e l'ingegnere minerario, il muratore, l'industriale tessile, il vigile urbano ? Era notevole, più monocorde del pirotecnico e competente Munari, ma più epico, austero ,senz'altro più conforme ad uno sport che aveva una diffusione minima e il dilettantismo imposto ( e le connotazioni professionali, in realtà, sottolineavano questo).orme53 ha scritto:Paolo Rosi per sempre...Il pilota della RAF...lo studente universitario....l'agricoltore delle higland...il baronetto imparentato con la famiglia reale insuperabile
Tornando alla RAI , mi sembra che si vuole evitare l'ostacolo maggiore, non lo si vuol vedere.
Ha senso che la RAI non trasmetta le 5 partite 6N e i 3 TM giocati in casa, con gli stadi da 60000 posti minimo esauriti una settimana prima ?
No, oggettivamente non ha nessun senso, quando trasmette il biliardo, le freccette, il pirlino a 5 al coperto, ecc.. : ci deve essere una spiegazione forte a questa lampante anomalia.
Potrebbe darsi che la trasmissione istituzionale del rugby come evento nazionale dia fastidio a qualche altro sport che è l'attuale proprietario dell'evento 'Italiani riuniti davanti al televisore per vedere l'Italia con l'inno nazionale prima della partita'.Si può concedere un pò di spazio al ciclismo, che gioca su strada, su pallavolo e pallacanestro, che giocano in palestra, al cannottaggio, che gioca sull'acqua, ma non all'unico altro sport che gioca sullo stesso campo nello stesso stadio.
Secondo me, quanto più il rugby nazionale si afferma, tanto meno la Nazionale verrà trasmessa in televisione.
Il solo confronto inno-ovale vs inno-rotondo sarebbe un rotondo disastro.