COS si romperà le corna?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

jentu
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jentu »

Ehhh, ma al bar si fa così, perdindirindina.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
Garryowen
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da Garryowen »

Il 10 maggio ci saranno i sorteggi dei gironi del mondiale.
Inizia la marcia di avvicinamento.

In COS we trust!
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
speartakle
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da speartakle »

Rispolvero questo thread (meglio che iniziarne uno di nuovo) per riportare in auge un tormentone amato da jpr ( :lol: ): Permit Players Celtic/Eccellenza
COS su questo si era speso, ma non sembra essere stato ascoltato, ora da una intervista su All Rugby ci ritorba sopra, chiedendo la possibilità di un ascensore tra Eccellenza e Celtic, facendo anche l'esempio di Zanni e Morisi (ai quali un rodaggio in eccellenza non farebbe male).
Riporto qui il post del Grillotalpa che lo cita, (vi prego, non appiattite la discussione su qyello che scrive Willhem)
https://ilgrillotalpa.com/2017/11/14/ri ... ascensore/
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jpr williams
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jpr williams »

Non so, a me l'ascensore va benissimo, anzi, potrei averlo inventato io.
Ma non a stagione in corso.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jentu
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jentu »

jpr williams ha scritto:Non so, a me l'ascensore va benissimo, anzi, potrei averlo inventato io.
Ma non a stagione in corso.
Ma se è proprio allora che serve.
Scusa ma sei sempre e solo concentrato sull'eccellenza, non è più il nostro massimo campionato e casomai dovrebbe essere un onore vederci gocare i nazionali, che non abbondano in quel campionato (tranne gli U20), in modo da farne elevare ritmo e contenuto tecnico.
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jpr williams
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jpr williams »

Sarò anche solo concentrato sull'eccellenza, ma penso che l'eccellenza sia uno snodo fondamentale, perchè è il luogo in cui le promesse diventano giocatori veri.
Quindi va preservata e migliorata, conservandone e se possibile aumentandone l'interesse. E l'interesse degli appassionati non lo alimenti se falsi il campionato rafforzando a capocchia una squadra o l'altra con inserimenti di giocatori di livello superiore che squilibrano il confronto. Così rischi di distruggere il campionato per disinteresse e allora non ci sarà più alcun piano a cui fermare il tuo ascensore.
Mettiti nei panni di un tifoso di Rovigo che viene a sapere che dovrà affrontare un Calvisano rafforzato da 3 pro. Come reagiresti?
Ho citato queste due squadre come esempio massimo, ma potrei citartele tutte.
E se fai disamorare la già poca gente che segue l'eccellenza l'ascensore dovrai farlo con il vuoto.
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jentu
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jentu »

Ti sbagli, nei campionati celtici fanno così e non sembrano disamorarsi, anzi.
Solo così potresti alzare l'asticella dell'eccellenza e portare tutti a confrontarsi con i "migliori".
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sandrobandito

Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da sandrobandito »

jpr williams ha scritto:Mettiti nei panni di un tifoso di Rovigo che viene a sapere che dovrà affrontare un Calvisano rafforzato da 3 pro. Come reagiresti?
Basta metterli nel Rovigo anzichè nel Calvisano, no? :-]
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jpr williams
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jpr williams »

jentu ha scritto:Ti sbagli, nei campionati celtici fanno così e non sembrano disamorarsi, anzi.
Solo così potresti alzare l'asticella dell'eccellenza e portare tutti a confrontarsi con i "migliori".
Col piccolo particolare che noi siamo italiani e la mentalità è assai diversa. Prima di tutto uno vuole che la sua squadra vinca e se questo non avviene perchè l'avversario è tecnicamente "dopato" da un additivo tecnico non la prende bene e comincia a pensare che il giochino sia truccato e non valga la pena seguirlo.
sandrobandito ha scritto:
jpr williams ha scritto:Mettiti nei panni di un tifoso di Rovigo che viene a sapere che dovrà affrontare un Calvisano rafforzato da 3 pro. Come reagiresti?
Basta metterli nel Rovigo anzichè nel Calvisano, no? :-]
:lol: La zampata di Franti! :rotfl:
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jentu
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jentu »

