Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Moderatore: Emy77
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settimese
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
ormai quando c'e' una mischia contro nei nostri 10 metri, non la guardo neanche. meta tecnica a prescindere. ormai lo fanno tutti contro di noi. quando c'e' un fallo nei nostri 22 tutti chiedono una mischia, sapendo che tanto gli daranno una meta tecnica. mi sta passando la voglia di vedere rugby.
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bobrock
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Tutto bene finora, ma cosa vorrebbe dire "arbitraggio poco british" del topic ? British sinonimo di... cosa ?
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joe-bosco
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
E' OT ma non so fino a che punto. Sono le designazioni per il prossimo 6N. Niente di nuovo sotto il sole. De Santis, Damasco e Pastrana(UAR).
http://www.irb.com/mm/Document/NewsMedi ... ENTSKB.pdf
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calep61
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Comunemente per british si intendono tante cose, ma anche capacita' di distacco, freddezza e raziocinio, insomma tutto il contrario dell'iytaliano viscerale ed istintivo; all,insegna del this is not soccer, tanto per capirci.bobrock ha scritto:Tutto bene finora, ma cosa vorrebbe dire "arbitraggio poco british" del topic ? British sinonimo di... cosa ?
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
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sandrobandito
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Quindi vorresti arbitri più "british" e imparziali perchè adesso sono troppo "Italian style" e faziosi? E suggerisci di trovarli in Italia?calep61 ha scritto:Comunemente per british si intendono tante cose, ma anche capacita' di distacco, freddezza e raziocinio, insomma tutto il contrario dell'iytaliano viscerale ed istintivo; all,insegna del this is not soccer, tanto per capirci.bobrock ha scritto:Tutto bene finora, ma cosa vorrebbe dire "arbitraggio poco british" del topic ? British sinonimo di... cosa ?
Ecco, credo si debba cominciare da qui...Bacioci ha scritto:L'unica vera soluzione è essere talmente più forti da rendere ininfluente l'arbitraggio.
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Brules
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Ok, ma perche' a noi non basta essere alla pari mentre gli altri possono essere anche un po' piu' scarsi e vincere lo stesso? Lo trovi giusto?sandrobandito ha scritto:Ecco, credo si debba cominciare da qui...Bacioci ha scritto:L'unica vera soluzione è essere talmente più forti da rendere ininfluente l'arbitraggio.
Gia' non sarebbe giusto quando si perde di 50 punti (se me ne merito 40 perche' me ne devi far prendere 50?) ma adesso che spesso siamo alla pari o quasi questa cosa brucicchia. No? Anche perche' adesso con il Pro12 non sono piu' 5 partite all'anno (che fai a tempo a dimenticarti), adesso lo vedi tutti i weekend....
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JosephK.
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- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
La domanda ulteriore è perché un Mitrea o un Damasco non arbitrano MAI in Celtic mentre ci troviamo regolarmente gli arbitraggi che sappiamo?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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bobrock
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Se ho ben capito il senso della maggioranza dei post che ho letto, a non corrispondere alla tua definizione di "british" è il modo in cui gli arbitri britannici arbitrano le squade italiane, e non l'atteggiamento dei tifosi italiani.calep61 ha scritto:Comunemente per british si intendono tante cose, ma anche capacita' di distacco, freddezza e raziocinio, insomma tutto il contrario dell'iytaliano viscerale ed istintivo; all,insegna del this is not soccer, tanto per capirci.bobrock ha scritto:Tutto bene finora, ma cosa vorrebbe dire "arbitraggio poco british" del topic ? British sinonimo di... cosa ?
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calep61
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
A volte è veramente impossibile capire se l'essere umano abbia difficoltà di comunicazione o, più semplicemente, non voglia comunicare.
