Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

6 Nazioni, Top14, Aviva Premiership, Celtic League, Federazioni Straniere , Coppe e tutto quello che succede in Europa

Moderatore: Emy77

calep61
Messaggi: 1560
Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51

Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da calep61 »

Non c’è molto da dire, in Europa il nostro migliore rugby non sa ancora andare oltre qualche bella ed onerevole prestazione limitando solo lo score e questo è un fatto. Chi conosce bene il rugby, però, percepisce qualche cosa difficile da descrivere, una sensazione fastidiosa, come di qualche cosa di scomodo, che disturbi, la sensazione delle cose che non sono in ordine che non sono al loro posto e non mi riferisco al gioco giocato dalle migliori delle nostre formazioni che in alcuni momenti dei diversi match sembrerebbe finalmente decollare, neanche alle qualità dei migliori nostri giocatori che sempre più spesso si fatica a distinguerli per bravura da quelli di altre nazioni, ma qualche cosa di più insito nel gioco; l’arbitraggio.
Difficilmente un cronista di rugby serio, un giornalista professionista si lascia andare a giudizi espliciti sull’arbitraggio, loro, in fondo, sono fuori dai giochi e si possono permettere il giusto aplomb, eppure anche tra i migliori ed irreprensibili di loro registriamo, ultimamante, qualche insofferenza, qualche fastidio mal celato rispetto ad atteggiamenti ambigui, ambivalenti e, comunque, in qualche misura penalizzanti sempre e, comunque, al momento giusto, verso le formazioni di casa nostra.
Perché anche un accademico Federico Fusetti nell’ultimo giro di sfide di HC non ha saputo trattenere non poche considerazioni su interventi arbitrali poco congrui a dettami regolamentari?
Per non parlare degli allenatori che sempre più spesso focalizzano nei commenti alla partita più i momenti di arbitraggio che su tattiche e strategie di gioco.
Cosa sta succedendo, si sta consolidando un caso tra il rugby italiano e l’arbitraggio internazionale o la frustrazione di non riuscire a superare l’ostacolo sempre più vicino fa emergere a galla gli istinti più bassi e biechi del tifoso incallito?
Chi conosce bene il rugby e, ancora di più, chi ci ha giocato, sa bene che la componente fisica e psichica che necessariamente deve essere messa in campo sono aspetti che rendono la capacità di rimanere nella competizione un equilibrio molto labile che una volta perso comporta gap di prestazioni sproporzionati negli effetti rispetto alle mancanze reali degli attori in campo e difficilmente recuperabili da chi insegue nello score.
Sono io che ho come l’impressione di assistere, curiosamente, ad atteggiamenti arbitrali dubbi, o ai limiti, contro le formazioni italiane proprio nei momenti clou del match, quando i giochi non sono ancora fatti, quando la competizione è ancora aperta, per tornare ad essere equilibrati, se non addirittura generosi, compensativi, verso le nostre formazioni una volta che lo score sia decisamente lievitato in favore degli altri o, meglio, quando i giochi siano decisamente chiusi?
Inutile fare esempi o citazioni, anche dell’ultima we potrebbero essere tanti; il punto è, a vostro arbitrio, vediamo le cose con il filtro del tifoso o ci sono effettivamente pregiudizi difficili da passare o, addirittura forme protettive di class action da parte di una certa area british poco incline al nuovo (non dimentichiamoci che la Scozia per anni non volle incontrare i francesi in sfide ufficiali perchè ritenuti non degni di entrare nell’élite del rugby e la cocciuttagine scottish è risaputa e, forse, non solo la loro) e che poco si preoccupa della forma con cui difendere le posizioni di prestigio che la storia gli assegna e cosa potrebbe fare la Federazione?
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
mariemonti
Messaggi: 3339
Iscritto il: 17 nov 2011, 19:14

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da mariemonti »

Se c'è bisogno di una traduzione, chiedete pure, lo faccio volentieri.
sandrobandito

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da sandrobandito »

Ci provo io: siamo noi che siamo un popolo de baeonari o sono gli altri che ci reputano tali? :-]
Aggiungo: e se avessero ragione loro? :roll:
topotto53
Messaggi: 1639
Iscritto il: 22 nov 2008, 17:40

