatte entrare società con l’acqua alla gola che hanno preteso sin dall’inizio di comandare.
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giangi2
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Credo di non sbagliare di molto se dico che Viadana, presentandosi da sola al primo bando, non sarebbe stata ammessa; Benetton era stata fatta fuori e poi reinserita a furor di popolo, Noceto e Rugby Parma hanno più volte dichiarato di essere state inserite a forza negli Aironi. Credo che Melegari inizialmente avesse veramente un'idea di franchigia, ben sapendo che questo lo avrebbe aiutato ad essere accettato dalla FIR e gli avrebbe aperto porte importanti (tra i soci c'erano Mantova e Parma, e dovevano esserci Reggio e Modena), poi però quando hanno cominciato a sbattergli porte in faccia (Modena rimane fuori, Reggio pure - probabilmente perchè c'era Manghi, Noceto mette la società satellite e non la principale, Parma nega il Tardini e poi anche il XXV Aprile per l'Heineken Cup....) forse doveva farsi furbo e cercare di emarginare certi personaggi e prendere il controllo diretto di certe funzioni (però si sarebbe esposto a immediate ritorsioni, visto che in CdA e organi di vigilanza c'erano rappresentanti di Parma molto vicini a Dondi), probabilmente quando si è accorto che si era infilato nel classico groviglio di vipere era troppo tardi per sfilarsi, anche se una soluzione l'aveva trovata, ed erano gli Aironi2, per i quali si sta ancora aspettando una motivazione seria per l'esclusione. Credo che la testimonianza sul voler fare davvero una franchigia sia tutta l'attività svolta con soci e fiancheggiatori, che mi sembra riduttivo descrivere come una semplice caccia agli sponsor. Se può interessare a Laporte, c'era anche una trattativa avviata con uno sponsor molto importante che richiedeva visibilità sulla zona di Roma, rallentata prima dalla situazione TV e poi dalle voci di ritiro della licenza, ma che sarebbe potuta arrivare a conclusione positiva con la collaborazione dei fiancheggiatori.
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Squilibrio
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Chiariamo bene, il no per l’utilizzo del 25 aprile è venuto da Filippo Frati e dai Crociati, le parmigiane erano tutte e due favorevoli ed entusiaste di ospitare gli Aironi
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giangi2
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Si però all'epoca i Crociati erano Rugby Parma + Noceto, quindi.... se la proprietà di un club dice che una cosa si fa, Frati che mi risulta fosse un dipendente, esegue. Probabimente all'interno degli stessi club c'erano divisioni sull'adesione e il sostegno agli Aironi, e la sponda contraria ha alla fine prevalso (sempre che i favorevoli avessero effettivamente la possibilità di contribuire positivamente agli Aironi).
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catarro14
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Prediche purtroppo inutili è vero perché finora nulla è stato fatto per cambiare lo status quo. Per 12 anni ho calcato i campi di rugby come educatore prima ed allenatore poi (quest'anno pausa di riflessione, forse definitiva). Dopo ovviamente aver un po' giocato in ere preistoriche. In 12 anni non sono mai riuscito a trovare una iniziativa federale o regionale "intelligente" nel senso di capace di "intellegere" la situazione e le risorse fantastiche che ha per le mani. Piccolissimo esempio, che forse non è del tutto corretto (non sbaglio comunque di molto). In Veneto ci sono circa 300/500 tesserati 96. Di questi solo 10 sono stati ammessi all'accademia di Mogliano. E gli altri 290/490 sono tutti delle, scusate il termine, merde? Perché perdere per strada tanto ben di dio? Perchè non cercare di rendere "affidabili" le altre società che stanno facendo quello che possono e attingere sempre e solo dalle solite 3/4 che per la federazione sono garanzia di qualità.......(??). Piccolo esempio: i 96 del Vicenza da quando hanno 10 anni hanno ben figurato nei vari tornei regionali, campionati, topolini vari. Sono un numero interessante 20/30. Zero alle selezioni/convocazioni. Zero interesse da parte di chi di dovere. Certo la responsabilità è della società che non sa magari cogliere e trasmettere queste opportunità ma perché non seguire e stimolare i responsabili, perché non creare interesse, perché non organizzare il lavoro di formazione/selezione favorendo anche chi sta facendo più o meno bene? Non è solo con la presenza dei bravissimi tecnici federali che girano e lavorano con passione che si crea qualità e continuità. E situazioni come il Vicenza ce ne sono ovunque e tante. E' qui che la federazione è mancata, è qui che si perde potenzialità. Durante la campagna elettorale della Fir ho sentito qualcuno che parlava di capovolgere le priorità. Non più le società al servizio della federazione ma la federazione al servizio delle società. Credo che se si arriverà presto a questo la Nazionale potrà pescare su un bacino molto ma molto più ricco.
