Nuovo torneo Nations Championship

[PierreLaBuscagne]

sempre l' Articolo Quinto. Il quale stabilisce , che se applicato, un top player all'uopo, possa disputare anche 40 top match a stagione conteggiando i minuti reali giocati effettivi.

[jpr williams]

sempre l' Articolo Quinto.

Credo che ormai non sia più il quinto, ma il primo ed unico

[italicbold]

40 partite a stagione, con minuteggio completo, significa il mattatoio.
Compresi gli allenamenti significa che, per quanto il fisico possa esser strutturato, un giocatore top passa 10 mesi l'anno continuativi a prendere tranvate in ogni parte del corpo, compresa la testa. Il dopo carriera sarà sicuramente simpatico.
A questo va aggiunto anche la questione soldi. I giocatori del campionato francese, soprattutto quelli importanti, cominciano ad accorgersi che una carriera è un attimo e che del flusso di denaro che arriva sul rugby quello che arriva nelle loro tasche non è poi la fetta più importante.
E' di qualche settimana fa la polemica innescata da Dupont sul Salary Cap che lo penalizza particolarmente, soprattutto per quanto riguarda le sponsorizzazioni.

[Ilgorgo]

Ma non è stata fatta di recente una norma che impone per ogni giocatore un limite di partite all’anno, un numero massimo di weekend di gioco di fila, un limite di allenamenti con contatto (come faranno a controllare non so) e un periodo minimo di stacco tra una stagione e l’altra? Mi pareva di aver letto una cosa del genere. Ma forse era solo una proposta

[Consulente 3]

Sinceramente, non credo che questa modifica porterà un beneficio risolutivo alle casse delle federazioni — tutte in difficoltà e ormai pronte a vendere qualsiasi cosa sia vendibile. In compenso, penso che il rischio reale sia quello di affossare i campionati nazionali, incluso il Top 14 che, pur apparendo in buona salute, da anni fatica a mantenere il ritmo.

Sul beneficio delle casse, vedremo, ma credo che invece ci sara' e sara' rilevante.

Poi e' vero, si rischiano di affossare i campionati nazionali. Come dicevo nel post precedente, se vogliamo fare questo dobbiamo rassegnarci all'idea che il vero Rugby di alto livello e' quello internazionale e tutte le strutture nazionali lavorano con lo scopo principale di mettere in campo una squadra nazionale competitiva. Tradotto: l'obiettivo principale delle squadre non e' piu' vincere un campionato o una coppa ma preparare giocatori per la nazionale. Certo molti avranno da ridire e anche io non sono molto contento, ma forse e' il male minore.

Poi si potrebbero inventare delle misure di mitigazione sotto il livello internazionale, per esempio:

• Partite di 60 minuti durante la regular season
  15 giocatori in panchina in modo da avere piu' cambi, da utilizzare tutti per almeno 10min.
  Introdurre delle protezioni vere per le aree piu' sollecitate del corpo
  Ulteriori modifiche regolamentari sul placcaggio nelle serie inferiori

In effetti le partite che un professionista puo' giocare in sicurezza nel Rugby sono proprio poche e qualcosa bisognerebbe fare comunque.

[jpr williams]

nazionale. Certo molti avranno da ridire e anche io non sono molto contento, ma forse e' il male minore.

Per pura curiosità, se questo è quello minore, quale sarebbe quello peggiore?

[PierreLaBuscagne]

Diventeremo un baraccone alla Rollerball e non escludo in futuro qualche affiliazione con "Enhanced Games" come Rugby 2.0

[menton]

Come in ogni altro ambito, non solo sportivo, manca oggi il senso de limite.
Anzi sia il senso, sia il limite.
Abbiamo già tornei internazionali di ogni tipo, livello e genere.
Non sento il bisogno di aggiungere altro.
Anzi, andrei nella direzione opposta.
La sicurezza dei giocatori è solo un feticcio.
Vuoto.

Un vecchio.

[Consulente 3]

Per pura curiosità, se questo è quello minore, quale sarebbe quello peggiore?

Continuare a vivacchiare con il Rugby professionistico come e' adesso. E' uno sport che non ha una base di pubblico ed interesse non sufficiente a sostenere un movimento se non in un ristretto numero di paesi. Ci sono tanti motivi e non ne parlo ora.
Se vogliamo diffondere il Rugby, a tutti i livelli e in tutte le latitudini, occorrono grandi storie sportive e qualita' dello spettacolo innanzitutto. Questa iniziativa mi sembra un passo nella giusta direzione.

Comunque se non hai cambiato idea negli ultimi anni, so che non sei d'accordo con questo approccio, quindi ok, niente di male, ne prendiamo entrambi nota.

[Ilgorgo]

Un mese e mezzo fa World Rugby ha pubblicato questa guideline: 30 partite al massimo all’anno per giocatore.
https://www.world.rugby/news/1017767/wo ... guidelines

Se capisco bene è però solo una guideline, senza l’ambizione di divenire norma. Un suggerimento a club e federazioni su come dovrebbero comportarsi

La sicurezza dei giocatori è solo un feticcio.
Vuoto.

