Calciatori nei salti e Rugbisti nei lanci?yeti ha scritto: Da ex-atleta...
Barbarians vs. Corinthians, ovvero: il calcio batte il rugby
Moderatore: Emy77
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Cane_di_Pavlov
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vecchioubo
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A Colorno hanno fatto una esperienza di scambio culturale l' 8 dicembre scorso a livello di U13 .
Se trovo un articolo ve lo posto
Tracce:
http://www.rugbycolorno.it/site/notizia/view/525
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yeti
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Su lanci si, 10000 volte. Sui salti......ma sai, prendi uno come Doug Howlett che è stato campione nazionale juniores sui 100 metri. A parte che non vedo chi possa stracciarlo su pista, ma a quei livelli li anche nel salto in lungo o nel salto triplo gli fa un culo così a tutti.Cane_di_Pavlov ha scritto:Calciatori nei salti e Rugbisti nei lanci?yeti ha scritto: Da ex-atleta...
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Cane_di_Pavlov
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Mah... hai mai visto inzaghi che subisce fallo 7 metri fuori area e riesce a cadere dentro?yeti ha scritto:Su lanci si, 10000 volte. Sui salti......ma sai, prendi uno come Doug Howlett che è stato campione nazionale juniores sui 100 metri. A parte che non vedo chi possa stracciarlo su pista, ma a quei livelli li anche nel salto in lungo o nel salto triplo gli fa un c*** così a tutti.Cane_di_Pavlov ha scritto:Calciatori nei salti e Rugbisti nei lanci?yeti ha scritto: Da ex-atleta...
Nel salto in alto poi non credo ci siano problemi: i calciatori riescono a saltare anche senza due piloni che li aiutano e li reggono
Scherzi a parte... vi sono dei bei torelli africani che credo se la giocherebbero con Howlett
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tonione
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.[/quote]
Da ex-atleta, non vedo come i calciatori che trionfano nei 3000 non dovrebbero trionfare anche nei 5000. Le terze linee non sono portate per loro costituzione e peso a fare 5000 e 10000. Non c'entra il fiato e la capacitá di correre, perché si tratta di portarsi a spasso 95-100 chili invece di 60 e li 'so ccazzi. Il fondo è da numeri 9 o 10 o al limite da ali piccole come Williams. Infatti alcuni anni fa, nei testi per la nazionale (c'era ancora JK) sul test dei 3.000 mt Mazzariol straccio tutti dal basso dei suoi 75 chili. E ricordo una strabiliante prestazione di Dallapé (udite udite!!). Le terze linee (quelle stile Bergamasco, Betsen, Burger, Waugh,...) sarebbero ottime secondo me per i 400 metri. E se ci fossero le sfide indoor sui 60 mt io a sprintare ci metterei un bel tallonatore tosto tosto, come quello nuovo inglese.....[/quote]
Il peso nel mezzo fondo fa la differenza in effetti, anche se non vedrei male un Moody nei 1500 o nei 3000.
I tallonatori credo che facciano una preparazione muscolare che li limita pesantemente nello sprint essendo per forza di cose incentrata su schiena e braccia.
Un Bettarello nella marcia lunga come vi pare?
Da ex-atleta, non vedo come i calciatori che trionfano nei 3000 non dovrebbero trionfare anche nei 5000. Le terze linee non sono portate per loro costituzione e peso a fare 5000 e 10000. Non c'entra il fiato e la capacitá di correre, perché si tratta di portarsi a spasso 95-100 chili invece di 60 e li 'so ccazzi. Il fondo è da numeri 9 o 10 o al limite da ali piccole come Williams. Infatti alcuni anni fa, nei testi per la nazionale (c'era ancora JK) sul test dei 3.000 mt Mazzariol straccio tutti dal basso dei suoi 75 chili. E ricordo una strabiliante prestazione di Dallapé (udite udite!!). Le terze linee (quelle stile Bergamasco, Betsen, Burger, Waugh,...) sarebbero ottime secondo me per i 400 metri. E se ci fossero le sfide indoor sui 60 mt io a sprintare ci metterei un bel tallonatore tosto tosto, come quello nuovo inglese.....[/quote]
Il peso nel mezzo fondo fa la differenza in effetti, anche se non vedrei male un Moody nei 1500 o nei 3000.
