Livello tecnico Super 10

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Emy77
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Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da Emy77 »

stefanot ha scritto:Non se dall'iscrizione alla Celtic League ci guadagnano anche i club per es. con una spartizione degli utili!
Sì, se c'è il grano un accordo si trova di sicuro: basta che ci sia da guadagnarci soldoni e va bene a tutti!
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
ruggerbugger
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RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da ruggerbugger »

MA vi rendete conto di una cosa? in Italia il rugby e ancora uno sport di estrema nicchia!!
Non saranno tutti gli scoppiati che si sono messi a guardare il 6N e RWC quest anno che cambiano le cose....Girate i campi, girate gli stadi....quanta gente va a guardare il rugby?? Ben pochi....non ho trovato dati reali per media spettatori dal vivo per le partite di Super 10., ma so che la A sono pochi, la B pochissimi, e la C nessuno....(fra un po non ci vanno neanche le fidanzate o genitori...), Guiness Premier League - piu di 10.000 media, Top 14 - piu di 10.000, Super 14, vabbè...piu di 23.000, Magners piu di 6.000! Ora, che cavolo pretendiamo, il rugby, ma neanche lo sport in generale in Italia, non e roba che interessa piu di tanto (tranne quando si vince qualcosa.) Quindi, se le Communita Europea ci da un fondo perduto per la crescita del rugby locale, (ma in questo caso il DOC sarebbe solo veneto...) ben venga, se no - nisba!! Fondare un movimento vuol dire avere tutte le basi., non 4 gatti che si incazzano per un rigore, opps, punizione sbagliata! Diamoci un attimo una reality check!
stefanot
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RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da stefanot »

Guarda che a livello di 6 nazioni gli spettatori ci sono eccome! Se la federazione facesse una selezione decente, dando importanza ai match e facendo pubblicità adeguata, secondo me la gente andrebbe a vederle le partite. Almeno 5.000 spettatori si possono fare e poi si riuscirebbero ad avere soldi dai diritti televisivi!!!!
ruggerbugger
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RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da ruggerbugger »

Guarda che a livello di 6 nazioni gli spettatori ci sono eccome
a bischero,, guarda che io parlavo di spettatori alle partite domestiche dal vivo! e li che si tasta l'interesse o meno negli sport...mi sembra, non vorrei sbagliarmi..., che uno dei piu grandi imprenditori italiani avesse tastato il campo, portando con se i migliori giocatori al mondo, ma dopo poco ha mollato...in Italia il rugby non e business.....e purtroppo neanche cultura. forse domani si, ma oggi no. ci vuole tempo per costruire le cose....
GiorgioXT
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Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da GiorgioXT »

ruggerbugger ha scritto:.in Italia il rugby non e business.....e purtroppo neanche cultura. forse domani si, ma oggi no. ci vuole tempo per costruire le cose....
Esattamente , ed esattamente il contrario ... non è per fare del regionalismo, ma la realtà è proprio questa : abbiamo delle parti d'italia dove il rugby è cultura, tradizione , ed altre no, questo è anche il problema della federazione e del suo gruppo dirigente , perchè la "diffusione" del rugby in Italia è certamente un obbiettivo importante, ma mi pare che sia stato perseguito molto di più al fine di garantire la propria durata come dirigenza che altro ...

Io temo moltissimo l'intervento della Federazione in una cosa delicata come la struttura del campionato e lo sviluppo futuro ... con una dirigenza che ha dimostrato con le proprie azioni di non rispettare i propri stessi regolamenti.

La FIR ha una banca di soldi ... vorrei sapere cosa ne fa e come pensa di usarli , io non sono riuscito a trovare budget , bilanci o cose simili - a differenza della FFR o RFU ...
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Emy77
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RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da Emy77 »