Per il titolo del topic avevo pensato a qualche cosa d'effetto e anche un po' spiritoso e con il british ritenevo di identificare un luogo comune nella generalità del pensiero italico proponendo anche un banale gioco di parole. Pensavo fosse convinzione comune che la cultura anglosassone si distinguesse per i modi compassati, rispettosi ed eticamente equidistanti nel rapporto con il prossimo (anche se la storia registra nel lungo periodo coloniale approcci inglesi verso gli indigeni di turno non certo orientati al bon ton e decisamente senza mezze misure, pur di portare l'acqua ai propri mulini!) e quindi utile nel titolo del topic per inquadrare il tema. Comunque mi sembra chiaro il problema ed il titolo del topic non cambia la sostanza; per quale motivo si debba sopportare arbitraggi poco imparziali che condizionano il trend psicofisico delle sfide (perchè espellere per 10' un giocatore dei 15 a disposizione a questi livelli ha il suo peso, perchè fischiare il tenuto dopo un secondo ad una squadra e dopo più di 5 ad un'altra o non fischiarlo proprio ha il suo peso, perchè assegnare mete di punizione dopo solo 1 reset ad una squadra ed aspettare oltre i 10' minuti all'altra ha, decisamente, il suo peso nell'economia di una partita di rugby) e se questa è solo un'impressione del tifoso inorgoglito da alcune buone performance che le formazioni italiane sembrerebbero riuscire a mettere sul campo ultimamente o se ci sia, effettivamente, un problema serio rappresentato da buona parte degli arbitri britannici che, curiosamente, ritroviamo nelle sfide più significative (vedi anche programma arbitraggi prossimo 6N)? Questo è il tema sul quale mi piaceva confrontarmi e che, forse, ora risulterà più chiaro a tutti.
Per il titolo del topic avevo pensato a qualche cosa d'effetto e anche un po' spiritoso e con il british ritenevo di identificare un luogo comune nella generalità del pensiero italico proponendo anche un banale gioco di parole. Pensavo fosse convinzione comune che la cultura anglosassone si distinguesse per i modi compassati, rispettosi ed eticamente equidistanti nel rapporto con il prossimo (anche se la storia registra nel lungo periodo coloniale approcci inglesi verso gli indigeni di turno non certo orientati al bon ton e decisamente senza mezze misure, pur di portare l'acqua ai propri mulini!) e quindi utile nel titolo del topic per inquadrare il tema. Comunque mi sembra chiaro il problema ed il titolo del topic non cambia la sostanza; per quale motivo si debba sopportare arbitraggi poco imparziali che condizionano il trend psicofisico delle sfide (perchè espellere per 10' un giocatore dei 15 a disposizione a questi livelli ha il suo peso, perchè fischiare il tenuto dopo un secondo ad una squadra e dopo più di 5 ad un'altra o non fischiarlo proprio ha il suo peso, perchè assegnare mete di punizione dopo solo 1 reset ad una squadra ed aspettare oltre i 10' minuti all'altra ha, decisamente, il suo peso nell'economia di una partita di rugby) e se questa è solo un'impressione del tifoso inorgoglito da alcune buone performance che le formazioni italiane sembrerebbero riuscire a mettere sul campo ultimamente o se ci sia, effettivamente, un problema serio rappresentato da buona parte degli arbitri britannici che, curiosamente, ritroviamo nelle sfide più significative (vedi anche programma arbitraggi prossimo 6N)? Questo è il tema sul quale mi piaceva confrontarmi e che, forse, ora risulterà più chiaro a tutti.
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calep61
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Questa la prendo come una boutade, nel senso che, ovviamente, tutti vorrebbero dei club di rugby italiani o dalla nazionale dalle prestazioni schiacciasassi, ma basta seguire le sfide ai più alti livelli del rugby internazionale per accorgersi che più il livello si alza, in generale, e più si assotigliano le differenze. Per dire che ad alti livelli, spesso, le partite si vincono per pochi punti di differenza, quindi, affinchè accada quando da te auspicato dovrebbe coincidere un ulteriore forte sviluppo del livello competitivo italiano ed un conseguente inviluppo di quello delle formazioni british e, sinceramente, mi sembra un po' difficle che possa accadere, almeno nel breve periodo.Bacioci ha scritto:L'unica vera soluzione è essere talmente più forti da rendere ininfluente l'arbitraggio.
Più facile, invece, vedere sempre più spesso le nostre formazioni competere al pari delle altre ed è proprio in un simile contesto, decisamente più verosimile nel breve periodo, che l'arbitraggio deve assumere un alto livello di imparzialità per garantire pari opportunità sul campo da gioco e permettere di far emergere le reale differenze, soprattutto quando sono modeste e misurabili in pochi punti di score.
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sandrobandito
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
E con quali argomenti vorresti imporre al board il punto di vista italiano? Quale autorità pensi abbia Fir in quel contesto? Quali strumenti?
L'autorevolezza e la credibità si conquistano con le competenze e si dimostrano con i risultati. Non basta essere "quasi" a livello delle altre 6N da qualche anno, bisognerà rimanerci parecchi lustri ed essere sempre più determinanti nelle competizioni europee. Roba di qualche generazione...
