profetacciato ha scritto: 21 lug 2020, 15:01
Sì, ma hai appena detto tu, giustamente, che lo spettacolo attira il pubblico. Se il livello è basso è normale che il pubblico non sia propenso a seguire le partite, a parte il nucleo di fedelissimi sostenitori e appassionati.
Sul Pro14 potremmo stare a parlare ore, il fatto è che pur con squadre di valore il prodotto non tira, e non tira in Galles, in Italia, in Sudafrica.
Poi io non dico che la Nuova Zelanda sia il centro del mondo ovale. Ma loro hanno reagito alla crisi puntando sul 'prodotto locale' e capendo subito che il Super Rugby era un prodotto in crisi e che quindi la pandemia offriva loro un'occasione di cambiare.
L'Europa - non solo il Pro14 - mi sembra stia ragionando ancora coi vecchi schemi mentali. Guardiamo alle coppe europee, ci si sta inventando soluzioni incomprensibili perché tutto giro intorno al soldo
Tutto giusto il Pro14 è un campionato messo su per poter garantire un livello di partite elevato a costi sostenibili senza essere assorbiti da campionati più grossi (Inghilterra).
Però per esempio il Super Rugby è da un po' che non funziona benissimo a livello di pubblico e pure a livello di soldi. Mica ieri. Alla fine è una circolarità che ritorna:
- I Paesi A B e C hanno campionati nazionali molto seguiti ma non remunerativi per avere professionismo (un campionato nazionale interessa ad una nazione principalmente, se quella nazione è piccola, i soldi da sponsor e pubblico TV sono pochi).
-Decidono di unire le forze per ampliare il bacino di utenza, alzando il livello della competizione e vendendolo anche al di fuori dei propri confini.
- Scende l'interesse per il campionato a livello nazionale, sale a livello internazionale però questo ha effetti anche sullo sport nel paese (attenzione delle istituzioni, sopravvivenza dei club locali non direttemente interessati dal livello internazionale).
- La concorrenza con altri prodotti più competitivi fa alzare i costi sempre più e anche il loro bell campionato internazionale non riesce a dare quanto richiesto in termini di competitività e introiti (sei constretto ad ammettere altre squadre per cercare nuovi mercati anche se queste non sono così competitive ecc).
- Ormai le squadre più forti hanno una riconoscibilità internazionale e possono permettersi anche di tornare al livello nazionale e scontrarsi tra loro e avere abbastanza pubblico (vedi super rugby Neozelandese) MA c'è un MA bello grosso che stiamo ignorando nella discussione:
Chi ci dice che il nuovo super Rugby Neozelandese, in condizioni normali possa attrarre abbastanza TV e spettatori da convincere gli sponsor a pagare abbastanza? Non dura come un campionato di SR normale o come una Premiership o TOP14.
Non sappiamo se con il nuovo Super rugby NZ-AU riuscirà a raggiungere il risultato economico desiderato per rimanere competitivi a livello di stipendi in modo da evitare una diaspora in Europa.
Magari localmente sarà anche un po' più appetibile, ma lo sarà abbastanza?
Che gira e rigira è sempre questa la storia