C'è spazio per i giovani italiani in S10?

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pilonegrosso
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C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

In un altro topic ho incontrato forumisti, preoccupati delle aspirazioni a giocare dei giovani italiani in S10, che esortavano alla pazienza. Ho fatto allora una piccola riflessione:

Certo, ci vuole pazienza e un po' di sfiga :shock: :shock: :shock:
Speriamo che questi ragazzi non migliorino troppo in fretta :oops: :oops: :oops:
L'ideale à che ci siano tanti stranieri a forgiarli in allenamento :roll: :roll: :roll:
Sappiano comunque per il loro bene che è meglio farli crescere lentamente e ricordino che giocano nell'ordine:
1) giocatori stranieri bravi
2) giocatori stranieri poco bravi
3) giocatori stranieri cotti
4) giocatori stranieri cotti e infortunati
5) equiparati con cognome straniero
6) stranieri naturalizzati con parenti italiani
7) stranieri naturalizzati con cognome italiano
8) italiani in ordine d'età decrescente

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Pasquinate
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da Pasquinate »

pilonegrosso ha scritto:In un altro topic ho incontrato forumisti, preoccupati delle aspirazioni a giocare dei giovani italiani in S10, che esortavano alla pazienza. Ho fatto allora una piccola riflessione:

Certo, ci vuole pazienza e un po' di sfiga :shock: :shock: :shock:
Speriamo che questi ragazzi non migliorino troppo in fretta :oops: :oops: :oops:
L'ideale à che ci siano tanti stranieri a forgiarli in allenamento :roll: :roll: :roll:
Sappiano comunque per il loro bene che è meglio farli crescere lentamente e ricordino che giocano nell'ordine:
1) giocatori stranieri bravi
2) giocatori stranieri poco bravi
3) giocatori stranieri cotti
4) giocatori stranieri cotti e infortunati
5) equiparati con cognome straniero
6) stranieri naturalizzati con parenti italiani
7) stranieri naturalizzati con cognome italiano
8) italiani in ordine d'età decrescente

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Complimenti,
sei sempre attento ed arguto!!
pilonegrosso
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

mi sa che la pensiamo allo stesso modo
pilonegrosso
cesco/cesco
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da cesco/cesco »

pilonegrosso ha scritto:mi sa che la pensiamo allo stesso modo
pilonegrosso
io però penso anche che, se ci fosse o se ci fossero, giovani vermanete bravi e forti, dotati di ottima tecnica, non farebbero panchina nemmno a treviso, a calvisano ed a viadana; a questo punto forse i veramente forti non ci sono; l'esperienza la possono fare anche in serie A non è obbligatorio passare in super 10;nel calcio, quanti giovani ci sono che giocano in serie A?o meglio...quanta gavetta hanno fatto nelle serie inferiori? considerando cmq, il movimento del calcio ed il numero di squadre nel massimo campionato
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turni
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da turni »

cesco/cesco ha scritto: io però penso anche che, se ci fosse o se ci fossero, giovani vermanete bravi e forti, dotati di ottima tecnica, non farebbero panchina nemmno a treviso, a calvisano ed a viadana; a questo punto forse i veramente forti non ci sono; l'esperienza la possono fare anche in serie A non è obbligatorio passare in super 10;nel calcio, quanti giovani ci sono che giocano in serie A?o meglio...quanta gavetta hanno fatto nelle serie inferiori? considerando cmq, il movimento del calcio ed il numero di squadre nel massimo campionato
Infatti, cesco. Mi sembra così evidente.
Gioca Tizio? Allora significa che per l'allenatore e lo staff tecnico è più bravo/adatto/in forma di Caio.
Caio sa che dovrà migliorare per raggiungere e superare Tizio. Perchè è un professionista.
Se Tizio è scarso, Caio è scarsissimo. Se Tizio è forte, Caio può decidere di cambiare squadra per trovare più spazio o di lavorare, apprendere da Tizio, fino a contendergli il posto.

