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Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 9:11
da Milibo
Proposta buttata lì:

1- Il super 10 prevede 18 incontri tra andata e ritorno, il che significa circa quattro mesi e mezzo di partite. Facciamolo cominciare subito dopo il 6N a marzo, terminerà a fine maggio. Regole, quelle attuali (stranieri, equiparati e italiani). Sfornerà una squadra scudettata come adesso ma durerà quello che deve durare e senza interruzioni o sfilacciamenti di date da settembre a maggio.

2- Nel periodo prima del 6n da settembre a gennaio facciamo un campionato riservato ai soli giocatori italiani, escludendo gli stranieri o equiparati. Per le stesse squadre del Super 10, obbligatoriamente. Chiamiamolo Coppa Italia o Trofeo del Rugby Italiano d.o.c. o Coppa del Nonno, ma differenziamo le due cose. Le società che hanno un vivaio e ci credono per davvero avranno la possibilità di far giocare soprattutto i loro giocatori non potendo schierare stranieri. Scudetto "Italiano" e premi in denaro sotto forma di incentivi per le prime classificate.

Si otterrebbe una stagione suddivisa in tre fasce ben distinte con caratteristiche peculiari
1) campionato solo italiano 2) 6N 3) super 10 (italiani + stranieri + equiparati).
La prima e terza fase si possono anche invertire se necessario, ma insomma il senso della proposta è dare spazio agli italiani e un senso alla stagione, che così com'è ora, è assurda.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 9:30
da luna1984
Milibo ha scritto:Proposta buttata lì:

1- Il super 10 prevede 18 incontri tra andata e ritorno, il che significa circa quattro mesi e mezzo di partite. Facciamolo cominciare subito dopo il 6N a marzo, terminerà a fine maggio. Regole, quelle attuali (stranieri, equiparati e italiani). Sfornerà una squadra scudettata come adesso ma durerà quello che deve durare e senza interruzioni o sfilacciamenti di date da settembre a maggio.

2- Nel periodo prima del 6n da settembre a gennaio facciamo un campionato riservato ai soli giocatori italiani, escludendo gli stranieri o equiparati. Per le stesse squadre del Super 10, obbligatoriamente. Chiamiamolo Coppa Italia o Trofeo del Rugby Italiano d.o.c. o Coppa del Nonno, ma differenziamo le due cose. Le società che hanno un vivaio e ci credono per davvero avranno la possibilità di far giocare soprattutto i loro giocatori non potendo schierare stranieri. Scudetto "Italiano" e premi in denaro sotto forma di incentivi per le prime classificate.

Si otterrebbe una stagione suddivisa in tre fasce ben distinte con caratteristiche peculiari
1) campionato solo italiano 2) 6N 3) super 10 (italiani + stranieri + equiparati).
La prima e terza fase si possono anche invertire se necessario, ma insomma il senso della proposta è dare spazio agli italiani e un senso alla stagione, che così com'è ora, è assurda.
a parte che le partite del super 10 non sono 18 ma 21 alla fine, poi non bisogna dimenticare la coppa italia (più o meno considerata dai team) ed inoltre non vanno dimenticati gli stop per i test match della nazionale, facendo la somma, alla fine non sono 4 mesi e qualche settimana. poi comunque, perchè continuiamo a considerare il super 10 (campionato stracriticato), come il l'elite del rugby italiano??? gli italiani possono giocare anche in serie A.. campionato molto elogiato da molti,... non capisco queste continue contraddizioni... che c'è di male se uno gioca in serie A? non mi sembra si denigri qualcuno, anzi.... dunque perchè continuare ad insistere per campionati per solo italiani cmq gia presenti dalla serie A in giu? per fortuna che nessuno di noi può decidere come intervenire e che nessuno di chi può, prende in considerazioni le nostre idee. :wink:

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 9:43
da Laporte
E' indubbio che il super 10 come fatto ora non piaccia a nessuno. ma siamo sinceri: il mondo va avanti con il denaro.

