Un paio d'idee per lo sviluppo del Rugby

zorrykid · Messaggio da **zorrykid** » 15 dic 2005, 10:02

Ecco un bel vespaio!!! Caro XT, portare il rugby dove non c'è? Preplessità più assoluta. Indubbiamente se uno non vuole concorrenza, del tipo vendo frigoriferi dove c'è un mercato libero? Al polo sud non esistono rivali, ma mi sembra difficile fare una vendita. Non è meglio vendere dove esiste un mercato? Non sarebbe meglio curare la propaganda nelle regioni dove la parola rugby è già una realtà? Non so da quanti anni non si gioca con la Nazionale in Veneto. Bel piffero di propaganda. La cultura rugbystica? Cos’è una cosa che si mangia? Sembra che la mancanza di una base sia prettamente culturale. Un esempio su tutti, il wrestling. Una baracconata che è seguita da tutti gli adolescenti, che conoscono i nomi dei campioni. Provate a domandare il nome dei giocatori della nazionale ad un vostro under 17. Il motivo del successo è dovuto ad una visibilità televisiva in un orario per ragazzi. Pensare che la gente metta piede su un campo perché raccontiamo che il nostro è: uno sport di valori, una famiglia, bla bla, è pura utopia. Anche in Nuova Zelanda organizzano manifestazioni per avvicinare i ragazzi al rugby. Volete fare qualcosa? Se organizzate una festa verranno centinaia di persone, se organizzate un torneo di rugby verranno le solite persone. Fatevi conoscere, è la cosa più importante.

Tanu · Messaggio da **Tanu** » 15 dic 2005, 10:49

Ciao Zorry, volevo solo puntualizzare che la Nazionale non gioca in Veneto perchè nessuna società veneta si candida x ospitarla.
 Mi sembra ingiusto colpevolizzare sempre la FIR (non mi riferisco al tuo intervento nello specifico) anche x cose di cui non ha colpa.

Cicciopa · Messaggio da **Cicciopa** » 15 dic 2005, 10:52

porto l'esempio della Sardegna.
 abbiamo due poli sinnai e capoterra da una parte, e alghero, in primis in Sardegna, e sassari dall'altra.
 le uniche altre due realtà olbia con, purtroppo, molti problemi e carbonia quasi se non estinta del tutto per via del calcio.
 nuoro potrebbe vivere una bella e in prospettiva buona stagione di coltivazione dei vivai o di una squadra, con la partita under 25 italia inghilterra, se questa saprà accendere negli animi di "qualcuno" il desiderio di portare il verbo della palla ovale.
 ed infine oristano anch'essa sulla carta buone potenzialità.
 ma se a tutto questo non corrisponde la volontà di chi ha il potere gestionale e quindi anche monetario... cosa possiamo fare?
 ci spacchiamo nelle scuole cerchiamo di educare "nuovi adepti".. ma credetimi è veramente dura... :-W

pier12345 · Messaggio da **pier12345** » 15 dic 2005, 11:19

Potete allargare il base tutto che volete...
 potete investire un monton dei soldi en pubblicita...
 
 tutti idea ottime..PERO che non cambia nulla del sostanza del problema del rugby en Italia...
 
 Il rugby en italia e totalmente fragmentato..senza una idea chiaro ,,con tutti remando nel stesso direzione.
 
 Il modo di avere gestito ( o NON gestito) il rugby en Italia da 2000 e veramente patetico.
 
 Non importa quanti "Tesserati" ci sono en un movimiento...il importante e come si gestice i Tesserati.
 
 Senza un campionato U-21 ( proprio surrealista)...senza Academie per i giocatori fra 19-22 anni.. e senza Sqaudre Regionali....ed il continuo emmigrazione dei migliori giocatori Italiani....
 senza tutto questo....e quasi impossibile che I clubs ..da soli..possono incrementare la competitivita del rugby Italiano.
 
 Quando Federazioni...come Irlanda o Scozia..con MOLTO meno soldi che La Fir sta investendo fortemente nel rugby...cosa fa la FIR?

pullo · Messaggio da **pullo** » 15 dic 2005, 11:23

credo che il punto focale sia l'insegnamento del rugby, che dovrebbe essere svolto in tutte le scuole, magari a partire dalle medie. e poi bisogna istituire corsi per diventare allenatori.
 
 per quanto riguarda le alte sfere, concordo con l'idea del rugby come una "famiglia di amici", vale a dire la promozione del terzo tempo, partite delle under prima del match di super 10...
 e poi bisogna promuovere le zone del centro e del sud, o comunque meno conosciute, con iniziative più incisive(far ospitare le partite della nazionale serve poco o nulla).

zorrykid · Messaggio da **zorrykid** » 15 dic 2005, 11:25

Ciao Tanu, conosco bene come stanno le cose. Ma penso sia una cavolata che il rugby italiano deve essere subordinato alle decisioni dei club. Se la FIR non si impone su queste cose!! Lo scalino tra club e nazionale è troppo alto. Molti mi parlano di un movimento piramidale, il concetto è giustissimo, ma qui la realtà è diversa. In NZ ad esempio, alla base club e scuole, NPC, super 12 ed al vertice gli AB. Qui da noi club e nazionali.

