ITALIA=ARGENTINA 2 ???....E' ORA DI FINIRLA!!!!
Moderatore: Emy77
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keis
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...............Se permettete la tiro io.........
I rugbisti italiani sono tra i più forti del mondo, come hanno dimostrato nel tempo Sella, Campese, Porta, Dall'Aglio e molti altri e come stanno dimostrando i nostri ragazzi italiani "veraci" che giocano in Francia ed Inghilterra.
Quello che è indietro è il rugby italiano.
Ed allora perchè invece di andare a prendere improbabili mediani di mischia a Sidney o a Durban con qualche nonno abruzzese o friulano, non andiamo a prendere presidenti, dirigenti federali ed allenatori ?
Poi viene fuori il famoso argomento che in Italia possono lavorare solo francesi.
Giusto. Neozelandesi austaliani e sudafricani (ma anche inglesi) sono distanti dal nostro modo di pensare.
Ma questo o quell'allenatore quanto ci mette ad assimilare completamente lingua, mentalità, qualità etc. etc. 10 anni ? 20 ?
Ma si vogliono i risultati subito, le due vittorie al 6 nazioni ed i quarti di finale alla prossima Coppa.
Ed allora dentro Stanojevic e Bortolussi, che l'italiano non l'hanno studiato neanche a scuola..........
E nelle società di serie C mai che si veda uno straccio di allenatore federale o del Comitato a farsi un giro a vedere la situazione.
E magari il nuovo Checchinato o il nuovo Bettarello sono lì che stanno giocando, ma a 18 anni magari smettono per mancanza d stimoli, di interesse, di obbiettivi..........e nessuno se ne accorge.
I rugbisti italiani sono tra i più forti del mondo, come hanno dimostrato nel tempo Sella, Campese, Porta, Dall'Aglio e molti altri e come stanno dimostrando i nostri ragazzi italiani "veraci" che giocano in Francia ed Inghilterra.
Quello che è indietro è il rugby italiano.
Ed allora perchè invece di andare a prendere improbabili mediani di mischia a Sidney o a Durban con qualche nonno abruzzese o friulano, non andiamo a prendere presidenti, dirigenti federali ed allenatori ?
Poi viene fuori il famoso argomento che in Italia possono lavorare solo francesi.
Giusto. Neozelandesi austaliani e sudafricani (ma anche inglesi) sono distanti dal nostro modo di pensare.
Ma questo o quell'allenatore quanto ci mette ad assimilare completamente lingua, mentalità, qualità etc. etc. 10 anni ? 20 ?
Ma si vogliono i risultati subito, le due vittorie al 6 nazioni ed i quarti di finale alla prossima Coppa.
Ed allora dentro Stanojevic e Bortolussi, che l'italiano non l'hanno studiato neanche a scuola..........
E nelle società di serie C mai che si veda uno straccio di allenatore federale o del Comitato a farsi un giro a vedere la situazione.
E magari il nuovo Checchinato o il nuovo Bettarello sono lì che stanno giocando, ma a 18 anni magari smettono per mancanza d stimoli, di interesse, di obbiettivi..........e nessuno se ne accorge.
- PiVi1962
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Italiano e italiani
Marco Stanojevic parla italiano correntemente.keis ha scritto:Ed allora dentro Stanojevic [e Bortolussi], che l'italiano non l'hanno studiato neanche a scuola...
In ogni caso non credo che nessuno di noi abbia il diritto di giudicare la nazione che, avendone diritto, questi giocatori decidono di rappresentare.
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TUCKER
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RE: Italiano e italiani
Stanojevic se non sbaglio è di madre italiana, così come altri dal conognome "esotico", non si parla di fantomatici nonni di Cosenza.
Cmq qualunque sia l'approccio, il problema vero non è l'essere o meno italiani (dopotutto "non siam popolo, siamo divisi" lo cantiamo pure nell'inno), ma il campionato italiano.
Cmq qualunque sia l'approccio, il problema vero non è l'essere o meno italiani (dopotutto "non siam popolo, siamo divisi" lo cantiamo pure nell'inno), ma il campionato italiano.
Tuck figlio di Thak del Brixiashire
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mc_leuz
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Cha l'esperienza che Walter sta facendo sia positiva non ne discuto, ma non esageriamo ....keis ha scritto:
E Pozzebon? Giocava si è no con il Benetton e la nazionale la vedeva solo quando erano rotti proprio tutti.