Se chiedi di vedere il bilnacio, te lo devono mostrare: è pubblico. Poi se quello che ci leggi sia o meno aderente alla realtà, è tutta un'altra faccenda!
Anch'io temo molto quello che può fare la FIR, perchè mi sembra più che evidente che le decisioni non sono dettate da razionalità, analisi e reali necessità, ma dalla necessità di non perdere voti e appoggi: se così non fosse, almeno alcuni dei macroscopici problemi del nostro rugby sarebbero già stati risolti, con decisioni elementari e azzeccate.
Detto questo, io credo che questa cosa delle provincie sia da fare, ma è anche vero che, visto il modo di lavorare della FIR, da irripetibile possibilità di crescita potrebbe trasformarsi in un suicidio di massa.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
jeronimo8
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RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da jeronimo8 »

il problema del nostro rugby è che, a parte qualche piazza storica, non è radicato come cultura. se non oggi magari domani si, ma l'avvento del professionismo fa si che se si sta ancora fermi a livello di club, la forbice si allarga ogni anno sempre di più. sinceramente da un lato l'idea della celtic league con le province mi piace, dall'altra la temo per le potenziali ripercussioni e difficoltà organizzative. in primo luogo, potrebbe anche succedere che nelle selezioni vengano inseriti stranieri e nei club del campionato nazionale i giovani, con questi che difficilmente verranno convocati nella selezione (un pò come ora con i club di super10 con la seconda squadra), a meno che la FIR non imponga un cap al numero degli stranieri (cosa che, peraltro, già poteva fare con il super10 ma è rimasta zitta davanti alle richieste dei club, convinti di essere più competitivi con stranieri che magari non sanno nemmeno che non si entra lateralmente in ruck, però sono 2,05 metri x 115 kg almeno). vedo in secondo luogo difficile la gestione congiunta di una provincia da parte ad esempio di treviso, padova e rovigo, ma anche tra le due di parma. ricordiamo che siamo il paese dei particolarismi e dei campanilismi, quindi non dico sia impossibile da realizzare, ma che sicuramente presenta delle notevoli complessità ed in quanto tale va gestita con calma tenendo d'occhio ai possibili rischi.
personalmente, credo anche poco alla nuova direzione tutta italiana della FIR, dato che da tre stagioni a questa parte non va più in scena un campionato under21. ma com'è possibile che la nostra nazionale under20 porti a casa dei risultati positivi con i pari età delle altre nazioni, se quest'ultimi giocano 25 partite l'anno tra under23, under21, qualche cap in prima squadra, mentre i nostri se va bene sono titolari nel campionato di serie A? serve a poco investire in una accademia se non fa parte di un progetto di più ampio respiro.
TommyHowlett
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RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da TommyHowlett »

In Galles c'era molto più campanilismo che in Italia prima della nascita delle selezioni; quando nacquero le cinque regioni si sollevarono proteste infinite perché spesso vennero fusi club di secolare rivalità, si dovettero scegliere colori tali che ricordassero in egual maniera i colori sociali dei club, si provò a giocare partite alternativamente nei due o tre stadi principali della regione (salvo poi fissare una sede unica); nel caso dei Celtic Warriors si guerreggiò pure sul nome. Per tutte e cinque (ora quattro) le selezioni si registrò inizialmente una sorta di allontanamento del pubblico dagli stadi pur di non condividere con gli altri tifosi ex-rivali i successi della squadra. Col tempo, e con la scomparsa dei Warriors, le cose si sono pian piano aggiustate e ora possiamo vederne i benefici a livello di ML, di HC e di Nazionale maggiore. Perché non potrebbe funzionare anche in Italia, paese tra l'altro potenzialmente più redditizio in termini di pubblico e di ritorno di immagine per gli sponsor (perché son sempre i soldi a comandare tutto)? Con qualche cervello fatto funzionare a dovere nei posti che contano, avremmo già le selezioni da un paio d'anni...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
stefanot
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RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da stefanot »

A me piace l'idea della nazionale A composta dai giovani che fanno parte delle rose delle squadre del super 10. Certo che se organizzi 3 partite all'anno fanno ben poca esperienza di rugby d'alto livello!
In realtà i giovani che giocano il 6 nazioni under 20 giocano in serie A, qualcuno anche in super 10, quindi in campionati che dovrebbero essere più competitivi di un campionato under!
La questione delle selezioni secondo me potrebbe essere vincente solo se la federazione si mette a fare una massiccia campagna pubblicitaria per attirare gente come fa col 6 nazioni e con le partite della nazionale A per es. Gli sponsor credo ce li abbia già, quindi non dovrebbe essere un grosso problema. Rimane la questione dei diritti televisivi.
Comunque la federazione potrebbe organizzare intanto una specie di selezione pilota per il primo anno richiamando molti italiani all'estero che non trovano spazio, magari prendendoli in prestito (se esiste questa opzione nel rugby!) e completare la rosa con i giovani dell'accademia federale (che sono sempre in prestito!) e poi magari farne un'altra per l'anno successivo. In questo modo il super 10 non dovrebbe risentirne più di tanto, anzi i giovani,una volta finito il ciclo nell'accademia federale (2 anni) tornerebbero nei loro club originari con un notevole bagaglio di esperienza in più (2 anni in magners league)!!!!
GiorgioXT
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Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da GiorgioXT »

