Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

jack50
Messaggi: 601
Iscritto il: 24 ago 2007, 17:28

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da jack50 »

Laporte ha scritto:
EmmePi ha scritto:In effetti una delle ipotesi vagliate dalla federazione era quella di costituire quattro selezioni macroregionali, solo che Laporte aveva capito che tutte e quattro dovessero avere sede a Torino 8-)
invece secondo voci attendibile (gazzetta del aprmigiano ammuffito) , dovrebbero avere sede: due a Parma, una a Nocetio e una a Colorno tutte con munifci stadi da 300.000 posti costruiti a spese dei rimanenti 8898 comuni italiani.
CREDO che quando nascevano gli asini tua m.....avesse le doglia.Smettila di dire asinate senza
conoscere le realtà rugbjstiche che hai appena nominato.
tartarugadobrasil
Messaggi: 378
Iscritto il: 3 lug 2008, 19:08

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da tartarugadobrasil »

cappero..che gioia sentire e vedere il piu' grande di tutti....quello che,dopo l'incidente ,giocava cn la gamba di qualche cm.piu' corta dell'altra...quello che x woodward e la stampa inglese era un gladiatore...se penso che quest'uomo,a volte,s'e' pagato il biglietto x vedere la nazionale..un grande saluto.grazie.
masterweb
Messaggi: 874
Iscritto il: 2 mar 2006, 0:00
Contatta:

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da masterweb »

Laporte ha scritto:
varenne1 ha scritto:
ItalianRugbyFriends ha scritto:Ultima puntata di questa intervista con Massimo Giovannelli, capitano della nazionale e simbolo dell'Amatori Milano anni '90. Proprio dell'Amatori, della sua rinascita dalle ceneri, e del rapporto che c'è e dev'esserci tra le metropoli e la palla ovale nazionale parla Massimo in questo ultimo video, nel quale ripercorre le tappe che hanno portato Milano a riaffacciarsi al rugby che conta e dove ragiona sull'importanza di città come Milano e Roma per la palla ovale italica.

http://rugby1823.blogosfere.it/2008/12/ ... li-ne.html
Quoto in toto quanto riportato dal mitico capitano Giovanelli, soprattutto l'idea che siamo ad un punto di non ritorno: o facciamo il passo per raggiungere la vetta, cioè far diventare il rugby uno sport davvero popolare sul livello di quello che può essere il basket in Italia, oppure accettiamo di vivacchiare con un campionato presschè ignorato da tutti e con delle belle punte di interesse solo quando gioca la nazionale
già ma se aprli di grand centri qui ti crocefiggono ad una forma di parmigiano....
...anche ad una bottiglia di prosecco o ad una soppressa, di quelle dei colli euganei...
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da Laporte »

jack50 ha scritto:
Laporte ha scritto:
EmmePi ha scritto:In effetti una delle ipotesi vagliate dalla federazione era quella di costituire quattro selezioni macroregionali, solo che Laporte aveva capito che tutte e quattro dovessero avere sede a Torino 8-)
invece secondo voci attendibile (gazzetta del aprmigiano ammuffito) , dovrebbero avere sede: due a Parma, una a Nocetio e una a Colorno tutte con munifci stadi da 300.000 posti costruiti a spese dei rimanenti 8898 comuni italiani.
CREDO che quando nascevano gli asini tua m.....avesse le doglia.Smettila di dire asinate senza
conoscere le realtà rugbjstiche che hai appena nominato.
ma quanti nick gestisci ?
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da Laporte »

masterweb ha scritto:
Laporte ha scritto:
varenne1 ha scritto:
ItalianRugbyFriends ha scritto:Ultima puntata di questa intervista con Massimo Giovannelli, capitano della nazionale e simbolo dell'Amatori Milano anni '90. Proprio dell'Amatori, della sua rinascita dalle ceneri, e del rapporto che c'è e dev'esserci tra le metropoli e la palla ovale nazionale parla Massimo in questo ultimo video, nel quale ripercorre le tappe che hanno portato Milano a riaffacciarsi al rugby che conta e dove ragiona sull'importanza di città come Milano e Roma per la palla ovale italica.

