Pagina 9 di 11

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 9:18
da Luqa-bis
@ Laporte

Puoi leggerla in maniera simile a quella che hai scritto tu:

"Guardate FIR, che voi spendete si 3+5+2, ma anche noi spendiamo 4,
voi li spendete del bilancio nazionale, noi da sponsor privati,
lo facciamo da anni e accettando anche una certa vostra ingerenza
non ci avete dato quanto date alle Zebre (giustamente n.d.d Luqa),
almeno, prima di impuntarvi per 1,7 M€, potete considerare il danno che ci poteste causare?"

Che poi tu non li ami per la condizione di favore del mercato autostrade e altro...

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 9:49
da mauott
Luqa-bis ha scritto:@ Laporte

Puoi leggerla in maniera simile a quella che hai scritto tu:

"Guardate FIR, che voi spendete si 3+5+2, ma anche noi spendiamo 4,
voi li spendete del bilancio nazionale, noi da sponsor privati,
lo facciamo da anni e accettando anche una certa vostra ingerenza
non ci avete dato quanto date alle Zebre (giustamente n.d.d Luqa),
almeno, prima di impuntarvi per 1,7 M€, potete considerare il danno che ci poteste causare?"

Che poi tu non li ami per la condizione di favore del mercato autostrade e altro...
A prescindere dalle schermaglie contro Autostrade e affini, io sono abbastanza in sintonia con Laporte: tutto quello che dici è vero o verosimile però non vedo perchè la FIR dovrebbe spendere dei quattrini per salvaguardare l'investimento di un privato che comunque viene foraggiato consistentemente ...

se FIR pagasse solo un gettone a giocatore selezionato a partita potrei anche capirlo ma non in questo caso...

il fatto poi che a Treviso vogliano un trattamento economico paritario con le Zebre è, come giustamente dici anche tu, una cosa fuori dall'ordine delle cose almeno fino a quando le Zebre non diventeranno una compagine a capitale privato...

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 10:06
da giuseppone64
comunque per benetton investire in un momento di tale incertezza non è che sia proprio facile.voi mettereste vostri soldi senza sapere se e come continuerà
il campionato al quale la vostra squadra partecipa?poi sulle autostrade siamo ot quindi io gli interventi li leggerei in questa ottica.

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 11:02
da mauott
giuseppone64 ha scritto:comunque per benetton investire in un momento di tale incertezza non è che sia proprio facile.voi mettereste vostri soldi senza sapere se e come continuerà
il campionato al quale la vostra squadra partecipa?poi sulle autostrade siamo ot quindi io gli interventi li leggerei in questa ottica.
questo è un altro discorso ma non è che possono pretendere che un organismo istituzionale metta a disposizione dei quattrini (a fondo perduto) per non far perdere di visibilità ad un marchio privato (perchè questo è lo scopo di Benetton nel rugby celtico)

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 11:12
da Luqa-bis
Mauott

cerco d ispiegarti quale è la critica possibile e che posso parzial,mente condividere:

metti che in Italia si decida di sviluppare in collaborazione con la UE , deinuovi veicoli elettrici usando materiale innovativi.
la ricerca coinvolge univesità statli, CNR (statale), Imprese private italiane, imprese private estere, università estere.

Siccome ciaggiungiamo a programma già avviato, la UE ci chiede un contributo intergrativo.
Il contributo è iniquo, ma noi lo accettiamo (perché quel progetto ci serve)

ad un certo punto alcune imprese estere si voglionosfilare perchè dagli USA o dall'Est gli hanno offerto condizioni migliori.

Il progetto ha migliorato lo know how delle imprese private italiane
il progetto ha migliorato lo know how di Università e CNR

certo c'è quel contributo iniquo.
Ma per le Università, il CNR e le imprese private, la possibilità di fare rete con soggetti esterni, serve.

La domand aposta è:

quel contributo parziale è davvero così ostativo a quanto possiamoottenere di ritorno profesisonale restando nel progetto?

Ovvero, la differenza tra giocare in celtica ogni settimana vale solo 2 M€ come ritorno intermini di maggiore competività del rugby italiano?
E la remunerazione delnostro capitale investito, che si basava su condizioni che vengono ad essere sovvertite?

Si può poi essere concordi o meno, ma per una impresa che debba organizzarsi, trovare sponsor, tecnici e perseguire contatti con il mercato, le cose non si possono sapere "il giorno prima".

