BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Moderatore: Emy77
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OPOSSUM
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Quando bisogna dare un giudizio all'allenatore si usa solitamente chiederlo agli atleti allenati.Solo loro possono dare un giudizio obbiettivo. In alternativa sono sempre i risultati che contano. Da quanto mi risulta la coppia Ghini - Romagnoli non ha prodotto nessun risultato positivo per quanto riguarda le partite e i tornei giocati . Per ciò che riguarda la formazione dei giocatori mi sembra che in una buona parte dei giocatori dell'accademia negli anni 2010-2011 non sia stata evidente nessuna crescita degli atleti ,anzi molti giocatori, mi risulta, vogliono addirittura lasciare. Un allenatore deve,alla fine della stagione, essere riuscito ad esaltare ed ottimizzare le qualità potenziali ,dei giocatori selezionati in una accademia Allenare una accademia non è la stessa cosa che allenare una squadra professionista ,ci vogliono doti e competenze che forse questi signori non hanno, è un fatto positivo che almeno Ghini abbia scelto di allenare atleti non in formazione ,si auspicherebbe che facesse la stessa cosa anche Romagnoli .Forse ci rimarrebbero più potenziali talenti.
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OPOSSUM
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Le accademie.Un progetto giusto ,ma è completamente sbagliata la gestione tecnica e dirigenziale e per questo parlano solo i risultati. Tecnici non all'altezza della situazione senza idee tecniche nuove ma sopratutto incapaci di gestire le potenzialità dei giocatori che loro stesso hanno selezionato(la maggior parte è stata bruciata e forse abbandonerà questo sport )Le accademie dovrebbero riflettere il Meglio dei tecnici che sono sulla piazza e non gente che ,assolutamente deve essere rispettata, ma riflettono un rugby che non esiste più e che non ha nessuna esperienza di approcciarsi con dei ragazzi di 17 anni .Per fortuna qualcuno è stato mandato a casa. Forse sarebbe meglio che il progetto delle accademie fosse finanziato e rivolto all'interno dei club verso tutti i pochi giocatori che abbiamo ,magari con la supervisione di un corpo federale veramente capace . Ci sarebbe molta più concorrenza e sarebbe molto più difficile praticare il nepotismo. Basta mettere dirigenti solo perchè dobbiamo accontentare qualcuno ,ci vogliono professionisti per promuovere e gestire questo sport ,che sanno fare il loro lavoro. A proposito del merito. Tutti i ragazzi meritano che gli venga offerta una opportunità, ma la scelta deve essere fatta sui migliori. Ciò che è sbagliato è che, purtroppo per la base ristretta, non possiamo permetterci di buttare via tanti ragazzi promettenti solo perchè solo in quel momento non sono in grado di esprimere il meglio e perchè ci siamo inventati quella cosa dei parametri che è veramente demenziali , Stiamo dando messaggi ai ragazzi e all'esterno veramente incredibili .I ragazzi ma anche i loro genitori e in primis i" tecnici" sono diventati paranoici e pensano che sia normale fare uso di "integratori" ,che bisogna essere grossi forzuti e non molto intelligenti per praticare il Rugby, che come ha detto qualche dirigenti ad un ragazzo di accademia che non è importante essere bravi a scuola. Tutti questi bei messaggi a cascata ricadono nei club e pensate voi con quali risultati. Per finire vorrei rispondere alla mamma che rivendicava il diritto del proprio figlio ad essere scelto nell'accademia. Non si può certamente non essere d'accordo perchè ognuno dei ragazzi ha un vissuto meritevole,però si provi a pensare a quei ragazzi che per affrontare con serietà e sacrificio si sono fatti 1 o 2 anni di accademia scegliendo di vivere lontano da casa ,dagli amici e a cui non hanno dato nemmeno una minima opportunità di provare a sentirsi dei giocatori di nazionale, perchè i nostri meravigliosi tecnici, con tanta competenza decidono già dopo il primo mese di accademia quale sarà la formazione che dovrà giocarsi tutte le partite internazionali, capisce bene come si possono sentire quando vedono ragazzi che pur non avendo fatto neanche 1 anno di accademia vengono chiamati direttamente a Tirrenia. Ragazzi che tra l'altro ,dispiace tantissimo per loro, ma non hanno fatto l'iter che hanno fatto gli altri perchè avevano problemi fisici e strutturali per giocare a rugby(gravi infortuni alle spalle come afferma la mamma ,ma anche ragazzi con problemi ortopedici importanti e neanchè così fenomeni da passare di diritto a Tirrenia. Non crede che questi ragazzi si sentono come aver buttato via 2 anni importanti della loro vita e che alla fine in questo sport non vale la pena investire? La mia idea ,per finire, se non sappiamo rispettare chi investe anche con i propri sogni in questo sport cioè i nostri ragazzi , ma dobbiamo accontentare non altri ragazzi ma solo dirigenti di club che fanno valere i loro voti è meglio veramente chiudere perchè abbiamo toccato il fondo
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Axel57
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Sono d'accordo con tutto quanto hai scritto. Aggiungerei una richiesta ai tecnici federali, ogni tanto fate un giro per i campi e date un'occhiata alle partite. Una partita ha un altro peso rispetto a un allenamento, potreste capire meglio le potenzialità dei ragazzi a prescindere da peso e altezza.