http://rugby1823.blogosfere.it/2008/12/ ... li-ne.html
Quoto in toto quanto riportato dal mitico capitano Giovanelli, soprattutto l'idea che siamo ad un punto di non ritorno: o facciamo il passo per raggiungere la vetta, cioè far diventare il rugby uno sport davvero popolare sul livello di quello che può essere il basket in Italia, oppure accettiamo di vivacchiare con un campionato presschè ignorato da tutti e con delle belle punte di interesse solo quando gioca la nazionale
già ma se aprli di grand centri qui ti crocefiggono ad una forma di parmigiano....
...anche ad una bottiglia di prosecco o ad una soppressa, di quelle dei colli euganei...
visti i risultati in heineken, penso che meglio vadano a nascondersi anche loro....
EmmePi
Messaggi: 3287
Iscritto il: 14 apr 2008, 12:28

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da EmmePi »

Tanto più che, come tutti sanno, Giovanelli è nato e cresciuto a Torino. E' stato tirato su a giandujotti ed ha imparato i valori dello sport da Luciano Moggi
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da Laporte »

EmmePi ha scritto:Tanto più che, come tutti sanno, Giovanelli è nato e cresciuto a Torino. E' stato tirato su a giandujotti ed ha imparato i valori dello sport da Luciano Moggi
Io sapevo che era cresciuto a Parma, cresciuto a carne di Maiale ed aveva imparato i valori economici e morali del rispetto del risparmiatore da callisto Tanzi, la capacità di separare l'interesse del bene pubblico da quello personale da Pietro Lunardi e signora ,
garak
Messaggi: 101
Iscritto il: 28 nov 2004, 0:00

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da garak »

Massimo Giovanelli non ha detto delle ovvietà, anzi. In una intervista di 30 minuti ha sintetizzato esperienze e concetti sul nostro rugby in modo esauriente (provenendo da una fonte autorevole come la sua, credo che meritino la giusta attenzione senza fare dell'ironia).
Il mio intervento si sofferma su quanto ha detto verso la fine della parte dedicata alla nazionale e in particolare sul colpo d'ascia dato a Bortolami in merito a quanto affermato circa il valore della propria nazionale (colpo d'ascia quanto mai meritato per Bortolami).
Mancano meno di 2 mesi al prossimo 6 Nazioni ed i test matches di novembre, hanno evidenziato una nazionale priva di personalità e divisa almeno in due parti tra gli avanti e la cosiddetta cavalleria leggera, ma il mio timore è che le divisioni interne siano maggiori e che molti giocatori non sentano di affrontare un obiettivo comune: migliorare quanto fatto negli anni precedenti.
Se così è la FIR (ma ho poche speranze) dovrebbe appoggiare il proprio tecnico riguardo a ogni scelta su chi portare in nazionale in questo torneo, perché ci sono troppi giocatori che si sentono il posto assicurato in squadra e questo non fa bene a nessuno.
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da Laporte »

garak ha scritto:Massimo Giovanelli non ha detto delle ovvietà, anzi. In una intervista di 30 minuti ha sintetizzato esperienze e concetti sul nostro rugby in modo esauriente (provenendo da una fonte autorevole come la sua, credo che meritino la giusta attenzione senza fare dell'ironia).
Il mio intervento si sofferma su quanto ha detto verso la fine della parte dedicata alla nazionale e in particolare sul colpo d'ascia dato a Bortolami in merito a quanto affermato circa il valore della propria nazionale (colpo d'ascia quanto mai meritato per Bortolami).
Mancano meno di 2 mesi al prossimo 6 Nazioni ed i test matches di novembre, hanno evidenziato una nazionale priva di personalità e divisa almeno in due parti tra gli avanti e la cosiddetta cavalleria leggera, ma il mio timore è che le divisioni interne siano maggiori e che molti giocatori non sentano di affrontare un obiettivo comune: migliorare quanto fatto negli anni precedenti.
Se così è la FIR (ma ho poche speranze) dovrebbe appoggiare il proprio tecnico riguardo a ogni scelta su chi portare in nazionale in questo torneo, perché ci sono troppi giocatori che si sentono il posto assicurato in squadra e questo non fa bene a nessuno.
ho la sensazione anch'io di quest adivisioen o mancanza di coesione tra gli azzurri
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da Laporte »

