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Non lo so, Pier. Di certo Bigio ci ha reso partecipi di uno sfogo un pò amaro e sono sicuro che in cuor suo sa che la sua domanda è retorica. Peraltro, credo che più che raccontargli esperienze vissute, valga ricordargli come alla fine \"chi la dura la vince\".

pam

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 11-05-2005 alle ore 13:12, Bigio wrote:
 Sono un po di anni che mi domando a chi serva il settore propaganda, in particolare per le piccole società di A e di B.
 Non credo come serbatoio per le prime squadre, tanto comprano argentini appena possono
 Non credo solo per la penalizzazione dei punti (basterebbe mettersi tutti d\'accordo e partire tutti con l\'handicap).
 
 Forse che serva a pagare i giocatori della prima squadra....in particolare gli stranieri?
 Bgo
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>...prendi un po di ragazzini...gli ricicli le vecchie magliette.... li fai giocare un po e gli fai girare la domenica tutta la Regione ovviamente a loro spese....poi organizzi un torneo...fai qualche soldino...e ci paghi le spese della prima squadra....
 sono stato troppo cattivo?
 Bgo

MA COSA DICI??????Non so assolutamente tu quale club frequenti,ma posso parlarti per il mio.Non solo i bambini non pagano per venire a giocare,ma hanno ricevuto pure una bella muta nuova(GRATIS) e questo non perchè io sia un club ricco,ANZI,ma proprio perchè ,a differenza di ciò che hai scritto,la propaganda, il settore giovanile E\' il futuro dei club!!!!!Ma come puoi pensare che tutti VOGLIANO gli argentini?I bambini,i ragazzi,se seguiti da dei bravi allenatori ,possono riuscire a dare il loro meglio!!!!Non è che se non sei argentino non sai giocare a rugby!!!!!!La mia società manda avanti dalla prima squadra al settore propaganda pagando tutto, pure i pulmann.....MA CHI DICI????

Anch\'io conosco realtà dove i bimbi non pagano per giocare...e neanche quelli più grandi!

E confermo quello che dice first, danno anche la muta gratis!

Ammesso che servano altri argomenti a favore del settore propaganda, vi ricordo che la Capitolina è nata e cresciuta inzialmente come società di \"mini-rugby\". Esclusivamente di mini-rugby. All\'inizio addirittura non c\'era nemmeno la U14.
 
 I campi sportivi e gli impianti sono stati acquisiti per il mini-rugby e per la giovanile che nel frattempo era \"arrivata\". Di seniores non se ne parlava se non in termini di \"prospettive future per i nostri ragazzi\". Questo passo importante è stato fatto non per manie di grandezza, velleitarismo o disponibilità economiche (di sponsor c\'era davvero poco!). Ma perchè il lavoro fatto stava dando degli ottimi risultati non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche da quello qualitativo. Tra i numerosi e prestigiosi riconoscimenti ottenuti, ricordo la bellissima vittoria al torneo Bottacin, credo mai vinto prima da una squadra del \"centro-sud\".
 Poi, soltanto a club consolidato, è arrivata la prima squadra ed inizialmente solo come esperimento. Il resto è cosa nota.
 
 P.S. Inutile dire che le ottime performances dell\'URC in serie A, dipendono anche dall\'avere una panchina \"lunga\" (molto lunga: c\'è anche la squadra di serie C). Dall\'altro anno sono arrivati tra i seniores i ragazzini vincitori del Bottacin (e campioni Italiani U19 del 2003), scusate se è poco.....

Certamente una domanda così pone parecchi dubbi, e precisamente:

Il settore propaganda serve alle piccole società per programmare un futuro \"fatto in casa\" ed evitare lo sperpero in cerca di \"stranieri\" (intesi come non locali;

E\' il momento prioncipale per conoscere i genitori e spiegare il vero ed unico significato di questo SPORT - LA LEALTA\' -;
 :-Y Non è assolutamente il modo di rifinanziare la squadra principale, anzi uno stimolo per dare un\'esempio concreto;

Ora parlo della realtà di Bergamo:
 Settore propaganda con circa 60 tesserati, tutti pagano regolarmente la quota d\'iscrizione (leggermente inferiore agli altri), con la quale viene fornito tutto il materiale occorrente ed una assicurazione integrativa, vengono organizzate le trasferte, esempio Roma per Italia Vs Galles.
 Tutte le entrate derivanti dalle quote o dai tornei servono per finanziare manifestazioni legate al minirugby, scule, fiere e manifestazioni di piazza.
 Tutto viene fatto con passione e professionalità, non ci interessa sapere se l\'U7 o U11 ha vinto, ma se si sono divertiti!
 Forse la federazione dovrebbe penalizzare ulteriormente chi non promuove il minirugby ed aiutare economicamente chi lavora nell\'ambito delle giovanili, esempio le cessioni dei diritti ecc. (penso si chiamino così).

