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Garryowen ha scritto:Davies ha già giocato parecchio, pur vivendo un po' all'ombra di Biggar. Ottimo e precoce anche lui, certo, ma Carbery è più giovane di due anni e figura ancora come giocatore dell'accademia. Un vantaggio in più di avere le accademie: puoi far crescere anche giovani stranieri mettendoli sotto contratto , credo, a costi più convenienti

Beh Luus l'hanno messo sotto contratto con l'Accademia di Tirrenia, certo se finalmente collegassero due accademie alle celtiche sarebbe sempre ora.

Comunque Carbery, da come dicono su Onrugby sembra essere arrivato in Irlanda a 12 anni, quindi praticamente formatosi li. Davies dovrebbe essere dell'annata che arrivò in finale al mondiale u20 e vedendolo giocare subito con gli Ospreys mi sembrò da subito un giocatore fortissimo, però non è esploso come speravo, spero non faccia la fine di Morgan che pure lui a talento non scherzava affatto e troppo presto è sparito.

il problema di Davies è giocare nella squadra di Biggar e non avere tutto lo spazio che meriterebbe.
Quando lo vedi giocare raramente riesci a trovare una sua scelta non condivisibile o una esecuzione completamente sbagliata, se non indotta dalla pressione del'avversario.
Le due partite con le Zebre le ha vinte lui non tanto per i punti segnati, quanto per le sue scelte e la sua capacità di mandare fuori giri la difesa bianconera in entrambe le partite (a Parma lo scorso anno ed il fine settimana scorso).
Variazioni mani -piede, salto dell'uomo su cui sale la spia difensiva zebrata, gioco sull'asse ed i cambi d'angolo dei compagni - certo aiutati dai veli invisibili solo all'arbitro .
Purtroppo per lui e quelli che hanno il suo stile di gioco ed il suo fisico siamo nell'era del kilorugby ed in questo gioco Biggar è sicuramente più performante di lui.

E comunque scrivere "...va bene che stiamo parlando di Treviso, però Carbery ha fatto un ottimo esordio ecc...ecc..." come è comparso su un noto blog britannico è un po' da sbruffoncelli

Beh, Garry, la spocchia c'è, ma il rispetto te lo devi costruire da solo nel tempo; finchè non ci sei riuscito ti tocca sopportare di essere sottovalutato.