Io mi chiedo: sono uno sponsor di quelli giusti, non di quelli che spende 50.000 euro all'anno, ma di quelli che potrebbe sponsorizzare un campionato, con due pagine alla settimana sulla gazzetta e uan trasmissione sulla TV nazionale. Ma perchè dovrei sponsorizzare un torneo che si gioca in 3-4 regioni e in 8 città di cui 7 di provincia, se non adirittura piccoli centri di provincia o paesini ?

Il super 10 non è appetibile, ha un diffusione minore sul territorio dl campionato del tamburello, con tutto il rispetto per il tamburello. il Rugby in Italia, da questo punto di vista è considerato come il campionato tra i quartieri di parma e i paesini della lombardia... Non certo un bel bilgietto di visita per renderlo appetibile.
Ringraziamo la Nazionale e il lavoro di Dondi che ci ha portato il sei Nazini . Ricordiamo il periodo tra il 1988 e il 1994 quando neppure davano più le partite interne della Nazionale in TV ti scordavi ch parlassero del rugby in TV e del suo campionato, pr altro all'epoca molto più distribuito di oggi sul territorio.

(by the way: so benissimo che Viadana è provincia di Mantova, ma sappiamo bene che graviti su Parma come la prospicnte Brescello. QUanti giovani vanno a studiare a Parma e quanti a Brescello ?)

DI certo la mia era ed è anche una provocazione , ma mi sembra che non ci sia strada a continuare così. Nepure credo alla soluzione di rugby d'elite con 2 sole squadre di vertice a VE e RM come proposto per la CL . Ghettizzrebbe ancora di più il rugby in Italia. Per cosa poi: per avere 2000 spettatori una settimana si e una no e un adience su SKY (perchè non ci sarebbe alternativa) di 10.000 o 15.000 spettatori ? E poi perchè un piemontese un lombardo o un ligure dovrebbe tifare per una squadra di Venezia o di Roma ?

Quanto al paragone con la Francia: il rugby in provincia (con città grandi come Tolosa e Clermont peraltro), si è sviluppato negli anni 50-60, quando non c'era altro, non c'era la TV e in provincia ci si divertiva così. Ma era facile. Anche in Italia la prima partita tra due squadre romane nel 1928 attirò 20.000 spettatori. Oggi i tempi sono cambiati, contano i mass media.
Si andava a vedere il rugby per campanilismo e perchè c'era solo quello in alternativa alla osteria del paese. Quando non c'erano neppure i cntri comemrciali.

Evitiamo di dare ricette vecchie e paragoni supreati.

Mi sembra che le piccole parrocchiette credano di diventare attraenti perchè si imbottiscono di stranieri falliti nel loro paese e che gli altri possano interessarsi a loro. Sai chemmifrega a me lombardo-piemontese dei magnagatti di Treviso . E i Benetton mi stanno pur sulle balle con i loro monopolio sulle Autostrade che i nostri politici gli hanno regalato.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 9:58
da Laporte
turni ha scritto:
Sul punto b):
ovviamente non basta ridurre il numero di squadre per aumentare la qualità, ma di sicuro la strategia opposta porterebbe ad esiti peggiori...
ci rendiamo conto che ci sono 3 squadre che stanno da anni ed anni dominando le classifiche nei primi 4 posti?
che il gap tra le prime 4 e le ultime 2-3 è ancora molto molto consistente?
L'obiettivo non può certo essere quello di aumentare il numero di squadre... cosa che comporterebbe una vera e propria fuga da parte dei ns giovani nazionali. Chiedere peraltro al Pres. del Veneziamestre, cosa si deve fare oggi per competere in Super 10 provenendo dalla Serie A. Già quest'anno abbiamo avuto un Super 9, e per certi versi anche nel campionato 2006/2007...

