forum.rugby.it

Adryfrentzen ha scritto: 9 ott 2020, 10:52

Garry ha scritto: 9 ott 2020, 10:14

Adryfrentzen ha scritto: 8 ott 2020, 18:45
Preferirei però aver fatto 50 punti all'Ulster e non avere neanche un giocatore in classifica. Neanche scrollando 3 pagine.

È molto meglio essere ricchi, belli, intelligenti e in buona salute, che essere malati, poveri e stupidi.

Mah io mi accontenterei di essere intelligente e in buona salute toh

Ti fa onore. Con i soldi che ti avanzano Ricordati degli amici
https://youtu.be/A7wA2do8AH8

Luqa-bis ha scritto: 9 ott 2020, 7:37Il divario esistente è da colmare o no?
Non è solo l'Italia che ha difficoltà a restare attaccata al treno.
La Georgia non ha più l'impatto della mischia di 4-5 anni fa.
Romania, Canada e Russia sono in regressione
USA in crescita ma non a livello ancora, solo il Giappone e forse l'Argentina che però sta staccando la spina.

Più che altro la domanda da fare sarebbe: il divario esistente è colmabile?
La mia risposta è che sarebbe colmabile se "quelli davanti" stessero lì fermi ad aspettarci. Purtroppo, invece, pare che non solo continuino a correre, ma anche che lo facciano a ritmi superiori ai nostri, di talchè se, poniamo, il gap attuale è 100 e loro corrono a ritmo 10 mentre noi corriamo a ritmo 7 (quantificherei così i rispettivi ritmi) è ovvio che andando avanti le cose possono solo peggiorare. Per sostenere la tesi opposta bisognerebbe sentire di poter affermare che nei prossimi anni il nostro livello crescerà più di quello delle altre tier 1 e che questo miglior ritmo a nostro vantaggio si protrarrà a lungo nel tempo. Qualcuno, in tutta sincerità (no, @Soidog, non lo sto chiedendo a te, so che tu lo pensi con ammirevole ed incrollabile fede) si sente di sostenere una cosa simile? Perchè altrimenti è ovvio e logico sostenere che non solo le cose non miglioreranno, ma peggioreranno vieppiù, tanto per noi quanto per le nostre vere compagne d'avventura, le tier 2.

Luqa-bis ha scritto: 9 ott 2020, 7:37Ed è questo il primo problema della franchigie italiane. Il Pubblico.

Partiamo dal concetto che il rugby in Italia non è di nicchia, ma di mininicchia. La nazionale riempie (oddio, riempiva: gli ultimi appuntamenti pre-covid non è che avessero mostrato folle strabocchevoli) perchè richiama in un unico luogo TUTTI gli appassionati italici. Ma in TV fa numeri infimi (forse perchè siamo quai tutti allo stadio a vederla...).
Le franchigie: a Treviso fa qualche pienone all'anno, ma la media è meno esaltante, mentre sulle zebre evito di infierire. Televisivamente non se le fila nessuno. Fuori dal triveneto la Benetton non interessa praticamente a nessuno; sulle zebre evito di infierire. Potrei dire che fuori dal Lanfranchi non interessano a nessuno.
Il domestic è stato letteralmente nuclearizzato dai due inghiottitoi.

Se queste premesse sono vere (aspetto smentite) ed i risultati in prospettiva sono tutt'altro che esaltanti dubito che il problema possa avere una soluzione fausta.

jpr williams ha scritto: 9 ott 2020, 11:31

Luqa-bis ha scritto: 9 ott 2020, 7:37Il divario esistente è da colmare o no?
Non è solo l'Italia che ha difficoltà a restare attaccata al treno.
La Georgia non ha più l'impatto della mischia di 4-5 anni fa.
Romania, Canada e Russia sono in regressione
USA in crescita ma non a livello ancora, solo il Giappone e forse l'Argentina che però sta staccando la spina.

