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Garry ha scritto: 3 nov 2020, 20:37
Se non è un leader naturale Parisse, io sono Zinzan Brooke.
Credo che quanto a leadership Lo Cicero sia anni luce dietro sia Parisse che Bortolami, tanto per citarne un altro.
Peccato, il discorso aveva qualche spunto interessante, ma anche due o tre scivolate.
Una è quella di confondere le capacità di un giocatore oppure la sua dote di "bucare" lo schermo, con la leadership.
Parisse è stato capitano della nazionale sotto diversi allenatori e ha visto passare tanti giocatori. È stato capitano anche in un club prestigioso pieno di campioni, dai, come lo si può mettere in discussione?
Ho sbagliato all'inizio, non Leader ma motivatore e comunque questo è il punto, per anni troppi che dovevano decidere e implementare le strutture hanno vissuto protetti da parisse unico e insostituibile e infatti si vedeva durantele poche assenze in nazionale del capitano.
Non so ma ci sono alcuni giocatori che hanno un motivatore a titolo personale nelle zebre e bene, io in queste persone nel bene e nel male ci vedo qualcosa in più, la voglia di lottare anche se sei sotto di 50 punti, spesso in nazionale perdiamo la voglia di lottare dopo la prima meta e quì non c'è capitano che tenga, ci vuole una struttura dietro soprattutto in una realtà come la nostra nazionale dove manca autostima sopratuttto perchè si affrontano sempre nazionali di livello superiore al nostro
Io l'articolo di Rugbymeet citato da ruttobandito l'ho letto in maniera diversa nel punto Lo Cicero o Parisse.
Ma sulla tematica dell'affrontare la partita "dimenticando di pensare" e sul come si gestisce la partita sotto pressione senza "pensarla".
Non credo che Nicoletti, mi pare sia quello l'autore, abbia accennato al talento e alla capaictà di essere leader.
Ma spesso anche qui Parisse è stato accusato di essere stato poco lucido in certi momenti,
Penso che seppur in un canale credo poco conosciuto come è il 20, sia una buona cosa la trasmissione da parte di mediaset del rugby e della nazionale perchè se analiziamo non gli ultimi 5 ma gli ultimi 20 anni gli unici canali televisivi nazionali che non hanno minimamente cagato il rugby sono stati quelli di mediaset. Speriamo poi che finalmente sabato ci sia anche un cambio di rotta in campo
Oddio, articolo fumoso ed errore grossolano già in apertura: la prima partita è tra Irlanda e Galles, non Scozia.
Un po' della serie "io speriamo che me la cavo"...
Invece non ho capito se e chi commenta le altre partite. Sarebbe il massimo ascoltare il campo senza pubblico e senza commento.
Non è un giornalista ma uso questo thread lo stesso:
Ecco a voi signori e signori la qualità del ilNero, riporto le immagini dei commenti sotto il pezzo su Minozzi, così vi evito di andare direttamente al sito:
Però non dite che non ve l'avevo detto...
È chiaramente un imbecille e pure bugiardo.
Bugiardo perché il livore espresso nel suo articolo non è certo dettato dal rispetto verso la nazionale o verso Smith. Tutto il contrario.
Come ho già scritto, l'intervento di Minozzi sui social gli ha rovinato il pezzo ad effetto che avrebbe voluto preparare.
Immaginate di non aver saputo nulla e di aver letto lunedì le convocazioni senza il nome di Minozzi.
Subito un bell'articolo sul presunto contrasto con Smith e la storia delle partite dell'Autumn Cup saltate con successiva convocazione con il club.
Poi eventuali comunicati della FIR o dello stesso Minozzi sarebbero sembrati delle scuse inventate a posteriori.
Invece lo pseudo-giornalista si è trovato le armi spuntate a causa dell'intervento del coach del Wasps
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Non sono riuscito onestamente neanceh a leggere metà di quello che ha scritto perché temevo di dover sfondare il computer. Manca solo che dicesse e allora i marò e poi abbiamo proprio tutto il necessario per il premio al peggiore.
Mi auguro appena che lui come il suo blog del c*zzo rimanga nell'anonimato che si merita per il resto dei suoi giorni.
Tutto il mio apprezzamento per Giacomo Perissinotto, ma lui lo sa già visto che ci conosciamo bene.
Io col Nero mi sono azzuffato una volta e da allora evito di interloquire con lui.
Qualche volta scrive anche cose che condivido, per la famosa faccenda dell'orologio fermo, ma di solito il primo istinto e di mandarlo a...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Diciamo che almeno sul giudizio del giornalista in oggetto il Forum è stato praticamente unanime.
Abbiamo già da tempo condannato la sua povertà di argomenti di merito rugbystico e quest'ultimo episodio conferma che tutta la sua attività è, ed è stata, diretta a provocare polemiche surrettizie.
Perchè ?
Ovvio, come fai a scrivere di rugby se non capisci niente del rugby ?
Ti inventi qualcos'altro nella speranza di suscitare reazioni che alimenterebbero la tua funzione surrettizia.
Quello lì non capisce niente del rugby, ZERO, e non ha mai fatto il minimo sforzo per capirlo.
Brutto personaggio, purtroppo paradigma di altri.
Perchè certa gente ama definirsi ciò che non è? Secondo me è Malfatto sotto falso nome.
Mah, io condivido parzialmente il pensiero di Bortolami su Munozzi ma non mi sento comunque di condannarlo più di tanto, anche il covid è una situazione particolare, ok non diventerà un campione come dice Bortolami ma penso che una serie di circostanze come lungo ritiro, infortunio, covid possano rendere la sua decisione condivisibile.... anche se ben vedendo la siuazione in inghilterra io avrei colto l'occasione per rimanere nell'italica bolla
Perchè certa gente ama definirsi ciò che non è? Secondo me è Malfatto sotto falso nome.
No, bisogna dargli atto che non si è mai definito giornalista.
Malfatto giornalista lo è, e a parte una spiccata ed esagerata, a volte, vena polemica il giornalista lo fa. Se non altro ha il merito di inserire il nostro povero campionato Top10 nelle pagine di gazzetta.it
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