Sondaggio.

[nambereit]

Sport di massa?
<BR>
<BR>e carrara? e asti? e viggiù? e spotorno? e vigolo vattaro? e cagnano di poiana maggiore? e san giorgio della richinvelda?
<BR>

[Soldatojocker]

NO, perchè son snob.
<BR>
<BR>

[Midmind]

NO.perchè in italia non siamo pronti per uno sport che pone come regola principe non scritta la lealtà..............!Nel Calcio si fanno certe bastardate(ve lo dico io che ci ho giocato).Se diventiamo un popolo civile perchè no....ma ora mis embra prestissimo per pensare al rugby come sport di Massa.certo che qui è difficle giocare o seguire il rugby........un campo di calcio lo trovi ovunque ...per un campo di rugby ho bisogno di un navigatore satellitare...manca solo chre li camuffino come i rifugi nucleari..........!UNO CHE PARLO DA NAPOLI.

[alessandroviola]

secondo me il rugby può diventare uno sport di massa (in Italia, per esempio) senza riunciare ai suoi valori base, ma è necessaria una imponente e benissimo organizzata e pensata (usando il cuore e il cervello) campagna di comunicazione che permetta al rugby di arrivare alla massa senza tradire se stesso. Lavoro non facile al quale (se crediamo che il rugby sia lo sport del \"fare\" e non solo quello del \"parlare\") dobbiamo tutti dedicarci secondo quello che ci suggerisce il cuore.

[Tanu]

Il rugby non può - almeno al momento - essere uno sport di massa; questo perchè è uno sport x sportivi e gli italiani non sono tali x cultura, perchè a scuola non si fa educazione motoria o si fa finta di farlo, e per tutta una serie di motivi anche etici che non ci appartengono come popolo, dove prevale ancora la cultura che premia non l\'intelligente ma il furbo, non il perseverante ma chi imborglia x prendere le scorciatoie. Il rugby è una bellissima metafora della vita, basata su sacrificio e sudore: finchè la cultura imperante è quella televisiva che ci martella con messaggi che mirano alla costruzione di un popolo di calciatori e veline senza cervello, il rugby resterà uno sport per pochi che lo praticano o lo hanno praticato o hanno vissuto in paesi rugbistici assimilandolo per osmosi.

[KAIL]

a domanda rispondo: DIPENDE
<BR>
<BR>in italia sport di massa significa qualcosa che assomiglia al calcio. allora la risposta è più NO che SI
<BR>
<BR>ma se spostiamo la cosa ad altri paesi, il rugby è uno sport di massa in irlanda, in galles, in australia, in nuova zelanda e, in parte, in scozia e ininghilterra . e allora la mia risposta è decisamente SI.
<BR>
<BR>visto che dipende ?
<BR>
<BR>per tornare al paragone col barolo (alla fine son piemontese) dico che il barolo nasce in italia perchè qui c\'è una certa cultura diffusa del vino e quindi dove c\'è cultura diffusa ci sono prodotti di qualità ( am anche cagate, certo)
<BR>
<BR>e infine un discorso a parte sullo snobbismo, di cui mia moglie mi accusa ogni volta che parlo di rugby, salvo poi seguirmi a twickenham: si: così com\'è in italia son contento di essere un po\' snob. ma è di nuovo tutto un discorso di situazioni. in iralanda andavo in giro (cioè al pub) a parlare di rugby ed ero semplicemente uno dei tanti. e andava benissimo.
<BR>
<BR>alla fine h fatto un casino.ma confido nella vostra immaginazione e spero capirtete qualcosa. se poi capirete ciò che io avevo in mente è anche meglio
<BR>
<BR>ciao

[gurubest]

Per quanto ancora il rugby potrà rimanere confinato in ambiti ristretti, con pochi veri appassionati e praticanti, insomma l\'antitesi di uno sport di massa, lo sa solo Dio.
<BR>O meglio lo sappiamo tutti: finchè qualcuno che ha in mano i Media, leggi Murdock, Berlusca e gente simile, non fiuterà l\'affare dopo aver scatenato orde di sondaggisti (e chi mi dice che il promotore di questo 3D non sia il buon Pilo che tenta di risollevare le proprie sorti?) nonchè di analisti economici etc.
<BR>Certamente potranno farlo a bell\'agio solo se ci sarà un bacino d\'utenza solleticato dalle vittorie. Perchè son queste che contano
<BR>alla fine. \"Meglio il primo nel villaggio che il secondo a Roma\".
<BR>Il popolo ama i vincenti. Gli italiani poi, come diceva il buon Flaiano, \"Son sempre pronti a correre in soccorso del vincitore\".
<BR>Questo sarà il vero, grosso ostacolo. Presentare una immagine VINCENTE. Riuscire a far abbinare nelle menti il concetto binomico Rugby-Vittoria. Il resto verrà da sè, come una diga che si rompe.
<BR>Difficile questo accada però finchè la Ns nazionale prende sonore batoste. Forse anche questo può essere un motivo della grande attenzione sollevata in questi ultimi tempi sul destino degli azzurri.
<BR>Ma anche a questo problema, se i risultati dei sondaggi e i pareri degli analisti saranno positivi, si porrà rimedio prima o poi: statene certi!
<BR>Solo quando questo accadrà; quando quel giorno verrà e ci sveglieremo bombardati da immagini collegate alla palla ovale sui giornali,sulla TV e per strada, solo da allora potremo vedere gli effetti del rugby \"di massa\".
<BR>Ora come ora ai \"residuati\" par mio, i quali non possono controprovare il fenomeno non ancora avvenuto, rimarrà soltanto da sperare che il giorno del cambiamento sia un bel po\' in avanti nel tempo.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>

[Petolo]

Il paragone con il barolo calza ancor piu\' di cio\' che l\'abominevole uomo delle nevi pensa (a proposito, te li sei tagliati i capelli o no?)
<BR>
<BR>La ragione principale del suo alto prezzo, infatti, non e\' questione di produzione di massa o di elite del pur ottimo e prezioso ceppo di nebbiolo. E\' la paziente tecnica di vinificazione, che richiede spaziose cantine, botti pregiate, e soprattutto tempo: 3 anni di invecchiamento per quelli meno ricercati, ma a volte anche 5 o 6 anni prima di passare alla vendita.
<BR>
<BR>In altre parole, si puo\' anche passare a una produzione di massa del barolo, ma il risultato e\' che si spenderanno molte risorse per risultati che arriveranno solo 5 anni dopo, oppure si produrra\' zirriagga (scusate il dialetto) che di barolo ha solo il nome.
<BR>
<BR>Pazienza, ci vuole pazienza. Non si puo\' avere tutto subito. Come nel rugby.