jpr williams ha scritto:
jentu ha scritto:Ti sbagli, nei campionati celtici fanno così e non sembrano disamorarsi, anzi.
Solo così potresti alzare l'asticella dell'eccellenza e portare tutti a confrontarsi con i "migliori".
Col piccolo particolare che noi siamo italiani e la mentalità è assai diversa. Prima di tutto uno vuole che la sua squadra vinca e se questo non avviene perchè l'avversario è tecnicamente "dopato" da un additivo tecnico non la prende bene e comincia a pensare che il giochino sia truccato e non valga la pena seguirlo.
Scusa per quello che sto per scrivere, non voglio essere offensivo, ma parlare in generale.
Questo tuo e di alcuni, legati ad una eccellenza che fu, è un ragionamento condito di retropensieri.
Ha fatto tanto male allo sport italiano e sta distruggendo il calcio nazionale.
Se (a parte la società di base nella formazione giovanile del ragazzo - che andrebbe sempre nominata nelle convocazioni della nazionale) un giovane arriva ad essere tesserato in seniores, mettiamo in eccellenza con piripicchio, e da questo passa ad una franchigia con un contratto in cui la franchigia lo paga e lo assicura come professionista - cosa che nessuna società italiana non celtica può fare - cosa impedisce al giocatore da un punto di vista logico e morale di giocare nella sua società seniores di provenienza, se deve recuperare un infortunio, la forma fisica o una continuità di gioco che la franchigia non gli garantisce?
Basta che gli accordi siano chiari e validi per tutti.
In questo modo si alza il livello dell'eccellenza, si evitano compartimenti stagni, che sono utili solo alle piccole parrochie, e si incentiva le società a coltivare rapporti mutualmente proficui con le franchigie.
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Luqa-bis
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da Luqa-bis »

Peraltro il meccanismo del doppio tesseramento (franchigia-società) con per esempio il 90% dei giocatori della franchigia tesserati anche per società di Eccellenza) permetterebbe almeno in linea teorica statistica di innalzare il livello di competitività del campionato di Eccellenza.

Esempio, mettiamo che la franchigia Garibaldi abbia 50 giocatori in lista.
mettiamo che ne abbia una decina infortunati, e che ne scelga 25 per una partita di Pro o Coppa
ne restano 15 che potrebbero essere distribuiti su 4-5 squadre.

Se i tesseramenti coprissero tutta l'Eccellenza , l'effetto sarebbe , di immettere (a costo ridotto) 2-3 giocatori pro per squadra che sarebbe come prendere degli stranieri "medi" con oneri secondo me minori.

E per i secondi tesseramenti, si potrebbe anche applicare una regola tipo DRAFT americano
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jpr williams
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jpr williams »

jentu ha scritto:Scusa per quello che sto per scrivere, non voglio essere offensivo, ma parlare in generale.
Questo tuo e di alcuni, legati ad una eccellenza che fu, è un ragionamento condito di retropensieri.
Ha fatto tanto male allo sport italiano e sta distruggendo il calcio nazionale.
Se (a parte la società di base nella formazione giovanile del ragazzo - che andrebbe sempre nominata nelle convocazioni della nazionale) un giovane arriva ad essere tesserato in seniores, mettiamo in eccellenza con piripicchio, e da questo passa ad una franchigia con un contratto in cui la franchigia lo paga e lo assicura come professionista - cosa che nessuna società italiana non celtica può fare - cosa impedisce al giocatore da un punto di vista logico e morale di giocare nella sua società seniores di provenienza, se deve recuperare un infortunio, la forma fisica o una continuità di gioco che la franchigia non gli garantisce?
Basta che gli accordi siano chiari e validi per tutti.
In questo modo si alza il livello dell'eccellenza, si evitano compartimenti stagni, che sono utili solo alle piccole parrochie, e si incentiva le società a coltivare rapporti mutualmente proficui con le franchigie.
Nessuna offesa, stiamo solo scambiandoci opinioni diverse se non contrapposte.
Il fatto è che chi non segue l'eccellenza fatica a capire il legame che si ha con la squadra del proprio territorio; un legame che in molti casi è l'unico carburante che permette a queste società di stare a galla. E solo stando a galla possono continuare a svolgere la funzione che, mi sembra, entrambi riteniamo importante.
Potrei anche ammettere che quello che tu dici si verificasse nel modo che descrivi, cioè un ritorno nella società di provenienza, ma a quel punto sorgerebbero altri problemi: qual è la società di provenienza? Quella che lo ha formato da giovane? Quella da cui è arrivato in franchigia? Boh!
Ti faccio un esempio: a Calvisano gioca un promettente centro di nome Enrico Lucchin; si è formato a Rovigo, da cui poi se n'è andato perché non giocava mai ed è venuto a Calvisano. Se l'anno prossimo, poniamo, andasse alle Zebre o a Treviso, quale sarebbe la società di eccellenza in cui dovrebbe fare questo transitorio ritorno? Ognuna avrebbe le sue pretese.
Capisco che per te questo non significhi niente, ma tutti quelli che vanno a spendere soldi per vedere una partita di eccellenza della squadra cui sono sentimentalmente legati ci tengono eccome. Ed è quel legame sentimentale che tiene a galla la baracca.
E poi come dovrebbe funzionare la cosa? Mettiamo che il tecnico della squadra di eccellenza ritenesse quel giocatore non funzionale al suo game plan che si fa? Si costringe a farlo giocare obtorto collo? Lo si dirotta altrove? E dove? Boh.
Ripeto che magari per te saranno bagatelle, ma il giudizio di valore è soggettivo.
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danci
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da danci »