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ultimoarrivato
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Accidenti!
E io che pensavo di essere stato troppo negativo!
Forse le cose andrebbero dette e, meglio ancora, scritte alle persone direttamente interessate.
Qui va bene, è bello discutere e vedere cosa pensano gli altri. Ma tutto rischia di venire etichettato come la protesta interessata di un genitore, o allenatore, o dirigente, che non ha visto il nome del suo ragazzo nei mitici elenchi.
... ma ho l'impressione che ci sia un malessere più profondo ... o sbaglio?
E io che pensavo di essere stato troppo negativo!
Forse le cose andrebbero dette e, meglio ancora, scritte alle persone direttamente interessate.
Qui va bene, è bello discutere e vedere cosa pensano gli altri. Ma tutto rischia di venire etichettato come la protesta interessata di un genitore, o allenatore, o dirigente, che non ha visto il nome del suo ragazzo nei mitici elenchi.
... ma ho l'impressione che ci sia un malessere più profondo ... o sbaglio?
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GiorgioXT
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
...E pensare che basterebbe poco per togliere di torno buona parte di questi che sono problemi reali : se si smette di considerare le accademie come un sistema "chiuso" dove chi è dentro è dentro e chi fuori è fuori, e si possono "curare" molti più ragazzi , dare una seconda chance a chi non l'ha avuta e non far sentire "posto fisso garantito" chi è asteriscato...
Non è scritto da nessuna parte che per fare qualità non si possano aprire gli allenamenti ad altri o avere periodi più corti ...
Non è scritto da nessuna parte che per fare qualità non si possano aprire gli allenamenti ad altri o avere periodi più corti ...
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Gotrek
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
L'idea delle accademie secondo me non è sbagliata, un posto dove selezionare e raffinare i giocatori creando le nazionali di domani ha una sua logica. Il problema è che sono gestite dalla FIR esattamente come la nazionale maggiore: qualcosa di distaccato dalla realtà Italiana, sono cattredali nel deserto.
Il problema di fondo è la bassa qualità del rugby di base e dei campionati nazionali.
Una volta il genitore di un ragazzo dell' accademia mi diceva che il figlio trovava difficoltà quando tornava a giocare nel club perchè i compagni non riuscivano a capire le sue iniziative e non lo supportavano, finendo così che invece di scaricare il pallone ad un compagno pochi istanti prima del placcaggio rimaneva lì a resistere da solo.
Riporto questo solo per dire che se non c'è un adeguato supporto dalla base non avremo mai un movimento degno di quello degli altri paesi.
Gli U20 delle altre nazionali giocano nei migliori campionati del mondo (anche in CL) ed è solo così che i giovani crescono.
Chiudo dicendo che anche il rugby di base in Italia dovrebbe però essere riformato, ci sono troppe mini e micro società, dilettantismo a livello gestionale e di allenatori e anche questo deve cambiare per evitare di spregare risorse.
