Cardiff – Dopo il 6-0 del febbraio scorso nel 6 Nazioni l’Italia U20 incassa un’altra sconfitta di misura ad opera dell’Irlanda, nella semifinale per il nono posto dei Mondiali di categoria.
All’Arms Park di Cardiff, in Galles, gli Azzurrini di Guidi e Troiani si arrendono solo all’ultimo minuto del secondo tempo supplementari, battuti da un calcio di punizione del mediano di mischia Porter, una manciata di secondi dopo essersi visti negare la meta del successo.
Amarezza, in casa azzurra, per una vittoria vista sfumare nel finale, al termine di un incontro sempre sul filo del rasoio, e che avrebbe potuto lanciare Chiesa e compagni verso un nono posto di prestigio nella prima edizione dei Mondiali Juniores.
Non bastano gli ottanta minuti regolamentari per spezzare l’equilibrio: un calcio piazzato per tempo di Porter da una parte, di Bocchino (sospetto stiramento per il numero 10 della Capitolina nel finale di gara) dall’altra non sono sufficienti ad evitare i supplementari.
Il primo dei due tempi di 10’ si conclude in un nulla di fatto, il secondo supplementare è caratterizzato da una lieve supremazia azzurra che, ad un minuto dalla fine, sembra concretizzarsi in una meta di mischia: l’arbitro non considera il pallone toccato a terra, dalla mischia ai cinque metri che ne segue l’Irlanda riesce a conquistare il pallone, a lanciarsi in attacco ed a conquistare il calcio di punizione che, a tempo ormai scaduto, regala al XV in maglia verde la vittoria.
Per l’Italia, il 22 giugno, finale per l’undicesimo posto contro il Canada, battuto questa sera per 15-10 dalla Scozia: assente certo il flanker colleferrino Giusti, costretto a lasciare il campo sul finire del primo supplementare per la sospetta frattura di tibia e perone.
“Una sconfitta che fa male per come è maturata – commenta laconico, a fine gara, Gianluca Guidi – ma che, da un lato, ribadisce per l’ennesima volta, in questo Mondiale, come l’Italia sia al passo di tutte le avversarie del continente europeo”.

"Italia al passo di tutte le avversarie del continente europeo"

Chi non resta umile nella vittoria e cortese nella sconfitta, non merita di giocare a rugby"