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I schei?

No, perché mica penserete che torni in Italia per la pizza, eh?

Per carità, ben tornato e con i migliori auguri di fare bene, ci mancherebbe...

Garry ha scritto: 18 set 2019, 18:23
La questione era fra FIR e Celtic.

la questione era fra FIR e Celtic e fra FIR e Benetton. Con Benetton a fare pressioni per avere lo stesso trattamento economico delle Zebre, decisonale (non stava più scritto da nessuna parte chi decideva cosa, ti ricordi le rotture di quazzo per il mancato rinnovo di Bernabò, il fatto che il tecnici dovessero essere italiani o cmq inseriti nella formazione dei tecnici italiani (Van Zyl non andava bene come tecnico delle rimesse ecc...), questione Dogi...

speartakle ha scritto: 19 set 2019, 11:21

Garry ha scritto: 18 set 2019, 18:23
La questione era fra FIR e Celtic.

la questione era fra FIR e Celtic e fra FIR e Benetton. Con Benetton a fare pressioni per avere lo stesso trattamento economico delle Zebre, decisonale (non stava più scritto da nessuna parte chi decideva cosa, ti ricordi le rotture di quazzo per il mancato rinnovo di Bernabò, il fatto che il tecnici dovessero essere italiani o cmq inseriti nella formazione dei tecnici italiani (Van Zyl non andava bene come tecnico delle rimesse ecc...), questione Dogi...

Certo, però tu avevi messo tutto in un unico calderone. C'erano diverse questioni in ballo, ma la partenza di Smith era dovuta solo all'invadenza di Munari e - questo l'ho letto da te, se non ho capito male - all'insoddisfazione del club

Garry ha scritto: 19 set 2019, 12:30 Certo, però tu avevi messo tutto in un unico calderone. C'erano diverse questioni in ballo, ma la partenza di Smith era dovuta solo all'invadenza di Munari e - questo l'ho letto da te, se non ho capito male - all'insoddisfazione del club

no io ho messo:
1- Insoddisfazione del Club (sia Zatta che Munari per i risultati)
2- Munari
3- Battaglia FIR-Benetton su rinnovo/condizioni economiche/gestionali
4- Smith che vista l'incertezza sulla continuità del progetto (un bel po' dei migliori giocatori non sarebbero stai rinnovati) ha accettato di buon grado e ha salutato.

Queste cose insieme hanno messo fine all'incarico di Smith a fine Dicembre 2013.

Non semplicemente Benetton e Munari che non lo vogliono più...

doublegauss ha scritto: 16 set 2019, 17:05

Big Lebowski ha scritto: 16 set 2019, 16:33

acarraro306 ha scritto: 16 set 2019, 12:47 Vorrei sommessamente ricordare che con Brunel , la Francia , Irlanda e Scozia le abbiamo battute.

Se è per quello con O'Shea abbiamo battuto il Sud Africa e il Giappone, mentre con Brunel siamo stati sconfitti da entrambe.

Aggiungo che Irlanda e Scozia, da quando le abbiamo battute con Brunel, sono migliorate immensamente; noi no. L'Irlanda che abbiamo battuto noi non se lo sognava nemmeno di poter battere gli AB o di ritrovarsi prima nel ranking.

Big Lebowski ha scritto: 16 set 2019, 16:33 Brunel ha lasciato un'eredità molto pesante. Il momento peggiore della nostra nazionale corrisponde al suo ultimo anno da CT. Quando venne annunciato il suo addio si festeggiò un po' tutti.
Pensare di raccogliere risultati viste le condizioni di partenza era utopistico. C'è da lavorare per costruire le basi, poi puoi pensare ai risultati, ed O'Shea stava lavorando proprio in quella direzione li.

Fa più rumore un albero che cade che cento che crescono.

Tante parole e speranze , i fatti dicono ben altro : abbiamo PERSO terreno , non solo rispetto alle celtiche , ma anche rispetto alla Francia che non è di sicuro migliorata in questi 4 anni (ed il ranking lo dimostra) . Come facciate a trovare un riscontro positivo nel lavoro di Conor O'Shea e accoliti è solo "wishful thinking" . Se vogliamo essere estremamente benevoli dobbiamo dire che è stato inadeguato agli obbiettivi.
Non andava bene il sistema italiano ? avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo , chiedere cambiamenti o andarsene prima ; come dimostrato dalla storia recente la FIR ha la possibilità di cambiare TUTTO se lo vuole il capo.
Ripeto : trovatemi un indicatore reale di miglioramento in questi 4 anni.