Sul punto c)
l'appetibilità, se non si promuove il campionato (dai media ,a chi lo gestisce, alle singole squadre), non ci sarà mai... c'è chi dice che mancano le metropoli, ma invece ci sono, chi dice che c'è una dimensione troppo provinciale, ed invece le squadre con più pubblico sono Viadana e Calvisano, chi dice che non è spettacolare, e qui un pò di ragione esiste, ma bisognerebbe prima vedersi un pò di Currie Cup o di Top14 per fare raffronti fondati.
E' vero comunque che temporalmente è un torneo dilatato nel tempo e troppo spezzettato.
Punto b: il blocco delle retrocessini serverebbe a questo...

Punto c : ti contarddici da solo: dici che non è evro che il campionato e provinciale e poi dici che Calvsiano e Viadana (30.000 abitanti in due ) sono le squadre con più pubblico....

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 10:43
da andrea12
E come non "quotare" Laporte?
Che il Super ten attuale sia già fallito (ma lo dicono i numeri e anche le notizie) non si discute neppure. Certamente non sarà possibile, con l'attuale managerialità esistente, pensare diversamente.
Uno spiraglio, forse, ci viene offerto dai giovani, intendo gli U.15 e U.17 attuali, che mediamente per numero e qualità espresse, sono meglio dei pari età di venti anni fa (ma questo è solo un dato, non esprimo giudizi e/o graduatorie).
Alcuni Club, anche piccoli, stanno lavorando sui numeri e sulla formazione ma, il mio dubbio, è la gestione e l'imprenditorialità (che non è direttamente collegata al denaro); daltronde il rugby non è che uno spaccato del nostro Paese.
Altra domanda: quale futuro?
Ma ancora: perchè un giovane, o un gruppo di giovani, di buon livello, qualità e attitudini, terminato il livello propaganda e avviata l'attività junior (l'U.19 al primo/secondo anno) dovrebbe accettare di fare la comparsa quando il Tale si infortuna, cercare di avere "santi in paradiso" per entare in una compagine regionale/zonale, o semplicemente poter continuare a crescere attraverso esperienze di livello internazionale, e stare sempre lì?
Attualmente il livello nazionale, anche dei Tecnici (oltre che della base)è aumentato ma: è paragonabile alle esperienze che si possono fare all'estero?
Perchè sempre più giovani se ne vanno? Quando e perchè dovrebbero tornare per giocare in Super 10 o in Serie A?
Me lo chiedo da genitore oltre che da Allenatore e Preparatore perchè per più di 20 anni ho frequentato anche altri ambienti, con numeri diversi e situazioni diverse ma con scenari perfettamente identici.
Non c'è polemica; amarezza sì

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 11:02
da turni
Laporte ha scritto:
Punto b: il blocco delle retrocessini serverebbe a questo...

Punto c : ti contarddici da solo: dici che non è evro che il campionato e provinciale e poi dici che Calvsiano e Viadana (30.000 abitanti in due ) sono le squadre con più pubblico....
Il punto sul "provincialismo" era diverso. Riguardava il fatto che non penso si debba etichettare come logica provinciale quella di ritenere che non si possa giocare a tavolino con club, prescindendo da strutture organizzative, tradizioni, radicamento territoriale, pubblico, ecc. Senza scadere nella retorica della tradizione, non credo proprio che i club possano essere considerati come meri assembramenti.... Ma tu non sei contrario alla C. League anche per queste ragioni?
Ripeto ancora che penso anche io che sia auspicabile un campionato d'elite più esteso e diffuso territorialmente. Ma è un principio che non si può imporre con la stessa logica con la quale si gioca a Risiko...
Se il campionato è provinciale*, la tua soluzione di spalmarlo (giustificata non si capisce in che modo da un tono apocalittico) mi sembra un paradosso...

* nb: dipende da cosa si considera come "provincia". Treviso non è una metropoli in senso classico, ma ormai da 30 anni si è smesso di considerare le metropoli in maniera unitaria. Ci sono tante metropoli. Inoltre, Calvisano e soprattutto Viadana non devono essere pensate come "piccoli paeselli", ma come - potenziali - attrattori in un bacino molto più ampio che quello del paesello (e, perchè no, anche attrattori di sponsor significativi, vedi Montepaschi), cosa, questa, che tra l'altro costituisce una grande - eventuale - risorsa per le singole località. Basta andarci lì con un minimo di senso d'osservazione per rendersene conto.