Saluti ovali a tutti!

Penalizzare ulteriormente chi non lo fa, x\' non ha le persone, non ha i soldi, non ha le strutture e magari gioca su campi prestati qua e là, vuoi da altre società, vuoi da altri sport, faticando già a far allenare una prima squadra?
 Non sarebbe forse meglio aumentare i finanziamenti per quelle società che presentano dei progetti concreti, sia per la creazione di un settore propaganda, che per l\'edificazione e risistemazione di strutture (servono campi, spogliatoi e Club House prima). Magari favorendo in un\'eventuale graduatoria dei progetti finanziati le squadre di nuova formazione e le zone a bassa densità di rugby, con un apposito contributo.
 Ovviamente ci vorrebbero dei commissari che controllino...

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 11-05-2005 alle ore 14:01, alby wrote:
 sarà come dici tu bigio, ma io non ho mai sentito di bambini che pagano per giocare a rugby......
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Io invece sì e lo ritengo una cosa giusta pagare una quota di iscrizione a inizio campionato. Ma non serve certo per mantenere la prima squadra

Concordo con Orme: è giusto pagare una quota anche perchè le cose \"regalate\" vengono percepite come scadenti: non a caso, gli sport più popolari hanno quote di iscrizione ben più alte del rugby (a Monza si va dai 600€ del calcio ai 350 del basket e pallavolo ai 140 del rugby). Concordo in pieno con la filosofia degli amici di Bergamo, non a caso da un paio d\'anni lavoriamo ottimamente con loro. A Monza tre anni fa il rugby stava chiudendo e si decise di ripartire dai ragazzini: oggi abbiamo 200 giocatori tesserati, una A femminile, un terzo posto in C maschile, U17 fuori di un soffio dai play-off e un settore propaganda con una settantina di tesserati: partire dalla base paga!!!

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 12-05-2005 alle ore 08:10, Tanu wrote:
 Concordo con Orme: è giusto pagare una quota anche perchè le cose \"regalate\" vengono percepite come scadenti: non a caso, gli sport più popolari hanno quote di iscrizione ben più alte del rugby (a Monza si va dai 600€ del calcio ai 350 del basket e pallavolo ai 140 del rugby). Concordo in pieno con la filosofia degli amici di Bergamo, non a caso da un paio d\'anni lavoriamo ottimamente con loro. A Monza tre anni fa il rugby stava chiudendo e si decise di ripartire dai ragazzini: oggi abbiamo 200 giocatori tesserati, una A femminile, un terzo posto in C maschile, U17 fuori di un soffio dai play-off e un settore propaganda con una settantina di tesserati: partire dalla base paga!!!
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 MEDITATE GENTE MEDITATE (soprattutto i fautori della teoria che per crescere bisogna dare tutto AGGRATIS)

Sono assolutamente d\'accordo con Orme!
 Nel Noceto le quote sono crescenti per categoria (da un minimo di 50€ annui per l\'U7 ad un max. di 160€ per la U17, mi par di ricordare). La logica è quella di incentivare a provare ad iniziare. Per contro, nel calcio si parla di 250/300€ annui.
 Per i ragazzi fuori dal comune di Noceto è previsto un servizio di pulmini che prelevano e riportano i ragazzi prima e dopo gli allenamenti. Le scarpe ognuno se le compra! Avevamo iniziato la \"banca delle scarpe\", dove si portavano le scarpe bullonate usate diventate ormai piccole e si potevano prendere altre scarpe più grandi della medesima provenienza. Soprattuto per la categorie più piccole l\'idea era geniale perchè si sa con qualta rapidità i bambini crescono e quindi fanno in tempo a sfruttare ben poco le scarpe tecniche. La cosa è morta rpidamente perchè, alla fine, nessuno vuole mettersi le scarpe usate. Mah!?
 Detto ciò si fa presto a capire che tra mute da gioco (sono resistenti d\'accordo, ma ogni 4/5 anni bisogna rifarle), qualche tuta, i palloni, la gestione dei pulmini, i costi di iscrizione ai tornei, i costi delle trasferte e qualche \"nano\"terzotempo...il settore non solo non finanzia il club, bensì ne utilizza GIUSTAMENTE le risorse.
 pam