L'autorevolezza e la credibità si conquistano con le competenze e si dimostrano con i risultati. Non basta essere "quasi" a livello delle altre 6N da qualche anno, bisognerà rimanerci parecchi lustri ed essere sempre più determinanti nelle competizioni europee. Roba di qualche generazione...
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youngblood
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- Iscritto il: 29 mar 2011, 13:23
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Mah, per me l'arbitro è stato scarso e basta, supportato da dei guardalinee inadeguati per il livello...la meta di Loamanu per me non c'era, perchè dalle telecamere non si poteva vedere con chiarezza se avesse schiacciato la linea, quindi allo stesso modo di quella di Salvi doveva essere annullata...ha penalizzato il Benetton in mischia chiusa, ma ci sono state diverse azioni in cui il Benetton era in chiaro fuorigioco difensivo, e non ha detto nulla (i commentatori inglesi se ne sono accorti e l'hanno fatto notare), e mi ricordo anche i due veli di Treviso non fischiati...quindi più che di sudditanza e di complotto parlerei di arbitro scarso, suvvia...
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calep61
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- Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
La mia è una domanda sinceramente aperta, nel senso che non saprei proprio se il fumo del tifoso viscerale annebbi effettivamente la vista dell'obbiettività o se, invece, ci sia un vero problema. Probabilmente hai ragione tu e siamo semplicemente di fronte ad un livello di competenza degli arbitri modesto, però se è vero che gli errori ci sono stati e, più in generale, ci sono per entrambe le formazioni in campo(basta vedere la meta propiziata da Sarto con i piedi fuori dall'out in Zebre vs Cardiff, mi sembra, che poi, però, sappiamo com'è finita) a me sembra che mentre gli errori contro le squadre italiane determinino delle evidenti situazioni di svantaggio (per esempio, se parliamo di mischia anche le italiane conquistano punizioni, ma quasi sempre nella loro meta campo e, credo, a memoria, mai a 5 metri dall'area di meta, dico mai, almeno da Italia vs AB di San Siro con i possibili presupposti per una meta di punizione, a meno che non si giochi con una formazione britannica, vedi ultimamente con Tonga che, probabilmente, politicamente pesa meno dell'Italia!), gli errori contro le formazioni british risultano più asettiche nell'economia della partita. Cosa potrebbe fare la Federazione? Bella domanda. Certo, il peso politico si consolida anche in funzione del peso economico che si riesce a mettere in campo, olte a quello sportivo, ovviamente, ma non ne sarei proprio così sicuro e l'esempio delle isolane e di come sono considerate mi sembra possao confermare ciò. Intanto si potrebbe fare una bella raccolta video di tali situazioni e sottoporla al giudizio dei board interessati, chiedendo una loro valutazione, ciò non credo possa determinare iniziative particolarmente eclatanti, ma incomincerebbe a sottolineare come la cosa stia assumendo proporzuioni difficilmente mascherabili, poi esiste anche la stampa sportiva e se alcuni loro noti esponenti incominciano a ritenere lecito nei loro commenti trovare lo spazio per sottolineare tali situazioni, forse il momento è maturo. Non dimenticherei che gli interessi economici possono essere rappresentati anche dai diritti televisivi che lievitano o meno anche e soprattutto in funzione dei risultati sportivi e che tali devono poter essere perseguiti senza che condizionamento alcuno possa ledere anche gli interessi economici sottesi ..........., ma forse sono solo i fumi del tifoso incallitoyoungblood ha scritto:Mah, per me l'arbitro è stato scarso e basta, supportato da dei guardalinee inadeguati per il livello...la meta di Loamanu per me non c'era, perchè dalle telecamere non si poteva vedere con chiarezza se avesse schiacciato la linea, quindi allo stesso modo di quella di Salvi doveva essere annullata...ha penalizzato il Benetton in mischia chiusa, ma ci sono state diverse azioni in cui il Benetton era in chiaro fuorigioco difensivo, e non ha detto nulla (i commentatori inglesi se ne sono accorti e l'hanno fatto notare), e mi ricordo anche i due veli di Treviso non fischiati...quindi più che di sudditanza e di complotto parlerei di arbitro scarso, suvvia...