Piccole riflessioni condivise proprio questa mattina con un altro allenatore (anche questo ex). A presto
Piccole riflessioni condivise proprio questa mattina con un altro allenatore (anche questo ex). A presto
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catarro14
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Ah scusate, tanto per riportare la discussione su argomenti più interessanti come il post iniziale........Grazie
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Laporte
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Ricostruzione plausibile. DI certo gli Aironi2 doveva proporli PRIMA di venire cancellato, non dopo. Ossia giocare d'anticipo.giangi2 ha scritto:Credo di non sbagliare di molto se dico che Viadana, presentandosi da sola al primo bando, non sarebbe stata ammessa; Benetton era stata fatta fuori e poi reinserita a furor di popolo, Noceto e Rugby Parma hanno più volte dichiarato di essere state inserite a forza negli Aironi. Credo che Melegari inizialmente avesse veramente un'idea di franchigia, ben sapendo che questo lo avrebbe aiutato ad essere accettato dalla FIR e gli avrebbe aperto porte importanti (tra i soci c'erano Mantova e Parma, e dovevano esserci Reggio e Modena), poi però quando hanno cominciato a sbattergli porte in faccia (Modena rimane fuori, Reggio pure - probabilmente perchè c'era Manghi, Noceto mette la società satellite e non la principale, Parma nega il Tardini e poi anche il XXV Aprile per l'Heineken Cup....) forse doveva farsi furbo e cercare di emarginare certi personaggi e prendere il controllo diretto di certe funzioni (però si sarebbe esposto a immediate ritorsioni, visto che in CdA e organi di vigilanza c'erano rappresentanti di Parma molto vicini a Dondi), probabilmente quando si è accorto che si era infilato nel classico groviglio di vipere era troppo tardi per sfilarsi, anche se una soluzione l'aveva trovata, ed erano gli Aironi2, per i quali si sta ancora aspettando una motivazione seria per l'esclusione. Credo che la testimonianza sul voler fare davvero una franchigia sia tutta l'attività svolta con soci e fiancheggiatori, che mi sembra riduttivo descrivere come una semplice caccia agli sponsor. Se può interessare a Laporte, c'era anche una trattativa avviata con uno sponsor molto importante che richiedeva visibilità sulla zona di Roma, rallentata prima dalla situazione TV e poi dalle voci di ritiro della licenza, ma che sarebbe potuta arrivare a conclusione positiva con la collaborazione dei fiancheggiatori.
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giangi2
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Per rispondere a catarro14 e tornare IT: concordo con quanto hai scritto e mi sembra la posizione di molti frequentatori del forum. Se torno sulla questione Aironi è perchè secondo me erano un'occasione da sfruttare (molto) meglio da parte della FIR a favore di tutto il movimento, così come la Nazionale.
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giangi2
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- Iscritto il: 25 lug 2006, 9:00
Re: Prediche -purtroppo- inutili
Questo il post da cui è partita la diatriba sugli Aironi:
Dal mio punto di vista la FIR è stata per troppo tempo in balia di una sorta di "fa/disfa"; credo che tutti abbiano ben presente quali sono i problemi del rugby italiano, solo che quando imboccano la via giusta fanno le cose a metà o non lasciano il tempo perchè i progressi maturino. Il campionato di Eccellenza organizzato dalla LIRE portava oltre 10.000 spettatori alla finale di Monza, però la LIRE fu lasciata morire (iniziativa di Benetton e Calvisano, ma FIR "complice") e poi abbiamo visto cosa è successo... Italia-All Blacks a San Siro (organizzata da RCS) ha creato un "movimento" mediatico senza precedenti, si toglie a RCS l'organizzazione dei test-match. Si entra in celtic league ma non si fa niente per sostenere le franchigie e il loro legame con la base (anzi lo si ostacola). Si passa da 15 stranieri a 5 con obbligo di italiani all'apertura in 2 anni. Purtroppo non credo che sia solo incompetenza, ma piuttosto volontà di salvaguardare posizioni di privilegio di alcuni.