Il problema di fondo è la bassa qualità del rugby di base e dei campionati nazionali.
Una volta il genitore di un ragazzo dell' accademia mi diceva che il figlio trovava difficoltà quando tornava a giocare nel club perchè i compagni non riuscivano a capire le sue iniziative e non lo supportavano, finendo così che invece di scaricare il pallone ad un compagno pochi istanti prima del placcaggio rimaneva lì a resistere da solo.
Riporto questo solo per dire che se non c'è un adeguato supporto dalla base non avremo mai un movimento degno di quello degli altri paesi.
Gli U20 delle altre nazionali giocano nei migliori campionati del mondo (anche in CL) ed è solo così che i giovani crescono.
Chiudo dicendo che anche il rugby di base in Italia dovrebbe però essere riformato, ci sono troppe mini e micro società, dilettantismo a livello gestionale e di allenatori e anche questo deve cambiare per evitare di spregare risorse.
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Axel57
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Ad esempio, invece di catapultarli in squadra il venerdi pomeriggio, potrebbero partecipare al campionato come squadra a sè. Così come avviene per i ragazzi a Tirrenia. Credo avrebbe un maggior senso, quanto meno metterebbero in pratica quello che fanno durante la settimana e costringi gli altri a crescere, a migliorare il gioco non solo l'aggressività. Insomma se questo alto livello lo metti in campo "ogni maledetta domenica" inevitabilemnte crescono anche tutti gli altri.
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quattro8
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Una cosa che ho notato visitando i siti di alcune società britanniche e di cui nessuno parla per le nostre qui in Italia.
Nel capitolo accademy si nota che i ragazzi oltre che studiare/lavorare ed allenarsi, frequentano lezioni di psicologia sportiva dove imparano a gestirsi emotivamente e corsi di "stile di vita" come si nota da quello che riporto qui sotto presente nel sito del Munster, ma anche nelle altre franchigie/società:
Academy Programme
The programme develops players over a number of different areas:
• Rugby Technical - Core Skills, Position Specific Skills
• Rugby Tactical - Implementation of skills in the game
• Rugby Strategic - Game understanding and analysis
• Fitness - Endurance, Speed, Strength, Power, Mobility
• Lifestyle Management
• Psychological
• Nutrition
Non mi risulta che le nostre accademie, tolte le prime 3 voci, abbiano un simile programma.
A me sembrano materia strategiche.
A voi?
Saluti
Nel capitolo accademy si nota che i ragazzi oltre che studiare/lavorare ed allenarsi, frequentano lezioni di psicologia sportiva dove imparano a gestirsi emotivamente e corsi di "stile di vita" come si nota da quello che riporto qui sotto presente nel sito del Munster, ma anche nelle altre franchigie/società:
Academy Programme
The programme develops players over a number of different areas:
• Rugby Technical - Core Skills, Position Specific Skills
• Rugby Tactical - Implementation of skills in the game
• Rugby Strategic - Game understanding and analysis
• Fitness - Endurance, Speed, Strength, Power, Mobility
• Lifestyle Management
• Psychological
• Nutrition
Non mi risulta che le nostre accademie, tolte le prime 3 voci, abbiano un simile programma.
A me sembrano materia strategiche.
A voi?