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 12:27
da mauott
Luqa-bis ha scritto:Mauott
cerco d ispiegarti quale è la critica possibile e che posso parzial,mente condividere:
...
io ho capito il tuo ragionamento e lo posso anche con dividere però devi anche pensare che la FIR fa un ragionamento diverso (che poi sia opinabile è un altro discorso);

la FIR dice : a noi interessa principalmente l'alto livello a partire dalla nazionale maggiore e via a seguire fino ai centri di formazione regionale U16; tutto o quasi è organizzato avendo l'alto livello come fine ultimo.

Parte dei nazionali giocano già in una squadra che in tutto e per tutto è controllata dalla federazione, alcuni giocano all'estero, gli altri giocano in una squadra privata che ha dei contributi federali; per quale motivo io federazione dovrei finanziare dei miei "competitor" esteri quando è evidente che i risultati dopo 4 anni di Celtic sono inferiori alle attese o meglio i risultati della nazionale sono in linea con quelli degli anni precedenti all'avventura celtica?

Attenzione non sto dicendo che il campionato celtico non sia servito (o che non serva), sia chiaro, sto dicendo che, secondo la FIR (e le parole di Gavazzi lo fanno capire bene), la crescita non è stata all'altezza delle aspettative per l'alto livello..

alla fin fine le star della nazionale giocano tutte all'estero (Zanni escluso che però sembra ci vada a breve) ed a Treviso sono refrattari ad una collaborazione costruttiva (dire dateci i quattrini che poi facciamo come vogliamo visto che siamo i più bravi non credo possa essere considerata una collaborazione costruttiva)...

il rovescio della medaglia è che il campionato domestico è assolutamente poco competitivo e andrebbe completamente riorganizzato per riacquistare la competitività perduta...

il tutto diventa una questione economica: probabilmente la cosa che avrebbe più senso sarebbe avere 2 compagini federali nel campionato celtico, con degli sponsor di maglia, che mettono sotto contratto i nazionali una delle quali con un budget maggiore (ed in linea con quelli delle concorrenti) e con un roster più esperto e con la possibilità di ingaggiare degli stranieri che la rendano competitiva in europa ed un'altra di sviluppo dove confluire i giocatori che escono dalle accademie oltre ai vecchi marpioni utili alla loro crescita (che è più o meno quello che stanno facendo le Zebre) e che collaborino tra loro creando delle sinergie sportive ... certo costerebbe metà del budget federale 8-)

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 14:17
da Luqa-bis
Le soluzioni possono essere varie .

FIR ha la colpa di non essere stata, secondo me, chiara e coerente negli obiettivi.

I 4 anni d iceltica non sono serviti quanti ci si aspettava? Può darsi.
Ma non averli fatti sarebbe stato meglio?

Fermo restando che il piano B (vero tema della discussione) pare ancora nelle nebbiose menti post taverna di qualche luminare.

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 17 gen 2014, 14:36
da mauott
Luqa-bis ha scritto:Le soluzioni possono essere varie .

FIR ha la colpa di non essere stata, secondo me, chiara e coerente negli obiettivi.
a me invece sembra sia stata coerente... l'idea di non pagare più la tassa d'ingresso non è di ieri ed era uno degli obbiettivi... poi qui sfugge sempre che la FIR non è in grado di imporre nulla al board celtico, al massimo può defilarsi e non comprare la partecipazione al campionato....
I 4 anni d iceltica non sono serviti quanti ci si aspettava? Può darsi.
Ma non averli fatti sarebbe stato meglio?
senza farli non si poteva sapere... sono stati utili per dare minutaggio ad alti livelli a tanti giocatori che per un motivo o per l'altro non sono appetibili all'estero se non in campionati minori ma potrebbero essere utili in chiave nazionale .. giusto per fare un paio di nomi direi Biagi e Chillon oppure Gori lato Benetton..
Fermo restando che il piano B (vero tema della discussione) pare ancora nelle nebbiose menti post taverna di qualche luminare.
il piano B non c'è ...

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 18 gen 2014, 6:36
da Laporte
Sul discorso benetton, ricordo che la vera anomalia (che sta dando un po di orticaria ai celtici) è proprio la denominazione di club con un marchio privato.

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 18 gen 2014, 6:59
da giuseppone64
Laporte ha scritto:Sul discorso benetton, ricordo che la vera anomalia (che sta dando un po di orticaria ai celtici) è proprio la denominazione di club con un marchio privato.
vero ,però i celtici avrebbero trovato ,senza di questa, sicuramente un altro motivo per giustificare i loro pruriti nei nostri confronti.
non vorrei essere troppo azzardato ma mi suona pari pari come i pruriti del board del'economia europea quando parlano di noi.

