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Inviato: 29 mag 2006, 15:00
da ItalianRugbyFriends
Caro i-ching,

a Monza l'anno scorso è stato organizzato un TM in situazioni climatiche a dir poco avverse... eppure l'organizzazione è stata esemplare, così come i tifosi e tutto il resto.
Mi sembra che la tua sia una sterile polemica campanilistica, che sinceramente ha poco a che fare con un thread che parla di altro, di una figura di m.... fatta dall'intero movimento... dalla Federazione (ROMANA) ai giocatori (MONDIALI) ai tifosi (DEL NORD)... quindi... direi che il tuo intervento sia quantomeno fuori luogo, per non dire peggio. :D

Inviato: 29 mag 2006, 15:30
da Bacioci
Io dico solo una cosa: da ex membro della squadra e attuale tifoso del Benetton, spero che sia la stessa società a cacciare Mazino. Se non viene fatto, allora tutti quelli che parlano (a mio parere spesso senza neanche sapere cosa dicono!) male della società di Treviso, avranno ragione.
Non ho festeggiato e mi sono vergognato.

Inviato: 29 mag 2006, 15:31
da greg70
Bacioci ha scritto:Io dico solo una cosa: da ex membro della squadra e attuale tifoso del Benetton, spero che sia la stessa società a cacciare Mazino. Se non viene fatto, allora tutti quelli che parlano (a mio parere spesso senza neanche sapere cosa dicono!) male della società di Treviso, avranno ragione.
Non ho festeggiato e mi sono vergognato.
QUOTO IN PIENO.

Inviato: 29 mag 2006, 15:35
da Ric-ala
Anche ieri a Perugia nella finale U19 tra Benetton e Benevento c' è stata una bella scazzottata finale... è triste ma, da un certo punto di vista, finalmente si finirà di parlare del Rugby in Italia solo per la sua etica. Il rugby è uno sport vero come tanti e anche qui c'è gente che perde la testa!

Inviato: 29 mag 2006, 15:50
da issor
Rinnovo la proposta: in caso di finale alla prima scazzottata non viene assegnato il titolo e se è stagione regolare ambedue le squadre perdenti.

Inviato: 29 mag 2006, 16:15
da Gotrek
Sto leggendo "Fango e orgoglio" e stamane mi sono fermato a pensare se il rugby oggi è ancora quello che viene raccontato.
Dopo aver letto ciò che è successo alla finale (sia in campo che sugli spalti) mi domando:
Il rugby in realtà è uno sport esemplare ricco di valori che a raggione guarda dall'alto in basso altri sport come il calcio, oppure è uno sport come gli altri seguito da persone che amano mettersi in cattreda forti solo di tradizioni ormai morte?
La mia è solo una provocazione per riflettere....

P.S. Credo che i soldi rovino molte cose solo se permettiamo che ciò avvenga, una corretta formazione mentale delle nuove leve (sia giocatori che tifosi) può essere il primo passo contro la corruzione dei valori da parte del dio denaro.

Inviato: 29 mag 2006, 16:26
da ursula
Considerazione post week-en di finali:
Quanto mi è piaciuta l'organizzazione del mini-stadio di Pordenone che a confronto con Monza sembrava il campo dei puffi rugbisti. Nel prato adiacente c'era un terzo tempo organizzato con il cuore: tavolate e odore di braciole, birre alla spina, tendoni e un mini complesso che faceva musica per festeggiare insieme la serata. La gente si è fermata, ha mangiato e ballato. Ci vuole tanto per non rendere squallido un evento?

Inviato: 29 mag 2006, 17:34
da PETRARCHINO
ursula ha scritto:Considerazione post week-en di finali:
Quanto mi è piaciuta l'organizzazione del mini-stadio di Pordenone che a confronto con Monza sembrava il campo dei puffi rugbisti. Nel prato adiacente c'era un terzo tempo organizzato con il cuore: tavolate e odore di braciole, birre alla spina, tendoni e un mini complesso che faceva musica per festeggiare insieme la serata. La gente si è fermata, ha mangiato e ballato. Ci vuole tanto per non rendere squallido un evento?
Quoto in pieno, non si parla di "tarallucci e vino" ma sicuramente un contesto può influenzare tutti, ambiente, giocatori ma sopratutto i tifosi...