Saluti
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OPOSSUM
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
L'idea di selezionare i giocatori è nella natura dello sport agonistico .Se non c'è selezione non ci può essere competizione e non ci sarà agonismo di alto livello. Se abbiamo pochi talenti è perchè non funziona questo sistema di selezione e ancora prima quella della promozione nel mini rugby( sono ancora molto pochi quelli che giocano a rugby come prima scelta) Un esempio? Siamo un paese di calciatori e nel rugby ne abbiamo pochissimi che sanno calciare bene.La selezione deve essere il più possibile aperta e non può essere MONOPOLIZZATA, sopratutto se il materiale a disposizione è scarso.Allora il primo obbiettivo , che sembra il contrario della stessa natura della selezione, è trovare un sistema in cui la selezione faccia crescere il numero degli iscritti.Sono i Club che, solo per ora, possono adempiere a questo compito, e per farlo devono essere supportati. La FIR deve trovare sistemi premianti verso i club che fanno un buon lavoro nel territorio nel mini-rugby ,non perchè hanno" l'obbligo" di vincere a 9 anni tutti i tornei. Si deve intendere per buon lavoro quello Promozionale, che fa crescere il numero degli iscritti e dei praticanti. Questo è l'unico criterio oggettivo. Quando poi, il club che ha lavorato bene potrà avere magari + squadre della stessa annata da schierare , si troverà a gestire un bel numero di giocatori da selezionare.E' qui che la FIR se è forte deve supportarema far rispettare i progetti condivisi e riconosciuti da tutti. Tecnici e dirigenti spesso sono un risparmio per il club,purtroppo molte volte distruggono più di quello che riescono a dare. Questi devono essere veramente competenti ,devono essere formati culturalmente e tecnicamente, ma anche riconosciuti dalla federazione e non intendo solo perchè hanno fatto un esamino di come si dirige e si allena.E' ora di vedere che nei campi ogni allenatore sia affiancato per tutto l'allenamento da un preparatore atletico che abbia finalmente una idea Precisa di preparazione atletica applicata ad un rugby fatto sopratutto con il cervello. Ogni realtà rugbystica dovrebbe avere una sua accademia di riferimento che per tecnici,dirigenti,programmi e sopratutto qualità di gioco e di relazioni siano il meglio che si possa esprimere in quella zona,in cui i propri giocatori trovano veramente gli stimoli per diventare ,dopo qualche anno, giocatori professionisti ,oppure comunque sia delle persone che hanno vissuto qualcosa di importante che ne possano sempre parlare bene
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GiorgioXT
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Non solo . se parliamo di Under 20 "vera" ovvero ragazzi dal liceo in su, l'esempio da prendere per me sarebbe quello dei "centre de formation" francesi - per esempio questo di Montpellier
che in definitiva è una città grande più o meno come Padova o Verona, più piccola di Parma o Brescia
La cosa è interessante anche per la comunità/ambiente imprenditoriale, perchè questo sistema permette -per esempio agli sponsor o società vicine al club- di avere dei giovani lavoratori formati (magari non solo laureati, ma anche pasticceri, manutentori) conosciuti e affidabili (è capitato anche a me dieci e più anni fa - rugbysta in francia era - ed è ancora- una ottima raccomandazione per trovare lavoro, perchè si sà che il rugbysta è abituato a lavorare in equipe e difficilmente "tira pacchi")
Sarebbe così difficile copiarlo almeno in parte per adattarlo alle nostre condizioni?
che in definitiva è una città grande più o meno come Padova o Verona, più piccola di Parma o Brescia
Se volete ve lo traduco, ma il concetto è comunque comprensibile - curare sia l'aspetto fisico-sportivo che quello di studio-lavoro, parlando con amici francesi, mi dicono che nei "CDF" ci sono circa 20-30 ragazzi per 3 anni, alla fine in genere di questi 1/3 diventa professionista di rugby a tempo pieno in T14 o ProD2, 1/3 inizia a lavorare o prosegue la specializzazione giocando come "amateur" in Fed 1, 2 o 3, ed 1/3 smette del tutto e lavora studia.Le Centre de Formation de Haut Niveau du MHR
Publié le 11/01/2011
Ouvert en septembre 2001, le Centre de Formation de Haut Niveau du MHR est aujourd’hui une référence dans la France du rugby. Fort d’une progression constante et d’une reconnaissance aujourd’hui établie, le Centre de Formation du MHR entame un nouveau cycle avec l’excellence comme seul objectif. Excellence de la formation rugbystique qui doit permettre aux jeunes joueurs de progresser vers le rugby de haut niveau. Excellence de la formation universitaire et professionnelle pour parer aux éventuels aléas de la vie sportive et préparer l’après-rugby. Présentation.
PRESENTATION GENERALE
Le Centre de Formation de Haut Niveau (CFHN) du Montpellier Hérault Rugby est une structure de formation rattachée à la S.A.O.S. (Société Anonyme à Objet Sportif).
