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Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 12:24
da gangaibc
Shye ha scritto:... non sono poi cifre così grandi da testimoniare chissà che crollo, tutto sommato..il mondiale francese è finito comunque in netto guadagno ed il mondiale in NZ è un'incognita più che altro perchè non si sa quanta gente straniera sbarcherà nell'isola delle felce solo per i mondiali.

In generale, che il modello IRB di elite anglosassone sia fallimentare è evidente e sotto gli occhi di tutti
Quoto in pieno. Non sarà che la buona cara vecchia Europa ha un fascino diverso e più completo per gli stranieri, e che magari un giro in Francia se lo sono fatto in molti perché è comunque una 'bella gita'?
Sul modello IRb, cosa dire? Solo che forse ci vorrebbe un modello sostitutivo applicabile per gradi, che permetta a chi oggi gestisce la baracca una rivoluzione non eccessiva.
(nota: la "b" minuscola era un refuso, ma rileggendola la lascerei così....)

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 12:30
da Shye
gangaibc ha scritto: Sul modello IRb, cosa dire? Solo che forse ci vorrebbe un modello sostitutivo applicabile per gradi, che permetta a chi oggi gestisce la baracca una rivoluzione non eccessiva.
(nota: la "b" minuscola era un refuso, ma rileggendola la lascerei così....)
Temo che l'unica possibilità sia levare il rugby agli anglosassoni, come è successo negli anni 30 al calcio.
Temo che solo così potrebbe diventare uno sport globale, ma dubito che succederà mai.

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 12:32
da gangaibc
ma senza poteri economici forti, rimane uno sport di estrazione commonwelt....

Quindi non credo si possa fare facilmente.

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 12:34
da GiorgioXT
Gioann_Bagoss ha scritto:
Il dato mancante riguarda il netto della Francia, ma ricordo
da un articolo che si parlava di circa €uro 60 mil (1 €uro a
francese)
Non è proprio andata così ... il PROFITTO NETTO della RWC in Francia è stato per la FFR di €33.224.337,00 su un fatturato complessivo di
€ 80.324.207 ... e questi sono solo i soldi che ha incassato la ffr.
Sul sito della FFR , a questo indirizzo http://www.ffr.fr/index.php/ffr/documen ... financiers ci sono i budget di previsione e i bilanci certificati dal 2001 in poi , su quello 2007-2008 sono anche riportati gli utilizzi, somme spese e da spendere dei 25.955.300€ che la FFR ha deliberato di riversare al movimento dei profitti rwc ... 5 milioni per campi sintetici, 5.668.500 per i "clubs amateurs", 1.112.500 per "vedove ed orfani di giocatori" , 4 milioni per i club del Top14 perfino 500.000 per la "riconversione dei giocatori"
Perchè non è possibile seguire questo esempio da noi?

La RWC in Francia è stata un grande affare, mentre è chiaro fin da adesso che la RWC 2011 NZ sarà un disastro economico, la NZRU ha già messo a riserva oltre 20 milioni di $ come quota parte delle perdite - il resto lo garantisce il governo NZ.

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 13:50
da diddi
Beh, la Francia si collocava al centro di un bacino d'utenza vastissimo, di centinaia di milioni di abitanti. La Nuova Zelanda invece è ai margini di un bacino molto più ridotto, che conta dai 25 ai 30 milioni di abitanti. Calcolando la crisi dello Union in Australia, le difficoltà economiche delle Isole Pacifiche e l'iperofferta rugbystica in NZ, questo esito era da prevedere.
Chissà se il secondo titolo (probabile, ancorché eventuale) valeva la spesa...

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 13:59
da diddi
Dimenticavo, il tema del topic! :lol:
Ho già espresso il mio pensiero al riguardo quando è uscita la notizia e non potrebbe essere più negativo.
D'altra parte, se i club richiedono di mantenere il controllo sui loro giocatori e la FIR non intende imporre contropartite adeguate per il loro utilizzo in CL...