Basta leggere l'intervista di Parisse nel topic sui giornalisti...

acarraro306 ha scritto: 19 set 2019, 22:43 Tante parole e speranze , i fatti dicono ben altro : abbiamo PERSO terreno , non solo rispetto alle celtiche , ma anche rispetto alla Francia che non è di sicuro migliorata in questi 4 anni (ed il ranking lo dimostra) . Come facciate a trovare un riscontro positivo nel lavoro di Conor O'Shea e accoliti è solo "wishful thinking" . Se vogliamo essere estremamente benevoli dobbiamo dire che è stato inadeguato agli obbiettivi.
Non andava bene il sistema italiano ? avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo , chiedere cambiamenti o andarsene prima ; come dimostrato dalla storia recente la FIR ha la possibilità di cambiare TUTTO se lo vuole il capo.
Ripeto : trovatemi un indicatore reale di miglioramento in questi 4 anni.

Sbattere i pugni sul tavolino ecc ecc tutto bello ma in quel caso allora 4 anni (anzi, 3 e sgoccioli) non puoi aspettarti i miracoli.
Ripeto secondo me come allenatore magari non è stato il top, ma come ha tirato insieme le cose lui pochi altri. Inoltre mi pare goda di ENORME stima da parte dei giocatori.

Da On-Rugby a commento della formazione che verrà schierata con la aNmibia:

"Undici giocatori sui quindici titolari saranno all’esordio assoluto in una Rugby World Cup: gli unici a essere già scesi in campo con l’Italia in un Mondiale sono ovviamente Parisse (quinta partecipazione, come Brian Lima e Mauro Bergamasco), Benvenuti (terza partecipazione), Allan (seconda) e Zanni (quarta). Tra le riserve, solo Palazzani e Canna erano presenti anche nel 2015."

Questo spiega molto del lavoro di COS con la nazionale (lasciando stare il resto del lavoro "organizzativo" e di coordinamento franchigie-accademie-U20-Nazionale).
Spero (e credo) che COS sarà per il suo sucessore ciò che Fourcade fu per Coste. Mitou lavorò benissimo ricostruendo squadra e spirito dopo una fine anni 80 francamente pessima. Riguardavo l'altro giorno Italia-ABs della RWC del '91 e in campo cerano Vaccari e Checchinato (20 anni e 2-3 caps), gli altri tutti sui 24-26 anni tranne Pivetta, Bottacchiari (solo che il primo era un veterano il secondo praticamente un esordiente) e Gaetaniello... Fuourcade non ottenne grossi risultati (di vittorie parlo perchè, ad esempio, quell'incontro fu straordinario), ma Coste prese il suo lavoro e i suoi ragazzi per arrivare ad avere la squadra che sappiamo.
Continuo a dire che la FIR dovrebbe tenerlo come DoR, anche se, a quanto sembra, è lui che se ne vuole andare, quindi difficile da trattenere...

jaco ha scritto: 20 set 2019, 9:24 Da On-Rugby a commento della formazione che verrà schierata con la aNmibia:

"Undici giocatori sui quindici titolari saranno all’esordio assoluto in una Rugby World Cup: gli unici a essere già scesi in campo con l’Italia in un Mondiale sono ovviamente Parisse (quinta partecipazione, come Brian Lima e Mauro Bergamasco), Benvenuti (terza partecipazione), Allan (seconda) e Zanni (quarta). Tra le riserve, solo Palazzani e Canna erano presenti anche nel 2015."

Questo spiega molto del lavoro di COS con la nazionale (lasciando stare il resto del lavoro "organizzativo" e di coordinamento franchigie-accademie-U20-Nazionale).
Spero (e credo) che COS sarà per il suo sucessore ciò che Fourcade fu per Coste. Mitou lavorò benissimo ricostruendo squadra e spirito dopo una fine anni 80 francamente pessima. Riguardavo l'altro giorno Italia-ABs della RWC del '91 e in campo cerano Vaccari e Checchinato (20 anni e 2-3 caps), gli altri tutti sui 24-26 anni tranne Pivetta, Bottacchiari (solo che il primo era un veterano il secondo praticamente un esordiente) e Gaetaniello... Fuourcade non ottenne grossi risultati (di vittorie parlo perchè, ad esempio, quell'incontro fu straordinario), ma Coste prese il suo lavoro e i suoi ragazzi per arrivare ad avere la squadra che sappiamo.
Continuo a dire che la FIR dovrebbe tenerlo come DoR, anche se, a quanto sembra, è lui che se ne vuole andare, quindi difficile da trattenere...

sottoscrivo ogni singola parola.
ricordo inoltre che Aboud è arrivato con lo stesso treno..criticare è facile, costruire è fatica.

bep68 ha scritto: 20 set 2019, 9:47

jaco ha scritto: 20 set 2019, 9:24 Da On-Rugby a commento della formazione che verrà schierata con la aNmibia:

"Undici giocatori sui quindici titolari saranno all’esordio assoluto in una Rugby World Cup: gli unici a essere già scesi in campo con l’Italia in un Mondiale sono ovviamente Parisse (quinta partecipazione, come Brian Lima e Mauro Bergamasco), Benvenuti (terza partecipazione), Allan (seconda) e Zanni (quarta). Tra le riserve, solo Palazzani e Canna erano presenti anche nel 2015."