Ma avendo un campo in terra ,non posso fare pagare!!!!! Concordo invece con l\'idea di THAKER.

facciamo una serie c per le vere squadre.
 una c2 per le squadre espoirs.
 una serie d dove mettere le realtà che vogliono soltanto calcare il campo e puntare sicuri al terzo tempo,con l\'unica obbligatorietà di avere un campo da gioco,anche in affitto,per almeno 5 anni,secondo mè è una mossa che potrebbe portare i suoi frutti e impegnare(anche solo finanziariamente,ma già al secondo anno molti vorranno sfruttare l\'occasine di avere un campo!)persone magari all\'inizio solo tentate dall\'aura del rebi,a vedere se anche il figlio possa essere interessato alla cosa,e il figlio portare un\'amico per vedere se la cosa lo potrà interessare,e l\'amico portare la sorella e la sorella l\'amica e magari dopo 5 anni ci potrà essere una nuova squadra....oppure no,ma comunque mi pare una cosa più reale da tentare che l\'approccio \"di superficie\" che mi appare la moda dell\'anno della celtic.
 esprimo pareri e come tali vanno visti.
 
 
 
 
 ciaooo

Bear, io e te dovremmo proprio parlarne davanti ad una buona birra....

Il settore propaganda è fondamentale, per il fututo del rugby.
 Si comincia nelle scuole a 7 anni, per cercare di rinfoltire, il vivaio,
 vedi il Gispi Rugby Prato, dove ha una U7, due U9, una U11,e via, e via...
 e l\'ambizione di questi tigrotti di 7/8/9 anni, e quella di far parte di quella squadra, che si è vero oggi ha diversi stranieri,(sto parlando dei Cavalieri Prato)ma che ogni domenica, li fà sognare, e loro devono sognare, anche perchè, sicuramente, visti i risultati, la tendenza, sarà sicuramente a coltivare il nostro vivaio.
 E tra Sabato e Domenica 14/15 Maggio, saremo l\'U7,U9,U11,U13
 a Treviso per il Torneo di Topolino.
 E sono più che sicuro, che tra i nostri piccoli grandi uomini, c\'è sicuramente, diversi di loro, che rappresentano il futuro dei Cavalieri Prato.
 Saluti Michelone

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 12-05-2005 alle ore 16:23, pamagri wrote:
 Sono assolutamente d\'accordo con Orme!
 Nel Noceto le quote sono crescenti per categoria (da un minimo di 50€ annui per l\'U7 ad un max. di 160€ per la U17, mi par di ricordare). La logica è quella di incentivare a provare ad iniziare. Per contro, nel calcio si parla di 250/300€ annui.
 Per i ragazzi fuori dal comune di Noceto è previsto un servizio di pulmini che prelevano e riportano i ragazzi prima e dopo gli allenamenti. Le scarpe ognuno se le compra! Avevamo iniziato la \"banca delle scarpe\", dove si portavano le scarpe bullonate usate diventate ormai piccole e si potevano prendere altre scarpe più grandi della medesima provenienza. Soprattuto per la categorie più piccole l\'idea era geniale perchè si sa con qualta rapidità i bambini crescono e quindi fanno in tempo a sfruttare ben poco le scarpe tecniche. La cosa è morta rpidamente perchè, alla fine, nessuno vuole mettersi le scarpe usate. Mah!?
 Detto ciò si fa presto a capire che tra mute da gioco (sono resistenti d\'accordo, ma ogni 4/5 anni bisogna rifarle), qualche tuta, i palloni, la gestione dei pulmini, i costi di iscrizione ai tornei, i costi delle trasferte e qualche \"nano\"terzotempo...il settore non solo non finanzia il club, bensì ne utilizza GIUSTAMENTE le risorse.
 pam
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Ollalla, mi sembra di essere a casa mia. Queste sono le situazioni che ti fanno ben sperare.

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A chi serve il settore propaganda?