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Mr Ian ha scritto: 13 feb 2024, 16:00 Di fronte però, secondo me, c'è un rugby che si inflaziona di pari passo all evoluzione del professionismo. I giocatori vogliono di più, lo staff di qualità, è straniero e lo devi pagare, gli stranieri delle zebre idem, l attività under 23, 20,18, non si paga da sola, le accademie delle franchigie e relativi staff sono un costo, il mondo femminile in evoluzione..la lista potrebbe allungarsi. Però se si giustificano i costi in funzione dell attività celtica, allora mi potrebbe andar bene, il silenzio omertoso, quello no.
Purtroppo il nostro rugby non genera utili e questo è un problema reale, perché con il passare del tempo, con gli stessi soldi si faranno sempre meno cose..

Perfetto!!!

Dunque i club smentiscono luisi

https://www.pianetarugby.it/2024/02/19/ ... usi/?amp=1

Al di là della questione specifica (bravo max ad averla messa in evidenza), sono contento perché sembra che i club facciano sul serio. Insomma, sembra che vadano d'accordo.

Se solo un dirigente di questi club poi, nel segreto dell'urna, dovesse votare per Innocenti, sarebbe da ricoverare al Diagnosi e Cura

la questione del 65/35 andrebbe chiarita bene anche con CONI e media:
la FIR passa per federazione ricca che non nutre i suoi figli (quelli del rugby pane e frittata , si diceva).
Se si chiarisce che 2/3 del bilancio sono vincolati all'attività internazionale di elite già i contorni cambiano.

1/3 è molto meno, ma non è poco se gestito a modo.
e qui, ripeto, secondo me i club di Elite mancano di lungimiranza e hanno come i club della serie A calcistica la tendenza a voler ridurre gli invitati a cena.
Un esempio: una serie A su 3 gironi territoriali non è di supporto ad una Elite a 8. Troppo divario.
I club stessi dovrebbero proporre di ricostruire il modello sulla base di quello che per esempio han fatto i francesi.
Un secondo esempio: le società italiana della A Elite dovrebbero pensare ad una dimensione internazionale, come club e come selezione di categoria.

Poi, qui c'è un nodo scorsoio inevitabile: perché le partite di rugby nazionale non riescono che a raccogliere pochi appassionati quando si ha una nazionale che comunque i suoi 30.000 sostenitori li raccatta?
Colpa del gioco, del modo di giocare , delle rivalità troppo di paese? dell'etichetta e del mancato "tifo da curva"? perché si sta tutti assieme in tribuna?

Secondo me 10 squadre in elite sono troppe per quello che produce la filiera e per le risorse finanziarie del nostro rugby. Con l' Elite a 10 ogni anno ci sono una o due squadre materasso che non portano niente ma semmai sottraggono risorse. Un campionato a 8 mi sembra il massimo che ci possiamo permettere. Semmai andrebbe rivista a mio parere l' organizzazione dei campionati di livello inferiore, rendendo anche quelli piu' ristretti e competitivi.

Intanto Innocenti ha deciso di non partecipare ai mondiali universitari Seven: https://quindici.altervista.org/the-mag ... 2_29pBH1Tc

30 min ha scritto: 20 feb 2024, 10:29 Secondo me 10 squadre in elite sono troppe per quello che produce la filiera e per le risorse finanziarie del nostro rugby. Con l' Elite a 10 ogni anno ci sono una o due squadre materasso che non portano niente ma semmai sottraggono risorse. Un campionato a 8 mi sembra il massimo che ci possiamo permettere. Semmai andrebbe rivista a mio parere l' organizzazione dei campionati di livello inferiore, rendendo anche quelli piu' ristretti e competitivi.

Io la penso esattamente al contrario, se vogliamo che il rugby diventi più popolare in Serie A Elite ci devono essere più squadre, per una società già stare in Elite è un biglietto da visita per gli sponsor importante, e poi ci sarebbero più ragazzi che giocano a buon livello per un futuro salto in Celtic; bisogna portare il rugby di buon livello in tutta la penisola, altrimenti sarà sempre più Veneto centrico.

giobart ha scritto: 20 feb 2024, 14:03 per una società già stare in Elite è un biglietto da visita per gli sponsor importante

né CUS Torino né Rangers Vicenza sono riusciti ad attrarre nuovi sponsor di rilievo dopo l'ingresso in Elite. Paradossalmente i piemontesi ci sono riusciti quest'anno che sono scesi in Serie A.

