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Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 8:56
da ATHLONE
stefanot ha scritto:Non dobbiamo pero' neanche credere che la celtic league sia la panacea di tutti i mali: si pensi alla Scozia che non ha una nazionale in grado di vincere il 6 nazioni ne' squadre federali che possano vincere la Celtic o una coppa europea e anche galles e irlanda hanno solo 2 selezioni veramente forti (forse 3 il galles).
Non credo che l'ipotesi selezioni sia l'ideale per l'italia ma certo che come ha detto qualcuno si potrebbe iniziare con dei cambiamenti che sono inevitabili tipo coppa italia!
il problema della Scozia è di aver speso troppi soldi, e nel momento sbagliato, per ristrutturare Murrayfield, che resta una cattedrale nel deserto... purtroppo i debiti contratti in quell'avventura hanno impedito alla SRU di sostenere economicamente le franchigie; ad esempio la WRU passa ad ogni team circa 4 milioni di sterline l'anno, pari a circa 6 milioni di euro... questo ha permesso di realizzare squadre competitive, di bloccare una eventuale emorragia di giocatori e di valorizzare il prodotto, attirando sponsor sempre più interessat ad investire, quindi creando un volano positivo!

tra l'altro la WRU si appresta a creare la quinta franchigia, questa volta basandola nel nord, ergo i soldi se li fai girare bene generano altri soldi...

nota a margine: quale delle squadre irlandesi non ti sembra forte? per me l'unica debole è il Connacht, io vorrei avere sotto casa una selezione di livello Munster/Leinster/Ulster!

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 9:09
da CapitanFracassa
Il nostro Super 10 è un campionato di buon livello.

Il problema è quello di un campionato a 10 squadre che dura 9 mesi :(

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 10:29
da GiorgioXT
lupobravi ha scritto:Credo che tu puoi fare le regole che vuoi per far giocare più italiani, ma è tutto inutile se non riesci a fare una competizione che attiri investimenti maggiori e maggiore e migliore visibilità da parte dei media. Tutto parte da qui! E' per questo che si deve cercare di cambiare questo campionato, che si deve orientarsi verso una competizione che porti in italia campioni italiani e fornisca battaglie contro franchigie estere. Solo così i media e gli sponsor saranno attratti e i capitali cominceranno a girare in maniera più sostanziosa.
Giusto . Però se fai giocare solo 2 selezioni , anche ammesso che riescano a fare un pubblico di 5-6000 a partita casalinga (e dove giocherebbero?) sarebbe la metà di quello attuale del S10 ...
Difficile "vendere2 una cosa del genere meglio del S10 o delle coppe europee...

[quote:"ATHLONE"]nota a margine: quale delle squadre irlandesi non ti sembra forte? per me l'unica debole è il Connacht, io vorrei avere sotto casa una selezione di livello Munster/Leinster/Ulster![/quote]

Beh... Ulster e Connacht fanno dei risultati contro le altre squadre non diversi da quelli delle nostre bistrattate del Super 10... Ospreys-Ulster 43-0

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 11:53
da rebel
Mi sembra di capire che, tra tutti, i due problemi principali siano la qualità di gioco e la presenza di un pubblico scarso. Si pensava che portando una legione di stranieri si sarebbe assistito a partite divertenti, evidentemente non è così; la gente andava allo stadio molto più numerosa quando il rugby era più nostrano e le squadre avevano 2 o 3 stranieri di grido (pensiamo a Campese, Kirwan, Zinzan Brooke, Botha...), oggi, in era professionistica, stranieri di quella qualità non vengono più e quindi, a mio avviso, sarebbe meglio fare un passo indietro, ritornare ad un rugby un po' più autarchico, non inseguire lo straniero solo perche "fa figo" ma limitarsi a poche, oculate, scelte sul mercato estero. Il gioco non credo ne risentirebbe, i nostri rampolli non si troverebbero così tante porte chiuse, maturerebbero sul campo e non in panchina o in tribuna, ne beneficierebbe la Nazionale e il pubblico, credo, si sentirebbe più rappresentato da quei ragazzotti in mutandoni che corrono per il campo......per crescere ci vuole tempo, dobbiamo rassegnarci all'idea che ci vorrà ancora qualche anno di sangue sudore e lacrime, ma avremo un rugby italiano dignitoso.
E' vero che anche in Nuova Zelanda è pieno zeppo di emigrati, equiparati, naturalizzati ecc. ecc. ma questi vengono immessi in una tradizione rugbistica di prim'ordine che noi non abbiamo......secondo me, prima dovremmo costruire la casa e solo poi potremmo farci abitare qualcuno, italiano o straniero che sia; diversamente il nostro rugby rimane un' hotel frequentato da gente di passaggio.