Più che altro la domanda da fare sarebbe: il divario esistente è colmabile?
La mia risposta è che sarebbe colmabile se "quelli davanti" stessero lì fermi ad aspettarci. Purtroppo, invece, pare che non solo continuino a correre, ma anche che lo facciano a ritmi superiori ai nostri, di talchè se, poniamo, il gap attuale è 100 e loro corrono a ritmo 10 mentre noi corriamo a ritmo 7 (quantificherei così i rispettivi ritmi) è ovvio che andando avanti le cose possono solo peggiorare. Per sostenere la tesi opposta bisognerebbe sentire di poter affermare che nei prossimi anni il nostro livello crescerà più di quello delle altre tier 1 e che questo miglior ritmo a nostro vantaggio si protrarrà a lungo nel tempo. Qualcuno, in tutta sincerità (no, @Soidog, non lo sto chiedendo a te, so che tu lo pensi con ammirevole ed incrollabile fede) si sente di sostenere una cosa simile? Perchè altrimenti è ovvio e logico sostenere che non solo le cose non miglioreranno, ma peggioreranno vieppiù, tanto per noi quanto per le nostre vere compagne d'avventura, le tier 2.

Se queste premesse sono vere (aspetto smentite) ed i risultati in prospettiva sono tutt'altro che esaltanti dubito che il problema possa avere una soluzione fausta.

La smentita viene automaticamente se si pensa che la crescita non può essere infinita. A meno che qualcuno non ragioni come quelli che un tempo pensarono di poter mandare in pensione i lavoratori con 19 anni di anzianità e l'ottanta % dello stipendio (o più).
La crescita non può essere infinita, è intuitivo, e quando rallenteranno, ci avvicineremo.
Raggiungerli è impossibile perché rimarranno sempre tutti i fattori ripetuti ormai all'infinito, il diverso concetto di sport, la diversa considerazione verso chi pratica sport, la scuola ecc...ecc...

Conoscendo i britannici, però, quando arriveranno vicini al limite, cambieranno le regole e si inizierà tutto daccapo

Garry ha scritto: 9 ott 2020, 11:45 Conoscendo i britannici, però, quando arriveranno vicini al limite, cambieranno le regole e si inizierà tutto daccapo

https://m.youtube.com/watch?v=Fr5U7t-HR9A
Bisogna provare a raggiungerli e credere di poterci riuscire.
Solo così ci si riesce

Soidog ha scritto: 9 ott 2020, 11:58Bisogna provare a raggiungerli e credere di poterci riuscire.
Solo così ci si riesce

Un evento così eccezionale che ce lo ricordiamo ancora dopo 40 anni. Uno di quelli che succedono una volta ogni 100.
Aspettiamo il 2080 allora.

Però, però, la suggestione suggerisce.
Nel 1980 un italiano stortignaccolo e avente come unica dote il fatto di...essere Pietro Mennea metteva in fila il mondo (o mezzo mondo: ne mancava un pezzetto non irrilevante per la velocità pura).
Oggi c'è uno che potrebbe fare lo stesso?
Non credo.
Di quanto si è allargato il divario fra la nostra velocità pura e la medaglia d'oro olimpica da allora?
Più o meno di quello fra la squadra di Coste e il 5N rispetto a quella attuale e il 6N?
E tu pensi davvero che possiamo invertire questo trend?

Non hai capito.
Non credo che Soidog intendesse parlare dei massimi sistemi, dell'Atletica, della Velocità, della FIDAL eccetera...
Ha citato l'esempio di un campione che ha creduto in sé stesso, ha lavorato sodo, aveva l'allenatore giusto per lui ed aveva "fame".
Un ottimo esempio per chiunque faccia sport

(e TUTTO il mondo lo aveva già messo ai suoi piedi con il record sui 200)

Per tornare in topic oggi Ruzza convocato in panca con Treviso, di Favretto neanche l'ombra. Io una spiegazione da Smith la chiederei.

Garry ha scritto: 9 ott 2020, 13:15 Non hai capito.
Non credo che Soidog intendesse parlare dei massimi sistemi, dell'Atletica, della Velocità, della FIDAL eccetera...
Ha citato l'esempio di un campione che ha creduto in sé stesso, ha lavorato sodo, aveva l'allenatore giusto per lui ed aveva "fame".
Un ottimo esempio per chiunque faccia sport

(e TUTTO il mondo lo aveva già messo ai suoi piedi con il record sui 200)

Curiosamente sono d'accordo con Garry...