Insomma, lo spazio non esiste a priori, va conquistato. Il tempo, la pazienza, non è 'attesa', ma lavoro.
D'altronde la nozione di spazio che più mi piace allude allo "spinger verso", "andare innanzi", "tirare a sè", "allargare", "crescere", "estendere" ... è il prodotto di un'azione.
Se invece per spazio si intende qualcosa che esiste di per sè, allora è lo spazio che sta di mezzo tra due cose, termini, oggetti, e dunque di per sè poco rilevante. Al limite, alluderebbe ad un'assenza di concorrenza e competizione.

Attenzione, tutto ciò prescindere dalla fiducia e dagli stimoli che si infondono sui giocatori.
La fiducia deve esserci sempre e comunque, e si nutre, in primis, di rapporti personali, non solo di minutaggio. Fa male essere esclusi senza motivazioni e giustificazioni. In caso contrario, si sa come e dove migliorare.
Ovviamente Tizio, può essere non solo più bravo, ma anche più "potente". Non escludo, infatti, che vi siano anche scelte "politiche". Ma queste sono a favore anche di italiani. E' la vita, e su questo c'è poco da discutere e confrontarsi.

Piuttosto, mi sembra importante ribadire parto dall'assunto che gioca chi merita, e che ritengo inutile discutere della questione "spazio a/per/di giovani italiani" in generale e in astratto, senza fare riferimento a casi concreti, distinzioni tra ruoli, formazione, ecc.
Nella stagione 2007/2008 avete sottomano casi di italiani chiusi da stranieri mediocri? Di italiani chiusi da stranieri forti? Di stranieri poco utilizzati? Di stranieri utilizzati nonostante pessime prestazioni? Di italiani che hanno preso il posto di stranieri? Di italiani che hanno chiuso altri italiani?
Esempi, casi, situazioni. E non luoghi comuni, generalizzazioni, astratte congetture, please.
pilonegrosso
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

Non so dove viviate voi, ma io da anni vedo giovani italiani che, pur con ottime potenzialità, non crescono perchè giocano poco mentre giocano: giocatori cotti o infortunati ma stranieri (perchè non si vuole ammettere di aver preso un bidone), giovani stranieri da far diventare di formazione italiana, giocatori con procuratori persuasivi, anziani che per paura di perdere il rimborso spese organizzano mafiette di spogliatoio. Il problema è che far crescere un giovane italiano prevede rapporti economici ben diversi dai giri che si possono avere con giocatori stranieri il cui ingaggio deve magari essere anche magnificato agli sponsors.
Nessuno pretende che qualcuno giochi a priori, ma solo che si abbiano opportunità analoghe. Che Marcato sbagli una partita e sparisca dal XV o che Mariani abbia giocato poco e sempre sotto esame mi pare evidente. Non voglio citare nessuno in negativo, ma se avete visto le semifinali avrete notato stranieri fatti giocare oltre ogni logica, perfino ad evidente detrimento della propria squadra. Treviso poi lascia andar via Wilson, De Marchi, Favaro.
Come al solito incontro forumisti piu' realisti del re per i quali va tutto bene, ma rimango delle mie opinioni su un movimento pieno di persone stupende nonostante le quali la crescita è lenta, le scelte non sono sempre trasparenti e l'amministrazione è spesso discrezionale. Del resto in un mondo dove, a fianco di persone meravigliose, ci sono tanti soggetti che non saprebbero altrimenti come sbarcare il lunario non si può pretendere troppo di piu'.
Nel 2008, la globalizzazione garantisce facili opportunità di valutazione sul livello culturale, manageriale, scientifico dello sport. Chi ha paura di valutazioni dissonanti troppo spesso lo fa perchè non solo ha paura di mettersi in gioco, ma anche perchè sa che la competitività vera lo vedrebbe soccombere. Magari senza premeditazione, è molto piu' facile allora, e piu' sicuro, fare una selezione sulle opportunità ex ante perchè chi non rientra nei piani parta sempre svantaggiato.
pilonegrosso :roll: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: 8-)
sanzen
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da sanzen »