Le big4 rumene sono più forti delle squadre dell'Eccellenza?

Inviato: 21 gen 2014, 13:26
da helloworld
Il Farul Constanta ha appena annunciato un budget di 3 milioni di euro. Ho l'impressione che le Big4 rumene siano ormai più forti di tutte le squadre italiane dell'Eccellenza e forse potrebbero creare qualche problemino anche alle zebre. Una volta ci ponevamo spesso la domanda se qualche squadra rumena potesse essere interessata a entrare nel campionato italiano. Ora invece dovremmo forse chiederci se qualche squadra italiana possa essere interessata a entrare nel campionato rumeno...
Con una partita trasmessa in diretta sul secondo canale pubblico e altre due in streaming ogni settimana, il rugby gode in Romania del vantaggio di essere lo sport di squadra più seguito dopo il calcio, mentre in Italia, sia per spettatori che per ascolti televisivi, dopo il calcio c'è il basket, seguito da volley maschile e volley femminile. Solo quinto il rugby che dall'ingresso dell'Italia nel Sei Nazioni è riuscito a sorpassare soltanto la pallanuoto.
E quando migliorerà il PIL della Georgia, bisognerà stare attenti anche al campionato georgiano.

P.S. E' comunque doveroso precisare che le squadre di rugby rumene godono di cospicue sponsorizzazioni degli enti locali che in Italia sarebbero teoricamente proibite.
P.P.S. Per alzare il livello del campionato, la federazione rumena ha introdotto la regola che quando uno straniero diventa eleggibile per la nazionale non è più considerato uno straniero, anche in caso non abbia mai indossato la casacca della nazionale rumena... E non sono considerati stranieri neanche i moldavi con passaporto rumeno. Essendo comunque considerato un campionato dilettantistico, come del resto il campionato italiano, i giocatori comunitari e Kolpak sono considerati stranieri. Ciò però potrebbe cambiare in caso di passaggio ufficiale al professionismo.

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 21 gen 2014, 22:06
da Laporte
giuseppone64 ha scritto:comunque per benetton investire in un momento di tale incertezza non è che sia proprio facile.voi mettereste vostri soldi senza sapere se e come continuerà
il campionato al quale la vostra squadra partecipa?poi sulle autostrade siamo ot quindi io gli interventi li leggerei in questa ottica.
ùinvestimento ? Non lo fanno per altruismo ?

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 22 gen 2014, 7:54
da giuseppone64
Laporte ha scritto:
giuseppone64 ha scritto:comunque per benetton investire in un momento di tale incertezza non è che sia proprio facile.voi mettereste vostri soldi senza sapere se e come continuerà
il campionato al quale la vostra squadra partecipa?poi sulle autostrade siamo ot quindi io gli interventi li leggerei in questa ottica.
ùinvestimento ? Non lo fanno per altruismo ?
essendo nato e cresciuto a roma lascio immaginare quanto interesse io possa avere nel difendere i benetton.provando , in un attimo di oggettività, a vedere le cose dal loro punto di vista mi sembrava sensato. poi anche io viaggio in autostrada ma penso che se entriamo nel merito qui addio rugby.
saluti

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 22 gen 2014, 8:03
da Laporte
giuseppone64 ha scritto:
essendo nato e cresciuto a roma lascio immaginare quanto interesse io possa avere nel difendere i benetton.provando , in un attimo di oggettività, a vedere le cose dal loro punto di vista mi sembrava sensato. poi anche io viaggio in autostrada ma penso che se entriamo nel merito qui addio rugby.
saluti
I benetton, dal punto di vista dekll'investimento hanno ragioen a chiedere cosa succederà, ma più che alla FIR dovrbebe chiederlo ai Gallesi e agl inglesi.

Sbagliano e hanno rotto le palle loor ed innocenti a battere cassa ad ogni 3x2.

Re: Qual è il piano B della Federazione Italiana Rugby?

Inviato: 22 gen 2014, 9:09
da Luqa-bis
Se quanto scrive helloworld corrisponde a verità,

io torno a scrivere che l'offerta a romeni , irlandesi e chi vuole aggregarsi per creare un nuovo campionato o per proporre la fusione in Eccellenza, io la farei.

Dovesse pure essere una specie di campionato a gironi sul modello del Super 15,
con le 4 irlandesi in un girone,
4 romene in un altro,
8 italiane in altri due,
con A/R nel girone, e un solo turno contro quelle degli altri gironi

E alla fine un campione irlandese, un campione romeno e un campione italiano e la miglior seconda che si giocano l'internazionale.