E' una panoramica dei numeri dei tamponi in Italia, uscita ora su twitter

Moderatore: Emy77

Prego !Ilgorgo ha scritto: 31 mar 2020, 21:13 Grazie Parisgino, pubblico anch'io un'altra serie di dati anche se avevo promesso di stare zitto fino a mezzanotte.
E' una panoramica dei numeri dei tamponi in Italia, uscita ora su twitter
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Va bene, "per garry", io direi per tutti, ma fa pure come vuoi, puoi anche non metterlo, se pensi che sia una mia personale fissazione.tonione ha scritto: 31 mar 2020, 21:28
«Il 12 marzo si è sentita male: febbre a quaranta, tosse e difficoltà respiratorie...
* per garry, scritto in extremis:
Chiara J. Selleri per www.leggo.it
Non mi meraviglio... Rispecchia tutto quello che sentiamo ogni giorno qui... I discorsi trionfalisti dei giornalisti (e di qualche politico) sono un conto... La realtà un'altra.tonione ha scritto: 31 mar 2020, 21:28 intanto a Parigi...
"...
Mia figlia stava morendo: febbre altissima, tosse, non respirava quasi. Era in casa, da sola, a Parigi. Ma sono riuscita a salvarla in extremis, al telefono». A parlare è Francesca Romana Perrotta, 55 anni. Sua figlia Chiara Grosso, 32 anni, ha rischiato di morire di coronavirus a causa delle falle del sistema sanitario francese.
Quando è iniziato il calvario?
«Il 12 marzo si è sentita male: febbre a quaranta, tosse e difficoltà respiratorie. Ha subito chiamato il numero di emergenza ma le è stato ripetuto che non c'era bisogno del loro intervento perché non erano sintomi di Covid-19. È rimasta per quattro giorni abbandonata a sé stessa. Poi si è rivolta al medico di base che le ha prescritto una radiografia. Il risultato? Polmonite interstiziale bilaterale. Il dottore le ha detto di correre in ospedale».
«Ha fermato un taxi ed è corsa al pronto soccorso, nonostante stesse per svenire. Lì l'hanno tenuta per ore ad aspettare su una barella. Mi chiamava piangendo dicendomi: Mamma, non voglio morire qui. È lì che la rabbia e l'amore hanno preso il sopravvento».
Cioè?
«Ho contattato la Farnesina e il consolato italiano a Parigi. Li ho pregati di aiutarmi e così sono riuscita a farla ricoverare. Dopo sei giorni le hanno fatto il tampone ed è risultata positiva. Cosa sarebbe accaduto se non fossi intervenuta?».
Ora come sta?
«È ricoverata in terapia intensiva sotto ossigeno e combatte per uscire fuori da questo incubo».
Ha qualcosa da rimproverare alla Francia?
«Sì. Mentre in Italia eravamo già tutti in quarantena, il governo francese ha ignorato il pericolo. Mia figlia e tanti come lei hanno dovuto cercare aiuto per non morire a casa da soli. E lo hanno fatto salendo su taxi, metro, bus... mezzi che hanno favorito il propagarsi del virus..."
* per garry, scritto in extremis:
Chiara J. Selleri per www.leggo.it
De Luca, Presidente della Regione Campania, va per l'autoregolamentazione in contrapposizione alle indicazioni del governo.GrazieMunari ha scritto: 31 mar 2020, 22:35 Nel frattempo nuovo via libera a jogging e passeggiate genitore-figlio col nuovo decreto (mi vien da ridere al solo pensarci) e l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, giustamente s'infuria.
Nel bel mezzo della curva mi sembra un'idea strepitosa quella di allentare la morsa.
Molto probabilmente migliaia di persone si riverseranno in strada e sicuramente giornalisti e fotografi non mancheranno di dipingerci come fessi: prepariamoci a farci ridere dietro ancora una volta da tutto il mondo.
Non c'è niente da fare, siam stati tra i primi ad entrare in quarantena, saremo gli ultimi ad uscirne...
Gallera: “Gravissima circolare del Viminale”
“Non è questo il momento di abbassare la guardia. La Circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione alle indicazioni diramate dal Viminale sulle attività motorie. “Il provvedimento ministeriale - aggiunge l’assessore Gallera - potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus”. “La luce in fondo al tunnel - conclude Gallera - rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.