Concordo pianamente con la tua analisi Pilonegrosso.
Adesso vado in vacanza e non seguirò questa discussione con continuità, spero solo porti qualche altro contributo per l'analisi di un campionato (Italiano) dove circa il 60 % dei giocatori impiegati è straniero.
Mi sembra evidente, aspetto smentite, che le squadre vincenti nel nostro campionato hanno un'ossatura costituita da giocatori Italiani su cui si innestano bravi o ottimi giocatori stranieri.
Spiegatemi perchè contninuiamo a parlare di ingaggi di stranieri forti o presunti tali e poi nei fatti i risultati sono il contrario, vedi Viadana.
Aspetto spiegazioni.
cesco/cesco
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da cesco/cesco »

sanzen ha scritto:Concordo pianamente con la tua analisi Pilonegrosso.
Adesso vado in vacanza e non seguirò questa discussione con continuità, spero solo porti qualche altro contributo per l'analisi di un campionato (Italiano) dove circa il 60 % dei giocatori impiegati è straniero.
Mi sembra evidente, aspetto smentite, che le squadre vincenti nel nostro campionato hanno un'ossatura costituita da giocatori Italiani su cui si innestano bravi o ottimi giocatori stranieri.
Spiegatemi perchè contninuiamo a parlare di ingaggi di stranieri forti o presunti tali e poi nei fatti i risultati sono il contrario, vedi Viadana.
Aspetto spiegazioni.
mi sembra evidente che in ogni giudizio c'è un pizzico di gelosia, allergia, antipatia; quali sono le squAdre con ossatura italiana, vincenti???.... io ne conosco solo una.... 1 su 10.... CALVISANO!...
cesco/cesco
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da cesco/cesco »

cesco/cesco ha scritto:
sanzen ha scritto:Concordo pianamente con la tua analisi Pilonegrosso.
Adesso vado in vacanza e non seguirò questa discussione con continuità, spero solo porti qualche altro contributo per l'analisi di un campionato (Italiano) dove circa il 60 % dei giocatori impiegati è straniero.
Mi sembra evidente, aspetto smentite, che le squadre vincenti nel nostro campionato hanno un'ossatura costituita da giocatori Italiani su cui si innestano bravi o ottimi giocatori stranieri.
Spiegatemi perchè contninuiamo a parlare di ingaggi di stranieri forti o presunti tali e poi nei fatti i risultati sono il contrario, vedi Viadana.
Aspetto spiegazioni.
mi sembra evidente che in ogni giudizio c'è un pizzico di gelosia, allergia, antipatia; quali sono le squAdre con ossatura italiana, vincenti???.... io ne conosco solo una.... 1 su 10.... CALVISANO!...
ed avendo fatto un veloce salto sul sito di calvisano, facendo un piccolo conteggio, i giocatori nati in italia presenti nella rosa, sono 16.... quanti di questi hanno giocato nella passata stagione in campionato??? sicuramente molti di più di viadana e treviso ma... un'ossatura du una squadra di 22 atleti per partita, non è fatta da 5,6,7, o poco più di italiani... no?
pilonegrosso
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

Sto cercando di fare un ragionamento in positivo per vedere se è possibile smuovere un po' il comodo andazzo esterofilo cui le società sono spinte da una normativa che penalizza i giocatori italiani. In Francia gioca chi è piu' bravo, ma i giocatori di vivaio nazionale, ad inizio carriera, sono molto piu' tutelati degli stranieri, mentre da noi avere gli stranieri è una specie di must. Penso che almeno 1/3 degli argentini che giocano in Italia non apportino un reale miglioramento qualitativo al movimento e trovo che molti anglosassoni a fine carriera brillino piu' in club house che sul campo, ma continuano a giocare.
Beato provincialismo italico!!
:shock: :-] :-] :-]
pilonegrosso
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turni
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da turni »

Premetto, riferendomi a sanzen, che non ho certo intenzione di trascorrere l'estate a disquisire sulla questione. :wink:

Le situazioni che hai elencato nella prima parte, pilonegrosso, le condivido, come avevo anticipato.
Però sono convinto che valgano trasversalmente rispetto alla questione anagrafica, di nazionalità, ecc. La depoliticizzazione rimarrà una speranza incompiuta. Entro certi limiti, ovviamente.