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Detto questo, preciso che non ho intenzione di continuare la "discussione" che, come evidenzia l'intervento di andrea, proseguirà eventualmente sulle onde dei luoghi comuni e delle polemiche infondate. Mi permetto però di osservare come sarebbe preferibile se molti trascorressero meno tempo libero nel congetturare di fronte al pc (lo dico a me stesso in primis - ora esco), impiegando invece questo tempo in modo rugbisticamente più costruttivo, e dandosi da fare in qualche modo, nei limiti delle capacità e possibilità, per la crescita del rugby italiano.
Con quello che si legge qui, mi preoccuperei molto, non perchè consideri "reali" alcune ambigue amarezze, ma perchè sono ben noti gli effetti delle profezie che si auto-avverano. Per fortuna, si tratta di uno spazio evanescente e sostanzialmente futile.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 12:36
da tonione
Laporte da Giussano, l'insostenibile leggerezza delle tue depresse considerazioni può spingere qualche regbista insicuro a seguirti...altri continueranno a considerare tutto ciò denigrante e fuorviante...altri ancora se ne andranno al mare.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 14:27
da andrea12
Il sig. Turni è molto poco abituato al contenzioso, seppure dialettico e, ancor più, è convinto di cazzeggiare in modo atipico, comunque più proficuo di altri.
Deve anche pensare, almeno ogni tanto, che ci possa anche essere qualcuno che la pensa in modo diverso da lei, anche se, probabilmente, rimane convinto di esprimere una maggioranza ideologica (e questo è tutto da dimostrare ma non riduce la mia possibilità di dissentire).
Ancor più, non può credere, e non può nemmeno permettersi di pensare (ma in caso di optional, l’una tantum, viene accordata d’ufficio) che chi esprime una opinione non sia anche profondamente impegnato a migliorare un sistema che, comunque, decolla, e decollerà con molta inerzia.
Liquidare con evanescente e futile chi lavora in modo diverso, con i giovani giornalmente, impegnandosi da oltre venticinque anni con i ragazzi, le famiglie e la federazione mi sembra alquanto superficiale e dimostrazione di una difficoltà evidente a reggere il contenzioso.
Purtroppo come lei ce ne sono tanti, convinti di rispecchiare una verità oracolare.
Peccato, però, che questo mondo, quello del rugby, che tanto amiamo e per cui diamo molto di più del solo tempo libero (anche tempo professionale, il sottoscritto) nella realtà avrà difficoltà a migliorare proprio perché i malcelati interessi di pochi vengono sostenuti dalla stoltezza dei molti.
Per quanto riguarda l’ipotesi di continuare la “discussione”…………………non si preoccupi; è già finita perché voleva essere soltanto un modo di vedere qualcosa che non coincide col suo, e che forse, rappresenta una minoranza.
Non sono abituato ad invadere gli spazi altrui (in campo si); se vorrà continuare la prego di interpellarmi privatamente.
Buon rugby

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ago 2008, 16:58
da Yattaran
Laporte ha scritto: Le 14 squadsre ptorebbero essre : MIlano, Calvisano-BS per la lombardia, Viadana a cavallo tra emilia e lombardia, Parma (una squadra sola !) due franchigie venete, L'Aquila, una franchigia unica a Roma, Sicilia, Torino (con l'appoggio di sponsor forti) , Genova, una franchiagia campana (basata magari a Benevento s non a Napoli) , Sardegna , ed uan da definire.
Queste 14 franchigie sarebbero, sullo stile delle squadre dl S14 neozelandesi o di quelle cltiche, supportate dai club, ognono dei quali collegatoa di una di esse e con i giocatorti di club con il doppio tesseramento (club e franchigia)
contestazione 1: 2 franchigie venete? cioè le squadre passano dalle attuali 4 a 2? e come farai ad unire Benetton TV con Venezia e Padova con Rovigo? tre delle squadre citate hanno una grande tradizione ed un ottimo presente, Venezia sta facendo di tutto per emergere e restare nel rugby che conta...
nessuno di Treviso, Padova, Rovigo o Venezia accetterà mai una fusione con altri club.
A Rovigo stanno facendo i salti mortali (leggasi: Cooperativa, dopo i vari casini societari) pur di restare in Super 10, e quest'anno sono andati vicinissimi ai playoff, ti voglio vedere ad andare a dirgli che devono fondersi con un altro club veneto... :D
Capisco l'idea franchigia per le Coppe... ma per il campionato no!!!