e che se volete può continuare qui: http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php ... &start=570
Mentre questi erano alcuni punti che avevo proposto io in altra discussione, e che volendo si potrebbero svilupparep er rimanere IT:
Per "agganciare il resto del movimento" a Nazionale e Celtic non intendo solo degli interventi "tecnici" ma principalmente la capacità di creare interesse per la Celtic grazie alla Nazionale, e per l'Eccellenza grazie a Nazionale E Celtic.
In definitiva:
- un programma articolato e organico di "pubblicizzazione" del rugby (non solo della nazionale), sui media e nelle scuole;
- un programma serio di sostegno al reclutamento di base;
- un programma serio di formazione degli istruttori di base;
- un programma serio di formazione e crescita degli allenatori dei settori giovanili;
- un programma di "scambio" franchigie/club per tecnici - giocatori - dirigenti;
- una revisione del sistema delle accademie che (mio parere) devono diventare delle selezioni provinciali/regionali/nazionali non con sede permanente, ma che fanno raduni periodici, con i giocatori che sono seguiti e monitorati dai tecnici federali, in collaborazione con i tecnici dei club;
- una revisione dei campionati e delle categorie giovanili, con obiettivo l'aumento dei momenti di confronto (partite) tra squadre di pari livello;
- un sistema di incentivi per i club che fanno vera attività giovanile e formano i giocatori.
Dal mio punto di vista la FIR è stata per troppo tempo in balia di una sorta di "fa/disfa"; credo che tutti abbiano ben presente quali sono i problemi del rugby italiano, solo che quando imboccano la via giusta fanno le cose a metà o non lasciano il tempo perchè i progressi maturino. Il campionato di Eccellenza organizzato dalla LIRE portava oltre 10.000 spettatori alla finale di Monza, però la LIRE fu lasciata morire (iniziativa di Benetton e Calvisano, ma FIR "complice") e poi abbiamo visto cosa è successo... Italia-All Blacks a San Siro (organizzata da RCS) ha creato un "movimento" mediatico senza precedenti, si toglie a RCS l'organizzazione dei test-match. Si entra in celtic league ma non si fa niente per sostenere le franchigie e il loro legame con la base (anzi lo si ostacola). Si passa da 15 stranieri a 5 con obbligo di italiani all'apertura in 2 anni. Purtroppo non credo che sia solo incompetenza, ma piuttosto volontà di salvaguardare posizioni di privilegio di alcuni.
e che se volete può continuare qui: http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php ... &start=570
Mentre questi erano alcuni punti che avevo proposto io in altra discussione, e che volendo si potrebbero svilupparep er rimanere IT:
Per "agganciare il resto del movimento" a Nazionale e Celtic non intendo solo degli interventi "tecnici" ma principalmente la capacità di creare interesse per la Celtic grazie alla Nazionale, e per l'Eccellenza grazie a Nazionale E Celtic.
In definitiva:
- un programma articolato e organico di "pubblicizzazione" del rugby (non solo della nazionale), sui media e nelle scuole;
- un programma serio di sostegno al reclutamento di base;
- un programma serio di formazione degli istruttori di base;
- un programma serio di formazione e crescita degli allenatori dei settori giovanili;
- un programma di "scambio" franchigie/club per tecnici - giocatori - dirigenti;
- una revisione del sistema delle accademie che (mio parere) devono diventare delle selezioni provinciali/regionali/nazionali non con sede permanente, ma che fanno raduni periodici, con i giocatori che sono seguiti e monitorati dai tecnici federali, in collaborazione con i tecnici dei club;
- una revisione dei campionati e delle categorie giovanili, con obiettivo l'aumento dei momenti di confronto (partite) tra squadre di pari livello;
- un sistema di incentivi per i club che fanno vera attività giovanile e formano i giocatori.