Relativamente alla iper-sviscerata questione Marcato: è vero che ha giocato pochissimo nelle ultime partite della stagione, ma non nella stagione intera (sempre titolare in Heineken, 16 partite di cui 8 da titolare in S10, l'ultima delle quali è proprio quella di Calvisano). Nessun pregiudizio, quindi, o giudizio eccessivamente affrettato da parte di Smith (e non dimentichiamo mai lo straordinario apporto di Goosen). A proposito dell'episodio di Calvisano, nessuno ha osservato un parallellismo tra Mercier e Marcato. Entrambi, durante e dopo aver incontrato Fraser, sono andati in crisi dal punto di vista difensivo. Se c'è una fase di gioco nella quale Fraser è un fenomeno (con ciò non voglio assolutamente dipingere Fraser come apertura fenomenale), è proprio nell'attacco della linea. Dopo Petrarca-Calvisano, Mercier è stato spostato ad estremo, con Little all'apertura. Purtroppo per Marcato una soluzione del genere nel Benetton non è possibile.
Ciò considerato, avendo palesato limiti dei quali lo stesso Mallett ha discusso più volte, le ragioni mi sembrano di natura prettamente tecnica. Ciononostante, in nazionale è convocato ed impiegato, ed ha dimostrato di meritarsi la fiducia. Peraltro l'assetto del Benetton dopo l'episodio di Calvisano, e in relazione anche all'addio del non rimpianto Mauger, ha favorito l'impiego di Sgarbi come titolare nei centri.

D'altronde siamo tutti consapevoli di vantaggi e svantaggi che comporta il giocare con costanza in club così ambiziosi, ed impegnati in diversi fronti. Tanto per fare un esempio, lo stesso Ghiraldini, la scorsa stagione capitano, aveva giocato, in quella precedente, solo 9 partite da titolare...
In questa chiave, si capisce come lo stesso Mariani fosse costantemente sotto esame. Se i tuoi competitors sono Pedersen (la migliore ala in Italia secondo me), Robertson (capitano) e Bortolussi (ub preziosissimo)... mi sento abbastanza sicuro nell'affermare che anche qui non è la nazionalità che ha fatto differenza.
Non a caso, è saggia la scelta di Mariani di andare all'Overmach, dove magari la struttura organizzativa-gestionale-tecnica sarà lievemente inferiore rispetto a Viadana, ma dove avrà possibilità di giocare con maggiore frequenza e comunque ad alto livello. Ci sono altri (molti altri) giocatori, invece, che preferiscono rimanere a Calvisano, Viadana o Treviso, consapevoli del fatto che avranno meno spazi, o comunque che, in virtù di rose ampie, esistono "più XV".

In semifinale non ho proprio notato "stranieri fatti giocare oltre ogni logica, perfino ad evidente detrimento della propria squadra"... Al massimo, un caso: Howarth. Considero però Love uno degli allenatori più preparati e competenti in Italia. Sono io che ci capisco poco oppure ci sono davvero forti favoritismi alla base? Non lo so, chiedo ai sostenitori di Viadana un'opinione a proposito. Certo è che non mi pare imputabile ad un singolo giocatore il mancato accesso in finale del Viadana.
A proposito, non dimentichiamoci comunque il caso-Buso. Al di là della stima per il giocatore (che personalmente preferisco come estremo), io credo che se fosse chiamato "Hole", la scelta di riproporlo come apertura in semifinale di ritorno e in finale, a sfavore del Rolando De Marigno di turno, sarebbe stata criticatissima. Tanto che diversi "addetti ai lavori", che molto (e giustamente, a mio giudizio) avevano criticato l'impiego di Buso con la seconda squadra, auspicavano ad una mediana Griffen-De Marigny o Patelli-Griffen per la finale.

Per quanto riguarda il Treviso: su Favaro la situazione è controversa. Non è dato tra i partenti dalla Benetton (vedi anche thread su rugbymercato), che peraltro con un comunicato stampa sembra aver negato il trasferimento. Io comunque avevo letto un'intervista nella quale dichiarava che, per trovare più spazio, sarebbe andato a Rovigo senza con questo precludersi un successivo ritorno a Treviso. Scelta "à la Mariani", per intenderci, del tutto condivisibile. Non conosco approfonditamente il caso De Marchi, so solo che non ha giocato molto in Francia, 6 partite di cui 3 da titolare (ma non ci si poteva attendere di più, anzi complimenti a lui), e che sembrerebbe ora conteso tra la Francia e l'Italia. A proposito di Wilson, mi sembra che la questione sia ancor più differente, e che non siano mancate le attenzioni italiche nei suoi confronti...