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da topotto53 »

calep61 ha scritto:Non c’è molto da dire, in Europa il nostro migliore rugby non sa ancora andare oltre qualche bella ed onerevole prestazione limitando solo lo score e questo è un fatto. Chi conosce bene il rugby, però, percepisce qualche cosa difficile da descrivere, una sensazione fastidiosa, come di qualche cosa di scomodo, che disturbi, la sensazione delle cose che non sono in ordine che non sono al loro posto e non mi riferisco al gioco giocato dalle migliori delle nostre formazioni che in alcuni momenti dei diversi match sembrerebbe finalmente decollare, neanche alle qualità dei migliori nostri giocatori che sempre più spesso si fatica a distinguerli per bravura da quelli di altre nazioni, ma qualche cosa di più insito nel gioco; l’arbitraggio.
Difficilmente un cronista di rugby serio, un giornalista professionista si lascia andare a giudizi espliciti sull’arbitraggio, loro, in fondo, sono fuori dai giochi e si possono permettere il giusto aplomb, eppure anche tra i migliori ed irreprensibili di loro registriamo, ultimamante, qualche insofferenza, qualche fastidio mal celato rispetto ad atteggiamenti ambigui, ambivalenti e, comunque, in qualche misura penalizzanti sempre e, comunque, al momento giusto, verso le formazioni di casa nostra.
Perché anche un accademico Federico Fusetti nell’ultimo giro di sfide di HC non ha saputo trattenere non poche considerazioni su interventi arbitrali poco congrui a dettami regolamentari?
Per non parlare degli allenatori che sempre più spesso focalizzano nei commenti alla partita più i momenti di arbitraggio che su tattiche e strategie di gioco.
Cosa sta succedendo, si sta consolidando un caso tra il rugby italiano e l’arbitraggio internazionale o la frustrazione di non riuscire a superare l’ostacolo sempre più vicino fa emergere a galla gli istinti più bassi e biechi del tifoso incallito?
Chi conosce bene il rugby e, ancora di più, chi ci ha giocato, sa bene che la componente fisica e psichica che necessariamente deve essere messa in campo sono aspetti che rendono la capacità di rimanere nella competizione un equilibrio molto labile che una volta perso comporta gap di prestazioni sproporzionati negli effetti rispetto alle mancanze reali degli attori in campo e difficilmente recuperabili da chi insegue nello score.
Sono io che ho come l’impressione di assistere, curiosamente, ad atteggiamenti arbitrali dubbi, o ai limiti, contro le formazioni italiane proprio nei momenti clou del match, quando i giochi non sono ancora fatti, quando la competizione è ancora aperta, per tornare ad essere equilibrati, se non addirittura generosi, compensativi, verso le nostre formazioni una volta che lo score sia decisamente lievitato in favore degli altri o, meglio, quando i giochi siano decisamente chiusi?
Inutile fare esempi o citazioni, anche dell’ultima we potrebbero essere tanti; il punto è, a vostro arbitrio, vediamo le cose con il filtro del tifoso o ci sono effettivamente pregiudizi difficili da passare o, addirittura forme protettive di class action da parte di una certa area british poco incline al nuovo (non dimentichiamoci che la Scozia per anni non volle incontrare i francesi in sfide ufficiali perchè ritenuti non degni di entrare nell’élite del rugby e la cocciuttagine scottish è risaputa e, forse, non solo la loro) e che poco si preoccupa della forma con cui difendere le posizioni di prestigio che la storia gli assegna e cosa potrebbe fare la Federazione?
Credo che l'insofferenza di certi arbitraggi vada di pari passo con la crescita di una squadra.. Se perdi 50 a 0 senza storia ( 1 meta ogni 10 minuti..) non stai tatno a vedere se l'arbitro fa bene o male.. Se pero' da una ( o piu') decisioni arbitrali, in un certo momento della partita, fanno andare la partita in un certo modo.. Allora ti irriti molto...domenica tv-tigers e'stata chiaramente condizionata da clancy.. clamorosa la mischia al 40 del primo tempo.. Netta superiorita' della mischia tv, il loro terza che si alza e si stacca ben evidente sotto gli occhi di clancy a un metro, e nulla... Mischia rifatta perche' ayerza ha disturbato.. Nessun calcio contro, nessun giallo, nessun richiamo.. Si rifa la mischia e.. Calcio contro tv.. Quando era ben evidente il crollo della loro prima linea..nel rugby e' indubbio che esiwte una stretta cerchia di arbitri internazionali di poche nazioni..non si riesce a capire perche' ci siano tanti arbitri scozzesi (nazioni dietro di noi nel ranking) e non ci siano praticamente arbitri di italia, argentina, romania, georgia.. Etc etc.. IN NESUN SPORT AL MONDO A DIFFUSIONE MONDIALE ESISTEUNA SITUAZIONE SIMILE !!!! Guardate bene che non e' solo il probelma di un fischio contro o a favore.. Si puo' sbagliare nella decisione di un attimo.. E' la gestione globale della partita.. Il permettere alle squadre anglo-celtiche una serie di piccoli falli, fastidiosi, ma utili a rompere le palle, a distruggere una azione.. Falli che, se fatti dalle squadre i taliane, vengono subito fischiati.. Le mani in ruck, le entrate laterali nelle maul avanzanti, i veli nelle aperture sui 3/4 con ostruzioni vere e proprie.. Mai fischiate.. Aggiungo che, se ci badate bene, le due belle prestazioni contro AB ed AUS sono avvenute perche', e sopratutto, i due arbitraggi sono stati scarsi, ma EQUILIBRATI, senza particolari favoritismi verso le due squadre dell'emisfero sud.. Questo ha impedito a loro di far trippo i soliti giochini sporchi..la meta tecnica contro il tv domenica.. La rapidita' con cui e' stata concessa.. Ma dai... Vi ricordate ab - italia a san siro.....???NIENTE.
agli anglo sassoni sta sui c******* che i " mafia e pizza " siano meglio di loro..se poi competiamo ( e qualche, se pur rara, volta, li battiamo) in uno sport come il rugby che e' sostanzialmente, di nascita e crescita tutta anglo.. Allora tirano fuori il peggio di loro
Mr Ian
Messaggi: 13246
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da Mr Ian »