Inviato: 29 mag 2006, 17:38
da Bacioci
ursula ha scritto:Considerazione post week-en di finali:
Quanto mi è piaciuta l'organizzazione del mini-stadio di Pordenone che a confronto con Monza sembrava il campo dei puffi rugbisti. Nel prato adiacente c'era un terzo tempo organizzato con il cuore: tavolate e odore di braciole, birre alla spina, tendoni e un mini complesso che faceva musica per festeggiare insieme la serata. La gente si è fermata, ha mangiato e ballato. Ci vuole tanto per non rendere squallido un evento?
Purtroppo non sono stato bene, per cui all'ultimo minuto non sono partito per Monza, però, dai, non credo che c'entri molto l'organizzazione rispetto a quanto successo. Anzi, non c'entra per nulla!
Se non ci fosse stato quel finale, staremo qui a parlare solo di una partita di basso livello, ma niente di più.
Purtroppo quando ci sono grandi eventi è più difficile accontentare tutti. Pensiamo al torneo topolino per restare nel nostro mondo: è super-rodato, è una macchina organizzativa da far paura, ma nonostante questo ogni anno c'è qualcosa che non va e qualcos'altro da migliorare. Pensate alla prima volta di un evento che, comunque, ha portato 9000 persone allo stadio!
Direi, lasciamo perdere l'organizzazione, e concentriamoci su quello di negativo è successo. Chiediamoci il perchè di certi atteggiamenti e facciamo due cose:
1) puniamo i colpevoli
2) cerchiamo soluzioni per cui queste cose non accadano più.

P.s. non posso credere a chi a scritto che c'era gente che urinava in tribuna!!! Mi dispiace, ma proprio non ci posso credere!!! (a parte che cose del genere sono sempre capitate! chiedere a chi ha mai assistito ad una partita sulle vecchie curve di Murrayfield dove non c'erano posti a sedere e dove i "cari" scozzesi, perdippiù, non dovevano nenache calarsi i pantaloni per farla!!!! :shock: :shock: :shock: :shock: )

Inviato: 29 mag 2006, 17:48
da Radagast
Ok Ursula ho letto i tuoi interventi ripetuti su questo 3d (e quelli di Petrarchino)...e non posso che confermare la prima sensazione....è più facile trovare un colpevole che analizzare gli eventi.
Se, a tuo avviso, il problema è stato generato dall'organizzazione.....libera di crederlo!
se la figura di m*** del mondo del rugby sano (compreso quello veneto) è da ricondursi alla struttura, alla fir, alla lire, chessò al monza rugby...magari alla questura....bè allora è proprio tutto facile, chiaro.

Forse, ma dico forse, dovresti evitare di metabolizzare le situazioni con tanta sicurezza....due episodi (finale s10 e finale u19) denunciano affezioni un pochino più gravi della semplice scarsa nobiltà dei luoghi prescelti.

Con ciò non voglio fare polemica e trascinare oltre una penosa e sterile discussione ..non abbiamo fatto altro che insozzarci del fango di altri. E pertanto Ti invito a ricrederti e colgo l'occasione per invitarTi a Bologna dove forse potresti scoprire retroscena e motivazioni che non ti sono note.

Inviato: 29 mag 2006, 18:13
da mebarba
L'organizzazione, non era male. Voglio solo dire una cosa. Perchè essendo 2 mesi che si sapeva dell'evento nessuno ha pensato di portare un tabellone luminoso. Inoltre prima di parlare di TMO ecc. perchè non si mette un'orologio che si ferma quanto l'arbitro dice TIME OFF e riparte quando di TIME ON. e all'80° si termina l'azione e poi tutto finito. Non è per polemica contro i 9 minuti di recupero ( che probabilmente c'erano) ma mi sembra una cosa talmente semplice da fare. E poi qualcuno dica ai baristi che nel rugby il consumo di birra e leggermente sopra la media.

vergogna!

Inviato: 29 mag 2006, 18:17
da Bergshamra
salve a tutti...
questo è il mio primo intervento nel forum. Da più di un anno accedo a queste pagine quotidianamente per tenermi "aggiornato" e leggere di rugby e "contorni".
Lo faccio per associarmi al coro pressoché unanime di tutti nel condannare il vergognoso comportamento dei giocatori in campo (e soprattutto di quelli che in campo non c'erano negli 80 minuti e che ci sono entrati subito dopo il fischio finale...).
Come tutti i presenti sugli spalti del Brianteo di Monza avevo delle aspettative per la serata...

