ANCORA PIU ORIUNDI/ STRANIERI NELLA NAZIONALE?
Moderatore: Emy77
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 05-07-2005 alle ore 10:29, Seymour wrote:
<BR>Bobo :
<BR>
<BR>ti concedo la sola tua osservazione che fai relativamente a Liebemberg. il quale - COMUNQUE - è di espressione Lorrena (parte est), che era Francese fino al 1880, e che lo è tuttora per i 4 quinti del suo territorio. Liebemberg inoltre è crescito nel contesto del nostro rugby fin dall\'età di 14 anni.
<BR>
<BR>De Villiers : ma come fai ad avanzare che non sia francese a tutti gli effetti ed a 100% ? Nato a Durba (SA), da papà (vice console di Francia) e da mamma francesi. E con un nome che più francese di così si muore! Ha un fratello, che gioca nella Nazionale SA. Jean De Villiers (il fratello, che è anche sud-africano) è invece nato a Parigi...: come vedi è prendere un grosso azzardo dal voler fare la parte delle cose... E sopratutto per quanto riguarda i Francesi, sarebbe molto opportuno considerare la Storia d\'Europa, non credi?
<BR>(Questo stesso discorso non è assolutamente fattibile per gli argentini d\'origine italiana e di espressione rugbistica ESCLUSIVAMENTE argentina). Ma continuo :
<BR>YATCHVILI è di nascita francese (Toulouse), la mamma è una francese (Marie Dupont: ti dice nulla?), il papà naturalizzato francese dopo la sua immigrazione dalla Georgia, e che data del 1958. Ha in effetti un fratello, anche lui però nato in Francia, e se ha scelto la Georgia è per cause \"affettive\", la sua ragazza essendo georgiana. Peraltro, anche lui è di espressione rugbistica francese.
<BR>TONY MARSCH : nato in Francia (genitori ivi immigrati), cresciuto rugbisticamente in Francia, alcune stagione in compagini straniere, e definitivamente ristabilitosi in Francia, dove gioca.
<BR>
<BR>Quindi, non te ne voglio affatto delle tue inesattezze, ma per favore non vendere pan per focaccia, e non travisare i fatti.
<BR>Ma magari non l\'hai neppure fatto apposta, solamente ignoranza di certi dati (Liebemberg eccetto).
<BR>
<BR>Con amicizia.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Sempre con estrema amicizia, a proposito di imprecisioni che tu imputi a chiunque dica qualcosa di diverso da te:
<BR>nel sito della federazione francese (www.ffr.fr) trovo nelle notizie relative a De Villiers:
<BR>
<BR>Commentaire 1m84, 105 Kg
<BR>Né sud-africain, il a été naturalisé français en juillet 1999
<BR>
<BR>(ma se ha il papà console e la mamma francese perchè è necessaria la naturalizzazione e poi perchè aspettare il 1999 a naturalizzarlo?)
<BR>
<BR>NYANGA (dalle statistiche del sito scrum):
<BR>Initials: Y.
<BR>Known as: Yannick
<BR>Date of birth: 19 December 1983
<BR>Place of birth: Kinshasa
<BR>Country of birth: Zaire
<BR>Country played for: France
<BR>Position: Back-row
<BR>Height: 6 feet, 1 inches (185.42 cm.)
<BR>Weight: 201 pounds (91.2 Kg.)
<BR>
<BR>Io sono particolarmente ignorante, ma non mi pare nè Gabon nè Benin...
<BR>
<BR>TONY MARSH (sempre da scrum):
<BR>Initials: T.
<BR>Known as: Tony
<BR>Date of birth: 12 August 1972
<BR>Place of birth: Auckland
<BR>Country of birth: N Zealand
<BR>Country played for: France