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 12:04
da ATHLONE
GiorgioXT ha scritto:Beh... Ulster e Connacht fanno dei risultati contro le altre squadre non diversi da quelli delle nostre bistrattate del Super 10... Ospreys-Ulster 43-0
sono in ribasso da un paio di stagioni a questa parte, è vero, ma fino al 2006/2007 hanno sempre lottato nelle primissime posizioni, vincendo la League nel 2005/2006 ed arrivando terzi nel 2002/2003...

quest'anno i risultati sono molto negativi, per adesso 0 vittorie su 4 partite, ma perdendo di un solo punto dai Blues e di due dai Dragons, ed incontrando nelle partite solo squadre gallesi...

e comunque hanno in rosa solo 9 stranieri su 39 giocatori!!! se facessero una politica meno autarchica (diciamo più italiana?) probabilmente avrebbero risultati diversi... oppure, se noi facessimo una politica come la loro, avremmo stadi più pieni...

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 12:50
da rivel1
non credo proprio che mettere più italiani in campo porterebbe gente allo stadio
anzi, penso che ad es Cribb(che ha fatto circa 20 presenze da ab 8 anni fa) porterà più curiosi al battaglini di quanti ne possa portare un Ongaro o un Perugini che pure hanno una marea di caps e sono ancora in nazionale

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 12:57
da rivel1
aggiungo: il tifo parmense è tra i più tristi d'italia... eppure loro di italiani ne hanno molti

un modo più diretto per avere più italiani in campo sarebbe evitare porcate del tipo di rouyet o quella che forse faranno con Geldenhuys.. tutta gente che toglie spazio a italiani "sul serio" a referto
basterebbe mettere che per essere italiani di formazione bisogna avere passaporto italiano(non cittadinanza!) E avere giocato almeno tre anni in italia(per evitare che emigranti argentini vengano qui e prendano lo status di Formazione italiana.. quando mi pare chiaro che siano di formazione argentina)
in questo modo robertson,palmer,rouyet... ma anche orlandi se avesse accettato la convocazione con gli azzurri non entrerebbero nei 12 giocatori a referto

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 14:17
da Fabio_AQ
CapitanFracassa ha scritto:Il nostro Super 10 è un campionato di buon livello.

Il problema è quello di un campionato a 10 squadre che dura 9 mesi :(
Sono d'accordo, è troppo spalmato durante l'anno con tantissimi giorni di pausa...
Il rugby sale di tono soltanto con un impegno sul campo continuo.
capisco che la lega sia creata per far crescere un numero limitato di squadre,
però in questo modo si crea un gap grande con le serie inferioriori e c'è un miglioramento solo di facciata.