Se accetti la sconfitta, sarai sconfitto, se accetti l'inferiorita', sarai inferiore.
E se vogliamo esagerare, preferisco andare sotto combattendo fino all'ultimo secondo e farmi cacciare dal rugby che conta prendendo la porta in faccia piuttosto che gettare la spugna.
Ma qui siamo a visioni diverse della vita, non c'e' scampo.

E mi scoccia ripetere sempre la stessa cosa che sembro un disco rotto. Il divario NON E' cosi' grande come i risultati farebbero pensare e, se proprio devo giudicare, il problema numero uno dei nostri e' che tantissime volte partono gia' sconfitti. Ho perso il conto delle partite che potevamo portare a casa con un po' piu' di concentrazione e intelligenza, e se ne portavamo a casa anche solo meta' a quest'ora non saremmo qui a discutere.

Certo ci manca della tecnica, certo ci manca della visione dei gioco, certo ci manca della qualita', ma soprattutto ci manca la testa.

Guardate che se la nazionale fa un paio di anni vincenti, che per noi significa un paio di vittorie contro le Tier 1 all'anno, tutti i problemi di cui stiamo parlando svaniscono.

Concordo. Credevo che Ruzza fosse infortunato ma e' evidente che non e' cosi'.

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 13:40 Per tornare in topic oggi Ruzza convocato in panca con Treviso, di Favretto neanche l'ombra. Io una spiegazione da Smith la chiederei.

Non è grosso come Favretto, a lui piacciono alla sudafricana

jpr williams ha scritto: 9 ott 2020, 13:08

Soidog ha scritto: 9 ott 2020, 11:58Bisogna provare a raggiungerli e credere di poterci riuscire.
Solo così ci si riesce

Un evento così eccezionale che ce lo ricordiamo ancora dopo 40 anni. Uno di quelli che succedono una volta ogni 100.
Aspettiamo il 2080 allora.

Però, però, la suggestione suggerisce.
Nel 1980 un italiano stortignaccolo e avente come unica dote il fatto di...essere Pietro Mennea metteva in fila il mondo (o mezzo mondo: ne mancava un pezzetto non irrilevante per la velocità pura).
Oggi c'è uno che potrebbe fare lo stesso?
Non credo.
Di quanto si è allargato il divario fra la nostra velocità pura e la medaglia d'oro olimpica da allora?
Più o meno di quello fra la squadra di Coste e il 5N rispetto a quella attuale e il 6N?
E tu pensi davvero che possiamo invertire questo trend?

questo discorso però non devi farlo al rugby, ma alla quasi totalità dello sport italiano. Il Mennea oggi te lo devi costruire, il talento solo non basta più e all estero questo lo hanno capito bene, tant è vero che il lavoro di vera e propria formazione avviene nei college e non nei club, se non affinare un prodotto grezzo.
Poichè in Italia una struttura organizzata a servizio dello sport in generale non esiste, per molte discipline in cui ervamo buoni o discreti dovremmo fare un passo indietro.
Oggi il successo lo costruisci attraverso le strutture e a quanti soldi investi su di questi. L Italia si trova in questa situazione perchè ha perso troppi anni a capire come fare, bene o male si sta capendo e tu proprio ora vorresti buttare tutto a mare?

giobart ha scritto: 9 ott 2020, 15:26

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 13:40 Per tornare in topic oggi Ruzza convocato in panca con Treviso, di Favretto neanche l'ombra. Io una spiegazione da Smith la chiederei.

Non è grosso come Favretto, a lui piacciono alla sudafricana

ma sono praticamente uguali come misure pesano entrambi 108, poi Favretto magari riuscirà a mettere su più massa di Ruzza (che mi sembra abbia un fisico che fa davvero fatica a mettere su massa) ma oggi e tra un mese che differenza c'è?