I tallonatori credo che facciano una preparazione muscolare che li limita pesantemente nello sprint essendo per forza di cose incentrata su schiena e braccia.
Un Bettarello nella marcia lunga come vi pare?
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118
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billingham
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beh, direi di no, visto che giocavano in un club AMATORIALE118 ha scritto:quelli del corinthians avevano capito tutto giá nel 1892. ossia erano sicuramente ottimi rugbisty, ma avevano gia capito che i soldnoi erano nel calcio!!!
Segui ovunque i Cariparmi azzurri!!! - Ich bin ein Orqueriaren
Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)
Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
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BixBeiderbecke
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Mi dispiace che tu te la sia presa così.Cane_di_Pavlov ha scritto:Peccato, come dice Billie i discorsi che potevano uscire da questo thread potevano essere un pochino diversi, ma vedo che c'è chi è sempre un pò troppo suscettibile.BixBeiderbecke ha scritto:Impossibile riproporre la sfida: non sono più riusciti a trovare un portiere che abbandoni la porta in occasione di un rigore nemmeno cercandolo nel calcio parrocchiale.tonione ha scritto:Già, certo. Ma se adesso i regbisti sfidassero i calciatori e se al posto del criket ci fossero solo prove atletiche chi pensi che vincerebbe?
C'è chi, come i Corinthians, ha voluto risolvere il dilemma sul campo, e c'è chi come voi......
Però ho capito che ti fa sentire bene assumere la parte del solitario paladino della difesa del calcio ed allora non sto a spiegarti cosa volevo dire... anzi, dirò solo che è più o meno come la battuta su Inzaghi che hai scritto tu. Certo, tu la puoi scrivere, ma se l'avesse scritta qualcun altro, apriti cielo.
Una lavata di capo dal Mastro Lindo del football non gliela toglieva nessuno...
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yeti
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Siamo d'accordo sul fatto che su sprint di 100 mt la prima linea è penalizzata. Infatti penserei di metterli sui 60, dove ci vuole più forza esplosiva. Secondo me sullo sprint breve tipi come Ghiraldini o quel tallonatore scozzese di qualche anno fa, o lo stesso Ibanez - che mica è facile da prendere quando scappa via - possono lasciarsi dietro più di un centro o di un'ala. Quando ero un atleta (intorno ai 20 anni), ricordo che i migliori lanciatori della nostra squadra erano in grado di rivaleggiare sui 30-40 mt con i migliori sprinter. E un nostro giovane pesista aveva 7.30 elettrico sui 60 metri, che in proiezione vuol dire 11.2 sui 100. Avercelo un tallonatore così.
G.
G.
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GRUN
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Prendendo spunto dai bei post di Cane di Pavlov, rammento che nei giorni felici del rugby dei padri non era così infrequente imbattersi in rugbisti che avevano giocato o che stavano giocando, a livello agonistico a calcio. Rimanendo a tempi non troppo remoti il caso più celebre ed incredibile è forse quello dell'irlandese Tony Ward. Ward è stato un mediano di apertura tra i migliori in Europa: 19 caps (esordio contro la Scozia) tra il 1978 ed il 1987 (ultima partita contro Tonga), 113 punti (tutti al piede) segnati, un test giocato con la maglia dei Lions nel tour sudafricano del 1980, tanti campionati col Munster ed il Leinster. Le sue partite con la nazionale irlandese avrebbero potuto essere in numero maggiore se non ci fosse stata la più celebre rivalità della storia del rugby irlandese, quella con l'altro grande numero 10 del periodo, il dublinese Ollie "Red" Campbell, più ragionatore, più avveduto tatticamente rispetto all'elettrico ed arrembante Ward. Quello che ha reso però unico Ward è stata la doppia carriera; da calciatore giocò due campionati con Shamrock Rover ancora giovanissimo, tra il 1973 ed il 1975, per poi passare al Limerick United, squadra della sua città e team di spicco del non eccelso campionato irlandese. Comunque, da titolare, vinse la Coppa d'Irlanda nel 1982 e nel 1981 giocò il primo turno della Coppa Uefa contro il forte Southampton (0-3 e 1-1 i risultati delle due partite).