Re: Super 10: una POSSIBILITA', diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 17:22
da porcorosso
Visto che oggi non ho molto da fare vi mostro anch'io i miei due cents :roll:
Credo che potenzialmente le selezioni per la CL (o per qualsiasi confronto con clubs FR/GB) siano una buona idea per formare un 40 giocatori a livello internazionale. Se dobbiamo però fare il conto con i Campanili dei quali, piaccia o no, l'Italia è piena, l'ipotesi CL perde attrattività mediatica-investitiva, ovvero verrebbe seguita da poco pubblico (anche se concentrati 2 o 4 selezioni non accattiverebbero più spettatori-appassionati dell'attuale S10), di conseguenza ci ritrovaremmo con due team e una nazionale più competitiva, ma con una base "povera" come adesso.
Ben diverso sarebbe potenziare l'attuale campionato per allargare la base di qualità, secondo me il tutto passa da due punti:
1) Marketing: ci vogliono una sponsorizzazione pubblicitaria più efficace, in stile FIR-6N, anche per il S10, il che vuol dire efficaci spot televisivi e sui periodici (pagati dalla FIR? dalla LIRE?) e una copertura degli eventi (campionato-6N) gestiti da una sola emittente per la quale il rugby sia una "priorità" sulla quale investire e non un surplus di cui curarsi poco (allo stato attuale solo La7).
2) Il campionato S10 "perde" 15 giornate tra Settembre e il periodo 6N. Recuperare queste giornate significherebbe avere un calendario di 33 giornate; per assurdo (non tanto poi, secondo me) si potrebbe arrivare ad un S16, avanzando 3 giornate. Se è vero che l'attrattività è direttamente legata allo spettacolo è anche ovvio che il bacino potenziale dell'Amatori Milano (ma anche di TO-GE-NA-BO-FI) è molto più ampio di quello trevigiano o viadanese. Compito della FIR (e qui dò un parere squisitamente personale) sarebbe quello di creare, magari attorno a realtà già esistenti, delle squadre "capoluogo" competitive da portare entro qualche anno in Super X, sostenendo - € - (ma creando anche sana competitività) gli attuali Super Decini in modo da trovarci in futuro un campionato allargato di qualità superiore, sia come gioco che come giro di sponsor.
Questi, più che il Flaminio o altri stadi, dovrebbero essere gli sforzi che a mio parere il rugby italiano dovrebbe fare.
Detto questo vi saluto e ritorno nell'ombra :wink:
Saluti PR

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 21:49
da stefanot
La Celtic League ce la possiamo pure cavare dalla testa perche' i club sono contrari a questo progetto e in italia comando i club. Credo piuttosto che abbiamo un campionato di discreto livello con un'accademia federale di buon livello in cui i club credono. Allora perche' non aumentare il numero delle squadre nel massimo campionato per far in modo di vedere all'opera un maggior numero di giocatori e riformare la coppa italia: li' potrenmmo fare esperimenti tipo selezioni eccetera

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 23:18
da pilonegrosso
Se qualcuno ha fatto come me, cioè ha visto in successione Calvisano-Gran e poi Castres-Tolosa avrà apprezzato la differenza tra S10 e S14. Credo che l'unica possibilità di concreto miglioramento sia far giocare il piu' possibile i giocatori italiani contro squadre dei Paesi rugbysticamente piu' avanzati. Se continuiamo a far giocare i nostri giovani con giocatori mediocri o , quando va bene, con ex grandi giocatori continueremo a lamentarci del nostro campionato.
pilonegrosso

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 3 ott 2008, 23:27
da cesco/cesco
stadi vuoti nel rugby? di certo gli spettatori continuano a crescere.

copio incollo un articolo di calcio:

Stadi vuoti Nemmeno la Champions richiama gente

14:02 del 03 ottobre

La seconda tornata di Champions League conferma che un´abitudine del nostro calcio - una bella abitudine paragonabile a quella di giocare la schedina e andare in trasferta con la famiglia, per parlare di costumi sepolti - sta scomparendo. Roma-Cluj di due settimane fa con 25.382 paganti e l´Olimpico per due terzi vuoto quindi Inter-Werder con 32.965 biglietti venduti su 83.000 posti disponibili (era il Brema di Diego e Frings, mica i maltesi del Birkirkara) sono lì a dimostrare che l´effetto "stadio vuoto" in Italia ha contagiato anche gli eventi migliori e più suggestivi. La Champions, appunto.
Il declino è plastico: l´esordio della Roma nella Champions League 2007 con la Dinamo Kiev portò all´Olimpico 35.552 spettatori: diecimila in più. Per l´Inter, in realtà, c´è stato un recupero rispetto al Psv Eindhoven dell´anno scorso (novemila spettatori in più al Meazza ieri sera), ma questa cifra corrisponde ai mini-abbonamenti che il club ha messo in cantiere per la prima volta proprio per prevenire il flop infrasettimanale: per la partite europee paghi due e prendi tre e ti danno pure la Coppa Italia gratis. Massimo Moratti, d´altronde, aveva palesato delusione per gli abbonamenti staccati quest´anno in campionato: solo 2.700 tessere in più, a quota 40.000. E questo dopo il terzo scudetto di fila vinto, l´arrivo di Mourinho e 72 milioni spesi nell´ultima campagna acquisti.
Juventus e Fiorentina? Per le due società tornate dopo una sosta ai vertici europei l´entusiasmo c´è stato, ma le code al botteghino non si sono viste. La Juve, nel piccolo Olimpico di Torino, all´esordio Champions con lo Zenit ha richiamato 23.000 spettatori. Quattro quinti dello stadio occupato, ma niente esaurito. D´altronde le stesse presenze c´erano state nella fase di qualificazione. E a Firenze, città che mancava dalla Champions League da otto anni, con lo Steaua Bucarest i paganti sono stati 26.000: metà Franchi era vuoto.

Nella classifica europea dei biglietti venduti i club italiani sono indietro, al solito. Su 32 finaliste alla Coppa dei campioni la prima italiana per spettatori è l´Inter, ed è 18ma. La Juventus è 23ma. Arriviamo dietro le società inglesi, ma anche le spagnole e le tedesche. In questo avvio di stagione più gente allo stadio l´hanno portata gli scozzesi del Celtic, i francesi dell´Olympique Marsiglia e del Lione, i turchi del Fenerbahce. E i bielorussi del Bate, che per giocare con la Juve si sono spostati a Minsk. Persino gli svizzeri del Basilea, capaci di andare in 35 mila a vedere uno show minimo contro la Shakhtar Donetz.

Se si guarda a un dato ancora più significativo, ovvero quanto si riempiono gli stadi, va anche peggio. Si salva la Juve grazie al suo stadietto piccolo: 15ma. Ma la Fiorentina è 26ma, l´Inter terzultima e la Roma penultima in classifica. Ha avuto meno spettatori solo lo Sporting Lisbona. Nell´élite europea sono quattro le squadre che non riempiono almeno metà stadio: due sono italiane (Inter e Roma). Mette tristezza scoprire che nel resto d´Europa nei primi due turni di Champions ci sono stati cinque "sold out": stadi di Arsenal, Villareal, Panathinaikos, Dinamo Kiev e Cluj. Il Manchester United quando ha ricevuto il Villareal ha riempito il 98 per cento dell´Old Trafford, il Chelsea all´esordio il 94 per cento dello Stamford Bridge, il Bayern Monaco il 92 per cento dell´Allianz Arena.

Lo staff di Moratti ha una sua spiegazione per il crollo dei biglietti venduti. «Inter-Werder è stata offerta in diretta tv su tre canali, in chiaro sulla Rai, sul satellitare su Sky e sul digitale terrestre su Mediaset. In tempi di difficoltà economiche un´offerta televisiva così capillare ti a tiene lontano dallo stadio». Già, ma in tempi di difficoltà economiche anche i prezzi varati dai club sono una potente controindicazione alla partita dal vivo. Per il prossimo match-clou del gruppo H, Juventus-Real Madrid, le curve sono state fissate a 50 euro. E le curve sono furiose: «Paghiamo trenta euro, non un centesimo in più».

