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Garry ha scritto: 4 lug 2023, 14:36

jpr williams ha scritto: 4 lug 2023, 13:42 ....
Sono davvero felice per i georgiani e la loro entusiasmante crescita che ricorda la nostra di tanti anni fa...

Per me una crescita così rapida (mi riferisco all'U20) noi non l'abbiamo mai avuta.
Siamo cresciuti, ma non così tanto e in relativamente poco tempo.

Mi piacerebbe sapere dove (e quanto) giocano durante l'anno nostri e i nostri avversari

Sodo migliori, che non ha visto il campo ai mondiali, ha fatto un bel campionato con la lazio, cioè la decima (più o meno) forza dei nostri campionati.
Un paio di mete al galles le ha fatte in u19.
A me piace e la lazio un po' di gioco aperto lo sa fare.

jpr williams ha scritto: 4 lug 2023, 14:19 Se è per quello non hanno nemmeno franchigie che partecipano a URC e squadra nel 6N.
Secondo alcuni se noi domani ci trovassimo nelle stesse condizioni moriremmo tutti di scabbia...

se riuscissimo a far espatriare la metà degli u19 e la quasi totalità degli adulti in francia o altro. Magari potremmo anche pensare di fare senza franchigie ecc.
Però dubito che la scelta sia così facile in Italia, certo ultimamente sono diversi i ragazzi che scelgono gli Espoirs come ambito di crescita.
Ad ogni modo dubito che se ne avessero l'occasione i Georgiani rifiuterebbero una franchigia in URC dato che ne hanno una che cercano di far giocare in tutti i contesti dove possono alzare il livello.

Poi non so, Inghilterra, Galles, Scozia cosa dovrebbero dire? coi pacchi di soldi che hanno anche più di noi? dovrebbero scavare una buca sotterrarsi.

jpr williams ha scritto: 4 lug 2023, 14:20

Adryfrentzen ha scritto: 4 lug 2023, 14:17Decisamente si certo... MA non avrebbe lo stesso magnitudo. Il georgiano medio è capace di venirti a suonare pure a casa ora.
Mi spiace ma dopo aver vissuto Italia - Georgia nel 2018 veramente........

Noi sottovalutiamo troppo la nostra capacità di essere molesti per gli altri.

Eh io parlo così perché non saprei ferire una mosca

crouchbindset ha scritto: 4 lug 2023, 13:50

jpr williams ha scritto: 4 lug 2023, 13:42 Mi dispiace, io ce l'ho messa tutta.

Però.
Sono davvero felice per i georgiani e la loro entusiasmante crescita che ricorda la nostra di tanti anni fa. Chi ama il rugby se ne deve compiacere al di là del dispiacere per il risultato contingente.
La Georgia, per scelta o meno che sia, fa giocare anche nella senior solo georgio-georgiani.

Adryfrentzen ha scritto: 4 lug 2023, 12:55Adesso ci toccano settimane e settimane e settimane di rotture di c******* giorgiane... Troveremo commenti giorgiani u pure sugli status update del Resto del Carlino

Hanno ragione.
Non faremmo lo stesso noi?

Quoto tutto jpr, i Georgiani stanno dimostrando che il rugby puó crescere al di fuori del circolino e puó diventare competitivo, alla faccia del circolino dei soliti noti che si fa il torneo tra di loro escludento quelle puzzone delle T2.

Ai nostri tempi negli anni '90 senza social eccetera, nel mondo del rugby eravamo noi a farci sentire quando eravamo noi a crescere ed a fare risultati a sorpresa, perché non dovtrebbero farlo adesso loro?

Perfetto la crescita della Georgia è chiara dimostrazione che ci sono vie alternative

@ Jpr Williams
Dopo la sconfitta inflitta nel 2018 ai georgiani, io mi sono trovato a dover consolare una giovane caucasica in lacrime.
non riteneva possibile che potessimo vincere.
E se avessimo vinto oggi, non sarei andato a spernacchiare né georgiani, né sudafricani, né argentini.
ma potrei mettere da parte per la prossima volta.

Nota curiosa: la comunità georgiana più numerosa in Italia è in Toscana - non mi pare di vedere caroselli di auto. Per ora.

Extra
Molti georgiani giocano in Francia.
Convincete i nostri ragazzi ad andare là a 16 anni e convincete i francesi a prenderli.
Se pensate che basti.

La crescita della Georgia non sorprende più di tanto visto che da loro il rugby ha guadagnato una considerazione a livello nazionale molto maggiore rispetto al nostro paese, credo sia ormai secondo solo al calcio e davanti al basket, di conseguenza hanno un bacino di giovani con qualità atletiche e fisiche di prima fascia.
Poi loro hanno una cultura sportiva e propensione al sacrificio personale molto elevata, non a caso nelle discipline di forza e lotta hanno sempre atleti di livello mondiale.

Man of the moment ha scritto: 4 lug 2023, 13:29

Garry ha scritto: 4 lug 2023, 13:24

Appunto, quello si sapeva già da prima. Ma non ho visto chissà che gioco nemmeno dai georgiani (oppure spiegatemi tutta la bellezza del loro gioco), per questo dico che oggi ci ho visto un fattore in più.
Gli allenatori oltre ai movimenti dei giocatori in campo dovrebbero guardare di più le loro facce, dovrebbero chiedersi perché commettono errori che in allenamento non commettono mai, perché non riescono ad essere lucidi, e soprattutto perché non è uno solo ad essere così, ma tutta la squadra.

