Rovigo - E’ uno dei ventenni italiani più utilizzati in questo Super10, con i compagni di lungo corso in nazionale under20 Andrea Bacchetti e Simone Favaro. Un dato che diventa ancor più rilevante se si considera quanto tecnico, bisognoso di esperienza ed usurante sia il suo ruolo in campo.
Andrea De Marchi, pilone trevigiano, è senza dubbio tra le sorprese più positive della Femi-Cz 2008/09. Estremamente dinamico a dispetto del peso, preziosissimo nella propria mobilità per il gioco di movimento voluto da Massimo Brunello, una presenza sui punti d’incontro, forma con il neo-Puma Juan Pablo Orlandi la coppia titolare di piloni più giovane del campionato.
Dopo un girone di andata con qualche sofferenza in mischia ordinata, al termine della pausa 6 Nazioni/Coppa Italia De Marchi sabato è tornato, risultando tra i migliori in campo nella sfortunata trasferta di Calvisano.
Andrea, cos'è accaduto nella bassa bresciana?
“Eravamo partiti molto bene, rispettando le consegne del coach e tenendo in scacco il Cammi per tutto il primo tempo, concluso 6-6. Loro ci aspettavano, avevano studiato nei minimi dettagli il nostro gioco, con il dente avvelenato per la batosta subita all’andata. Al rientro, un nostro leggero calo di concentrazione è stato fatale; a mio parere il punteggio finale è anche un pochino bugiardo nei nostri confronti. Un peccato comunque, per le occasioni che non abbiamo concretizzato nel secondo tempo. Parlo di calo mentale perché fisicamente stiamo invece molto bene, durante il 6 Nazioni abbiamo lavorato in modo ottimale”.
Da un punto di vista fisico non ci sono strascichi per la gara contro il Plus Valore Gran Parma. Moralmente invece come state?
“Non vogliamo e non dobbiamo abbatterci, siamo una squadra giovane ma che sta crescendo molto in fretta. Desideriamo continuare in tal senso. Per quanto riguarda l’infermeria, il recupero di Lodie Britz e Pablo Calanchini procede benissimo; siamo praticamente al completo”.
Che gara vi aspettate contro un Gran che rischia la retrocessione?
“Sarà un’occasione per riscattarci subito, in quella che a conti fatti è una delle sette finali che ci rimangono da disputare. Daremo tutto senza calcoli tra gara e gara, tirando le somme solo alla fine”.
Sabato sei stato tra i migliori in campo, in un reparto dove la Femi-Cz ha spesso sofferto in questa stagione…
“Durante la sosta ho riposato, ma soprattutto lavorato nel modo corretto sul mio ruolo, che è un po’ particolare. Con Gianfranco Beda abbiamo studiato al video la mia tecnica di ingaggio in mischia ordinata, perfezionando la posizione della schiena, che era un mio punto debole. I risultati ora si vedono. E’ un lavoro complesso, che richiede sedute in palestra abbinate a quelle sul campo e che ho potuto fare perché a Rovigo c’è uno staff che crede tantissimo nei giovani”.
In un certo senso una bella pubblicità per l’utilizzo degli emergenti in Super10, in un periodo di grande incertezza e di tanti discorsi sul nostro campionato…
“Sicuramente noi giovani - e la società che ha puntato su di noi - a Rovigo stiamo dimostrando che vale la pena di scommettere su atleti nostrani ed emergenti.
In questa prima esperienza in Super10 e con le conoscenze ed amicizie accumulate, posso dire che sono tanti i ragazzi che meriterebbero di essere testati a questo livello”.
da
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