ITALIA NATIVI Vs ITALIA ORIUNDI

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Willimoski
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Re: ...

Messaggio da Willimoski »

ThePunisher ha scritto:
astronaut84 ha scritto:
carloleonardi83 ha scritto:HO DIMENTICATO bortolussi nella squadra oriunda
Bortolussi è oriundo?? Non lo sapevo! :?
varda che pì veneto de you ghe ne xè sol che pochi
Ecco perchè non parla italiano !!!! Sa solo il veneto.

Strano per un nipote di un furlan !
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Willimoski
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Messaggio da Willimoski »

riccio2111 ha scritto:
Contemax ha scritto:Anche Stanojevic e Sole sono italiani, perché di madre italiana. Se non giocasse per l'Italia Stanojevic giocherebbe per la Serbia (non proprio una potenza del rugby).

In Gran Bretagna vige oltre allo jus sanguinis lo jus soli, vale a dire che è cittadino britannico chi nasce sul suolo britannico se almeno uno dei due genitori è "settled" (il che di solito avviene dopo quattro anni di residenza).

Quindi Stanojevic aveva una terza possibilità
ehhhhhh... in nghilterra prendono in nazionale la terza scelta di una squadra di club ?
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Willimoski
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Messaggio da Willimoski »

I criteri di "Cittadinanza" del rugby non sono quelli delle varie nazioni, anche perchè i confini delle "nazioni di ovalia" non sono le stesse delle "nazioni" vere (irlanda docet...) e non esistono passaporti Gallesi o Scozzesi.

La nazionalità rugbistica si determina sulla base di:

a) luogo di nascita
b) luogo di nascita di un genitore o nonno
c) residenza da almeno 36 mesi

Ad esempio, sembra che Lupini negli anni 80 gioco come Italiano-oriundo (caso b), ma non aveva il passaporto Italiano, cosa non necessaria, bastava il fatto che suo nonno fosse nato in Italia.

Lo stesso forse per Gardner , addirittura con nonna nata a Zara (oggi Croazia) quando Zara era Italiana.

Stoica che non aveva sino a qualche anno fa il passaporto Italiano, giocava secondo l'International Board come "equiparato" essendo residente in Italia da almeno 36 mesi. Per il CONi e la FIR era "Italiano" avendo sempre giocato in Italia.

Molti giocatori della nazionale USA sono studenti stranieri con almeno 3 anni di residenza.

Gregan ha esordito in nazionale australiana come "equiparato" (cittadino zambiano). Lomu (tongano) era nato in nuova zelanda. Rokokoko e Sivibatu sono figiani equiparati. Non mi risulta che neppure Mike Catt abbia l passaporto del Regno Unito.
Il fratello di Magnus Lund , gioca per la Norvegia, ma èpare non abbia il passaporto norvegese.
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jaco
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Messaggio da jaco »

Stoica ha anche la madre italiana, così tanto per dire... che deve fare 'sto "porocristo" per essere considerato italiano (a parte il fatto che BBZ non lo considera più da nazionale :cry: )

Rispetto al quesito iniziale mi limito ad osservare che per essere competitiva l'Italia non può prescindere da nessuno dei giocatori di entrambi i XV: non ci sono abbastanza italiani "purosangue" (bleah :? ) per avere una nazionale competitiva tenuto conto che senza 50-60 giocatori di buon livello non si va da nessuna parte...
In definitiva simpatico il giochino (anche se un po' trito e ritrito), ma per adesso l'Italia non può permettersi di prescindere dagli oriundi/equiparati/naturalizzati, avremmo gli uomini troppo contati...
halfback
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Messaggio da halfback »