contestazione 2: stai parlando di creare club a tavolino, di finanziarli pesantemente e di farli stare in piedi a forza per qualche anno senza retrocessioni...
vorrei capire dove li trovi tutti questi soldi...

contestazione 3: "e una da definire" beh, ma mettiamola in puglia no? tanto, hai messo già squadre di Super 14 sparate un po' così sparse per l'italia come si mettono i carrarmatini a risiko...

sarà, ma io preferisco la concorrenza, piuttosto che la pianificazione ed il finanziamento (para)statale: aumentiamo il numero di squadre a 14, ed aumentiamo le retrocessioni.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 12:41
da centone64
Vabbeh dico la mia.
Sono d'accordo con Laporte quando dice che due franchigie imposte non servirebbero a risollevare il movimento.
Se il problema sono i soldi è da lì che occorre partire, altrimenti si possono inventare tutte le formule che si vogliono ma non si arriva al dunque.
Oltre all'Argentina anche noi abbiamo esaurito la generazione di fenomeni. O si cercano nuovi campioni che facciano sognare gli sponsor o ci si ridimensiona.
L'idea di un campionato senza retrocessioni potrebbe essere buona, totalmente sbagliata secondo me è l'idea di proporre delle franchigie di forza. La dimostrazione è sull'inizio di querelle che si è scatenata qui : "quante squadre nel veneto ? "
Allora diamoci una ridimensionata. Forse la scarsità di soldi non viene solo a far male.
E se si pensasse ad un campionato più povero ? Niente stranieri costosi e largo alle giovani leve. Che si facciano le ossa qui nel nostro campionato allargato e non solo a 10 squadre. Magari due gironi fatti di 8 squadre. Poi se sono bravi e meritano vadano anche all'estero a guadagnare. Secondo me ne godrebbe anche la nazionale. Questa è la lezione che arriva dall'Argentina terza al mondo. :?

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 13:12
da ATHLONE
turni ha scritto:* nb: dipende da cosa si considera come "provincia". Treviso non è una metropoli in senso classico, ma ormai da 30 anni si è smesso di considerare le metropoli in maniera unitaria. Ci sono tante metropoli. Inoltre, Calvisano e soprattutto Viadana non devono essere pensate come "piccoli paeselli", ma come - potenziali - attrattori in un bacino molto più ampio che quello del paesello (e, perchè no, anche attrattori di sponsor significativi, vedi Montepaschi), cosa, questa, che tra l'altro costituisce una grande - eventuale - risorsa per le singole località. Basta andarci lì con un minimo di senso d'osservazione per rendersene conto.
Una metropoli (in greco antico metèr = madre e polis = città/popolazione) è una città di grandi dimensioni la cui area metropolitana si aggira intorno o supera il millione di abitanti, centro economico e culturale di una regione o di un paese e spesso nodo di comunicazioni internazionali.

Quindi per essere chiari il Veneto non ha una metropoli: proprio per questo è provinciale (o per meglio dire distrettuale, perchè in Veneto neppure la provincia è un territorio omogeneo, forse Rovigo a Parte), perchè anzichè avere una grande città di peso ha molte fiorenti città più piccole... Ergo, posizionare una eventuale franchigia in Veneto non è così facile come sarebbe in quasi tutte le altre regioni italiane...

