Riporto anche qui un aneddoto che si riferisce a Italia-Scozia del 6N 2006, arbitro Rolland: è da allora che data il mio pregiudizio nei suoi confronti.
Nel secondo tempo, un pallone schizza alto vicino alla linea di touch, Dellapè va alla presa dando la schiena al campo, ma uno scozzese lo carica da dietro, il nostro perde l'equilibrio e per compensare protende il busto e allarga le braccia; la palla urta contro il suo petto ed esce.
Ammettiamo pure che la carica fosse regolare, non è questo il punto.
Prima di battere la touch, il gioco si ferma per un infortunio e Rolland si mette a chiacchierare con il gdl. La conversazione consiste in questo: l'arbitro irlandese mima ripetutamente al collega il gesto tecnico del colpo di testa nel calcio (testa all'indietro e braccia protese in avanti -> testa in avanti e omeri all'altezza delle spalle, avambracci a 90° con gli omeri), ridacchiando. Praticamente, ipotizzava che l' "italiano", che per lui evidentemente deve avere il calcio nel sangue, avesse usato una tecnica calcistica per mandare la palla in touch. In tutto questo, il gdl, che aveva visto benissimo l'azione, lo guardava imbarazzato, ricambiando le sue risatine con un sorrisino di circostanza.
Da allora mi sono convinto che per lui rugbysticamente siamo dei "minus habens" e che da lui non potremo aspettarci di essere giudicati equamente: se non prendiamo le touch, non saranno gli inglesi che "sporcano", ma noi che siamo incapaci; se Griffen non prende la palla, è perché veste azzurro, non perché la tocca in avanti Medard.