Prima osservazione per Giandolmen: non è che uno debba approfondire qui, ma sono dell'opinione che i processi teorici che hanno portato allo "Stato nazionale", questo sì concetto di elaborazione relativamente recente, siano in primo luogo di natura normativa e tecnico-amministrativa (polizia, sistema fiscale, garanzia dei commerci, rappresentatività dei cittadini, etc). Invece il concetto di Nazione - inteso non come teoria dello Stato, ma come vincolo di sangue e sentimento di appartenenza - deve essere nato con l'uomo e credo che fosse presente anche nel primissimo insediamento della storia.
Detto questo, sposo in pieno la tesi di Willimoski: le regole della "eligibility" - nel rugby in particolare - non coincidono affatto con quelle sulla dittadinanza e quindi questo discorso deve per forza sfociare in una discussione ideologica che ha il suo nocciolo non nell'accettabilità della regola - che deve essere accettata, perchè è in vigore - ma nel fatto di applicarla o meno nel caso concreto.
Infatti è una regola che prevede una "facoltà", o meglio un "privilegio" (si direbbe in linguaggio tecnico-giuridico). E sta a chi ne può beneficiare di farlo o meno.
Sono un buonista-garantista e quindi per me chi può fare una cosa è lecito che la faccia, senza che nessuno gli dica che lo deve fare: quello che mi rende perplesso è il fatto che non si tenga conto anche del "sentimento" espresso dai protagonisti. Insomma: c'è nella "nazionale degli oriundi" uno come Santiago Dellapè e - chiunque abbia avuto occasione di scambiare due parole sull'argomento con Santi - sa che lui non rinuncerebbe mai alla maglia azzurra, almeno per una questione di onore e gratitudine. Perchè - dice - magari quando sono arrivato qui sarà stato anche vero che non mi sentivo del tutto italiano: ma non ero nessuno, mi avete dato fiducia, mi avete insegnato a giocare ad alto livello, mi avete dato la possibilità di misurarmi sui palcoscenici più importanti nello sport che amo. Come potrei sputare su tutto questo?
Io penso che quando si prende la penna e si fanno gli elenchi dei buoni e dei cattivi, si dovrebbe sempre pensare che sotto ci sono delle persone.
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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

half.... un giorno dobbiamo incontrarci io e te! :)

Giandolmen
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Messaggio da halfback »

Gian: spero che non sia una minaccia ...
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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

...paura del mio avatar... eh

Figurati! è che non mi pare normale trovare in un forum di rugby persone con cui parlare dell'evoluzione del concetto di nazione.... in realtà continuo a frequentare questo sito proprio per questo!!

Potremmo lanciare un'idea per una tesi di laurea "L'evoluzione del concetto di nazione: implicazioni sulla normativa IRB"

Ciao

Giandolmen
DVD
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Re: ...

Messaggio da DVD »

parramatta ha scritto:
Allora mio cugino che è nato in australia, vive, ha studiato e lavora in australia ma nato da genitori italiani, è da considerare italiano?


credo che qui si parli di italiani puri ( nati in Italia, cittadinanza italiana, formatisi in Italia ) contro gli altri, che possono essere oriundi, equiparati, sposati con italiana, nonno italiano, mezzigenitori ecc...

preciso che questa condizione di ''Nazionalita pura'' è preponderante all 80%-90% nelle altre nazionali ( in alcuni casi quasi il 100% vedi irlanda francia e galles)[/quote]

Beh in Australia, il simbolo per eccellenza, che ha tra l'altro ricevuto gli onori del primo ministro Howard come Australiano simbolo nel mondo, cioè il mitico Gregan non è per niente australiano.....nato in Nabia e cresciuto in parte lì....Eppure viene considerato come una icona in australia. Il fatto di aver indossato ed onorato la maglia australiana lo mette allo stesso livello di chi è nato e cresciuto in Oz.
così come molti giocatori della nazionale australiana, come vorrei ricordare l'alaRathbone, capitano della U21 del Sud Africa, passato poi agli Aussie, stesso discorso per la seconda linea che gioca a fianco di Sharpe (mi sfugge il nome), e per Tuqiri etc...