Adesso va in Inghilterra a fare più che altro un master post laurea , ma mi pare che giochi spesso e volentieri con la capolista (!) della Guinness Premiership.
A Bristol, tanto per essere chiari, attualmente è il sesto centro (dopo Brew, Higgit, Cox, Taumalolo e Lima).
Venerdì ha giocato la sua prima partita da titolare in Premiership (su 10) perchè Brew e Higgit assenti (il primo in permesso in Nz il secondo infortunato) e perchè Mr. Hill ha deciso di dar per persa la partita a Leicester schierando il secondo XV (in blocco) e lasciando quindi a riposo una dozzina di atleti (fra questi Cox e Taumalolo spostato ad estremo).
Spero riesca scalare q.che posizione, in bocca al lupo!
- Willimoski
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Secondo me andrebbe modificata la regola: basta cambiare la regola dei 36 mesi (assimilati) e abolire quella delle origini (oriundi).
Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
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Cane_di_Pavlov
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è una gran boiata. al limite gioca chi ha la nazionalità di quel paese, tener conto solo del luogo di nascita è un assurdo. Se per sfiga mi capitava di nascere mentre mia madre era in svizzera in vacanza cosa dovevo fare? Giocare per la Svizzera?Willimoski ha scritto: Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO
- Willimoski
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Non è la prima volta che dimostar difficoltà a leggere una frase eoltrela quinta parola....Cane_di_Pavlov ha scritto:è una gran boiata. al limite gioca chi ha la nazionalità di quel paese, tener conto solo del luogo di nascita è un assurdo. Se per sfiga mi capitava di nascere mentre mia madre era in svizzera in vacanza cosa dovevo fare? Giocare per la Svizzera?Willimoski ha scritto: Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO
te la riposto:
giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
Ossia se sei nato in svizzera basta che inizi a giocare in Italia e prima dei vent'anni o che prima dei vent'anni no hai giocato mai.
Chiaro no ????
Tra l'altro è la regola di altri sport... si sceglie a 18 anni tra il paese di nascita e quello di residenza.
- Willimoski
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Re: RE: Italiano e italiani
TUCKER ha scritto:Stanojevic se non sbaglio è di madre italiana, così come altri dal conognome "esotico", non si parla di fantomatici nonni di Cosenza.
Cmq qualunque sia l'approccio, il problema vero non è l'essere o meno italiani (dopotutto "non siam popolo, siamo divisi" lo cantiamo pure nell'inno), ma il campionato italiano.
nell'uinno di Novaro(autore dei testi)-Mameli c'è scritto pure "l'aquila austrica ha perso le penne...." e (che skifo) )" i Bimbi d'Italia si chiaman Balilla"
- Willimoski
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Re: RE: Italiano e italiani
In realtà i due problemi sono correlati eccome.TUCKER ha scritto:Stanojevic se non sbaglio è di madre italiana, così come altri dal conognome "esotico", non si parla di fantomatici nonni di Cosenza.
Cmq qualunque sia l'approccio, il problema vero non è l'essere o meno italiani (dopotutto "non siam popolo, siamo divisi" lo cantiamo pure nell'inno), ma il campionato italiano.
Il vero problema del Rugby Italiano e lo stesso dell’Hockey su Ghiaccio (e conoscendo Torre Pellice e seguendo la “Valpe” da 30 anni so di cosa parlo) e del Baseball: sport minori lontano dalle grandi città e quindi con una base troppo stretta di pubblico (quindi di risorse economiche) e di leve giovanili….
Finchè resteranno questi tre sport confinati a Bolzano, Treviso, Nettuno, Ronchi dei Legionari, Viadana, Calvisano, Torre Pellice, Val Gardena ecc. alla fine le squadre finiranno sempre più per essere imbottite di stranieri oriundi di quarta scelta rispetto ai big internazionali. Non italiani perché scarsi di numero, e stranieri (o oriundi) scarsi di qualità perché senza soldi quelli buoni ( e non gli orbi nel regno dei ciechi) non vengono in Italia.
Senza contare che il sempre minor numero di autoctoni nelel squadre ha fatto si che a Treviso e Padova,Rovigo le squadre di Rugby diventassero sempre più estranee alle città e gli spettatori fosse sempre meno.
Gli spalti semivuoti al Plebiscito in occasione di un derby Padova-Treviso o la miseria di 5000 spettatori per una finale scudetto sarebbero stati impensabili, da suicidio vent’anni fa….
Finchè non ci saranno squadre con buon pubblico scordiamoci i risultati.