Tanu · Messaggio da **Tanu** » 15 dic 2005, 11:55

Zorry,
 sfondi una porta aperta sul discorso scuole. Quest'anno noi del Monza lavoreremo con quasi 2.000 ragazzi dai 6 ai 12 anni delle Scuole di Monza e dintorni, per noi è l'investimento più importante mai fatto x lo sviluppo e - credimi - ci sono voluti anni di lotte x far capire a tutti i consiglieri del Club che se vogliamo crescere ci vuole pazienza e dobbiamo partire dalla diffusione di cultura rugbistica. Però, il passo lo abbiamo fatto nel momento in cui abbiamo trovato gli educatori giusti, altra nota dolente: ce ne sono pochi di veramente validi ed è questo su cui insistere. Per finire, una riflessione per Pier e tutti gli altri: è troppo comodo lamentarsi della FIR (a volte a ragione, altre a sproposito): la FIR in fondo siamo tutti noi e alle volte ci manca la volontà di provarci, aspettando che sia sempre "mamma FIR" a fare il primo passo, ma sta a noi Club stimolarli. Io ho vissuto situazioni frustranti in passato, finchè mi sono rotto i c... ed ho chiamato le alte sfere della FIR: ebbene, ho sempre trovato disponibilità all'ascolto e supporto alle idee che abbiamo sottoposto, se valide. Forse il problema non è solo il vertice, ma anche una base troppo incline a piangersi addosso.

zorrykid · Messaggio da **zorrykid** » 15 dic 2005, 12:14

Bravo, una base che pensa al proprio orticello che a volte non da frutti

cathsau · Messaggio da **cathsau** » 15 dic 2005, 13:12

scusatemi signori se mi inserisco, ma e´ proprio quello che intendevo dire nel mio msg precedente, se ognuno di noi guarda al proprio orticello non si va da nessuna parte, chi ha piu´ mezzi viene fuori, ma siccome e´ fortemente localizzato si perdono innumerevoli potenzialita´, io penso che la federazione dovrebbe cercare il modo di coinvolgere di piu´ le scuole, a livello nazionale, non mi preoccuperei molto degli altri sport, come livello di cultura sportiva siamo anni luce indietro ai paesi anglosassoni, non potremo, almeno nei prossimi trenta anni avere una base cosi´ vasta come la loro, ma e´ bene cominciare a far crescere i bambini con suddetta cultura, solo cosi´ ci si potra´ avvicinare alla vita da rugby, sempre che quest'ultimo rimanga tale, ma questo e´ un'altro discorso.

THAKER · Messaggio da **THAKER** » 15 dic 2005, 13:56

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 15-12-2005 at 12:14, zorrykid wrote:
 Bravo, una base che pensa al proprio orticello che a volte non da frutti
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Vero ma lo sviluppo dell'agricoltura necessita dei consorzi agrari, oltre che soppiantare il latifondo con l'introduzione della piccola proprietà sfruttata in modo intensivo.

Okkio · Messaggio da **Okkio** » 15 dic 2005, 18:14

Le scuole, le scuole !!! La federazione deve spingere qui altrimenti non si va da nessuna parte.

GiorgioXT · Messaggio da **GiorgioXT** » 15 dic 2005, 22:16

Per Tanu : il lavoro di Monza per la partita della nazionale i risultati li ha dati eccome !! tanto per fare un paragone, basterebbe vedere le presenze negli stadi in serie A calcistica in condizioni simili .
 