Questo è il mio pensiero sui giocatori che hai citato. Ovviamente posso essermi sbagliato in diversi punti. Mi sembra però di poter escludere che alla base vi sia una italica esterofilia.
Aggiungo anche che spesso ci dimentichiamo che abbiamo, purtroppo, un movimento ancora limitato rispetto alle altre nazioni. Ho scritto più volte che l'alto numero di stranieri in Italia secondo me non è soltanto una causa, ma è anche e soprattutto una conseguenza dei nostri limiti quantitativi e qualitativi (specialmente in alcuni ruoli: seconde linee, n.8, aperture, ali, estremi). Abbiamo inoltre un campionato tristemente ripetitivo dal punto di vista delle squadre che si contendono il titolo, strutture organizzative-gestionali-tecniche dei ns top club che possono essere comparabili solo alla fascia di società di bassa classifica di Top14 ed alta di Prod2, ecc.
E' questo che influisce, secondo me. Più che l'italica esterofilia o la pressione di procuratori e affini.
Detto questo, non c'è dubbio che vi siano società (penso al Catania degli ultimi tempi) che si caratterizzano da un uso poco edificante degli stranieri.
pilonegrosso
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

turni ha scritto:Premetto, riferendomi a sanzen, che non ho certo intenzione di trascorrere l'estate a disquisire sulla questione. :wink:

Le situazioni che hai elencato nella prima parte, pilonegrosso, le condivido, come avevo anticipato.
Però sono convinto che valgano trasversalmente rispetto alla questione anagrafica, di nazionalità, ecc. La depoliticizzazione rimarrà una speranza incompiuta. Entro certi limiti, ovviamente.

Relativamente alla iper-sviscerata questione Marcato: è vero che ha giocato pochissimo nelle ultime partite della stagione, ma non nella stagione intera (sempre titolare in Heineken, 16 partite di cui 8 da titolare in S10, l'ultima delle quali è proprio quella di Calvisano). Nessun pregiudizio, quindi, o giudizio eccessivamente affrettato da parte di Smith (e non dimentichiamo mai lo straordinario apporto di Goosen). A proposito dell'episodio di Calvisano, nessuno ha osservato un parallellismo tra Mercier e Marcato. Entrambi, durante e dopo aver incontrato Fraser, sono andati in crisi dal punto di vista difensivo. Se c'è una fase di gioco nella quale Fraser è un fenomeno (con ciò non voglio assolutamente dipingere Fraser come apertura fenomenale), è proprio nell'attacco della linea. Dopo Petrarca-Calvisano, Mercier è stato spostato ad estremo, con Little all'apertura. Purtroppo per Marcato una soluzione del genere nel Benetton non è possibile.
Ciò considerato, avendo palesato limiti dei quali lo stesso Mallett ha discusso più volte, le ragioni mi sembrano di natura prettamente tecnica. Ciononostante, in nazionale è convocato ed impiegato, ed ha dimostrato di meritarsi la fiducia. Peraltro l'assetto del Benetton dopo l'episodio di Calvisano, e in relazione anche all'addio del non rimpianto Mauger, ha favorito l'impiego di Sgarbi come titolare nei centri.

D'altronde siamo tutti consapevoli di vantaggi e svantaggi che comporta il giocare con costanza in club così ambiziosi, ed impegnati in diversi fronti. Tanto per fare un esempio, lo stesso Ghiraldini, la scorsa stagione capitano, aveva giocato, in quella precedente, solo 9 partite da titolare...
In questa chiave, si capisce come lo stesso Mariani fosse costantemente sotto esame. Se i tuoi competitors sono Pedersen (la migliore ala in Italia secondo me), Robertson (capitano) e Bortolussi (ub preziosissimo)... mi sento abbastanza sicuro nell'affermare che anche qui non è la nazionalità che ha fatto differenza.
Non a caso, è saggia la scelta di Mariani di andare all'Overmach, dove magari la struttura organizzativa-gestionale-tecnica sarà lievemente inferiore rispetto a Viadana, ma dove avrà possibilità di giocare con maggiore frequenza e comunque ad alto livello. Ci sono altri (molti altri) giocatori, invece, che preferiscono rimanere a Calvisano, Viadana o Treviso, consapevoli del fatto che avranno meno spazi, o comunque che, in virtù di rose ampie, esistono "più XV".