Paragonate il bacino di pubblico, ma soprattutto demografico di Treviso con Tolosa, di Viadana con Bristol o Northampton, di Calvisano con Leicester , di Rovigo con Cardiff e poi ne riparliamo . E non ho voluto fare paragoni con Parigi e Londra.
Quindi o si fa un piano serio per riportare il Rugby nelle grandi città (evitando gli errori di gigantismo degli anni 90 a Milano) o almeno in città più grandi delle attuali, oppure è poco producente fare accademie, non dico inutile ma poco produttivo.
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Cane_di_Pavlov
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Non hai capito un tubo.Willimoski ha scritto:Non è la prima volta che dimostar difficoltà a leggere una frase eoltrela quinta parola....Cane_di_Pavlov ha scritto:è una gran boiata. al limite gioca chi ha la nazionalità di quel paese, tener conto solo del luogo di nascita è un assurdo. Se per sfiga mi capitava di nascere mentre mia madre era in svizzera in vacanza cosa dovevo fare? Giocare per la Svizzera?Willimoski ha scritto: Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO
te la riposto:
giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
Ossia se sei nato in svizzera basta che inizi a giocare in Italia e prima dei vent'anni o che prima dei vent'anni no hai giocato mai.
Chiaro no ????
Tra l'altro è la regola di altri sport... si sceglie a 18 anni tra il paese di nascita e quello di residenza.
Nella situazione da te prospettata io, che sono nato in Svizzera per puro caso, ma sono cittadino italiano, residente in Italia, formato rugbisticamente in Italia, non ho niente di svizzero, posso comunque giocare per la nazionale svizzera di rugby.
Ora hai capito?
- PiVi1962
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Numero?
Peccato che poi la squadra più forte al mondo siano gli All Blacks, nazionale di un paese che ha più o meno gli abitanti del Veneto!Willimoski ha scritto:Paragonate il bacino di pubblico, ma soprattutto demografico di Treviso con Tolosa, di Viadana con Bristol o Northampton, di Calvisano con Leicester , di Rovigo con Cardiff e poi ne riparliamo . E non ho voluto fare paragoni con Parigi e Londra.
Quindi o si fa un piano serio per riportare il Rugby nelle grandi città (evitando gli errori di gigantismo degli anni 90 a Milano) o almeno in città più grandi delle attuali, oppure è poco producente fare accademie, non dico inutile ma poco produttivo.
Il problema principale è quello della selezione dei talenti, e di una organizzazione che non sprechi alcuna risorsa, focalizzata su obiettivi chiari e realistici. Il pubblico e l'interesse dei media è un fattore necessario, ma solo uno dei tanti.
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PilonePalermitano
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Re: Numero?
Uno dei problemi principali è la valorizzazione dei giovani talenti; purtroppo le squadre preferiscono stranieri di dubbio valore ma carichi di esperienza che dei ragazzi di talento ma che necessitano di giocare con continuità e di crescere.
- Willimoski
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tu hai scritto DEVO giocare per la svizzera... abbi pazienza ma non arrapicarti sui vetri.....capita a tutti di fraintendere....Cane_di_Pavlov ha scritto:Non hai capito un tubo.Willimoski ha scritto:Non è la prima volta che dimostar difficoltà a leggere una frase eoltrela quinta parola....Cane_di_Pavlov ha scritto:è una gran boiata. al limite gioca chi ha la nazionalità di quel paese, tener conto solo del luogo di nascita è un assurdo. Se per sfiga mi capitava di nascere mentre mia madre era in svizzera in vacanza cosa dovevo fare? Giocare per la Svizzera?Willimoski ha scritto: Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO
te la riposto:
giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
Ossia se sei nato in svizzera basta che inizi a giocare in Italia e prima dei vent'anni o che prima dei vent'anni no hai giocato mai.
Chiaro no ????
Tra l'altro è la regola di altri sport... si sceglie a 18 anni tra il paese di nascita e quello di residenza.
Nella situazione da te prospettata io, che sono nato in Svizzera per puro caso, ma sono cittadino italiano, residente in Italia, formato rugbisticamente in Italia, non ho niente di svizzero, posso comunque giocare per la nazionale svizzera di rugby.
Ora hai capito?
