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Re: Realizzare una franchigia.
Inviato: 2 feb 2010, 22:11
da stilicone
A me non pare probabile che la Federazione sia in grado di trovare otto main sponsors per otto franchigie.
Nemmeno, che si formino consorzi su base paritaria tra le società cointeressate.
Neanche, dare ai Comitati Locali la gestione dei prestiti tra le squadre e quant'altro.
Ci crederò solo se lo vedrò, ecco.
Re: Realizzare una franchigia.
Inviato: 2 feb 2010, 22:30
da wanchope16
Allo stato attuale ci sarebbero già tre main sponsor senza ancora aver organizzato e promosso niente:
- Toscana (Cariparma)
- Veneto 1 (Benetton)
- Lombardia (MPS)
Re: Realizzare una franchigia.
Inviato: 3 feb 2010, 12:28
da ForrestGump
Premessa: io non capisco niente di questi temi, il mio è un intervento volto a capire, più che a proporre o criticare.
In Italia abbiamo 10 squadre che giocano un campionato d'eccellenza attorniate (territorialmente) da altre realtà di livello inferiore. Unire queste entità e "specializzarle" non è praticabile? Mi spiego meglio con un (misero) esempio.
Prendiamo VEME, Mogliano, Riviera del Brenta e Mirano. Tutti tirano su le squadre fino all'U16, 2 fanno solo l'U18, 1 solo l'U20 e 1 solo la maggiore, con questa capofila - chiunque sia e comunque si chiami - che diventa lo sbocco naturale dei migliori giocatori delle "affiliate". Aggiungiamo una regola seria sul numero di non eleggibili (tipo quella che avrebbe dovuto esserci in CL) schierabili e arriviamo dove volevo arrivare: un'organizzazione simile non libererebbe dei fondi da impiegare per la crescita? Non so, corsi di formazione per tecnici, stage all'estero per giocatori, ripeto, non sono un esperto.
Sparirebbe quello che chiamo "semiprofessionismo", che secondo me drena delle risorse senza ritorno in termini di giocatori validi per le squadre d'eccellenza / Nazionale. Cioè, o si è amatori o si è professionisti, fine alle vie di mezzo.
E' tanto sbagliato così?
Re: Realizzare una franchigia.
Inviato: 3 feb 2010, 12:52
da GiorgioXT
ForrestGump ha scritto:Premessa: io non capisco niente di questi temi, il mio è un intervento volto a capire, più che a proporre o criticare.
In Italia abbiamo 10 squadre che giocano un campionato d'eccellenza attorniate (territorialmente) da altre realtà di livello inferiore. Unire queste entità e "specializzarle" non è praticabile? Mi spiego meglio con un (misero) esempio.
Prendiamo VEME, Mogliano, Riviera del Brenta e Mirano. Tutti tirano su le squadre fino all'U16, 2 fanno solo l'U18, 1 solo l'U20 e 1 solo la maggiore, con questa capofila - chiunque sia e comunque si chiami - che diventa lo sbocco naturale dei migliori giocatori delle "affiliate". Aggiungiamo una regola seria sul numero di non eleggibili (tipo quella che avrebbe dovuto esserci in CL) schierabili e arriviamo dove volevo arrivare: un'organizzazione simile non libererebbe dei fondi da impiegare per la crescita? Non so, corsi di formazione per tecnici, stage all'estero per giocatori, ripeto, non sono un esperto.
Sparirebbe quello che chiamo "semiprofessionismo", che secondo me drena delle risorse senza ritorno in termini di giocatori validi per le squadre d'eccellenza / Nazionale. Cioè, o si è amatori o si è professionisti, fine alle vie di mezzo.
E' tanto sbagliato così?
Si. è profondamente sbagliato : tu partiresti con 180 giocatori under 16, che vengono ridotti a 60 u.18 ed a 30 U.20 .... perdi 120 giocatori solo nel passaggio fra 16 e 18 e potresti aver buttato via una buona parte dei migliori, perchè i ragazzi hanno tempi e modi di maturazione diversi. Non solo, di costi ne recupereresti pochi, perchè nessuno degli allenatori di 15, 18 e 20 prende stipendi importanti, probabilmente nemmeno li prende... in compenso perdi le quote che i genitori versano e perderesti buona parte della gente che è il club...
Noi abbiamo il problema opposto a questo, quello di fare e formare più giocatori, non di ridurre quelli che abbiamo ora .