In semifinale non ho proprio notato "stranieri fatti giocare oltre ogni logica, perfino ad evidente detrimento della propria squadra"... Al massimo, un caso: Howarth. Considero però Love uno degli allenatori più preparati e competenti in Italia. Sono io che ci capisco poco oppure ci sono davvero forti favoritismi alla base? Non lo so, chiedo ai sostenitori di Viadana un'opinione a proposito. Certo è che non mi pare imputabile ad un singolo giocatore il mancato accesso in finale del Viadana.
A proposito, non dimentichiamoci comunque il caso-Buso. Al di là della stima per il giocatore (che personalmente preferisco come estremo), io credo che se fosse chiamato "Hole", la scelta di riproporlo come apertura in semifinale di ritorno e in finale, a sfavore del Rolando De Marigno di turno, sarebbe stata criticatissima. Tanto che diversi "addetti ai lavori", che molto (e giustamente, a mio giudizio) avevano criticato l'impiego di Buso con la seconda squadra, auspicavano ad una mediana Griffen-De Marigny o Patelli-Griffen per la finale.

Per quanto riguarda il Treviso: su Favaro la situazione è controversa. Non è dato tra i partenti dalla Benetton (vedi anche thread su rugbymercato), che peraltro con un comunicato stampa sembra aver negato il trasferimento. Io comunque avevo letto un'intervista nella quale dichiarava che, per trovare più spazio, sarebbe andato a Rovigo senza con questo precludersi un successivo ritorno a Treviso. Scelta "à la Mariani", per intenderci, del tutto condivisibile. Non conosco approfonditamente il caso De Marchi, so solo che non ha giocato molto in Francia, 6 partite di cui 3 da titolare (ma non ci si poteva attendere di più, anzi complimenti a lui), e che sembrerebbe ora conteso tra la Francia e l'Italia. A proposito di Wilson, mi sembra che la questione sia ancor più differente, e che non siano mancate le attenzioni italiche nei suoi confronti...

Questo è il mio pensiero sui giocatori che hai citato. Ovviamente posso essermi sbagliato in diversi punti. Mi sembra però di poter escludere che alla base vi sia una italica esterofilia.
Aggiungo anche che spesso ci dimentichiamo che abbiamo, purtroppo, un movimento ancora limitato rispetto alle altre nazioni. Ho scritto più volte che l'alto numero di stranieri in Italia secondo me non è soltanto una causa, ma è anche e soprattutto una conseguenza dei nostri limiti quantitativi e qualitativi (specialmente in alcuni ruoli: seconde linee, n.8, aperture, ali, estremi). Abbiamo inoltre un campionato tristemente ripetitivo dal punto di vista delle squadre che si contendono il titolo, strutture organizzative-gestionali-tecniche dei ns top club che possono essere comparabili solo alla fascia di società di bassa classifica di Top14 ed alta di Prod2, ecc.
E' questo che influisce, secondo me. Più che l'italica esterofilia o la pressione di procuratori e affini.
Detto questo, non c'è dubbio che vi siano società (penso al Catania degli ultimi tempi) che si caratterizzano da un uso poco edificante degli stranieri.
Hai detto tutte cose vere e condivisibili, ma quando hai citato Howarth e Mauger potevi fare anche qualche altro nome che avrebbe confermato le mie conclusioni. Concordo con te (a parte le nazionali giovanili) che ognuno cerca di far giocare i piu' forti, ma ritengo che uno straniero per cui si è fatto un investimento ha molte piu' prove di appello di un giovane italiano. Su Wilson hai ragione sull'aspetto nazionale, ma, a lui e a De Marchi, sono state fatte evidentemente offerte piu' allettanti (non so se economiche e/o tecniche).Sull'invasione degli argentini guarda anche A1 e A2.
pilonegrosso
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turni
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da turni »