Ho approfittato di questa trasferta (sono di TV) per far partecipare all'evento anche dei cugini di Milano che vedo di rado e i loro bambini...
Per tutti loro era la prima volta che si recavano in uno stadio per vedere un'evento sportivo e il pensiero che la loro "prima volta" potesse essere una partita di rugby mi ha inorgoglito non poco.
Ho trascorso tutta la giornata ad illustrare lo spirito di fair play che si respira in campo e fuori, il rispetto della figura dell'arbitro, dei compagni e degli avversari... la civiltà del pubblico che applaude il coraggio e il bel gioco, indipendentemente dai colori delle maglie.
Aggressività nel gioco, ma sempre disciplinata...
Scontri e placcaggi ruvidi che si sciolgono in abbracci e strette di mano al termine della contesa...

Ho regalato un pallone ovale ai cuginetti e ho giocato con loro tutto il pomeriggio in un prato dietro casa ormai deturpato dalle soffocanti lottizzazioni che stanno ingoiando la cintura periferica di Milano: nell'insegnare loro a passare la palla e a fare qualche giocata di incrocio speravo di accendere quel fuoco sacro che li potesse far avvicinare a questo sport ed innamorarsene...

Poi è arrivata sera e il momento di avviarci verso lo stadio... la marea di persone che confluivano verso quell'arena che con i riflettori accesi stava ad indicare che qualcosa di speciale e unico stava per cominciare di lì a poco...

Il resto lo hanno descritto meglio di me gli interventi di chi mi ha preceduto...
Mi sono tanto vergognato e quando mi è stato chiesto: "ma il fair play di cui parlavi..? ma il rispetto reciproco..? Ma..?" ho saputo solo balbattare qualcosa di circostanza...

In questo piccolo racconto di una esperienza personale ci sta un'altra occasione perduta...

Inviato: 29 mag 2006, 18:23
da Bar70
ursula ha scritto:
PETRARCHINO ha scritto:Mi accodo alle proteste di tutti per quanto riguarda le risse in campo, volevo però mettere in luce come l'organizzazione di questo evento non rispecchiasse la natura storica dell'evento, i tifosi sono stati trattati come pecore, separati le nere dalle bianche, ad inizio del primo tempo la birra alla spina (almeno nel settore distinti lato Benetton) era finita. Esternamente non era stato previsto un solo punto di ristoro...Paragonata alle ultime due finali organizzate a Padova, questa era decisamente imbarazzante, lo scorso anno nel terzo tempo i tifosi di entrambe le parti (peraltro le medesime) si sono trattenuti sino a notte inoltrata(la partita era iniziata il pomeriggio) a festeggiare assieme,tra di loro e con i giocatori stessi che bevevano con noi tra i tavoli, sono stato personalmente innaffiato da Elisara...
Possibile che non si sia riusciti a ricreare l'ambiente che c'è in una qualsiasi partita anche di coppa italia in tutti i campi da rugby.
A Treviso, Rovigo, Aquila Padova, Roma, Brescia, Calvisano, ecc. le cose sono sempre andate diversamente...
Al bagarage di 15 giorni fa tra Petrarca e Rovigo negli spalti e fuori si respirava un'atmosfera diversa,a Parma lo scorso week-end nonostante la squadra di casa avesse perso ed il concitato finale di partita era stato bellissimo, Sabato volavano bottiglie in campo...
Difficile dar la colpa ai tifosi, tra di noi ci diamo sempre del "voi"...
Probabilmente qualcuno ha delle colpe, ho visto i tifosi di entrambe le squadre lasciare il brianteo senza festeggiare, ho visto gente di treviso che durante la premiazione abbandonava lo stadio, di scazzottate se ne sono sempre viste nei campi di rugby, e sempre se ne vedranno ma dopo, ci si siede nella stessa panca ad aspettare che passino i 10 minuti, o comunque dopo la partita a discuterne serenamente e bevendo birra, si chiama terzo tempo, qualcuno lo ha spiegato in precedenza agli organizzatori?
Mi tengo volentieri il mio PROVINCIALISMO se l'allargare le basi del movimento vuol dire questo...
"Mai più una finale lontano da un posto dove ci sia cultura rugbistica",
questo ho sentito dire ad un gruppo di spettatori del Benetton seduti accanto a noi Sabato, li quoto in pieno....
Quoto in pieno. Imbarazzante.
beh non lamentarti allora se la FIR ritiene che i test-match vadano organizzati altrove che non a Padova....