<BR>Position: Centre
<BR>Height: 6 feet, 1 inches (185.42 cm.)
<BR>Weight: 214 pounds (97.1 Kg.)
<BR>
<BR>Altro che francese!
<BR>
<BR>Io sono senz\'altro infinitamente ignorante, ma, come già espresso in altro thread, dubito molto che tu sia veramente francese (oltre che della tua reale conoscenza di rugby)... sempre in amicizia, s\'intende...
<BR>
<BR>Per thaker: è verissimo il diverso punto di partenza nell\'utilizzazione di oriundi ed equiparati tra Francia e Italia e soprattutto è palese che finora il problema sia stato affrontato in modo sbagliato, ovvero che da noi gli \"stranieri\" sono diventati la soluzione definitiva di alcune lacune invece di essere una \"soluzione di passaggio\" fino all\'arrivo di giocatori \"nostrani\" e perciò ti do ragione, però potremmo anche dire: perchè se gli oriundi/equiparati/naturalizzati vengono utilizzati anche da chi non ne avrebbe assolutamente bisogno (date la capacità del proprio bacino) dobbiamo scandalizzarci se li usa anche la nazionale italiana?
<BR> 05-07-2005 alle ore 10:29, Seymour wrote:
<BR>Bobo :
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<BR>ti concedo la sola tua osservazione che fai relativamente a Liebemberg. il quale - COMUNQUE - è di espressione Lorrena (parte est), che era Francese fino al 1880, e che lo è tuttora per i 4 quinti del suo territorio. Liebemberg inoltre è crescito nel contesto del nostro rugby fin dall\'età di 14 anni.
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<BR>De Villiers : ma come fai ad avanzare che non sia francese a tutti gli effetti ed a 100% ? Nato a Durba (SA), da papà (vice console di Francia) e da mamma francesi. E con un nome che più francese di così si muore! Ha un fratello, che gioca nella Nazionale SA. Jean De Villiers (il fratello, che è anche sud-africano) è invece nato a Parigi...: come vedi è prendere un grosso azzardo dal voler fare la parte delle cose... E sopratutto per quanto riguarda i Francesi, sarebbe molto opportuno considerare la Storia d\'Europa, non credi?
<BR>(Questo stesso discorso non è assolutamente fattibile per gli argentini d\'origine italiana e di espressione rugbistica ESCLUSIVAMENTE argentina). Ma continuo :
<BR>YATCHVILI è di nascita francese (Toulouse), la mamma è una francese (Marie Dupont: ti dice nulla?), il papà naturalizzato francese dopo la sua immigrazione dalla Georgia, e che data del 1958. Ha in effetti un fratello, anche lui però nato in Francia, e se ha scelto la Georgia è per cause \"affettive\", la sua ragazza essendo georgiana. Peraltro, anche lui è di espressione rugbistica francese.
<BR>TONY MARSCH : nato in Francia (genitori ivi immigrati), cresciuto rugbisticamente in Francia, alcune stagione in compagini straniere, e definitivamente ristabilitosi in Francia, dove gioca.
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<BR>Quindi, non te ne voglio affatto delle tue inesattezze, ma per favore non vendere pan per focaccia, e non travisare i fatti.
<BR>Ma magari non l\'hai neppure fatto apposta, solamente ignoranza di certi dati (Liebemberg eccetto).
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<BR>Con amicizia.