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Cane_di_Pavlov
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E al contempo il figlio di un Rugbista/allenatore neozelandese che viene a giocare e poi ad allenare in italia, pur essendo figlio di NZL, cittadino NZL, nato in Italia, che magari passa 3 mesi all'anno in vacanza nel suo paese (quindi conosce lingua tradizioni cultura) MA non vi risiede (e non è colpa sua se il padre vive in Italia perchè qui vi ha trovato lavoro) non potrebbe giocare per la SUA nazionale.Cane_di_Pavlov ha scritto:Non hai capito un tubo.Willimoski ha scritto:Non è la prima volta che dimostar difficoltà a leggere una frase eoltrela quinta parola....Cane_di_Pavlov ha scritto:è una gran boiata. al limite gioca chi ha la nazionalità di quel paese, tener conto solo del luogo di nascita è un assurdo. Se per sfiga mi capitava di nascere mentre mia madre era in svizzera in vacanza cosa dovevo fare? Giocare per la Svizzera?Willimoski ha scritto: Deve valere la regola: giochi nella nazionale del paese dove sei NATO
te la riposto:
giochi nella nazionale del paese dove sei NATO, al limite puoi farti assimilare con 3 anni di residenza ma prima di aver compito 20 anni. In questo modo giocherebbero solo i giocatori di formazione o dinascita: basta con gli "italiani" che neppure parlano la nostra lingua (bortolussi ad esempio)
Ossia se sei nato in svizzera basta che inizi a giocare in Italia e prima dei vent'anni o che prima dei vent'anni no hai giocato mai.
Chiaro no ????
Tra l'altro è la regola di altri sport... si sceglie a 18 anni tra il paese di nascita e quello di residenza.
Nella situazione da te prospettata io, che sono nato in Svizzera per puro caso, ma sono cittadino italiano, residente in Italia, formato rugbisticamente in Italia, non ho niente di svizzero, posso comunque giocare per la nazionale svizzera di rugby.
Ora hai capito?
Al contrario invece un norvegese che per caso è nato in NZL può giocare per gli All Blacks pur magari non sapendo neanche dire ciao in inglese.
Non ti sembra una boiata questa cosa?
Credevo che nessuno si possa sognare di non far giocare una persona per la squadra di cui ha la nazionalità... tu invece sei arrivato a questo!
La questione è che non è un problema di "regole" se si è arrivati ad avere una nazionale di "stranieri", ma è l'uso distorto che si fa di queste norme... e finchè le distorsioni vengono da una sola nazione che preferisce "comprare" i giocatori che altre nazioni formano (sia a livello di club che di nazionale), non vi è ragione di arrivare ai talebanismi che tu proponi.
Anche perchè, come la storia di altri sport insegna, alla lunga i danni sono molti di più per gli scippatori che per gli scippati.
- Willimoski
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Re: Numero?
peccato che in nuova zelanda i 100% dei bambini gioca a Rugby in veneto neanche il 5% (e parliamo della regione più rugbistica d'Italia.....)PiVi1962 ha scritto:Peccato che poi la squadra più forte al mondo siano gli All Blacks, nazionale di un paese che ha più o meno gli abitanti del Veneto!Willimoski ha scritto:Paragonate il bacino di pubblico, ma soprattutto demografico di Treviso con Tolosa, di Viadana con Bristol o Northampton, di Calvisano con Leicester , di Rovigo con Cardiff e poi ne riparliamo . E non ho voluto fare paragoni con Parigi e Londra.
Quindi o si fa un piano serio per riportare il Rugby nelle grandi città (evitando gli errori di gigantismo degli anni 90 a Milano) o almeno in città più grandi delle attuali, oppure è poco producente fare accademie, non dico inutile ma poco produttivo.
Il problema principale è quello della selezione dei talenti, e di una organizzazione che non sprechi alcuna risorsa, focalizzata su obiettivi chiari e realistici. Il pubblico e l'interesse dei media è un fattore necessario, ma solo uno dei tanti.
E poii nel riucco nord-est a 20 anni i giocatori preferisocno mollare lo sport per lavorare nell'azienda di famiglia piuttosto che fare la riserva dla primo gauchos con il 3% di sangue italiano.....
Vabbe continuiamo a crogiolarci nelle piccole città nei piccoli centri (ormai anch'essi disinetressati al rugby) , nei picocli numero, nel nome di una tradizione che apprtiene ormai al ricordo....
Faremo la fien dell'Hockey su ghiaccio dove il Piemonte è sempre stato boiccottato e Milano ad un certo punto dovette andare a giocare in Francia perchè fuori dal trentino altoadige non si doveva crescere....
Mi sembra anche di ricordare che wellington ha un po' di abitanti che Rovigo....