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ott 2008, 8:35
da TommyHowlett
Le possibilità sono ridotte a non più di un paio.
O si creano le selezioni (2, al massimo 3) e le si fanno partecipare a CL e alle coppe, mantenendo il classico campionato per i club in uno status di semiprofessionismo, oppure si lasciano le così come stanno.
Le selezioni non porteranno gente allo stadio? Facciamo l'ipotesi di una selezione del Veneto (ma nella bassa Lombardia sarebbe lo stesso), con base a Padova e con in squadra i fratelli Bergamasco e Bortolami (padovani doc) che deve giocare contro il Leinster o il Munster o gli Ospreys, in casa al Plebiscito: adoperando il cervello, basta poco per fare un po' di pubblicità della partita (come avviente all'estero) con delle belle fotografie di O'Driscoll, Howlett o S.Williams, magari proponendo prezzi assolutamente popolari, quasi simbolici. Secondo voi la gente non andrebbe alla stadio? Io che sono del Basso Polesine ci andrei di corsa, magari mi abbonerei pure. Ricordiamo che la media spettatori della ML, in perenne aumento anno per anno, è ora di circa 6-7 mila spettatori, assolutamente alla portata di Padova o Viadana.
Ripeto, basterebbe far funzionare le rotelle...

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ott 2008, 10:15
da ATHLONE
pilonegrosso ha scritto:Se qualcuno ha fatto come me, cioè ha visto in successione Calvisano-Gran e poi Castres-Tolosa avrà apprezzato la differenza tra S10 e S14. pilonegrosso
Mia moglie, tifosa Gran, è riuscita ad addormentarsi durante la partita di Calvisano, svegliarsi mentre il sottoscritto preparava da mangiare, urlare "c4$$o che azione, era ora che si svegliassero" salvo poi scoprire che avevo girato su Eurosport e rimanerci mooooooolto male!!!

Re: Super 10: un fallimento, diciamocelo

Inviato: 4 ott 2008, 10:30
da ATHLONE
cesco/cesco ha scritto:stadi vuoti nel rugby? di certo gli spettatori continuano a crescere.

copio incollo un articolo di calcio:

Stadi vuoti Nemmeno la Champions richiama gente
non vorrei aprire una discussione infinita sul calcio, però segnalo solo un paio di dati per comprendere perchè in Italia gli stadi di calcio non si riempono più:
1 - tutto è trasmesso in tv, all'estero non succede: in inghilterra per esempio fanno vedere solo alcune partite, non tutte quelle previste!
2 - i nostri stadi sono mediamente fatiscenti, per cui spesso si vede meglio dal divano di casa che da bordo campo;
3 - è pericoloso andare allo stadio, specialmente in certe realtà d'Italia (tafferugli, accoltellamenti, quando non morti);
4 - le famiglie si sono allontanate dagli stadi (discende dal punto 3, quando andavo allo stadio con mio padre negli anni 80 era un ambiente tranquillo, ora non porterei mio figlio allo stadio);
5 - la schedatura preventiva dei tifosi non aiuta l'afflusso di pubblico (ho sempre comprato biglietti per partite casalinghe mezz'ora prima della partita al botteghino);
6 - i prezzi sono spesso esosi (il Genoa in serie C chiese se non erro 210€ per la gradinata!);
7 - raggiungere uno stadio italiano è spesso un'avventura, o sono in mezzo al tessuto urbano o sono sperduti in periferie non collegate con i mezzi pubblici (per dire Highbury a Londra era servito da tre diverse linee della Metro!).

per il resto quoto TH, invece vorrei fare una riflessione con porcorosso: sono tendenzialmente d'accordo con te su un futuribile sviluppo del rugby italiano in piazze maggiori, ma allo stato attuale dove li troviamo 560 giocatori possibilmente italiani (=35giocatori*16squadre) di elevato livello per fare un S16??? no questa può essere una prospettiva, ma al momento mancano i numeri...