TommyHowlett ha scritto:Col tempo, e con la scomparsa dei Warriors, le cose si sono pian piano aggiustate e ora possiamo vederne i benefici a livello di ML, di HC e di Nazionale maggiore. Perché non potrebbe funzionare anche in Italia, paese tra l'altro potenzialmente più redditizio in termini di pubblico e di ritorno di immagine per gli sponsor (perché son sempre i soldi a comandare tutto)? Con qualche cervello fatto funzionare a dovere nei posti che contano, avremmo già le selezioni da un paio d'anni...
C'è molto disaccordo sul fatto che con questa politica le cose in Galles siano effettivamente migliorate ...ci sono i partigiani della dirigenza che spergiurano sul fatto che altrimenti sarebbe scomparso il rugby gallese, e l'opposizione che spergiura che così non si tornerà mai più agli "anni d'oro" quando il Llanelli di Carwyin James batteva gli All Blacks... L'unica cosa certa è che il sistema attuale fa comunque acqua dal punto di vista finanziario e che i conti della WRU peggiorano .

Resto comunque convinto che solo una soluzione "francese" possa fare del bene, perchè la federazione potrebbe tranquillamente fare una squadra di "Italian Globetrotters" per la Magners League ed ottenere qualche risultato, ma la ricaduta poi sul territorio sarà tutta da vedere ... il guaio è che ci sono club che "producono" giocatori ed altri che li utilizzano solo ...e questo porta ad avere interessi contrastanti; guardatevi la tabella dei giocatori della Nazionale della scorsa stagione (6N+RWC) con gli indennizzi per la "formazione" e la situazione sarà subito più chiara.
corto77
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Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da corto77 »

TommyHowlett ha scritto:In Galles c'era molto più campanilismo che in Italia prima della nascita delle selezioni; quando nacquero le cinque regioni si sollevarono proteste infinite perché spesso vennero fusi club di secolare rivalità, si dovettero scegliere colori tali che ricordassero in egual maniera i colori sociali dei club, si provò a giocare partite alternativamente nei due o tre stadi principali della regione (salvo poi fissare una sede unica); nel caso dei Celtic Warriors si guerreggiò pure sul nome. Per tutte e cinque (ora quattro) le selezioni si registrò inizialmente una sorta di allontanamento del pubblico dagli stadi pur di non condividere con gli altri tifosi ex-rivali i successi della squadra. Col tempo, e con la scomparsa dei Warriors, le cose si sono pian piano aggiustate e ora possiamo vederne i benefici a livello di ML, di HC e di Nazionale maggiore. Perché non potrebbe funzionare anche in Italia, paese tra l'altro potenzialmente più redditizio in termini di pubblico e di ritorno di immagine per gli sponsor (perché son sempre i soldi a comandare tutto)? Con qualche cervello fatto funzionare a dovere nei posti che contano, avremmo già le selezioni da un paio d'anni...
Perchè il Galles è un Paese molto più piccolo dell'Italia, che esprime 4 formazioni; noi parliamo di piazzarne solo 2, con un estensione geografica molto diversa da quella Gallese.
Faccio un esempio diretto: le formazioni professioniste generano un indotto di sport amatoriale nel territorio, generano competenze di gestione, generano tradizione... Se noi riduciamo il rugby in Italia a 2 formazioni (luoghi ideali il Veneto e Parma, diciamo - ma non cambia il ragionamento spostando le localizzazioni) rischiamo di cancellare tutto quello che avviene al di fuori.
Oppure manteniamo un campionato nazionale in "competizione" (come pubblico, media e sponsor) con le selezioni? Ma ne abbiamo la forza?