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 15:38

giobart ha scritto: 9 ott 2020, 15:26

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 13:40 Per tornare in topic oggi Ruzza convocato in panca con Treviso, di Favretto neanche l'ombra. Io una spiegazione da Smith la chiederei.

Non è grosso come Favretto, a lui piacciono alla sudafricana

ma sono praticamente uguali come misure pesano entrambi 108, poi Favretto magari riuscirà a mettere su più massa di Ruzza (che mi sembra abbia un fisico che fa davvero fatica a mettere su massa) ma oggi e tra un mese che differenza c'è?

Non è tra un mese, ma tra quante partite. Cosa rimane a Favretto, 60/70 minuti con gli Scarlets..

Consulente ha scritto: 9 ott 2020, 14:09Se accetti la sconfitta, sarai sconfitto, se accetti l'inferiorita', sarai inferiore.
E se vogliamo esagerare, preferisco andare sotto combattendo fino all'ultimo secondo e farmi cacciare dal rugby che conta prendendo la porta in faccia piuttosto che gettare la spugna.
Ma qui siamo a visioni diverse della vita, non c'e' scampo.

Per carità, belle e nobili parole. Però con questa logica anche io a 55 anni e in forte sovrappeso (forte eufemismo) non devo arrendermi all'idea che la maglia numero 9 azzurra non sia alla mia portata.
O per essere più seri con questa logica il Calvisano può a ben diritto scendere in campo in Champions cup.

Consulente ha scritto: 9 ott 2020, 14:09E mi scoccia ripetere sempre la stessa cosa che sembro un disco rotto. Il divario NON E' cosi' grande come i risultati farebbero pensare e, se proprio devo giudicare, il problema numero uno dei nostri e' che tantissime volte partono gia' sconfitti. Ho perso il conto delle partite che potevamo portare a casa con un po' piu' di concentrazione e intelligenza, e se ne portavamo a casa anche solo meta' a quest'ora non saremmo qui a discutere.

E se mia nonna etc etc. Comunque la tua è un'opinione legittima quanto la mia che è, evidentemente, opposta ed è convinta che il divario sia anche più largo di quanto dicano i risultati. Penso che molte squadre, ad esempio in 6N, una volta fatta la quarta meta contro di noi tirino i remi in barca e risparmino le forze, altrimenti i rsiultati sarebbero anche peggiori.

Consulente ha scritto: 9 ott 2020, 14:09Certo ci manca della tecnica, certo ci manca della visione dei gioco, certo ci manca della qualita', ma soprattutto ci manca la testa.

Cioè tutto, praticamente. Se ci mancano tutte quelle robe lì, di grazia, cos'è che avremmo? Sei persino più negativo di me.

Consulente ha scritto: 9 ott 2020, 14:09Guardate che se la nazionale fa un paio di anni vincenti, che per noi significa un paio di vittorie contro le Tier 1 all'anno, tutti i problemi di cui stiamo parlando svaniscono.

Un SE piuttosto ingombrante. Quando sarà sparito ti darò ragione.

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 15:38

giobart ha scritto: 9 ott 2020, 15:26

speartakle ha scritto: 9 ott 2020, 13:40 Per tornare in topic oggi Ruzza convocato in panca con Treviso, di Favretto neanche l'ombra. Io una spiegazione da Smith la chiederei.

Non è grosso come Favretto, a lui piacciono alla sudafricana

ma sono praticamente uguali come misure pesano entrambi 108, poi Favretto magari riuscirà a mettere su più massa di Ruzza (che mi sembra abbia un fisico che fa davvero fatica a mettere su massa) ma oggi e tra un mese che differenza c'è?

Non c'è niente da fare, è così, a lui piacciono alla sudafricana e Favretto è 'ingrossabile alla sudafricana', Ruzza, pur splendido giocatore, lo è di meno. D'altra parte non c'è nessuna squadra di massimo livello che non ha seconde linee enormi, negli altri ruoli c'è una variabilità di mole che è in funzione delle singole abilità, ma le seconde no, le seconde devono essere a priori alte e GROSSE , le abilità vengono dopo.
E quindi , per me, la non considerazione di Fuser rimane un mistero.