Non la vedo una cosa così tragica, le prestazioni arbitrali di pessimo livello si vedono spesso, semmai adesso si vede una squadra italiana che lotta in H.C. ma perde anche per un non equo trattamento arbitrale. Non è il solito 60 a poco...
Per il discorso vittorie c è anche chi sta peggio di noi, vedi le gallesi..
Ringraziando Iddio c è qualcuno che in Italia sta lavorando bene e nella giusta direzione, per essere perfetti mancano solo i soldi, tanti soldi...Di sicuro non devono essere 1 milione e mezzo di euri a far scoppiare una rivoluzione e mandare tutto all aria.
supermax
Messaggi: 3522
Iscritto il: 8 mar 2003, 0:00
Località: roma

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da supermax »

Il punto centrale non è solo l'atteggiamento complessivo degli arbitri anglosassoni, ma è la mancanza dei nostri arbitri nelle competizioni che contano. Il massimo consentito loro è la celtic, e nemmeno si comportano male, anzi sono oro rispetto a certi soggetti, ma poi nella Heineken e nei test match zero, a parte qualche comparsata nei TMo e fra gli assistenti. Non è solo un problema di livello arbitrale, ovvero che non abbiamo arbitri all'altezza, ma proprio culturale. Qualcuno si ricorda il nome di un arbitro, uno solo, argentino nei grandi appuntamenti? Eppure loro sono stabilmente fra le prime 8 tranne che per gli arbitri. E non mi si dica che non hanno un campionato di livello tale da "creare" arbitri internazionali perché scozzesi ed irlandesi, allora, da dove escono fuori prima di andare in Keineken ed in Celtic? Niente mi toglie dalla testa che, dato il ruolo rivestito in campo da un arbitro di rugby, un inglese, o un britannico in generale, non possa sopportare che un argentino o un italiano gli dica come comportarsi se no lo butta fuori......
Bacioci
Messaggi: 1626
Iscritto il: 23 set 2003, 0:00

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da Bacioci »