Il secondo problema è che la gente, vedendo in tv sport di buon livello, vuol rivedere anche nei campi sport di buon livello; a questo punto quello degli stranieri diventa un problema irresolvibile. Se taglio gli stranieri per imbottire le formazioni di italiani scarsi (bella scelta a livello di cuore), rischi di perdere spettatori e sponsor.
Con le attuali norme mi sembra di vedere una situazione che si dicute anche in altri sport (i.e. il basket) sul numero degli italiani: se io garantisco il posto ad x italiani, rischio di imbottire le formazioni di giocatori italiani, a prescindere dalla loro qualità; cioè si sta in formazione perchè si è italiani, ma si vivacchia in ruoli e minutaggi marginali, senza generare quei giocatori utili a far crescere il movimento.
stefanot
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RE: Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da stefanot »

Però vedi....il Galles partiva già da squadre competitive, mentre in Italia non le abbiamo quindi la nostra rimane una soluzione obbligata: se vogliamo diventare competitivi come movimento dobbiamo per forza avere la possibilità di confrontarci con la crema del rugby e la Magners League rappresenta l'unica soluzione praticabile! Non possiamo andare avanti solo con il nostro campionato nazionale e con i piccoli passi in avanti che facciamo stagione dopo stagione (se ci sono!), mentre gli altri fanno passi da giganti.
Non è detto che poi questa/queste selezioni saranno forti e potranno competere per la vittoria in Magners o in Heineken cup, ma il vataggio è che intanto i migliori giocatori e giovani possono giocare e crescere insieme in un ambiente più competitivo con allenamenti personalizzati e in un ambiente che li tutela perchè poi tornano utili in chiave nazionale. Quindi la partecipazione alla Magners potrà avere un doppio vantaggio: avere squadre composte da italiani più competitive e una nazionale più competitiva!
jeronimo8
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Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da jeronimo8 »

TommyHowlett ha scritto:In Galles c'era molto più campanilismo che in Italia prima della nascita delle selezioni; quando nacquero le cinque regioni si sollevarono proteste infinite perché spesso vennero fusi club di secolare rivalità, si dovettero scegliere colori tali che ricordassero in egual maniera i colori sociali dei club, si provò a giocare partite alternativamente nei due o tre stadi principali della regione (salvo poi fissare una sede unica); nel caso dei Celtic Warriors si guerreggiò pure sul nome. Per tutte e cinque (ora quattro) le selezioni si registrò inizialmente una sorta di allontanamento del pubblico dagli stadi pur di non condividere con gli altri tifosi ex-rivali i successi della squadra. Col tempo, e con la scomparsa dei Warriors, le cose si sono pian piano aggiustate e ora possiamo vederne i benefici a livello di ML, di HC e di Nazionale maggiore. Perché non potrebbe funzionare anche in Italia, paese tra l'altro potenzialmente più redditizio in termini di pubblico e di ritorno di immagine per gli sponsor (perché son sempre i soldi a comandare tutto)? Con qualche cervello fatto funzionare a dovere nei posti che contano, avremmo già le selezioni da un paio d'anni...
infatti è verissimo, in galles ai tempi hanno rischiato la guerra civile, ma alla fine ci sono riusciti e quest'anno hanno portato due selezioni ai quarti di Heineken e hanno una nazionale con 3 vittorie su 3 al 6N.
concordo anche sul fatto che anche da noi sia possibile..
certo, non è semplice da attuare ed alla fine faccio la scoperta dell'acqua calda dicendo che ci potrebbero essere dei problemi. ad esempio, se si fa una selezione con i 4 club veneti di super10, abbiamo delle complessità d agestire non indifferenti. campo di gioco itinerante? spero di si, perlomeno non credo che qualcuno a rovigo, a padova e treviso sarebbe contento che la selezione giocasse sempre in un campo che non è il suo.
come organizzare le selezioni? soltanto due? la vedo difficile, con un territorio vasto come quello italiano la vedo difficile fare soltanto due selezioni. come organizzare le giovanili? selezione anche a livello di under19 e 21 o farle rimanere nell'alveo dei rispettivi club?
sono comunque cose che, se gestite con criterio e buon senso in termini sia organizzativi, sia di cash management, porterebbero a benefici in termini di movimento.
saccottino
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Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da saccottino »