garak ha scritto:Massimo Giovanelli non ha detto delle ovvietà, anzi. In una intervista di 30 minuti ha sintetizzato esperienze e concetti sul nostro rugby in modo esauriente (provenendo da una fonte autorevole come la sua, credo che meritino la giusta attenzione senza fare dell'ironia).
Il mio intervento si sofferma su quanto ha detto verso la fine della parte dedicata alla nazionale e in particolare sul colpo d'ascia dato a Bortolami in merito a quanto affermato circa il valore della propria nazionale (colpo d'ascia quanto mai meritato per Bortolami).
Mancano meno di 2 mesi al prossimo 6 Nazioni ed i test matches di novembre, hanno evidenziato una nazionale priva di personalità e divisa almeno in due parti tra gli avanti e la cosiddetta cavalleria leggera, ma il mio timore è che le divisioni interne siano maggiori e che molti giocatori non sentano di affrontare un obiettivo comune: migliorare quanto fatto negli anni precedenti.
Se così è la FIR (ma ho poche speranze) dovrebbe appoggiare il proprio tecnico riguardo a ogni scelta su chi portare in nazionale in questo torneo, perché ci sono troppi giocatori che si sentono il posto assicurato in squadra e questo non fa bene a nessuno.
ho la sensazione anch'io di quest divisione o mancanza di coesione tra gli azzurri
EmmePi
Messaggi: 3287
Iscritto il: 14 apr 2008, 12:28

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da EmmePi »

Laporte ha scritto:
EmmePi ha scritto:Tanto più che, come tutti sanno, Giovanelli è nato e cresciuto a Torino. E' stato tirato su a giandujotti ed ha imparato i valori dello sport da Luciano Moggi
Io sapevo che era cresciuto a Parma, cresciuto a carne di Maiale ed aveva imparato i valori economici e morali del rispetto del risparmiatore da callisto Tanzi, la capacità di separare l'interesse del bene pubblico da quello personale da Pietro Lunardi e signora ,
Ti sconsiglio di verificare queste tue affermazioni chiedendoglielo di persona, meglio rimanere nell'aninimato e consultare wikipedia.

Se infatti il qui presente non fosse palesemente disturbato dal punto di vista psichico, le sue affermazioni nei confronti di questo grandissimo giocatore sarebbero un buon motivo per adire le vie legali, ma sappiamo che Laporte è così, non è colpa sua...
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
jack50
Messaggi: 601
Iscritto il: 24 ago 2007, 17:28

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da jack50 »

Laporte ha scritto:
jack50 ha scritto:
Laporte ha scritto:
EmmePi ha scritto:In effetti una delle ipotesi vagliate dalla federazione era quella di costituire quattro selezioni macroregionali, solo che Laporte aveva capito che tutte e quattro dovessero avere sede a Torino 8-)
invece secondo voci attendibile (gazzetta del aprmigiano ammuffito) , dovrebbero avere sede: due a Parma, una a Nocetio e una a Colorno tutte con munifci stadi da 300.000 posti costruiti a spese dei rimanenti 8898 comuni italiani.
CREDO che quando nascevano gli asini tua m.....avesse le doglia.Smettila di dire asinate senza
conoscere le realtà rugbjstiche che hai appena nominato.
ma quanti nick gestisci ?
SE a NOCETO chiedi di JACK tutti mi conoscono non ho bisogno di nick per nascondermi sono JACK e basta
GiorgioXT
Messaggi: 5452
Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da GiorgioXT »

Dell'ultima videointervista francamente non mi è piaciuta tutta la parte riguardo Milano, l'Amatori Milano ed il fatto che servano le grandi città per il rugby ....