Conformément aux ambitions de la Ligue Nationale de Rugby, le CFHN participe à une recherche d’excellence de la formation dans le rugby français, et ceci dans le respect des valeurs spécifiques à ce sport, c’est-à-dire en concevant une formation s’adressant à l’unité-totalité du jeune joueur et pas seulement à l’aspect sportif.
Il faut absolument prendre en considération la formation en cours de carrière permettant la reconversion pour éviter les dérives constatées dans certains sports. L’éthique sportive nous conduit donc à défendre l’idée de double qualification du joueur avec:
- Une qualification sportive pour préparer le joueur au rugby de haut niveau.
- Une qualification scolaire universitaire ou professionnelle afin d’acquérir une capacité d’insertion professionnelle, en cas d’échec ou à l’issue de la carrière sportive.
Le fonctionnement de cette structure de formation doit respecter un cahier des charges minimum afin de recevoir l’agrément du Ministère de la Santé, de la Jeunesse et des Sports.
Le Centre de Formation de Haut Niveau est ensuite soumis à l’évaluation annuelle d’une commission mixte FFR/LNR. Cette commission attribue au Centre l’une des trois catégories définies par la LNR en fonction d’un cahier des charges à point qui prend en compte la qualité des infrastructures, la formation sportive, la formation scolaire et l’efficacité du Centre.
Le Centre de Formation Haut Niveau du MHRC, ouvert en Septembre 2001, a reçu l’agrément du Ministère des Sports en Décembre 2002. Cet agrément a été renouvelé au cours de la saison 2005/2006.
Il est classé en Catégorie 1 depuis la saison 2003/2004 et reconnu meilleur Centre de Formation français depuis deux saisons.
OBJECTIFS DE LA FORMATION
Afin de donner aux stagiaires un maximum de chance de réussir leur vie sportive, scolaire et d’intégrer le monde professionnel, le Centre de Formation de Haut Niveau du MHRC s’engage à suivre, encadrer et accompagner les stagiaires de manière personnalisée à plusieurs niveaux :
- Suivi Scolaire, Universitaire et Professionnel
- Suivi Sportif
- Suivi Médical
La formation dispensée prend en compte les spécificités de chacun et permet une progression constante grâce à la mise en place d’un programme adapté, au contenu ciblé.
La formation sportive
Plusieurs pôles d’entraînement sportif sont organisés. L’objectif : accompagner les jeunes joueurs vers le rugby professionnel grâce à un encadrement qualifié et une programmation adaptée.
Le suivi scolaire, universitaire et professionnel
En relation permanente avec les directeurs et équipes pédagogiques des établissements partenaires, l’objectif est d’assurer une organisation et un suivi adapté à chaque joueur. Ainsi, un bilan professionnel est élaboré afin d’anticiper les aspirations de chacun en vue d’une intégration future dans le monde du travail.
Durant l’année, des bilans trimestriels permettent d’orienter les stagiaires vers des objectifs personnalisés. Des cours de soutien scolaire sont organisés tout au long de l’année afin que le stagiaire puisse rattraper le retard éventuel dans certaines matières.
La cosa è interessante anche per la comunità/ambiente imprenditoriale, perchè questo sistema permette -per esempio agli sponsor o società vicine al club- di avere dei giovani lavoratori formati (magari non solo laureati, ma anche pasticceri, manutentori) conosciuti e affidabili (è capitato anche a me dieci e più anni fa - rugbysta in francia era - ed è ancora- una ottima raccomandazione per trovare lavoro, perchè si sà che il rugbysta è abituato a lavorare in equipe e difficilmente "tira pacchi")
Sarebbe così difficile copiarlo almeno in parte per adattarlo alle nostre condizioni?