Questo spiega molto del lavoro di COS con la nazionale (lasciando stare il resto del lavoro "organizzativo" e di coordinamento franchigie-accademie-U20-Nazionale).
Spero (e credo) che COS sarà per il suo sucessore ciò che Fourcade fu per Coste. Mitou lavorò benissimo ricostruendo squadra e spirito dopo una fine anni 80 francamente pessima. Riguardavo l'altro giorno Italia-ABs della RWC del '91 e in campo cerano Vaccari e Checchinato (20 anni e 2-3 caps), gli altri tutti sui 24-26 anni tranne Pivetta, Bottacchiari (solo che il primo era un veterano il secondo praticamente un esordiente) e Gaetaniello... Fuourcade non ottenne grossi risultati (di vittorie parlo perchè, ad esempio, quell'incontro fu straordinario), ma Coste prese il suo lavoro e i suoi ragazzi per arrivare ad avere la squadra che sappiamo.
Continuo a dire che la FIR dovrebbe tenerlo come DoR, anche se, a quanto sembra, è lui che se ne vuole andare, quindi difficile da trattenere...

sottoscrivo ogni singola parola.
ricordo inoltre che Aboud è arrivato con lo stesso treno...

...e anche Bradley, e pure qualche giocatore, come Sisi

COS ha dato una STRUTTURA adatta all'alto livello, dove prima c'era il deserto (e le imbarcate). Non scherziamo sui suoi indubbi meriti, per favore!
Come sull'indubbio passo in avanti di tutto il movimento azzurro (dalla nazionale maggiore, alle varie Under, passando dalle franchigie che, come è ovvio, fanno parte di tutto il pacchetto).

Purtroppo tutto ciò in una congiuntura sfavorevolissima in quanto a forza delle altre competitors del sei nazioni. Questo mette in ombra l'enorme lavoro, che però a un esame attento e senza pregiudizi, ciò non può e non deve sfuggire.

Ma è strano che nessuno nella conferenza stampa gli ha fatto la domanda....

Ancora nessuno che porta un indicatore reale a favore del lavoro.
Giocatori nuovi alla RWC? Ma scherziamo!? Se Brunel in Inghilterra ci è andato con 10 indisponibili per infortuni ed ha dovuto convocare dall’allora eccellenza?
Vediamo se si farà meglio.

Vogliamo vedere quanti “esordienti in RWC “ hanno gli altri?

acarraro306 ha scritto: 22 set 2019, 12:02 Ancora nessuno che porta un indicatore reale a favore del lavoro.
Giocatori nuovi alla RWC? Ma scherziamo!? Se Brunel in Inghilterra ci è andato con 10 indisponibili per infortuni ed ha dovuto convocare dall’allora eccellenza?
Vediamo se si farà meglio.

Vogliamo vedere quanti “esordienti in RWC “ hanno gli altri?

Prova a definire cosa intendi con indicatore reale così magari facciamo prima.

beh vediamo un po' cosa è cambiato rispetto al 2016 quando O shea ha preso in mano la squadra:

Ampiezza Rosa:
- senza dubbio il bacino di giocatori si è allargato ma per merito soprattutto del Benetton e del lavoro che stanno facendo crowley, ongaro, galon e bortolami. Anzi qui c'è l'aggravante che alcuni giocatori Ruzza, Minozzi, Polledri e Negri,in misura minore, sono stati schierati solo causa infortuni altrui. Lampante la gestione di Polledri nel 6 nazioni 2018
- in alcuni ruoli specifici siamo ancora molto corti (mediano di mischia e seconde linee). In 3 anni e mezzo non sono state trovate alternative tanto che si sta giocando con gente fuori ruolo (zanni) o equiparati all'ultimo secondo (braley). Vale anche qui il punto precedente demeriti da dividere fra COS e le franchigie/club/sistema

Fasi statiche:
- mischia in grossa difficolta contro tutte le tier 1 e qui siamo peggiorati
-rimessa laterale: non era granche', resta un grosso problema

Mediana
resta un ruolo problematico, ci ha messo una pezza treviso con Allan e Tebaldi ma qui c'è da tenere in considerazione anche l'involuzione di Canna

Attacco
continua a mancare un'identità, s'è visto qualche sprazzo di gioco alla mano questo si, possiamo dire che su questo siamo migliorati. Ma permane il problema del segnare mete e dei piani di gioco sballati

Difesa
netto peggioramento

Gioco Al piede
resta sempre molto deficitario

Aspetti Psicologici
Eravamo partiti bene con lo scalpo degli springboks, ma poi siamo rimasti in questi anni prigionieri dei nostri demoni. Vedi buone prestazioni al 6n solo con la Scozia. Non siamo mai riusciti a battere la francia