Montepaschi: è padrona della Banca Agricola Mantovana, il Rugby Viadana è la miglior sponsorizzazione possibile perchè sul territorio fai vedere di esserci, ed hai il ritorno anche a livello nazionale. Ma è un caso isolato e fortuito, non vedo folle di investitori rincorrere il rugby di club italiano, al contrario della nazionale.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 13:39
da pepitosbazzeguti
Laporte ha scritto:E' indubbio che il super 10 come fatto ora non piaccia a nessuno. ma siamo sinceri: il mondo va avanti con il denaro.

Io mi chiedo: sono uno sponsor di quelli giusti, non di quelli che spende 50.000 euro all'anno, ma di quelli che potrebbe sponsorizzare un campionato, con due pagine alla settimana sulla gazzetta e uan trasmissione sulla TV nazionale. Ma perchè dovrei sponsorizzare un torneo che si gioca in 3-4 regioni e in 8 città di cui 7 di provincia, se non adirittura piccoli centri di provincia o paesini ?

Il super 10 non è appetibile, ha un diffusione minore sul territorio dl campionato del tamburello, con tutto il rispetto per il tamburello. il Rugby in Italia, da questo punto di vista è considerato come il campionato tra i quartieri di parma e i paesini della lombardia... Non certo un bel bilgietto di visita per renderlo appetibile.
Ringraziamo la Nazionale e il lavoro di Dondi che ci ha portato il sei Nazini . Ricordiamo il periodo tra il 1988 e il 1994 quando neppure davano più le partite interne della Nazionale in TV ti scordavi ch parlassero del rugby in TV e del suo campionato, pr altro all'epoca molto più distribuito di oggi sul territorio.

(by the way: so benissimo che Viadana è provincia di Mantova, ma sappiamo bene che graviti su Parma come la prospicnte Brescello. QUanti giovani vanno a studiare a Parma e quanti a Brescello ?)

DI certo la mia era ed è anche una provocazione , ma mi sembra che non ci sia strada a continuare così. Nepure credo alla soluzione di rugby d'elite con 2 sole squadre di vertice a VE e RM come proposto per la CL . Ghettizzrebbe ancora di più il rugby in Italia. Per cosa poi: per avere 2000 spettatori una settimana si e una no e un adience su SKY (perchè non ci sarebbe alternativa) di 10.000 o 15.000 spettatori ? E poi perchè un piemontese un lombardo o un ligure dovrebbe tifare per una squadra di Venezia o di Roma ?

Quanto al paragone con la Francia: il rugby in provincia (con città grandi come Tolosa e Clermont peraltro), si è sviluppato negli anni 50-60, quando non c'era altro, non c'era la TV e in provincia ci si divertiva così. Ma era facile. Anche in Italia la prima partita tra due squadre romane nel 1928 attirò 20.000 spettatori. Oggi i tempi sono cambiati, contano i mass media.
Si andava a vedere il rugby per campanilismo e perchè c'era solo quello in alternativa alla osteria del paese. Quando non c'erano neppure i cntri comemrciali.

Evitiamo di dare ricette vecchie e paragoni supreati.

Mi sembra che le piccole parrocchiette credano di diventare attraenti perchè si imbottiscono di stranieri falliti nel loro paese e che gli altri possano interessarsi a loro. Sai chemmifrega a me lombardo-piemontese dei magnagatti di Treviso . E i Benetton mi stanno pur sulle balle con i loro monopolio sulle Autostrade che i nostri politici gli hanno regalato.
I magnagatti sono di Vicenza... :lol:
Viadana non gravita su Parma!
Vorrei elencarti la squadre di Super 10 e Serie A nella Zona Parma-Piacenza:
Rugby Parma: squadra in Super 10, squadra in serie B, Under 19 girone Nazionale B - nel Girone A ci sono le migliori 10 U19 d'Italia - giovanili complete dalla 7 alla U17
Amatori Parma: squadra in Super 10, squadra in serie C, Under 19 girone Nazionale A - giovanili complete dalla 7 alla U17 - under 17 Vice campione italiana 2007-2008
Rugby Noceto: squadra in Seria A girone B, squadra in serie C, Under 19 girone Nazionale A - giovanili complete dalla 7 alla U17 - under 15 Vice campione italiana 2006-2007
Rugby Colorno: squadra in Seria A girone A, squadra in serie C, Under 19 girone Nazionale B - giovanili complete dalla 7 alla U17
Rugby Piacenza: squadra in Seria A girone A, squadra in serie C credo, Under 19 girone regionale - giovanili complete dalla 7 alla U17
Lyons Piacenza: squadra in Seria A girone B, squadra in serie C, Under 19 girone regionale - giovanili complete dalla 7 alla U17
Una buona parte dei Nazionali delle giovanili arrivano da quasto gruppo di squadre.

