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Inviato: 14 feb 2005, 6:51
da halfback
Caro Super: in soldoni, è proprio la conclusione alla quale sono giunto anch\'io. Formalmente ho detto: avremmo rischiato di vincere con l\'Irlanda e sicuramente saremmo rimasti in partita fino all\'ultimo col Galles, ma la sostanza è quella.
<BR>E la differenza tra Hodgson e Wilkinson, ribadisco, è quella che passa tra le due sconfitte e le vittorie mancate dagli inglesi.

Inviato: 14 feb 2005, 11:27
da MrZep
E\' vero, ma non è l\'unica variabile in gioco. Ammettiamo di avere una mischia soddisfacente e competitiva. Non possiamo neppure lamentarci dei mediani di mischia, che mi sembrano all\'altezza della situazione. Per quanto riguarda l\'apertura siamo in quella che all\'estero chiamano \"fase di transizione\": Laporte mette le mani avanti ed accoglie la vittoria con l\'Inghilterra come tutto di guadagnato, la scozia dichiara di essere giovane ed al ricambio generazionale, ecc... a noi dopo l\'era dominguez manca un calciatore (occhio, non solo piazzatore) e non è una cosa che si risolva facilmente: poichè non c\'è nessuno che chiaramente meriti il posto si devono tentare soluzioni, perdendo tempo e partite... proprio Francia Inghilterra lo testimonia: una partita vinta dal calciatore. E non e\' l\'unico esempio, ricordate Irlanda Argentina dei recenti Test Match? Fu O\'Gara a consegnare la vittoria ai suoi calciando 21 punti. Insomma, a questi livelli il calciatore si fa sentire.
<BR>Idem per i 3/4: la nostra nazionale ha schierato negli ultimi Test Match tutte formazioni differenti, con giocatori che mancano di affiatamento, anche per la mancanza di punti di riferimento (i classici Gareth Thomas, Brian O\'Driscoll, Traille, ecc...). Se poi ci aggiungiamo che (secondo me) nel gioco \"italiano\" i 3/4 sono meno usati che all\'estero otteniamo una disomogeneità nel loro gioco impressionante. Sono individualisti come Nitoglia, che nonostante sia un piccoletto quando vede la linea di meta è convinto sempre di sfondare.
<BR>E c\'è da dire una ultima cosa: contro il galles le nostre \"mancanze\" dei tre quarti si sono fatte indubbiamente sentire di più, anche perchè loro hanno impostato il gioco su questo loro punto di forza, e non non siamo riusciti a buttarla sulla mischia. Nè più nè meno che quello che ha fatto l\'irlanda con la scozia.

Inviato: 16 feb 2005, 20:55
da marcofk
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<BR> 14-02-2005 alle ore 01:07, MrZep wrote:
<BR>Forse è proprio questo il punto: non tutti gli stranieri che giocano da noi sono più forti degli italiani.
<BR>Anche se seguo con passione le partite dell\'amatori catania non ti nascondo che mi piacerebbe vedere qualche siciliano (per lo meno) italiano in più in campo.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Ricordo che una quindicina di anni fa in Italia giocavano John Kirwan, David Campese, Michael Lynagh, Zinzan Brooke e Naas Botha. Gli stranieri si ricordavano per nome perchè erano pochi e fortissimi. Oggi sono troppi e scarsi: quelli forti vanno in Inghilterra e Francia e noi abbiamo riempito le nostre squadre di mestieranti da cui i nostri giovani non possono imparare niente (fatte alcune eccezioni come Griffen, che per me è un grande mediano di mischia. Ma chi altro c\'è?), ma che comunque impediscono loro di giocare. Campionato a 4 squadre (come in Irlanda) e tre stranieri al massimo. Gli equiparati contano come stranieri. Così, almeno, la penso io.

Inviato: 16 feb 2005, 21:00
da marcofk
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<BR> 14-02-2005 alle ore 01:07, MrZep wrote:
<BR>Forse è proprio questo il punto: non tutti gli stranieri che giocano da noi sono più forti degli italiani.
<BR>Anche se seguo con passione le partite dell\'amatori catania non ti nascondo che mi piacerebbe vedere qualche siciliano (per lo meno) italiano in più in campo.
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<BR>Ricordo che una quindicina di anni fa in Italia giocavano John Kirwan, David Campese, Michael Lynagh, Zinzan Brooke e Naas Botha. Gli stranieri si ricordavano per nome perchè erano pochi e fortissimi. Oggi sono troppi e scarsi: quelli forti vanno in Inghilterra e Francia e noi abbiamo riempito le nostre squadre di mestieranti da cui i nostri giovani non possono imparare niente (fatte alcune eccezioni come Griffen, che per me è un grande mediano di mischia. Ma chi altro c\'è?), ma che comunque impediscono loro di giocare. Campionato a 4 squadre (come in Irlanda) e tre stranieri al massimo. Gli equiparati contano come stranieri. Così, almeno, la penso io.