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mariemonti
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Una cosa che non leggerai mai, qui, è un mea culpa dei club.catarro14 ha scritto:Prediche purtroppo inutili è vero perché finora nulla è stato fatto per cambiare lo status quo. Per 12 anni ho calcato i campi di rugby come educatore prima ed allenatore poi (quest'anno pausa di riflessione, forse definitiva). Dopo ovviamente aver un po' giocato in ere preistoriche. In 12 anni non sono mai riuscito a trovare una iniziativa federale o regionale "intelligente" nel senso di capace di "intellegere" la situazione e le risorse fantastiche che ha per le mani. Piccolissimo esempio, che forse non è del tutto corretto (non sbaglio comunque di molto). In Veneto ci sono circa 300/500 tesserati 96. Di questi solo 10 sono stati ammessi all'accademia di Mogliano. E gli altri 290/490 sono tutti delle, scusate il termine, merde? Perché perdere per strada tanto ben di dio? Perchè non cercare di rendere "affidabili" le altre società che stanno facendo quello che possono e attingere sempre e solo dalle solite 3/4 che per la federazione sono garanzia di qualità.......(??). Piccolo esempio: i 96 del Vicenza da quando hanno 10 anni hanno ben figurato nei vari tornei regionali, campionati, topolini vari. Sono un numero interessante 20/30. Zero alle selezioni/convocazioni. Zero interesse da parte di chi di dovere. Certo la responsabilità è della società che non sa magari cogliere e trasmettere queste opportunità ma perché non seguire e stimolare i responsabili, perché non creare interesse, perché non organizzare il lavoro di formazione/selezione favorendo anche chi sta facendo più o meno bene? Non è solo con la presenza dei bravissimi tecnici federali che girano e lavorano con passione che si crea qualità e continuità. E situazioni come il Vicenza ce ne sono ovunque e tante. E' qui che la federazione è mancata, è qui che si perde potenzialità. Durante la campagna elettorale della Fir ho sentito qualcuno che parlava di capovolgere le priorità. Non più le società al servizio della federazione ma la federazione al servizio delle società. Credo che se si arriverà presto a questo la Nazionale potrà pescare su un bacino molto ma molto più ricco.
Piccole riflessioni condivise proprio questa mattina con un altro allenatore (anche questo ex). A presto
Almeno, io non ho mai letto niente del genere.
Secondo te il compito della FIR è fare l'elemosina o insegnare a tecnici e dirigenti a lavorare bene?
E' meglio mandare soldi ai Paesi meno sviluppati o inviare consulenti, mezzi agricoli ecc...?
Il fatto è che se lo chiedi ai club, questi ti risponderanno che servono soltanto soldi, perché loro sanno già lavorare bene.
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GiorgioXT
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- Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00
Re: Prediche -purtroppo- inutili
Il fatto è che diversi club sanno lavorare bene e lo fanno, anche provatamente meglio della struttura federale giovanile , ma non solo la federazione non ha mai fatto differenze con quelli che lavorano male o non lavorano affatto, ma ne sono stati addirittura discriminati i tecnici che potevano vantare risultati sul campo e confronto costante.mariemonti ha scritto:
Il fatto è che se lo chiedi ai club, questi ti risponderanno che servono soltanto soldi, perché loro sanno già lavorare bene.
Catarro ha ragione da vendere, e mette il dito nella piaga del nostro rugby a gestione federale : si deve togliere, cancellare il concetto stesso di "entrare in accademia ed avere l'asterisco" perché questo impone dalla u16 in poi di selezionare un numero ridotto di atleti che avranno poi il "posto garantito". Trasformiamo questo concetto invece in un confronto continuo ed andiamo a valutare obiettivamente l'operato di tutti, partendo dal vertice per scendere fino alla squadra amatoriale e premiamo chi merita e stimoliamo (non puniamo) chi invece non merita.
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Laporte
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- Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01
Re: Prediche -purtroppo- inutili
Sento ancor ala palla che la FIR ha lasciato solo ele e frnachigie.
Stupiadaggin epure incoerente con l'afferamazione relatiova ai soldi.