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Axel57
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Penso proprio che sia difficilissimo. Tanto per cominciare ci vuole una montagna di soldi, poi ci si scontrrerebbe col solito problema italiano, chi dirige questo centro ? I francesi hanno un altro approccio col sociale, qui da noi se una società non dirige completamente la situazione non funziona. Tanto per iniziare farei un giro per scuole elementari e porterei il rugby dentro la scuola. La figura del preparatore atletico è importanre ma ancora prima vedrei un "educatore al moviemnto", in giro ci sono montagne di bambin sovrappeso e che giocano alla play seduti sul divano. Prima di tutto bisogna insegnargli a muoversi e poi a fare moviemnti più complessi. Secondo me, nel rugby si corre male, troppa potenza e poca elasticità, quando capita un ragazzo che mette bene gli apoggi sembra un fenomeno ma non è così. Tutti a fare pesi e potenziamento e pochissimi lavorano sull'aglità.
E' quasi ridicolo ch enon ci siano calciatori, ma qualcuno è in grado di insegnarla l atecnoca del calcio o si aspetta un ragazzino che abbia il "movimento" naturale ? E' un mondo che deve anche guardarsi intorno e aprirsi ad allenamenti anche multidisciplinari. In questo la Federazione dovrebbe intervenire fornendo tecnici validi e tutto il supporto necessario. A prescindere dai patentini conquistati dovrebbe prevalere la competenza. Non è difficile, se guardate le fasi finali del campionato U20 le squadre che ci arrivano sono più o meno sempre le stesse, vuol dire che lavorano bene, chiediamoci cosa fanno gli altri.
E' quasi ridicolo ch enon ci siano calciatori, ma qualcuno è in grado di insegnarla l atecnoca del calcio o si aspetta un ragazzino che abbia il "movimento" naturale ? E' un mondo che deve anche guardarsi intorno e aprirsi ad allenamenti anche multidisciplinari. In questo la Federazione dovrebbe intervenire fornendo tecnici validi e tutto il supporto necessario. A prescindere dai patentini conquistati dovrebbe prevalere la competenza. Non è difficile, se guardate le fasi finali del campionato U20 le squadre che ci arrivano sono più o meno sempre le stesse, vuol dire che lavorano bene, chiediamoci cosa fanno gli altri.
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OPOSSUM
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
In un ambiente come quello proposta da giorgioxt anche i piccoli sponsor sarebbero invogliati a fare piccoli investimenti. Sappiamo come nei club vengono gestite le poche risorse ,tra l'altro occorre saperle anche trovare se abbiamo bravi dirigenti. Certo il problema di fondo è la scuola, dove l'attività motoria è vista come qualcosa che ruba tempo prezioso alle montagne di nozioni scolastiche che i nostri devono imparare. Purtroppo il club deve farsi carico di ciò che dovrebbe fare la scuola ,ma cosi è, ma se abbiamo bambini che non sanno correre è perchè noi continuiamo a fare gli stessi errori della Scuola.
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GiorgioXT
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Certo che in Francia di soldi ne spendono molti di più di noi , ma di questi "centre de formation" ne hanno 28 divisi in 3 categorie secondo qualità e servizi, e poi, anche più importante , vengono pubblicati i risultati
Ci sono anche realtà molto piccole come Pau e Tarbes con il loro "CDF" che viene finanziato secondo criteri trasparenti dalla FFR, dalla LNR - la lega dei club di T14 e Prod2 e dai club...
Qui stiamo parlando dell'alternativa a Tirrenia - Ascione e Co hanno copiato il "Pole France" accademia della FFR che prepara i giovani per la JRWC, ma che è solo una parte (la più piccola) della filiera formativa Francese... ed i giovani giocano nelle loro squadre nei campionati Espoir...
Io invece credo che delle iniziative su piccola scala, legate strettamente al territorio , diffuse in buon numero , magari riunendo diverse società vicine (penso a Milano..) possano funzionare veramente e creare un volano positivo di cui abbiamo tutti bisogno
Scendendo di età , la scuola è oggettivamente una palla al piede invece di una risorsa ... basterebbe per esempio riuscire a far considerare le ore di allenamento come valide per l'educazione fisica (specie dove non c'è nemmeno la palestra e viene fatta "teorica" !) ...
che si possono scaricare http://www.lnr.fr/IMG/pdf/Statistiques_ ... te_LNR.pdfDes statistiques sur le fonctionnement des centres de formation au titre des saisons 2009/10 et 2010/11 (effectifs, résultats sportifs et scolaires,…) seront consultables prochainement sur le site internet de la LNR (lnr.fr).