Personalmente io Griffen ormai lo ritengo Italiano, e così vome per tutti quelli che vivino, lLAVORANO O GIOCANO in Italia ed hanno fato richesta di essere "nazionalizzati". E una grossa Cazz.ata in questa epoca di globalizzazione fare certi discorsi che mi sanno un pò di campanilismo misto a razzismo.

Ti assicuro che qui in Australia se domani decidessi di ottenere il permanent resident visa sarei considerato già metà Australiano, senza preconcetti...
ellis
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Messaggio da ellis »

Giandolmen ha scritto: argomenti interessanti come quello della formazione.... (che riassumerei così: è più italiano Stoica che ha imparato a giocare in Italia o un ragazzo argentino, figlio di italiani che ha imparato a giocare in Argentina?).
Direi che lo sono entrambi.

Di certo non lo è Bortolussi.

Tornando agli esempi di Parisse e Stoica: lo sono entrambi italiani, a livello etico, intendo (al di là degli aspetti normativi per i quali abbiamo già un forumista ultracompetente e cioè l'avvocato di Macomer..... :wink: ); Stoica è italiano ma anche rumeno; Parisse è italiano ed in parte argentino.

Se uno nasce all'estero da genitori italiani e prima o poi torna in Italia, direi che eticamente è italiano quanto noi; il "prima" può essere un mese o un anno o 15 anni.

Pensate a voi stessi, italiani fino al midollo: domani il vostro capo vi traserisce (dietro lauto aumento di stipendio....) a Tolosa; tra 10 anni vi licenziate (perchè avete soldi a palate....) e tornate in Italia; come considerate vostro figlio che pure avrete fatto nascere, nel 2009, nella famosa Clinique Pasteur ?????

Però vostro figlio potrebbe, nel frattempo, aver iniziato a giocare a mini-rugby ed avere Chaball come idolo, tanto che avrà fatto sparire da casa tutte le lamette da barba...

Voi decidete di rimanere in Francia e vostro figlio, tra 20, diventerà lo Yachvili de noantri....

Tutte e due sono soluzioni, diciamo così, naturali e comprensibili.

Molto di più che quella di Bortolussi o di altri equiparati "a comando".
JPR
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Messaggio da JPR »

Il ragionamento mi sembra plausibile Ellis..unica stortura: se io son di Macomer tu sei di Pisa... :wink: :lol:
I vostri etilometri non placcheranno la nostra sete!
Luighi
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Messaggio da Luighi »

jaco ha scritto:Stoica ha anche la madre italiana, così tanto per dire... che deve fare 'sto "porocristo" per essere considerato italiano (a parte il fatto che BBZ non lo considera più da nazionale :cry: )
VIVADDIO
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Messaggio da Willimoski »

Sulla madre di Stoica, non so...ma allor aperchè ha dovuto aspettare i 10 anni di residenza ?

Quanto a considerare più Italiano Parisse che Bortolussi (nonno italiano, ma non parla italiano) sono d'accordo.
LaNeroverde
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Messaggio da LaNeroverde »

bogi ha scritto: Nieto Aguero e Pez NON sono equiparati.
in che senso?
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PiVi1962
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Messaggio da PiVi1962 »

Occorre specificare meglio i concetti di nativi e di oriundi prima di accappigliarci :D
Già oggi nelle nostre under giocano atleti nati in Italia ma che fanno parte del roster di squadre giovanili francesi od inglesi. In che categoria ricadono?
Se capitasse un caso simile a quello di Kobe Bryant (stella NBA nata in Italia e che ha giocato a minibasket in Italia), in che categoria verrebbe messo?
I giocatori come i fratelli Bergamasco che ora sono pagati da squadre non Italiane (se non nelle origini del presidente), rientrano ancora nella categoria dei nativi? Dopo quanti anni di appartenenza a squadre non italiane entrerebbero a far parte della categoria degli oriundi?
Mi sembra quindi che occorra un regolamento che stabilisca che cosa è nativo e che cosa è oriundo prima di addentrarmi nella discussione :-D
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