Allora siamo sostanzialmente d'accordo. Ho cercato di approfondire i punti che hai sollevato, se ci sono altri stranieri che sembrano godere uno trattamento di favore (direi alla Howarth, ma ribadisco però che non ho visto più di 6-7 partite del Viadana quest'anno e, a parte i piazzati, non ho mai prestato grande attenzione specifica al gioco di Howarth, pertanto rinnovo l'appello a chi conosce meglio di me la situazione), ben disponibile a cercare di discuterne nei limiti della mia conoscenza. Su Mauger, devo dire che non è che avesse giocato comunque molto (5 partite da titolare su 14...), per questo non lo considero paragonabile a Howarth.
Non conosco le dinamiche specifiche della serie A, che è però ovviamente determinante in un'ottica di movimento rugbistico a ridosso dell'elite.
rugbyandroll
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da rugbyandroll »

turni ha scritto:Allora siamo sostanzialmente d'accordo. Ho cercato di approfondire i punti che hai sollevato, se ci sono altri stranieri che sembrano godere uno trattamento di favore (direi alla Howarth, ma ribadisco però che non ho visto più di 6-7 partite del Viadana quest'anno e, a parte i piazzati, non ho mai prestato grande attenzione specifica al gioco di Howarth, pertanto rinnovo l'appello a chi conosce meglio di me la situazione), ben disponibile a cercare di discuterne nei limiti della mia conoscenza. Su Mauger, devo dire che non è che avesse giocato comunque molto (5 partite da titolare su 14...), per questo non lo considero paragonabile a Howarth.
Non conosco le dinamiche specifiche della serie A, che è però ovviamente determinante in un'ottica di movimento rugbistico a ridosso dell'elite.
Sono pienamente d'accordo con quanto hai detto anche nei precedenti interventi.Per Howarth,direi che ha avuto una stagione con più bassi che alti,come la squadra stessa,ma se devi prendere un esempio a Viadana,è il mediano di mischia McGrath,non Howarth,che,nonostante fisicamente sia calato repentinamente(a causa dei suoi problemi fisici),tecnicamente abbia passato sempre peggio(probabilmente,penso io,sentiva dolore anche facendo quel movimento),non è stato praticamente mai a riposo,pur avendo a disposizione un mediano di mischia di ruolo(Andrea Brancoli)ed un utility back di grande livello(Steven Bortolussi).
Comunque,a dir il vero,tutti i tecnici hanno le loro preferenze,(o i loro uomini),da Cavinato a Smith,da Mascioletti a Presutti
pilonegrosso
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Re: C'è spazio per i giovani italiani in S10?

Messaggio da pilonegrosso »

rugbyandroll ha scritto:
turni ha scritto:Allora siamo sostanzialmente d'accordo. Ho cercato di approfondire i punti che hai sollevato, se ci sono altri stranieri che sembrano godere uno trattamento di favore (direi alla Howarth, ma ribadisco però che non ho visto più di 6-7 partite del Viadana quest'anno e, a parte i piazzati, non ho mai prestato grande attenzione specifica al gioco di Howarth, pertanto rinnovo l'appello a chi conosce meglio di me la situazione), ben disponibile a cercare di discuterne nei limiti della mia conoscenza. Su Mauger, devo dire che non è che avesse giocato comunque molto (5 partite da titolare su 14...), per questo non lo considero paragonabile a Howarth.
Non conosco le dinamiche specifiche della serie A, che è però ovviamente determinante in un'ottica di movimento rugbistico a ridosso dell'elite.
Sono pienamente d'accordo con quanto hai detto anche nei precedenti interventi.Per Howarth,direi che ha avuto una stagione con più bassi che alti,come la squadra stessa,ma se devi prendere un esempio a Viadana,è il mediano di mischia McGrath,non Howarth,che,nonostante fisicamente sia calato repentinamente(a causa dei suoi problemi fisici),tecnicamente abbia passato sempre peggio(probabilmente,penso io,sentiva dolore anche facendo quel movimento),non è stato praticamente mai a riposo,pur avendo a disposizione un mediano di mischia di ruolo(Andrea Brancoli)ed un utility back di grande livello(Steven Bortolussi).
Comunque,a dir il vero,tutti i tecnici hanno le loro preferenze,(o i loro uomini),da Cavinato a Smith,da Mascioletti a Presutti
Quando dicevo a turni che poteva fare altri nomi pensavo proprio a cio' che ha scritto rugbyandroll :D :D
pilonegrosso
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