Inoltre, se vogliamo aggiungere tutto il resto dell'Emilia Romagna, e soprattutto, se vogliamo fare questo elenco per le squadre del veneto, ti renderai conto che non puoi non tenere conto di quanto e come il rugby è diffuso in Italia.

Quali sono le soluzioni:

1) Limitare il numero di stranieri, equiparati ecc. ecc. e nel contempo "coltivare" i nosti giovani incentivando le squadre a creare dei "consorzi":
la squadra A più grande ed organizzata crea una società insieme alle squadre B e C - più piccole e con meno mezzi, per una gestione comune delle giovanili allo scopo di fare giocare i bravi con i bravi, in campionati nazionali ed i meno bravi in campionati regionali.

2) Lasciare alle squadre minori una sorta di royalty - per sempre - su tutti i premi ottenuti dal giocatore formato per le presenze in Nazionale.

3) Obbligare le società di Super 10 ad investire una parte - anche piccola - del budget per portare pubblico allo stadio, organizzando manifestazioni collaterali. Premiare le squadre che riusciranno ad aumentare il pubblico

4) Bloccare le retrocessioni non serve a niente. Ha piu' senso ammettere al Super 10 solo le squadre con i conto a posto e con un Budget sufficiente a partecipare al campionato. Le altre, retrocesse in A, ripescando con gli stessi criteri le squadre dalla A.

5) Squadre cadette e Coppa Italia: non si riesce a fare un campionato unico, in modo da togliere dalla Serie A2 le cadette, che falsano i campionati?