Anch'io volevevo scrivere più o meno le stesse cose. (edit: mi collegavo al post di Giobart, non a quello di Silver Shadow scritto nel frattempo)
Un campionato a 8 avrà sicuramente i propri vantaggi ma occorre ricordare pue quelli di un torneo con più squadre e cioè (ripeto in buona parte quano scritto nel post qui sopra)
- più possibilità per i giovani rugbisti italiani di giocare nel campionato di vertice (per fare un esempio: gli unici due giovani numeri 10 italiani che giocano in questa A Elite sono Bruniera e Ferrarin; con un torneo a otto squadre forse entrambi sarebbero nella categoria di sotto)
- maggior varietà geografica, se no si rischia l'effetto (detto senza offesa) "torneo dei villaggi", come quando anni fa sul Televideo aprivo la pagina del campionato di hockey ghiaccio e leggevo Alleghe, Fassa, Brunico, Canazei, Val di Non... Credo che una maggior varietà geografica attiri un po' di più anche gli sponsor
- una struttura del torneo più semplice e quindi più appetibile per il pubblico; con solo otto squadre si sarà costretti a fare andata-ritorno-e-ancora-andata, oppure le famigerate conference, oppure un torneo in due fasi come la Elite femminile di questa stagione
- con un torneo a otto squadre, maggiori difficoltà per una neopromossa di non tornare subito sotto: se per una neopromossa è dura lottare contro le migliori nove della nazione lo sarà ancor più lottare contro le migliori sette
- corollario (se si dice così) del punto qui sopra: rischio, con un campionato a otto, di avere sempre lo stesso gruppo di squadre
- altro corollario: minori chance, con un campionato a otto squadre, di vedere almeno ogni tanto emergere qualche club del centro e del sud

SilverShadow ha scritto: 20 feb 2024, 14:45 né CUS Torino né Rangers Vicenza sono riusciti ad attrarre nuovi sponsor di rilievo dopo l'ingresso in Elite. Paradossalmente i piemontesi ci sono riusciti quest'anno che sono scesi in Serie A.

Adesso arriva quello che ti dice che li hanno trovati perché si sono venduti come serie A, che come eccellenza o top10 non funzionava.

Ecco una lista delle partecipanti ai tornei di vertice in altre nazioni europee

Ungheria: 6
Svizzera: 8 (il Lugano è quinto)
Svezia: 4 (e il metaman del club campione è tal Leonardo Giustiniani)
Spagna: 12 (ma con partite di sola andata e poi una seconda fase divisa in prime sei e ultime sei)
Scozia: 6 (ma il formato sarà cambiato)
Romania: 15 (divise in tre gironi da cinque, poi altri tre gironi da cinque… insomma un bel poccio)
Rep.Ceca: 6
Portogallo: 10 (e infatti si chiama Top10 come il nostro buon vecchio torneo)
Polonia: 10 (quest’anno in realtà nove per qualche problema)
Paesi Bassi: 12
Irlanda: 10
Germania: 16 (divise in due gironi geografici)
Georgia: 10 (il “Didi 10”)
Danimarca: 5
Croazia: 5 (delle quali una slovena)
Belgio: 10

Altro spunto degno di nota... io non voglio scrivere male di questa federazione ma non è colpa mia se ogni giorno mi danno spunti. Occhio che la notizia è sugli arbitri ma ne nasconde una seconda non meno grave.

https://www.pianetarugby.it/2024/02/20/ ... -asciutta/

Questa cosa è pazzesca. Se si toccano anche gli arbitri, si minano le fondamenta.
Altro che campagna elettorale, non dovrebbe nemmeno arrivarci: possibile che nessuno nel CONI non pensi a un commissariamento? Qualcuno che da esterno metta le mani nei conti?

Manco le caparre per gli alberghi...

Vabbe si saranno dimenticati e per fortuna si è risolto subito (sdrammatizziamo)

Garry ha scritto: 20 feb 2024, 17:27 ...possibile che nessuno nel CONI non pensi a un commissariamento? Qualcuno che da esterno metta le mani nei conti?

Mi offro volontario.
Se qualcuno del CONI passasse di qui, lo ribadisco: lo faccio io gratis.