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<BR>Sempre con estrema amicizia, a proposito di imprecisioni che tu imputi a chiunque dica qualcosa di diverso da te:
<BR>nel sito della federazione francese (www.ffr.fr) trovo nelle notizie relative a De Villiers:
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<BR>Commentaire 1m84, 105 Kg
<BR>Né sud-africain, il a été naturalisé français en juillet 1999
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<BR>(ma se ha il papà console e la mamma francese perchè è necessaria la naturalizzazione e poi perchè aspettare il 1999 a naturalizzarlo?)
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<BR>NYANGA (dalle statistiche del sito scrum):
<BR>Initials: Y.
<BR>Known as: Yannick
<BR>Date of birth: 19 December 1983
<BR>Place of birth: Kinshasa
<BR>Country of birth: Zaire
<BR>Country played for: France
<BR>Position: Back-row
<BR>Height: 6 feet, 1 inches (185.42 cm.)
<BR>Weight: 201 pounds (91.2 Kg.)
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<BR>Io sono particolarmente ignorante, ma non mi pare nè Gabon nè Benin...
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<BR>TONY MARSH (sempre da scrum):
<BR>Initials: T.
<BR>Known as: Tony
<BR>Date of birth: 12 August 1972
<BR>Place of birth: Auckland
<BR>Country of birth: N Zealand
<BR>Country played for: France
<BR>Position: Centre
<BR>Height: 6 feet, 1 inches (185.42 cm.)
<BR>Weight: 214 pounds (97.1 Kg.)
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<BR>Altro che francese!
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<BR>Io sono senz\'altro infinitamente ignorante, ma, come già espresso in altro thread, dubito molto che tu sia veramente francese (oltre che della tua reale conoscenza di rugby)... sempre in amicizia, s\'intende...
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
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<BR>Per thaker: è verissimo il diverso punto di partenza nell\'utilizzazione di oriundi ed equiparati tra Francia e Italia e soprattutto è palese che finora il problema sia stato affrontato in modo sbagliato, ovvero che da noi gli \"stranieri\" sono diventati la soluzione definitiva di alcune lacune invece di essere una \"soluzione di passaggio\" fino all\'arrivo di giocatori \"nostrani\" e perciò ti do ragione, però potremmo anche dire: perchè se gli oriundi/equiparati/naturalizzati vengono utilizzati anche da chi non ne avrebbe assolutamente bisogno (date la capacità del proprio bacino) dobbiamo scandalizzarci se li usa anche la nazionale italiana?
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
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Ho riletto questo 3d da cima a fondo.
<BR>Fantastico: uno spaccato di vita e società, pensieri e risposte che si rincorrone senza senso apparente, un sottile filo che unisce persone che si frequentano da mesi o anni, assurdità e sconnessione.
<BR>Ionesco e Pinter si stanno torcendo le budella, al pensiero che loro non sono mai riusciti a scrivere niente di simile.
<BR>Lunga vita al surrealismo.
<BR>
<BR>G.
<BR>Fantastico: uno spaccato di vita e società, pensieri e risposte che si rincorrone senza senso apparente, un sottile filo che unisce persone che si frequentano da mesi o anni, assurdità e sconnessione.
<BR>Ionesco e Pinter si stanno torcendo le budella, al pensiero che loro non sono mai riusciti a scrivere niente di simile.
<BR>Lunga vita al surrealismo.
<BR>
<BR>G.
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 06-07-2005 alle ore 10:53, pulici wrote:
<BR>certo che se non e\' per ignoranza il buon seymour ha scritto \'na marea di balle
<BR>
<BR>io certe cose non le so e non le scrivo ma chi ha ragione fra tutte queste notizie riferite ai francesi ecc.?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR>Pare proprio che Bradley non se la senta di ribattere
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
<BR>Ma dove sei finito?
<BR>zio
<BR> 06-07-2005 alle ore 10:53, pulici wrote:
<BR>certo che se non e\' per ignoranza il buon seymour ha scritto \'na marea di balle