Oddio cosa mi sta succedendo? Un virus mutante!!! Sono d'accordo al 100% con Calep!!!! :-] :-]
A parte gli scherzi per uno come me che segue tutte le partite "visibili" di Treviso, questa cosa è molto sentita. È da molto tempo che Treviso è palesemente penalizzata da certi arbitri, casualmente sempre gli stessi (il rosso, Paterson, ecc.). Non è un caso se la prima vittoria esterna in CL sia arrivata con un arbitro italiano.
La cosa che dà fastidio è l'atteggiamento di certi mediocri arbitri che già sono scarsi di loro e poi sono palesemente prevenuti.
È la stessa cosa che successe all'Italia di Coste.
L'unica vera soluzione è essere talmente più forti da rendere ininfluente l'arbitraggio.
verbanus
Messaggi: 189
Iscritto il: 7 gen 2010, 14:13

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da verbanus »

Bacioci ha scritto:Oddio cosa mi sta succedendo? Un virus mutante!!! Sono d'accordo al 100% con Calep!!!! :-] :-]
A parte gli scherzi per uno come me che segue tutte le partite "visibili" di Treviso, questa cosa è molto sentita. È da molto tempo che Treviso è palesemente penalizzata da certi arbitri, casualmente sempre gli stessi (il rosso, Paterson, ecc.). Non è un caso se la prima vittoria esterna in CL sia arrivata con un arbitro italiano.
La cosa che dà fastidio è l'atteggiamento di certi mediocri arbitri che già sono scarsi di loro e poi sono palesemente prevenuti.
È la stessa cosa che successe all'Italia di Coste.

L'unica vera soluzione è essere talmente più forti da rendere ininfluente l'arbitraggio.
Concordo al 100%
Essendo cresciuto da adolescente con il calcio mi accorgo di avere ancora qualche "scoria", nel senso che faccio fatica alcune volte ad accettare situazioni quanto meno dubbie come domenica. Resta il fatto che una delle cose che mi ha fatto apprezzare questo sport è il rispetto (nel senso più generale del termine).
Non ho un fisico da pilone ma un pò di anni fa a Cardiff, dopo che un "tifoso" italiano continuava a insultare l'arbitro, mi sono alzato e rischiando magari uno sganassone gli ho intimato di piantarla.
Detto questo ritengo che solo con i risultati potremo sostenere il peso politico relativamente scarso. :|
settimese
Messaggi: 280
Iscritto il: 3 ott 2011, 16:03

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da settimese »

un episodio in mezzo a tantissimi altri. ruck, palla a terra e calcio alto di tebaldi. fallo a geldenhuis perche' disturbava la pressione di un inglese,neanche evidente,sul calcio. Se ne sono visti di molto peggio. mai fischiato contro chiunque, li fischiano solo a noi. come fai a non credere alla malafede. ah, il risultato era ancora 0-0 e poco prima era stato ammonito bergamasco su un altro fallo molto dubbio.
mariemonti
Messaggi: 3339
Iscritto il: 17 nov 2011, 19:14

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da mariemonti »

settimese ha scritto:un episodio in mezzo a tantissimi altri. ruck, palla a terra e calcio alto di tebaldi. fallo a geldenhuis perche' disturbava la pressione di un inglese,neanche evidente,sul calcio. Se ne sono visti di molto peggio. mai fischiato contro chiunque, li fischiano solo a noi. come fai a non credere alla malafede. ah, il risultato era ancora 0-0 e poco prima era stato ammonito bergamasco su un altro fallo molto dubbio.
Sul giallo a Bergamasco erano molto perplessi anche i telecronisti inglesi, ma sono errori abbastanza comuni, purtroppo.
tonione
Messaggi: 5981
Iscritto il: 2 mar 2005, 0:00
Località: treviso

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da tonione »

quanto mi piacciono queste discussioni finto intellettuali. con le parole corazziamo il disagio. calep61 l'ha fatta passare per una cosa sotto-traccia, come un sepente dalle mille spire che cova sotto la terra per poi schizzare fuori in un lampo, le partite, morzicare qua e là per poi ritornare sotto terra.

quindi la discussione non deve per forza assomigliare al comportamento del serpente del sottosuolo.