 La prima mia idea é "terra terra" , se ad una partita importante riusciamo ad aggiungere delle cose che permettano ad una famiglia di passare una mezza giornata all'aperto divertendosi e senza spendere molto avremo messo forse il primo mattone ...senza conoscere niente del Rugby é anche difficile pensare di mandarci i figli (specie se non si di zone di "tradizione" ..al proposito farò un post specifico);
 Noi non abbiamo un prodotto di spettacolo come il Wrestling nato e pronto per la televisione, con numeri di audience che permettono investimenti pubblicitari molto pesanti ...solo la promozione del WWE da parte mediaset é stata valutata a >10 milioni di euro...; però se riusciamo ogni quindici giorni a costruire una sorta di festa/sagra di paese già dove si gioca si può ragionevolmente pensare di ricavare 5-10000 euro che potrebbero essere un bell'aiuto per i club , oltre a creare un volano di passaparola che può creare un flusso interessante con delle ricadute positive per tutti.
 
 Se riusciamo a far avvicinare più gente al Rugby sono certo che almeno il 50% ne rimarrà conquistato, se aspettiamo che la televisione (o la comunicazione in generale) si muova di sua iniziativa ...possiamo invecchiare tranquilli.
 
 Questo non risolve di certo i problemi della nostra competitività , però permetterebbe - DOVUNQUE - di irrobustire le strutture esistenti senza essere legati alle possibilità degli sponsor (senza contare che anche solo affluenze di 2/3000 persone ad evento sono interessanti...) e a medio termine di rafforzare i clubs esistenti e rendere possibile la nascita di nuovi , per fare questo non sono indispensabili grandi cose né imprimatur dall'alto che dettino la linea.
 
 Per la competitività c'era l'altra mia idea, quella di spingere sulle giovanili ...ma nessuno l'ha commentata ! e si che se pensiamo che ormai in quasi tutte le scuole medie più della metà degli studenti vanno a fare vacanze studio per la lingua in UK ... vuol dire che se organizzata in modo intelligente le famiglie potrebbero anche essere ben disposte a pagare per far giocare e studiare i ragazzi all'estero...
 (Divagazione)
 Per molti i soldi sono pochi, però per far imparare bene una lingua ad un figlio i sacrifici si fanno ... se oltre a questo posso offrire ad un ragazzo ed alla sua famiglia uno scambio REALE ed uno spicchio di vita vera , gli darò molto di più del solito corso nel college... e nello stesso tempo inizio ad abituarlo al confronto sul campo e fuori , sempre la miglior scuola per me.. (fine divagazione)
 
 Non me ne intendo abbastanza per poter parlare di accademie o di sport ad alti livelli, ma quello che vedo é la capacità di attrazione incredibile del Rugby...vi posterò il racconto di un "absolute beginner" di 40 e passa anni...

tazzina · Messaggio da **tazzina** » 16 dic 2005, 1:42

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 15-12-2005 alle ore 11:55, Tanu wrote:
 Zorry,
 sfondi una porta aperta sul discorso scuole. Quest'anno noi del Monza lavoreremo con quasi 2.000 ragazzi dai 6 ai 12 anni delle Scuole di Monza e dintorni, per noi è l'investimento più importante mai fatto x lo sviluppo e - credimi - ci sono voluti anni di lotte x far capire a tutti i consiglieri del Club che se vogliamo crescere ci vuole pazienza e dobbiamo partire dalla diffusione di cultura rugbistica. Però, il passo lo abbiamo fatto nel momento in cui abbiamo trovato gli educatori giusti, altra nota dolente: ce ne sono pochi di veramente validi ed è questo su cui insistere. </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 COMPLIMENTISSIMI PER L?INIZIATIVA DELLE SCUOLE!!!!!!
 Ecco il vero sviluppo del Rugby! Se non c'è la mentalità fin da bambini, non farai mai giocatori di rugby!!!! Partire con queste iniziative e dimostrare il valore del rugby proprio a scuola. Fargli fare ai bimbi, una partita di rugby a 7 (per esempio) che ti insegna il VERO spirito di squadra e l'avere rispetto di tutti i compagni!!!! (cose che non ho mai visto nel calcio......)
 
 Poi come hai citato te,
 
 <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 15-12-2005 alle ore 11:55, Tanu wrote:
 Per finire, una riflessione per tutti: è troppo comodo lamentarsi della FIR (a volte a ragione, altre a sproposito): la FIR in fondo siamo tutti noi e alle volte ci manca la volontà di provarci, aspettando che sia sempre "mamma FIR" a fare il primo passo, ma sta a noi Club stimolarli. Io ho vissuto situazioni frustranti in passato, finchè mi sono rotto i c... ed ho chiamato le alte sfere della FIR: ebbene, ho sempre trovato disponibilità all'ascolto e supporto alle idee che abbiamo sottoposto, se valide....
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 è inutile sparare a zero sulla FIR... Perchè ogni soluzione può essere quella giusta: le Accademie del Rugby? Le macroregioni per avere squadre competitive? La Celtic League? Boh....