<BR>
<BR>io certe cose non le so e non le scrivo ma chi ha ragione fra tutte queste notizie riferite ai francesi ecc.?

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<BR>Pare proprio che Bradley non se la senta di ribattere
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
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<BR>Ma dove sei finito?

<BR>zio

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bel thread! 

Quando la fortuna ragion contrasta, non c'è ragion che alla fortuna basta!!
http://it.youtube.com/watch?v=Q3ip6gwQo6k <---- -i miti non passano mai
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-
- Messaggi: 6979
- Iscritto il: 15 ott 2004, 0:00
Dipende, Samu.
<BR>Anche per Dalì si sono spese lodi sperticate da genio di capolavori eccelsi.
<BR>Ciononostante, il gruppetto degli scettici che lo definivano un \"fenomeno da baraccone\" non si é mai sperso nella polvere.
<BR>Riflettici.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
<BR>
<BR>
<BR>P.s. Ti lascio una \"traccia\" di Dalì.
<BR>Se poi ti piace prosegui....
<BR>
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.artonline.it/xx_opera.asp?IDOpera=1123" TARGET="_blank">http://www.artonline.it/xx_opera.asp?IDOpera=1123</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>Salvador Dalí
<BR>
<BR>\"Metamorfosi di Narciso\"
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.artonline.it/Img/XXsecolo/Dali/metam_g.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>Archivio Giunti
<BR>Metamorfosi di Narciso
<BR>1937
<BR>olio su tela; 50,8 x 78,2
<BR>Londra, Tate Modern
<BR>La scelta iconografica del dipinto deriva dalle suggestioni artistiche ricevute durante il viaggio in Italia compiuto dall’artista nel 1936, così come le figure dei nudi sullo sfondo che evocano pose classiche e atteggiamenti formali tipici dell’arte rinascimentale e manierista. Il mito classico del giovane Narciso, che innamoratosi della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua e impossibilitato a possederla si trasforma nel fiore che porta il suo nome, offrì lo spunto all’artista per inscenare questa metamorfosi ovidiana in un’ambigua relazione tra illusione e realtà, come egli stesso descrisse nel suo poema intitolato appunto La Metamorfosi di Ovidio. La splendida figura accovacciata di Narciso, che giganteggia come una roccia sulla superficie lucida e riflettente del lago, si trasforma nel suo doppio che assume l’aspetto di una grande mano pietrificata che regge un uovo crepato da cui nasce il fiore narciso. Le fasi di trasformazione sono rese in una narrazione consecutiva da sinistra a destra, così anche i colori opachi e le forme dapprima trasparenti, evanescenti e quasi invisibili acquistano gradatamente una connotazione realistica e concreta, come un lento risveglio dopo un sogno visionario.
<BR>Anche per Dalì si sono spese lodi sperticate da genio di capolavori eccelsi.
<BR>Ciononostante, il gruppetto degli scettici che lo definivano un \"fenomeno da baraccone\" non si é mai sperso nella polvere.
<BR>Riflettici.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
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<BR>P.s. Ti lascio una \"traccia\" di Dalì.
<BR>Se poi ti piace prosegui....
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<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.artonline.it/xx_opera.asp?IDOpera=1123" TARGET="_blank">http://www.artonline.it/xx_opera.asp?IDOpera=1123</A><!-- BBCode End -->
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<BR>Salvador Dalí
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<BR>\"Metamorfosi di Narciso\"
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<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.artonline.it/Img/XXsecolo/Dali/metam_g.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>Archivio Giunti
<BR>Metamorfosi di Narciso
<BR>1937
<BR>olio su tela; 50,8 x 78,2
<BR>Londra, Tate Modern
<BR>La scelta iconografica del dipinto deriva dalle suggestioni artistiche ricevute durante il viaggio in Italia compiuto dall’artista nel 1936, così come le figure dei nudi sullo sfondo che evocano pose classiche e atteggiamenti formali tipici dell’arte rinascimentale e manierista. Il mito classico del giovane Narciso, che innamoratosi della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua e impossibilitato a possederla si trasforma nel fiore che porta il suo nome, offrì lo spunto all’artista per inscenare questa metamorfosi ovidiana in un’ambigua relazione tra illusione e realtà, come egli stesso descrisse nel suo poema intitolato appunto La Metamorfosi di Ovidio. La splendida figura accovacciata di Narciso, che giganteggia come una roccia sulla superficie lucida e riflettente del lago, si trasforma nel suo doppio che assume l’aspetto di una grande mano pietrificata che regge un uovo crepato da cui nasce il fiore narciso. Le fasi di trasformazione sono rese in una narrazione consecutiva da sinistra a destra, così anche i colori opachi e le forme dapprima trasparenti, evanescenti e quasi invisibili acquistano gradatamente una connotazione realistica e concreta, come un lento risveglio dopo un sogno visionario.
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- Iscritto il: 15 mar 2004, 0:00
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ero ironico, cmq tutti i gusti son gusti disse quello che si stiacciava le palle col martello 

Quando la fortuna ragion contrasta, non c'è ragion che alla fortuna basta!!
http://it.youtube.com/watch?v=Q3ip6gwQo6k <---- -i miti non passano mai
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