Inviato: 16 feb 2005, 21:10
da marcofk
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<BR> 14-02-2005 alle ore 05:42, halfback wrote:
<BR>I discorsi di fondo di Pier sono assolutamente sensati, perchè è giusto non farsi prendere solo da un risultato - positivo o negativo - per giudicare un movimento: bisogna valutare a fondo, sulla struttura, sull\'organizzazione, etc.
<BR>In ottica Nazionale e 6N, però, io arrivo a conclusioni differenti.
<BR>L\'unica cosa che vorrei precisare è che i nostri 3/4 (dal 10 al 15), in 5 anni e un pezzo di 6N hanno fatto non 5, ma 16 mete: il che, naturalmente, non sposta di una virgola il discorso generale.
<BR>Ma è meglio essere precisi, perchè anche i numeri hanno un loro significato letterale e certe volte fanno più impressione delle parole.
<BR>Mi sono riaffacciato alla finestra del forum solo oggi e mi sembra di rileggere le stesse, identiche reazioni del dopo WAL-ITA del 2000, la partita che ha seguito la sorprendente vittoria iniziale con la Scozia.
<BR>Questo però non vuol dire che non sia cambiato niente e, a mio parere, Pier è ingiusto quando dice che bisogna prendere in considerazione l\'eventualità di una retrocessione nel 6N B.
<BR>Al di là degli incidenti di percorso (tipo ROM-ITA 25-24, il Sud Africa che soffre per più di un\'ora con la Georgia in RWC 2003, etc), tra i due tornei c\'è ancora un abisso.
<BR>Sarà anche vero che ci mancano giocatori di classe in certi ruoli, ma più importante di tutto è la mancanza di produrre giocatori di grande tempra e personalità e questo si vede dai fatti:
<BR>1) ci manca la grande leadership di un grande capitano, con tutte le attenuanti del caso per Bortolami, che è probabilmente uno dei giocatori più positivi di questa nazionale. Ci manca un Giovanelli che quando ci annullano all\'ultimo minuto la meta del sorpasso in ITA-SCO \'97, mentre già Dominguez sta calciando la trasformazione, chiama i giocatori e dice: \"Va tutto bene, adesso gliene facciamo un\'altra\" e nell\'azione successiva Vaccari segna la meta della vittoria.
<BR>2) ci manca la continuità all\'interno della stessa partita e a distanza di una settimana (è un difetto di tutte le squadre di livello non eccelso, vedi la Scozia). Anche questo un problema di maturità.
<BR>3) ci manca la capacità di contare con decisione sui nostri punti di forza, cercando di evidenziare i difetti altrui (col Galles è successo esattamente il contrario: loro hanno evitato il pacchetto, facendo sempre girare la palla al largo e noi a ridargliela continuamente in mano a Shane Williams e a Gareth Thomas!). E in questo caso si tratta di lucidità tattica.
<BR>Secondo me questo, con il movimento e la federazione c\'entra solo perchè evidenzia una certa inesperienza e mancanza di maturità ai vari livelli, compreso lo staff tecnico.
<BR>Ma con gli stranieri, le squadre, i super-club e tutte le altre valutazioni di Pier c\'entrano fino ad un certo punto: come vi spiegate il fatto che l\'Inghilterra, la grande, ricca, Inghilterra piena di giocatori, sia riuscita a perdere due partite che per larghi tratti stava dominando solo perchè non è stata capace di sostituire degnamente Wilkinson=un solo giocatore?
<BR>Ditemi quello che volete, ma col Galles e con la Francia, se ci fosse stato Wilkinson in campo, il risultato sarebbe stato molto ma molto diverso.
<BR>E anche a noi, con le dovute proporzioni, con tutti i nostri difetti, secondo me bastava avere un calciatore che ti teneva in partita con quei 9/12 punti che ci sono mancati nei momenti decisivi contro IRL e WAL e adesso potremmo fare commenti diversi.
<BR>Questo non per giustificarci, ma semplicemente per dire che - se è vero che siamo anni luce lontani dalla vetta - con le squadre 6° - 10° posto del ranking ce la possiamo giocare.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Onestamente mi interessa fino a un certo punto sapere come sarebbe cambiato il risultato avessimo avuto un calciatore preciso: questi sono fatti circostanziali. La realtà è che abbiamo fatto due mete in due partite e 16 (se le tue cifre sono esatte) nelle ultime 27 partite di 6 Nazioni. Spesso non ne segnamo una, ma ne concediamo sempre almeno due o tre (quando va bene). Si possono vincere partite senza segnare mete (vedasi Francia domenica), ma è raro. Abbiamo un problema di 3/4. Lo abbiamo sempre avuto, ma i calci di Dominguez lo hanno sempre coperto. Non me la sento di prendermela con Bortolami (il capitano): se oggi abbiamo la disciplina necessaria per non concedere tanti calci piazzati e giocare in 14 per lungo tempo è anche grazie a lui. Il problema è che i nostri 3/4 non si muovono come 3/4 e il loro gioco non è parte integrante del gioco della squadra: sono lasciati lì come tanti Vieri, sperando che inventino qualcosa quando hanno la palla. Ma sono tanto agili ed abili nel placcaggio quanto il suddetto calciatore: è un problema di sviluppo tecnico dei nostri giocatori che temo venga ignorato dai club.