Ci sono anche realtà molto piccole come Pau e Tarbes con il loro "CDF" che viene finanziato secondo criteri trasparenti dalla FFR, dalla LNR - la lega dei club di T14 e Prod2 e dai club...
Qui stiamo parlando dell'alternativa a Tirrenia - Ascione e Co hanno copiato il "Pole France" accademia della FFR che prepara i giovani per la JRWC, ma che è solo una parte (la più piccola) della filiera formativa Francese... ed i giovani giocano nelle loro squadre nei campionati Espoir...
Io invece credo che delle iniziative su piccola scala, legate strettamente al territorio , diffuse in buon numero , magari riunendo diverse società vicine (penso a Milano..) possano funzionare veramente e creare un volano positivo di cui abbiamo tutti bisogno
Scendendo di età , la scuola è oggettivamente una palla al piede invece di una risorsa ... basterebbe per esempio riuscire a far considerare le ore di allenamento come valide per l'educazione fisica (specie dove non c'è nemmeno la palestra e viene fatta "teorica" !) ...
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Gotrek
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Purtroppo a livello di sviluppo dello sport giovanile l'Italia è nel 3° mondo. Ho avuto un assaggio di ciò quando con Lega Italiana Touch Rugby abbiamo realizzato un progetto scuola (cofinanziato dal ministero della gioventù) coinvolgendo 4 istituti superiori italiani.
I professori che hanno voglia di fare sono pochi e vengono visti come dei marziani, i mezzi ancora meno, i ragazzi sono demotivati e legnosi, MA se adeguatamente stimolati si ottiene qualcosa.
Credo che in una situazione così dovrebbe promuovere accordi tra scuole e club a livello nazionale per cercare di sviluppare di più i giovani.
Se poi si riuscissero a coinvolgere gli sponsor pre una triangolazione sprt-studio-lavoro allora avremmo la quadratura del cerchio, tutti sarebbero contenti e il movimento avrebbe una grossa impennata. Solo su queste basi le attuali accademie federali avrebbero un senso. (scusate la geometria
)
I professori che hanno voglia di fare sono pochi e vengono visti come dei marziani, i mezzi ancora meno, i ragazzi sono demotivati e legnosi, MA se adeguatamente stimolati si ottiene qualcosa.
Credo che in una situazione così dovrebbe promuovere accordi tra scuole e club a livello nazionale per cercare di sviluppare di più i giovani.
Se poi si riuscissero a coinvolgere gli sponsor pre una triangolazione sprt-studio-lavoro allora avremmo la quadratura del cerchio, tutti sarebbero contenti e il movimento avrebbe una grossa impennata. Solo su queste basi le attuali accademie federali avrebbero un senso. (scusate la geometria
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Laporte
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Re: BASTA ACCADEMIE FEDERALI !! ACCADEMIE NEI CLUB !!
Le accademie nacquero con uno scopo preciso. Garantire un livello di formazioen migliore dei nostri giovani rispetot a quello che i club, anche quelli più pieni di prosopea e sghei non davano o non sapevano dare.
Perchè non è che prima i club sfornassero campioni in serie...
I risultati per ora non si sono visti.
Duqnue i casi sono due
a) Tornare alla gestione dei club come in tutti gli altri sport (solo il rugby ha una gestione da socialismo reale dell'attività dei club e non solo a livello govanile...)
b) Mantenre le accademie
In entrambi i casi però se non si cambia qualcolsa si rimane o si torna ad un sistema inadatto a portare il rugby italiano a livelli internazionali in tema di giocatori di formazione nazionale.
Perchè non è che prima i club sfornassero campioni in serie...
I risultati per ora non si sono visti.
Duqnue i casi sono due
a) Tornare alla gestione dei club come in tutti gli altri sport (solo il rugby ha una gestione da socialismo reale dell'attività dei club e non solo a livello govanile...)
b) Mantenre le accademie
In entrambi i casi però se non si cambia qualcolsa si rimane o si torna ad un sistema inadatto a portare il rugby italiano a livelli internazionali in tema di giocatori di formazione nazionale.