6) E' necessaria la copertura televisa - anche pagando -

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 14:08
da giangi87
Yattaran ha scritto:
Laporte ha scritto: Le 14 squadsre ptorebbero essre : MIlano, Calvisano-BS per la lombardia, Viadana a cavallo tra emilia e lombardia, Parma (una squadra sola !) due franchigie venete, L'Aquila, una franchigia unica a Roma, Sicilia, Torino (con l'appoggio di sponsor forti) , Genova, una franchiagia campana (basata magari a Benevento s non a Napoli) , Sardegna , ed uan da definire.
Queste 14 franchigie sarebbero, sullo stile delle squadre dl S14 neozelandesi o di quelle cltiche, supportate dai club, ognono dei quali collegatoa di una di esse e con i giocatorti di club con il doppio tesseramento (club e franchigia)
sarà, ma io preferisco la concorrenza, piuttosto che la pianificazione ed il finanziamento (para)statale: aumentiamo il numero di squadre a 14, ed aumentiamo le retrocessioni.
Si può anche aumentare le squadre da 10 a 14 ma rendiamoci conto che :
1. Il livello potrebbe abbassarsi considerevolmente
2. Mancherebbero giocatori italiani di qualità, oggi arriviamo ai 110/120 per ogni giornata come da regolamento, perchè ce ne sono una 30ina che in realtà non sono italiani, ma oriundi, equiparati, ecc.. Quindi poi mi dovreste spiegare dove ne troviamo 160/170...
3. Il livello di un movimento nazionale, nella massima serie, non si aumenta semplicemente facendo selezioni di giocatori o aumentando le squadre. Si può fare per esempio, cominciando ad essere veramente dei club PROFESSIONISTICI, con strutture all'altezza, merchandising, iniziative per riempire gli stadi e soprattutto una struttura tecnica ottima ( che quest'anno vedo solo a Viadana, Treviso, Calvisano e Venezia).
4. In riferimento al punto 2, si dovrà necessariamente ridurre il numero di italiani a referto, magari obbligando 5 italiani titolari in campo e magari togliere quell'assurda regola degli extra-comunitari ( 6 in tutto) che può andare bene in sport come basket, pallavolo e calcio che hanno un bacino di utenza "europeo" molto ampio, ma non per l rugby dove non ci possiamo permettere di prendere giocatori europei(che costano troppo), ma solo australiani, neozelandesi e così via grazie all'euro forte.
5. Le retrocessioni andrebbero bloccate a quel punto, perchè se fai un campionato con i 14 club migliori d' Italia, non credo che ci sarebbero più tanti club provenienti dalla Serie A in grado di reggere un eventuale Super14.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 14:16
da luna1984
giangi87 ha scritto:
Yattaran ha scritto:
Laporte ha scritto: Le 14 squadsre ptorebbero essre : MIlano, Calvisano-BS per la lombardia, Viadana a cavallo tra emilia e lombardia, Parma (una squadra sola !) due franchigie venete, L'Aquila, una franchigia unica a Roma, Sicilia, Torino (con l'appoggio di sponsor forti) , Genova, una franchiagia campana (basata magari a Benevento s non a Napoli) , Sardegna , ed uan da definire.
Queste 14 franchigie sarebbero, sullo stile delle squadre dl S14 neozelandesi o di quelle cltiche, supportate dai club, ognono dei quali collegatoa di una di esse e con i giocatorti di club con il doppio tesseramento (club e franchigia)
sarà, ma io preferisco la concorrenza, piuttosto che la pianificazione ed il finanziamento (para)statale: aumentiamo il numero di squadre a 14, ed aumentiamo le retrocessioni.
Si può anche aumentare le squadre da 10 a 14 ma rendiamoci conto che :
1. Il livello potrebbe abbassarsi considerevolmente
2. Mancherebbero giocatori italiani di qualità, oggi arriviamo ai 110/120 per ogni giornata come da regolamento, perchè ce ne sono una 30ina che in realtà non sono italiani, ma oriundi, equiparati, ecc.. Quindi poi mi dovreste spiegare dove ne troviamo 160/170...
3. Il livello di un movimento nazionale, nella massima serie, non si aumenta semplicemente facendo selezioni di giocatori o aumentando le squadre. Si può fare per esempio, cominciando ad essere veramente dei club PROFESSIONISTICI, con strutture all'altezza, merchandising, iniziative per riempire gli stadi e soprattutto una struttura tecnica ottima ( che quest'anno vedo solo a Viadana, Treviso, Calvisano e Venezia).
4. In riferimento al punto 2, si dovrà necessariamente ridurre il numero di italiani a referto, magari obbligando 5 italiani titolari in campo e magari togliere quell'assurda regola degli extra-comunitari ( 6 in tutto) che può andare bene in sport come basket, pallavolo e calcio che hanno un bacino di utenza "europeo" molto ampio, ma non per l rugby dove non ci possiamo permettere di prendere giocatori europei(che costano troppo), ma solo australiani, neozelandesi e così via grazie all'euro forte.
5. Le retrocessioni andrebbero bloccate a quel punto, perchè se fai un campionato con i 14 club migliori d' Italia, non credo che ci sarebbero più tanti club provenienti dalla Serie A in grado di reggere un eventuale Super14.
Giangy, che dire? perfetto! peccato che poi si tornino ai soliti discorsi di chi non è lungimirante e vuole tutto e subito, ai soluti discorsi di gelosie campanilistiche e di budget. cmq i miei più sinceri complimenti :wink:

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ago 2008, 14:43
da giangi87
Grazie mille dei complimenti Luna :wink:
Ad ogni modo, per me si può anche fare un campionato a 14 squadre, però ci dovranno essere delle basi forti dalle quali ogni club dovrà partire ( come quelle che ho indicato nel mio precedente post), altrimenti il rischio di ritrovarsi con una specie di Serie A sarebbe veramente dietro l'angolo...