Ma scusate sono orbo io oppure loro ogni volta che muovevano la palla con i trequarti avevano almeno 3 o 4 opzioni di passaggio, sia un pilone in orizzontale che un pull pass dietro. Uscendo da una delle ultime mischie hanno fatto un bel movimento dove 3 di loro hanno cambiato lato e hanno creato la superiorità numerica (movimenti identici li fa l'Italia di Crowley). Noi abbiamo qualche sprazzo, ma secondo me non abbastanza.
Poi loro ci hanno anestetizzato la maul.
Anche in touche, ne avremo messe 5 o 6 di fila sempre su Mattioli, dopo un po' ci leggono

BRAVO MOTM !

per me la responsabilita è di Brunello allenatore sopravvalutato che, seppur conn scarsa qualità, non ha saputo abbozzare un gioco decente con 3/4 tanto piu che miischia e touche sono buone .... poche scuse

Io nom voglio fare nomi, perché mica parliamo di peracottai, lo stesso Brunello è un eminenza del nostro rugby, ma voglio fare una considerazione su quello che è per me la fine del nostro ciclo rugbistico post entrata al 6N.
Ora parliamo di massimi sistemi, che però hanno riscontro sulle prestazioni.
Per anni abbiamo demonizzato il Sistema, guai solo a parlarne, poi si sentiva..il sistema a servizio del giocatore, come se chi allena è masochista..però siccome siamo il paese del tutto ed il suo contrario, allora vedevamo giocare a sistema in under 14, dove non capisci se sei bravo tu o gli avversari che non placcano..
Fatto sta che con ste manfrine gli altri ci hanno surclassato..
Come fai a non provare a giocare a sistema se già la difesa avversaria gioca a sistema? Pensi veramente di impostare un gioco con palla a pod e collisione o un apertura per un trequarti che parte quasi da fermo?
Occhio, che se lo fa Brunello, nom che altri abbiano chissà che mosse...non è che forse non si è sviluppata una scuola all interno dell area tecnica, che provi a buttare giù qualcosa di organico per le selezioni giovanili..
Veramente sono senza parole, ma mica da oggi, il nostro gioco fa cagare dai tempi di Lamaro capitano, eppure si vinceva..Ora che persino la Georgia ti butta giù due pattern fatti bene ed una difesa competente, lo sconforto mi tocca punte altissime..

E' il fallimento di Aboud, in pratica

Garry ha scritto: 4 lug 2023, 16:52 E' il fallimento di Aboud, in pratica

non c entra niente Aboud e dobbiamo smetterla di dare la colpa sempre a qualcuno. abbiamo finito il tempo per cercare di intercettare un rugby che stava cambiando, bisogna essere più rapidi nell apprendimento...o cambiare un pò di quadri tecnici.

Sconforto, chiaramente.
Ma avevo visto Sudafrica- Georgia e spezzoni di Georgia- Argentina,e quindi ero abbastanza rassegnato, oltre che "scaramantico".
Ricordo, anche a me stesso, che le U20 si sono incontrate anche l'anno scorso, con vittoria piuttosto netta dell?italia (di 10 o giù di lì).
Non tutti gli anni sono uguali.
Agli autarchici farei notare che quest'anno l'Italia schierava solo italo-italiani. Vorrà dire qualcosa?

Mi pare evidente che, se siamo solo capaci a giocare con la forza bruta, i georgiani prevarranno sempre.

Mr Ian ha scritto: 4 lug 2023, 16:56

Garry ha scritto: 4 lug 2023, 16:52 E' il fallimento di Aboud, in pratica

non c entra niente Aboud e dobbiamo smetterla di dare la colpa sempre a qualcuno. abbiamo finito il tempo per cercare di intercettare un rugby che stava cambiando, bisogna essere più rapidi nell apprendimento...o cambiare un pò di quadri tecnici.

Ma come sarebbe a dire, "dobbiamo smetterla"? Noi italiani non lo facciamo mai, siamo il Paese in cui la colpa non è mai di nessuno...
Al massimo, a Napoli dicono che è stato o' munaciello

@Garry credo che Ian si riferisca di non dare la colpa al singolo che viene assunto e poi va via, che non puó essere un singolo a cambiare da solo questo modo di allenare e formare i ragazzi, ma che é una responsabilitá collettiva del movimento e non del singolo, che si chiami Aboud o altro. Non ha torto secondo me da un lato, dall'altro peró non si puó totlamente rimuovere la responsabilitá da chi lavora con questi Under e li finisce per mettere in campo senza un minimo di strutture di gioco decenti.

E' vero da un lato che altrove vedi giá a livello U14 iniziare a lavorare seriamente su strutture e pattern di gioco precise, movimenti ed opzioni di gioco a seconda delle situazione, se questo non avviene anche da noi il gap per forza inizia a crearsi, sono anche queste competenze di gioco che devi sviluppare e se inizi a farlo a 14-15 anni invece che a 18 é ovvio che a 20 le hai metabolizzate meglio.
Dall'altro peró questa cosa non puó rimuovere la responsabilitá ad un allenatre che mette in campo una squadra con poche idee di gioco in partenza, perché al di lá del mio pensiero sulla qualitá del gruppo in particolare sulla trequarti é vero che siamo fermi ad un gioco dove se gli 8 davanti non asfatano gli avversari non andiamo da nessuna parte.