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Plinio il Vecchio
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Umberto Eco
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Umberto Eco
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Mr Ian
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Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Secondo me c'è troppo divario fra gli standard atletici dei giocatori e della classe arbitrale, questo si nota anche in altri sport, nel calcio italiano poi avviene in maniera vergognosa e quasi scandalosa, le seguo poco, ma se fossi un tifoso perderei la testa vedendo certe cose.
Voglio pensare che l arbitro non riesca a tenere il ritmo dei giocatori, sia a livello atletico che di ossigenazione, così che certe decisioni illogiche siano dettate solo dallo scarso apporto di ossigeno al cervello e di conseguenza lucidità. Non voglio pensare a teorie complottiste di diversa natura, ma devo ammettere che una certa egemonia anglofona nel mondo del rugby esiste, come per dire "almeno in una cosa dobbiamo rimanere i più forti". Proprio per questo l'unico modo che abbiamo per raggiungere una certa credibilità è ottenere sempre più risultati vincenti possibili, da ora in poi i risulati positivi non contano più.
Voglio pensare che l arbitro non riesca a tenere il ritmo dei giocatori, sia a livello atletico che di ossigenazione, così che certe decisioni illogiche siano dettate solo dallo scarso apporto di ossigeno al cervello e di conseguenza lucidità. Non voglio pensare a teorie complottiste di diversa natura, ma devo ammettere che una certa egemonia anglofona nel mondo del rugby esiste, come per dire "almeno in una cosa dobbiamo rimanere i più forti". Proprio per questo l'unico modo che abbiamo per raggiungere una certa credibilità è ottenere sempre più risultati vincenti possibili, da ora in poi i risulati positivi non contano più.
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topotto53
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- Iscritto il: 22 nov 2008, 17:40
Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british
Credo che il rugby sia lo sport di squadra ( almeno t,ra quelli a diffusione mondiale..) in cui l' arbitro passa il suo tempo in gran parte da fermo o guardando azioni a bassa velocita' (mischie ordinate, ruck, maul, touche..). In queste azioni il giudizio "preventivo" e' molto forte...un conto e' fischiare sbagliato (o non fischiare giusto.)su una azione in velocita' ( il famoso passaggio in vanti della francia contro gli ab alla rwc 2007..) ed un conto fischiare (o non fischiare) una meta tecnica..in questo secondo caso non sei lontano dal gioco,in affanno perche' stai correndo, magari coperto nella visuale da altri giocatori.. Nella famosa partita contro gli AB a san siro 2009, si e' visto cosa vuol dire non dare una meta tecnica.. mentre nella partita sia del tv con tigers che zebre contro harleq si e' visto il contrario..
Domenica i tigers hanno fatto entrate laterali in maul, hanno fatto veli incredibili sulle aperture sui 3/4, hanno regolarmente ostruito il canale centrale nelle touche, si sono alzati in mischia ordinata piu' volte con le terze linee slegandosi.. praticamente mai fischiati contro..sono questi gli eventi negatvi.. Dare o non dare una meta o vedere o non vedere un piede messo dentro o fuori, su azioni ad alta velocita' , ci puo' stare.. Non riesco piu' a tollerare azioni come quella del terza linea tigers nella famosa mischia al 40 primo tempo, appena dopo il cambio della prima linea del tv, in cui AYERZA si alza, si stacca e disturba la mischia del tv, il TUTTO SOTTO GLI OCCHI DELL'ARBITRO PRESENTE A UN METRO.. In quel momento sono certo che clancy, pur di non far fare la meta a tv, avrebbe fatto di tutto (come effettivamente ha fatto..).
Domenica i tigers hanno fatto entrate laterali in maul, hanno fatto veli incredibili sulle aperture sui 3/4, hanno regolarmente ostruito il canale centrale nelle touche, si sono alzati in mischia ordinata piu' volte con le terze linee slegandosi.. praticamente mai fischiati contro..sono questi gli eventi negatvi.. Dare o non dare una meta o vedere o non vedere un piede messo dentro o fuori, su azioni ad alta velocita' , ci puo' stare.. Non riesco piu' a tollerare azioni come quella del terza linea tigers nella famosa mischia al 40 primo tempo, appena dopo il cambio della prima linea del tv, in cui AYERZA si alza, si stacca e disturba la mischia del tv, il TUTTO SOTTO GLI OCCHI DELL'ARBITRO PRESENTE A UN METRO.. In quel momento sono certo che clancy, pur di non far fare la meta a tv, avrebbe fatto di tutto (come effettivamente ha fatto..).