jeronimo8 ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:In Galles c'era molto più campanilismo che in Italia prima della nascita delle selezioni; quando nacquero le cinque regioni si sollevarono proteste infinite perché spesso vennero fusi club di secolare rivalità, si dovettero scegliere colori tali che ricordassero in egual maniera i colori sociali dei club, si provò a giocare partite alternativamente nei due o tre stadi principali della regione (salvo poi fissare una sede unica); nel caso dei Celtic Warriors si guerreggiò pure sul nome. Per tutte e cinque (ora quattro) le selezioni si registrò inizialmente una sorta di allontanamento del pubblico dagli stadi pur di non condividere con gli altri tifosi ex-rivali i successi della squadra. Col tempo, e con la scomparsa dei Warriors, le cose si sono pian piano aggiustate e ora possiamo vederne i benefici a livello di ML, di HC e di Nazionale maggiore. Perché non potrebbe funzionare anche in Italia, paese tra l'altro potenzialmente più redditizio in termini di pubblico e di ritorno di immagine per gli sponsor (perché son sempre i soldi a comandare tutto)? Con qualche cervello fatto funzionare a dovere nei posti che contano, avremmo già le selezioni da un paio d'anni...
infatti è verissimo, in galles ai tempi hanno rischiato la guerra civile, ma alla fine ci sono riusciti e quest'anno hanno portato due selezioni ai quarti di Heineken e hanno una nazionale con 3 vittorie su 3 al 6N.
concordo anche sul fatto che anche da noi sia possibile..
certo, non è semplice da attuare ed alla fine faccio la scoperta dell'acqua calda dicendo che ci potrebbero essere dei problemi. ad esempio, se si fa una selezione con i 4 club veneti di super10, abbiamo delle complessità d agestire non indifferenti. campo di gioco itinerante? spero di si, perlomeno non credo che qualcuno a rovigo, a padova e treviso sarebbe contento che la selezione giocasse sempre in un campo che non è il suo.
come organizzare le selezioni? soltanto due? la vedo difficile, con un territorio vasto come quello italiano la vedo difficile fare soltanto due selezioni. come organizzare le giovanili? selezione anche a livello di under19 e 21 o farle rimanere nell'alveo dei rispettivi club?
sono comunque cose che, se gestite con criterio e buon senso in termini sia organizzativi, sia di cash management, porterebbero a benefici in termini di movimento.
Soltanto due selezioni mi sembrano effettivamente poche. L'Italia è decisamente più grande di Irlanda e Galles, e anche logisticamente le distanze sono notevoli. Io direi di farne 3: una in Veneto (per la sede sarà dura decidere, ma una soluzione itinerante mi sembra adeguata), una a Piacenza (visto che a Parma c'è il problema stadio ed è anche più vicino a Milano) che raccolga le forze dell'Emilia e del Nord Ovest, una a Roma dove confluirebbe il centro sud da Firenze in giù.
Sarebbero 75 giocatori, di cui 40-45 tra Nazionale e Nazionale A, 21 stranieri forti (7 x squadra, da ridurre a 6 e poi 5 negli anni successivi), 10 under 21 o dalle Accademie.
Gli altri (Nazionale Seven, altri under 21, vecchi, stranieri di medio livello, ecc.) nel Super 10 con le prime 3 che fanno la Challenge Cup, con limitazioni agli stranieri e promozioni-retrocessioni.
GiorgioXT
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Re: RE: Re: RE: Livello tecnico Super 10

Messaggio da GiorgioXT »

saccottino ha scritto: Io direi di farne 3: una in Veneto (per la sede sarà dura decidere, ma una soluzione itinerante mi sembra adeguata), una a Piacenza (visto che a Parma c'è il problema stadio ed è anche più vicino a Milano) che raccolga le forze dell'Emilia e del Nord Ovest, una a Roma dove confluirebbe il centro sud da Firenze in giù.
Sarebbero 75 giocatori, di cui 40-45 tra Nazionale e Nazionale A, 21 stranieri forti (7 x squadra, da ridurre a 6 e poi 5 negli anni successivi), 10 under 21 o dalle Accademie.
.
Primo problema : 3 squadre da semifinale di HC costano fra i 3 e i 4,5 milioni di euro ciascuna.
Secondo problema : i nazionali che giocano all'estero hanno contratti pluriennali , come si fa a convincerli a tornare?
Terzo problema : ed è il più grosso ... chi comanda ?
Paga la FIR e comanda la FIR ? ... non mi entusiasma per nulla ...
Paga la FIR e comandano i Club ? ... anche ammesso che si riesca a metterli d'accordo , perchè dovremmo pagare tutti per pochi?
Pagano i club ? e perchè dovrebbero investire su qualcosa che non è loro e che non darà ritorni al loro territorio?
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