esiste una questione arbitrale anche nel rugby? per i regbisti italiani sicuramente si. solo che ora come ha suggerito MrIan la questione arbitrale non è più solo un "per principio", per "giustizia", è diventata determinante. gli Argentini hanno capito molto prima di noi questa cosa. e ci hanno costruito su un gioco dimostrando che si può sempre vincere nonostante l'arbitro o magari proprio sfruttando le sue magagne. noi ci stiamo arrivando.

esempi di quest'attenzione, in questo forum, ci sono da mo'. Giorgio XT e gcruta ne parlano da anni ad esempio.
Zeu
Messaggi: 903
Iscritto il: 22 apr 2005, 0:00

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da Zeu »

Sarebbe anche ora che la Fir faccia sentire il suo peso in tal senso, oppure continuiamo a far la figura degli ospiti garbati che mangiano la merda dicendo: buona! visto che me l'avete offerta voi a casa vostra...
nino22
Messaggi: 3298
Iscritto il: 24 gen 2005, 0:00
Località: San Cataldo (CL)

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da nino22 »

Io dividerei i mali su + elementi:
1 Non avere arbitri Italiani che arbitrino alto livello internazionale ed avere un rugby arbitrato d arbitri di 8 Nazioni.
2 Il rugby è cresciuto, malizia, fisicitià tanta, è aumentato il ritmo molto spesso mi sorge il dubbio che il livello arbitrale non sia cresciuto parallelamente o che forse qualcosa vada cambiato, tipo un secondo arbitro, tipo un arbitro televisivo collegato via radio con l'arbitro che segue il match ma dalla tv, inoltre noto sempre + arbitri che di mischia non ci capiscono un kaiser.
3 Forse a qualcuno cominciamo a dar fastidio 8-)
TommyHowlett
Messaggi: 3686
Iscritto il: 7 apr 2004, 0:00
Località: Porto Viro

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da TommyHowlett »

Lo scotto da pagare per gli ultimi arrivati; chiamiamola così. Oppure con un termine odioso molto "soccer", ovvero "sudditanza psicologica".
Purtroppo nel rugby internazionale a livello arbitrale esiste quella famosa barriera invalicabile, scavalcata con estrema fatica da Italia e Argentina a livello di partecipazione ai principali tornei ma ancora ardua da superare per gli arbitri non anglosassoni e francesi; quando i direttori di gara si contano nelle dita di una mano o poco più, è molto facile che si crei una sorte di lobby con proprie simpatie e antipatie (es. N. Owens al Thomond Park), per arrivare a diventare anche uno strumento politico in mano alle federazioni più potenti. E guarda caso, in merito a questo ultimo punto, inglesi e francesi sono da anni in guerra con l'Erc per far diminuire il numero di squadre celtiche in HC a favore di più squadre dei rispettivi campionati; e casualmente le ultime vittime in ordine di tempo di questo subdolo gioco sono state proprio le italiane, principali candidate assieme alle scozzesi a farsi da parte nella competizione. A pensar male...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
JosephK.
Messaggi: 10119
Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19

Re: Rugby italico in Europa ed arbitraggio poco british

Messaggio da JosephK. »

Io distinguerei tra il livello globale e la Celtic. A livello globale certe cose, purtroppo, non sono più sanzionate, es. mediano che nelle mischie intoduce il pallone non nel canale delle prime linee, l'uso del velo come blocco per creare buchi nelle difese superorganizzate. Una cosa sempre palese è che molti arbitri non sanno capire cosa succede nelle mischie e fischiano falli un po' a caso pur di far ripartire il gioco.
In Celtic la situazione arbitraggi è spesso pietosa. Si vedono fischiate mete tecniche senza praticamente reset e senza avanzamento, solo col crollo, il secondo (Zebre, contro Ulster, tanto che la stessa Planetrugby definì con onestà la meta tecnica dubbia) ma in generale si vedono arbitri che paiono lì a doverci insegnare come si gioca, iperpunitivi contro ogni scemenziella nostra e iperpermissivi contro gli altri. Mi direte: è ovvio, capita abbastanza spesso con i più forti più tutelati e poi noi abbiamo spesso un sistema di gioco "attendista e difensivo" che favorisce il "prendere punizioni" piuttosto che l'esser tutelati. Però la sensazione è effettivamente quella segnalata da Celep.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Rispondi