Perchè la FIR, paga parte dello stipendio dei giocatori, si è accollata la tassa di partecipazione, (chiamo così il pizzo chiesto a coose fatte dai celtici , "partecipazione" e non ingresso visto che non si è pagata il primo anno, ma prosegue da tre anni) ...
Insomma la FIR ha tutte le colpe, i club , incapaci o impossibilitati di trovaresui sponsor adeguati a fare la CL, malgrado la'ssistanzialismo federale , invece sono bravissimi.
La vicenda Aironi dimostra che la CL è, Benetton a parte, al di sopra economicamente delle possibilità di un club di sport minore di un piccolo centro...
Dunque il veo rproblem aè l'incapacità o l'impossibilitàò dei club a crescere strutturalemente ed economicamente. Facilitati nella loro mediocrità dalla possibiulità di fallire, gabbare i creditori e ripresentarsi immacolati con una nuova partita IVA. Ed anche dalla politica dell'assitenzialismo statale in tema di impianti sporti vi(Ricordo male o per la Celtic deglii enti pubblicvi hanno sborsato milionate di euro, soldi nostri, magari sottratti a necessità più importanti)
Stupiadaggin epure incoerente con l'afferamazione relatiova ai soldi.
Perchè la FIR, paga parte dello stipendio dei giocatori, si è accollata la tassa di partecipazione, (chiamo così il pizzo chiesto a coose fatte dai celtici , "partecipazione" e non ingresso visto che non si è pagata il primo anno, ma prosegue da tre anni) ...
Insomma la FIR ha tutte le colpe, i club , incapaci o impossibilitati di trovaresui sponsor adeguati a fare la CL, malgrado la'ssistanzialismo federale , invece sono bravissimi.
La vicenda Aironi dimostra che la CL è, Benetton a parte, al di sopra economicamente delle possibilità di un club di sport minore di un piccolo centro...
Dunque il veo rproblem aè l'incapacità o l'impossibilitàò dei club a crescere strutturalemente ed economicamente. Facilitati nella loro mediocrità dalla possibiulità di fallire, gabbare i creditori e ripresentarsi immacolati con una nuova partita IVA. Ed anche dalla politica dell'assitenzialismo statale in tema di impianti sporti vi(Ricordo male o per la Celtic deglii enti pubblicvi hanno sborsato milionate di euro, soldi nostri, magari sottratti a necessità più importanti)
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Laporte
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Sento ancora la palla che la FIR ha lasciato solo ele e frnachigie.
Stupiadaggine pure incoerente con l'afferamazione relativa ai soldi.
Perchè la FIR, paga parte dello stipendio dei giocatori, si è accollata la tassa di partecipazione, (chiamo così il pizzo chiesto a cose fatte dai celtici , "partecipazione" e non" ingresso" visto che non si è pagata il primo anno, ma prosegue da tre anni) ...
Insomma la FIR ha tutte le colpe, i club , incapaci o impossibilitati di trovaresui sponsor adeguati a fare la CL, malgrado la'ssistanzialismo federale , invece sono bravissimi.
La vicenda Aironi dimostra che la CL è, Benetton a parte, al di sopra economicamente delle possibilità di un club di sport minore di un piccolo centro...
Dunque il veo problemq è l'incapacità o l'impossibilità dei club a crescere strutturalemente ed economicamente. Facilitati nella loro mediocrità dalla possibilità di fallire, gabbare i creditori e ripresentarsi immacolati con una nuova partita IVA. Ed anche dalla politica dell'assitenzialismo statale in tema di impianti sporti vi(Ricordo male o per la Celtic deglii enti pubblicvi hanno sborsato milionate di euro, soldi nostri, magari sottratti a necessità più importanti)
Stupiadaggine pure incoerente con l'afferamazione relativa ai soldi.
Perchè la FIR, paga parte dello stipendio dei giocatori, si è accollata la tassa di partecipazione, (chiamo così il pizzo chiesto a cose fatte dai celtici , "partecipazione" e non" ingresso" visto che non si è pagata il primo anno, ma prosegue da tre anni) ...
Insomma la FIR ha tutte le colpe, i club , incapaci o impossibilitati di trovaresui sponsor adeguati a fare la CL, malgrado la'ssistanzialismo federale , invece sono bravissimi.