Primo : avere sullo sfondo i titoli italiani conquistati dall'Amatori e citarli con orgoglio ... fa un pò tristezza, perchè l'ultimo scudetto vero è del 1946 ...

Secondo : chi parla di rugby nelle grandi città , deve essere convinto che a L'Aquila, Padova, Parma , Rovigo e Treviso il rugby sia arrivato dal cielo insieme a tanti soldi ?

Terzo : sono anni che seguo da lontano le vicende del Rugby a Milano ... ancora devo vedere qualcuno che affronti la cosa come hanno fatto i signori delle società di cui sopra - ovvero con serietà , impegno, fatica e con una prospettiva di 10-15 anni come minimo... invece non c'è nemmeno l'onestà di dire che è stato comprato il titolo sportivo della Leonessa per giocare in A1 , si parla di "fusione ed ampliamento all'area bresciana" come se a rovato fosse rimasto altro oltre alle giovanili (che non erano e non sono Leonessa...) ma di trovare un campo -anche da calcio- in zona milano OVEST non si parla mai - e sarebbe la cosa più utile per sviluppare il movimento...e si continua tutti a stare al Giuriati...
varenne1
Messaggi: 21
Iscritto il: 29 nov 2008, 18:58

Re: Massimo Giovannelli - Trent'anni di rugby (videointervista)

Messaggio da varenne1 »

GiorgioXT ha scritto:Dell'ultima videointervista francamente non mi è piaciuta tutta la parte riguardo Milano, l'Amatori Milano ed il fatto che servano le grandi città per il rugby ....

Primo : avere sullo sfondo i titoli italiani conquistati dall'Amatori e citarli con orgoglio ... fa un pò tristezza, perchè l'ultimo scudetto vero è del 1946 ...

Secondo : chi parla di rugby nelle grandi città , deve essere convinto che a L'Aquila, Padova, Parma , Rovigo e Treviso il rugby sia arrivato dal cielo insieme a tanti soldi ?

Terzo : sono anni che seguo da lontano le vicende del Rugby a Milano ... ancora devo vedere qualcuno che affronti la cosa come hanno fatto i signori delle società di cui sopra - ovvero con serietà , impegno, fatica e con una prospettiva di 10-15 anni come minimo... invece non c'è nemmeno l'onestà di dire che è stato comprato il titolo sportivo della Leonessa per giocare in A1 , si parla di "fusione ed ampliamento all'area bresciana" come se a rovato fosse rimasto altro oltre alle giovanili (che non erano e non sono Leonessa...) ma di trovare un campo -anche da calcio- in zona milano OVEST non si parla mai - e sarebbe la cosa più utile per sviluppare il movimento...e si continua tutti a stare al Giuriati...
Scusa ma stai esagerando:
1) Sugli scudetti veri stai buonino, perchè non mi pare che Benetton sia un povero senza tetto, neppure la Montepaschi una cassa rurale della Barbagia e via discorrendo... è ovvio che servano anche i soldi per vincere ma non bastano vedi l'anno in cui l'aquila vinse lo scudetto prorpio ai danni di Milano;
2) nessuno sminuisce l'enorme apporto delle città citate anzi, come penso che nessuno possa pensare di sviluppare il rugby ad alto livello senza cercare di fare breccia nelle grandi città;
3) sulla fusione avete veramente rotto, a Milano TUTTI sanno benissimo che senza questa fusione non si vedrebbe la serie A quest'anno, così come la serie A la si è persa per una fusione, indi basta triturare i maroni, quanto al problema stadio non mi pare sia colpa dell'Amatori ma piuttosto di mancanza generale di infrastrutture a tutti i livelli.
Rispondi