Sono state varate varie norme in questi ultimi anni con lo scopo di proteggere i giocatori, anche sacrificando parte dello spettacolo

[jpr williams]

Continuare a vivacchiare con il Rugby professionistico come e' adesso. E' uno sport che non ha una base di pubblico ed interesse non sufficiente a sostenere un movimento se non in un ristretto numero di paesi. Ci sono tanti motivi e non ne parlo ora.
Se vogliamo diffondere il Rugby, a tutti i livelli e in tutte le latitudini, occorrono grandi storie sportive e qualita' dello spettacolo innanzitutto. Questa iniziativa mi sembra un passo nella giusta direzione.

In un certo senso concordo.
Se pensiamo/vogliamo (anzi, pensate/volete) che il rugby sia uno sport uguale a tutti gli altri e che la sua diversità divenga, come tanti dicono, un falso mito, sicuramente la strada da percorrere è proprio quella. Eventi artificiosi, fuffa, gran quantità di partite, snaturamento del gioco per renderlo appetibile alle bestie che non hanno voglia di applicarsi per capirlo e si annoiano durante i reset delle mischie, più frequenti interruzioni del gioco per infarcire le partite di spot, imbecilli che al microfono allo stadio ululano minchiate per aizzare la plebe e musica delcazzo sparata nelle orecchie della gente a volume rave party.
Si, la strada è quella, altrimenti si rischia che resti solo uno sport di nicchia.
Che non capisco quale vulnus sia.
Come se fosse obbligatorio per ogni sport diventare un baraccone che sforna miliardi

Comunque se non hai cambiato idea negli ultimi anni, so che non sei d'accordo con questo approccio, quindi ok, niente di male, ne prendiamo entrambi nota.

Ovvio. Ma le idee diverse sono fatte per il confronto, altrimenti basta andare su truth e lì c'è tutta l'univocità che si vuole

[Consulente 3]

Si, la strada è quella, altrimenti si rischia che resti solo uno sport di nicchia.
Che non capisco quale vulnus sia.
Come se fosse obbligatorio per ogni sport diventare un baraccone che sforna miliardi

Non e' obbligatorio sfornare miliardi. Guarda, per contesto, io sono un socialista per cui affidarmi al mercato per qualsiasi cosa, anche per il Rugby, tende a farmi venire l'orticaria, ma pragmaticamente non vedo altra soluzione.

Il mio obiettivo, e quello dell'appassionato medio di sport, credo di interpretare, e' quello di poter vivere grandi storie sportive con grandi emozioni, cioè vedere un gioco di qualità ma anche, ed e' cruciale, avere una possibilità di vincere.
Oggi il Rugby NON produce grandi storie perché le competizioni al vertice se le giocano la solita decina di squadre. L'ultima grande storia e' stata il miracolo di Brighton. Di miracoli così ne vorrei uno o due ogni anno ma un Rugby strutturato come e' oggi non li produce e non li produrrà mai. Le gerarchie cambiano con troppa lentezza.

Io credo che la qualita' dello spettacolo sportivo che vediamo oggi nel Rugby non e' paragonabile a quella che si vede in altri sport esattamente perché il Rugby è uno sport di nicchia. e siccome non voglio snaturare il gioco o semplificarlo, mi piace cosi' come e' e mi infastidiscono i frequenti cambi di regolamento, l'unica strada possibile passa per una maggior diffusione che richiede, in un circolo virtuoso, grandi storie di sport con quello che abbiamo adesso a disposizione. Il nuovo torneo e' un buon passo, credo, in questa direzione.

Invece a te piace essere di nicchia... beh sono due visioni incompatibili. Vedremo come andrà a finire in futuro.

PS: sono appena tornato, non farmi subito faticare così

[jpr williams]

PS: sono appena tornato, non farmi subito faticare così

E' il dazio che le persone intelligenti come te è giusto che paghino.
Il rugby ha prodotto grandi storie per tutta la sua esistenza. E' una miniera di grandi storie.
Il professionismo produce fatturati, non storie e spesso le storie che produce sono puro marketing

[Consulente 3]

E' il dazio che le persone intelligenti come te è giusto che paghino.
Il rugby ha prodotto grandi storie per tutta la sua esistenza. E' una miniera di grandi storie.
Il professionismo produce fatturati, non storie e spesso le storie che produce sono puro marketing

Sul fatto che io sia intelligente ti sbagli di grosso, sono come ChatGPT, fingo molto bene...

Poi, non posso esimermi dal chiederti quali sono le grandi storie per te, e se lo sono anche per altri, magari non cosi' appassionati.

[jpr williams]

Accidenti, e come faccio, ce ne sono centinaia.
Boh, mi viene in mente la Nazionale scozzese che nel 5 N del dopoguerra era senza maglie e scese in campo a Parigi a torso nudo, sul Galles degli anni '70 si possono scrivere libri (e ne hanno scritti), gli Originals degli AB's, boh, ce n'è una caterva e tutte ricche di fascino ed epica