Inviato: 29 mag 2006, 21:06
da egon
LA FIR INVESTE LA PROCURA FEDERALE PER GLI INCIDENTI DEL BRIANTEO

29/5/2006, Roma - La Federazione Italiana Rugby rende noto che, a prescindere dalle decisioni che il Giudice Sportivo prenderà in merito agli incidenti verificatisi sabato 27 maggio 2006 allo Stadio Brianteo di Monza, dopo la conclusione della finale Super 10 Benetton Treviso – Ghial Calvisano, verrà trasmesso alla Procura Federale un esposto atto ad accertare eventuali responsabilità circa il danno arrecato al buon nome ed all’immagine della Federazione stessa e di tutto il movimento rugbystico italiano.


Fonte: http://www.federugby.it/news.asp?36868

Inviato: 29 mag 2006, 21:15
da egon
E ADESSO GIUSTIZIA. PER TUTTI

di Christian Marchetti

Dagli spalti del “Brianteo” s’è visto solo un gran parapiglia. Una bruttissima, pietosa, senza ombra di dubbio risparmiabile, zuffa. Le immagini griffate Sky purtroppo, o per fortuna, sono più chiare: Treviso ha appena conquistato lo scudetto 2006 nella finale di Monza contro il Ghial Calvisano; Paolino Vaccari, alla sua ultima apparizione sui campi italiani, come ammetterà lui stesso ha un battibecco con qualcuno; dall’iperspazio giunge come un avvoltoio Hernan Mazino, pilone dei veneti neanche convocato per la partita e tuttavia ai lati del campo (a proposito, chi gliel’ha permesso?), che fa piovere un pugno sul viso dello stesso Vaccari. Una di quelle botte a metà strada tra il pugno dato col taglio della mano e la “randellata” di avambraccio, come se ne vedono a centinaia nei Luna Park di mezzo mondo, quando c’è da fare il bullo davanti ad un punching ball. Ma, sul prato dello stadio brianzolo, tutti se le danno di santa ragione, fino ad assistere a scene degne del remake de “I guerrieri della notte”. E allora arriva Alessandro Troncon, nascosto dietro una maschera di sangue, a sbeffeggiare il pubblico di parte calvina, segnando con un dito la forma di uno scudetto sul petto.
Fortunatamente, non siamo stati gli unici ad assistere a quelle immagini. Anzi, verranno ora analizzate dal Giudice Sportivo così come garantito dalla Federugby. Ora, chiunque ami questo sport, non può che accogliere positivamente la notizia, auspicando pene severe ma giuste. Perché quanto visto al “Brianteo”, in effetti, ed usando un linguaggio da sala giochi ma ahinoi adeguato, è una pura e semplice schifezza. Qualcosa che non può non provocare disgusto, soprattutto poiché coinvolge giocatori amati e stimati, una trentina d’anni o giù di lì per l’anagrafe, di cui la maggior parte trascorsa su campi da Rugby.
Pene severe e giuste per i responsabili, già. Tutti dobbiamo sperare che arrivino, anche se noi, consentitecelo, proviamo ad andare oltre. Le sanzioni che pioveranno sui rissosi dovranno infatti essere esemplari ed in qualche modo “risarcire” quanti quotidianamente lavorano per far conoscere, apprezzare ed infine amare il Rugby, inteso come i valori che esso racchiude, come lo spettacolo che sa offrire e come quella grandezza che traspare alla fine di ottanta minuti di battaglia sincera e sportiva. Dunque un occhio di riguardo per tutti coloro i quali più che al professionismo, ai contratti dei procuratori, agli sponsor o alla Celtic League, pensano a contribuire alla crescita di questa disciplina.
Il pensiero va ai tecnici del settore minirugby, cui va il compito d’iniziare ad inculcare la mentalità rugbystica ai piccoli “discepoli”. Ai dirigenti delle diverse società, costretti ogni giorno a far quadrare i conti ed operare in un Paese che in ambito sportivo guarda tutto con diffidenza, calcio escluso. E, perché no, agli operatori dell’informazione che, testate specializzate a parte, in alcuni casi come Indiana Jones devono andare alla ricerca di anfratti e pertugi all’interno di palinsesti e/o menabò per poter parlare in santa pace di questo sport.
Tutte queste categorie dovranno avere giustizia. Perché nessuno ha bisogno di assistere a scene grottesche come quelle di sabato: rese dei conti di dubbia radice nonché efficacia. Perché quel pugno è arrivato in faccia a tutti noi, chiamati però necessariamente a non porgere l’altra guancia. Perché, soprattutto, la vergogna di alcuni non dovrà essere condivisa dalla stragrande maggioranza della gente civile che popola, anima e dà linfa al Rugby italiano.


Fonte: http://www.air.it/modules.php?name=News ... e&sid=9934