La vicenda Aironi dimostra che la CL è, Benetton a parte, al di sopra economicamente delle possibilità di un club di sport minore di un piccolo centro...
Dunque il veo problemq è l'incapacità o l'impossibilità dei club a crescere strutturalemente ed economicamente. Facilitati nella loro mediocrità dalla possibilità di fallire, gabbare i creditori e ripresentarsi immacolati con una nuova partita IVA. Ed anche dalla politica dell'assitenzialismo statale in tema di impianti sporti vi(Ricordo male o per la Celtic deglii enti pubblicvi hanno sborsato milionate di euro, soldi nostri, magari sottratti a necessità più importanti)
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giangi2
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Re: Prediche -purtroppo- inutili
Tanto per essere monotono: gli Aironi avevano un programma di "assistenza tecnica" ai club fiancheggiatori svolto egregiamente da Franco Bernini; i club apprezzavano molto, la FIR era contraria (la formazione degli allenatori la facciamo noi), i club dicevano che tecnici della FIR in giro non se ne vedevano mai e loro erano ben felici di imparare da qualcuno che riconoscevano tecnicamente più preparato. Certo molti club e allenatori di Eccellenza e serie A ragionano come dice mariemonti, ma la grande maggioranza secondo me avrebbe voglia di imparare e crescere, soprattutto in zona a "bassa densità rugbystica" che sono comunque le più appetibili, perchè dove c'è già tradizione c'è anche una certa competenza.
Sull'occasione persa per la Celtic io non dico che la FIR doveva dare più soldi alle franchigie, anzi:
- ha sbagliato sulle liste e sul 60% perchè ni questo modo ha aumentato i costi;
- ha lavorato male sulla questione TV (il primo anno poteva scegliere diversamente da Dahlia, con meno soldi - promessi e mai incassati - ma più garanzia di visibilità) e questo ha causato danni economici ai club (sicuramente agli Aironi);
- non ha creato "sinergia" tra il movimento generato dalla nazionale e il resto del mondo rugbystico, cosa più facile oggi rispetto a 3 anni fa perchè i giocatori della nazionale sono al 90% provenienti da 2 squadre che giocano in Italia.
Sulla gestione Accademie/Campionati giovanili altri hanno risposto con competenza molto meglio di quello che potrei dire io, e sono d'accordo con loro.
Rimango della mia idea che non sia stato lungimirante abbandonare RCS per altra agenzia di immagine/marketing (non so se più economica, ma sicuramente più gradita a qualcuno) vista la "potenza di fuoco" che RCS avrebbe potuto mettere in campo a favore del rugby (avete presente Murdock con il S14? o Montecarlo con l'America's Cup? l'evento lo si crea anche mediaticamente...), con conseguente ricaduta positiva in termini di interesse e reclutamento.
Sull'occasione persa per la Celtic io non dico che la FIR doveva dare più soldi alle franchigie, anzi:
- ha sbagliato sulle liste e sul 60% perchè ni questo modo ha aumentato i costi;
- ha lavorato male sulla questione TV (il primo anno poteva scegliere diversamente da Dahlia, con meno soldi - promessi e mai incassati - ma più garanzia di visibilità) e questo ha causato danni economici ai club (sicuramente agli Aironi);
- non ha creato "sinergia" tra il movimento generato dalla nazionale e il resto del mondo rugbystico, cosa più facile oggi rispetto a 3 anni fa perchè i giocatori della nazionale sono al 90% provenienti da 2 squadre che giocano in Italia.
Sulla gestione Accademie/Campionati giovanili altri hanno risposto con competenza molto meglio di quello che potrei dire io, e sono d'accordo con loro.
Rimango della mia idea che non sia stato lungimirante abbandonare RCS per altra agenzia di immagine/marketing (non so se più economica, ma sicuramente più gradita a qualcuno) vista la "potenza di fuoco" che RCS avrebbe potuto mettere in campo a favore del rugby (avete presente Murdock con il S14? o Montecarlo con l'America's Cup? l'evento lo si crea anche mediaticamente...), con conseguente ricaduta positiva in termini di interesse e reclutamento.