jentu ha scritto:
jpr williams ha scritto:
jentu ha scritto:Ti sbagli, nei campionati celtici fanno così e non sembrano disamorarsi, anzi.
Solo così potresti alzare l'asticella dell'eccellenza e portare tutti a confrontarsi con i "migliori".
Col piccolo particolare che noi siamo italiani e la mentalità è assai diversa. Prima di tutto uno vuole che la sua squadra vinca e se questo non avviene perchè l'avversario è tecnicamente "dopato" da un additivo tecnico non la prende bene e comincia a pensare che il giochino sia truccato e non valga la pena seguirlo.
Se (a parte la società di base nella formazione giovanile del ragazzo - che andrebbe sempre nominata nelle convocazioni della nazionale) un giovane arriva ad essere tesserato in seniores, mettiamo in eccellenza con piripicchio, e da questo passa ad una franchigia con un contratto in cui la franchigia lo paga e lo assicura come professionista - cosa che nessuna società italiana non celtica può fare - cosa impedisce al giocatore da un punto di vista logico e morale di giocare nella sua società seniores di provenienza, se deve recuperare un infortunio, la forma fisica o una continuità di gioco che la franchigia non gli garantisce?
Già, esattamente il sistema irlandese

La realtà è che non abbiamo deciso chiaramente che strada prendere

Negli anni ’90 e inizio 2000, volevamo essere come francesi e inglesi, con club forti, accademie di club e squadre A dove far giocare giovani e giocatori in recupero, ma non ce l’abbiamo fatta, i nostri club erano economicamente troppo deboli e ininfluenti sulla scena internazionale

Per cui abbiamo tentato di seguire la strada “celtica”, con franchigie e club subordinati, ma fin dal 2010, dal momento dell’ingresso in CL, non siamo riusciti a collegare club, accademie e franchigie in un modo che sia efficace e – più o meno - accettabile per tutti

È questa una delle maggiori sfide dell’era COS, vedremo come va a finire
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da Luqa-bis »

@ jprwilliams

Forse non lo hai letto, ma penso di aver dato una possibile risposta al tuo quesito:

1. nelle convocazioni si smette di usare un per me sgradevole (*) che serve solo a dare una patacca alla struttura federale
2. si mettono invece la società del percorso U18 e quella seniores

3. nella distribuzione dei giocatori di franchigia, fatti salvi i casi di giocatore di filiera societaria si applica un draft sul modello NFL/NBA, magari su base mista geografica e di classifica (ovvero i meglio sono accasati alle società che sono arrivate più in basso o neopromosse).
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jpr williams
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Re: COS si romperà le corna?

Messaggio da jpr williams »

Luqa-bis ha scritto:@ jprwilliams
Forse non lo hai letto, ma penso di aver dato una possibile risposta al tuo quesito:).
Visto dopo @Luqa; probabilmente l'hai postato mentre io stavo scrivendo il mio.
Luqa-bis ha scritto:1. nelle convocazioni si smette di usare un per me sgradevole (*) che serve solo a dare una patacca alla struttura federale
2. si mettono invece la società del percorso U18 e quella seniores
3. nella distribuzione dei giocatori di franchigia, fatti salvi i casi di giocatore di filiera societaria si applica un draft sul modello NFL/NBA, magari su base mista geografica e di classifica (ovvero i meglio sono accasati alle società che sono arrivate più in basso o neopromosse).
1 e 2, ok.
Sulla 3 la vedo un po' farraginosa. Ma almeno avrebbe il merito di evitare possibili sospetti su favoritismi od altro. Rimane il problema di cosa fare per chi è arrivato in franchigia formato da una società e "rifinito" da un'altra come nell'esempio che facevo più sopra.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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