Anche in Italia gli "interscambi" sono stati più frequenti di quanto si creda: come scritto qualche anno fa Serafino Ghizzoni al sabato giocava (ala destra o sinistra) col Tempera in seconda categoria e alla domenica con L'Aquila Rugby, facendo incazzare non poco Loreto Cucchiarelli. Fulvio Di Carlo fino a sedici non prese in mano un pallone ovale, giocava a calcio, e pure bene. Aveva visto qualche partita di rugby e quello sport non gli era piaciuto. Su come finì poi in prima linea nella mischia de L'Aquila Rugby ci sarebbe da scrivere un racconto, tanto è bella la storia (e tanto indicativa del carattere di Fulvio).
E, che ci crediate o no, Marco Bollesan, oltre ad essere stato un canottiere molto promettente (credo campione italiano Juniores nel due di coppia), giocava molto bene a calcio e nelle estati genovesi degli anni sessanta e settanta giocava in moltissimi tornei a sette, facendo un figurone al cospetto di giocatori di promozione...
Anche in Italia gli "interscambi" sono stati più frequenti di quanto si creda: come scritto qualche anno fa Serafino Ghizzoni al sabato giocava (ala destra o sinistra) col Tempera in seconda categoria e alla domenica con L'Aquila Rugby, facendo incazzare non poco Loreto Cucchiarelli. Fulvio Di Carlo fino a sedici non prese in mano un pallone ovale, giocava a calcio, e pure bene. Aveva visto qualche partita di rugby e quello sport non gli era piaciuto. Su come finì poi in prima linea nella mischia de L'Aquila Rugby ci sarebbe da scrivere un racconto, tanto è bella la storia (e tanto indicativa del carattere di Fulvio).
E, che ci crediate o no, Marco Bollesan, oltre ad essere stato un canottiere molto promettente (credo campione italiano Juniores nel due di coppia), giocava molto bene a calcio e nelle estati genovesi degli anni sessanta e settanta giocava in moltissimi tornei a sette, facendo un figurone al cospetto di giocatori di promozione...
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tonione
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BixBeiderbecke
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Vediamo se riesco a scrivere una cosa che non sai.GRUN ha scritto:Prendendo spunto dai bei post di Cane di Pavlov, rammento che nei giorni felici del rugby dei padri non era così infrequente imbattersi in rugbisti che avevano giocato o che stavano giocando, a livello agonistico a calcio. Rimanendo a tempi non troppo remoti il caso più celebre ed incredibile è forse quello dell'irlandese Tony Ward. Ward è stato un mediano di apertura tra i migliori in Europa: 19 caps (esordio contro la Scozia) tra il 1978 ed il 1987 (ultima partita contro Tonga), 113 punti (tutti al piede) segnati, un test giocato con la maglia dei Lions nel tour sudafricano del 1980, tanti campionati col Munster ed il Leinster. Le sue partite con la nazionale irlandese avrebbero potuto essere in numero maggiore se non ci fosse stata la più celebre rivalità della storia del rugby irlandese, quella con l'altro grande numero 10 del periodo, il dublinese Ollie "Red" Campbell, più ragionatore, più avveduto tatticamente rispetto all'elettrico ed arrembante Ward. Quello che ha reso però unico Ward è stata la doppia carriera; da calciatore giocò due campionati con Shamrock Rover ancora giovanissimo, tra il 1973 ed il 1975, per poi passare al Limerick United, squadra della sua città e team di spicco del non eccelso campionato irlandese. Comunque, da titolare, vinse la Coppa d'Irlanda nel 1982 e nel 1981 giocò il primo turno della Coppa Uefa contro il forte Southampton (0-3 e 1-1 i risultati delle due partite)...
Sapevi che Tony Ward aveva giocato a Parma nella selezione che ha affrontato la Rugby Parma nella partita celebrativa dei 50 anni del club?