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 17:21
da jaco
Bacioci ha scritto:
stalker ha scritto:
Non credo che a una società come il Petrarca possa "giovare" e interessare più di tanto che qualche suo giocatore vanga selezionato ogni tanto per la rosa di Celtic.
E' qui che c'è la grande differenza tra le altre celtiche e noi: loro hanno messo come PRIMO obiettivo, lo sviluppo del rugby nel loro Paese, mentre da noi il PRIMO obiettivo è lo sviluppo (o forse sarebbe meglio dire la sopravvivenza) del proprio club. Nessun club irlandese (che ha un minimo di storia in più rispetto ai nostri "gloriosi" club) pensa minimamente che un loro giocatore "rubato" dalla franchigia sia un danno, ma solo un grandissimo onore. Qui da noi, se un ragazzo (facciamo un esempio, Ricciardi, il primo che mi è venuto in mente), che gioca abitualmente nel club, viene selezionato per fare un po' di partite in CL durante i test di novembre, porterebbe subito a lamentele perchè il "glorioso" Petrarca sarebbe stato indebolito, anzichè orgoglio perchè un proprio giocatore ha rappresentato il suo Paese (o meglio la sua Regione!) in campo internazionale.
Continuiamo a pensarla così e faremo tanta strada...
Hai perfettamente ragione!

Lasciami dire, però, che la Benetton non sta facendo niente per rendersi "simpatica" alle altre società venete (o almeno ai loro sostenitori). Dopo i fiumi di parole spesi relativamente alle sinergie che sarebbero state cercate, al coinvolgimento delle varie realtà, financo alla possibilità di cambiare il nome trovando una denominazione che "affratellasse" i popoli veneti, all'indomani della prima esclusione da parte del CF, dopo tutte quelle buone intenzioni, dicevo, che cosa si è fatto e che cosa si sta facendo concretamente perchè effettivamente la società Benetton Rugby Treviso diventi davvero la franchigia veneta?
Tutto ciò non toglie nulla al tuo ragionamento, ma siccome la passione sportiva non è solo razionalità, ma anche, appunto, passione, non è solo questione di testa ma anche questione di pancia, forse, dico forse, un atteggiamento diverso da parte dei "padroni del vapore" non guasterebbe...

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 17:40
da Shye
jaco ha scritto:
Bacioci ha scritto:
stalker ha scritto:
Non credo che a una società come il Petrarca possa "giovare" e interessare più di tanto che qualche suo giocatore vanga selezionato ogni tanto per la rosa di Celtic.
E' qui che c'è la grande differenza tra le altre celtiche e noi: loro hanno messo come PRIMO obiettivo, lo sviluppo del rugby nel loro Paese, mentre da noi il PRIMO obiettivo è lo sviluppo (o forse sarebbe meglio dire la sopravvivenza) del proprio club. Nessun club irlandese (che ha un minimo di storia in più rispetto ai nostri "gloriosi" club) pensa minimamente che un loro giocatore "rubato" dalla franchigia sia un danno, ma solo un grandissimo onore. Qui da noi, se un ragazzo (facciamo un esempio, Ricciardi, il primo che mi è venuto in mente), che gioca abitualmente nel club, viene selezionato per fare un po' di partite in CL durante i test di novembre, porterebbe subito a lamentele perchè il "glorioso" Petrarca sarebbe stato indebolito, anzichè orgoglio perchè un proprio giocatore ha rappresentato il suo Paese (o meglio la sua Regione!) in campo internazionale.
Continuiamo a pensarla così e faremo tanta strada...
Hai perfettamente ragione!

Lasciami dire, però, che la Benetton non sta facendo niente per rendersi "simpatica" alle altre società venete (o almeno ai loro sostenitori). Dopo i fiumi di parole spesi relativamente alle sinergie che sarebbero state cercate, al coinvolgimento delle varie realtà, financo alla possibilità di cambiare il nome trovando una denominazione che "affratellasse" i popoli veneti, all'indomani della prima esclusione da parte del CF, dopo tutte quelle buone intenzioni, dicevo, che cosa si è fatto e che cosa si sta facendo concretamente perchè effettivamente la società Benetton Rugby Treviso diventi davvero la franchigia veneta?
Tutto ciò non toglie nulla al tuo ragionamento, ma siccome la passione sportiva non è solo razionalità, ma anche, appunto, passione, non è solo questione di testa ma anche questione di pancia, forse, dico forse, un atteggiamento diverso da parte dei "padroni del vapore" non guasterebbe...
Sono vere entrambe le cose.
Non succede solo qua però, non è che in celtilandia le cose siano sempre così semplici. Ad esempio, almeno a quanto ne so, gli Scarlets stanno facendo una enorme fatica a fidelizzare l'ovest del Galles..

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 17:49
da luqa
Mah.. io credo che se avessero messo lil prestito illimitato vi sareste scagliati contro anche in quel caso.

Combiniamo i fattori:

esistono le liste federali
1 - "Questi per noi sono di livello internazionale se li tesserate in CL vi diamo i soldi"
2 - "Questi sono buoni, se li fate giocare in CL vi diamo i soldi"
3. "Questi promettono bene , se li fate giocare in S.10 vi diamo i soldi"

esiste il limite deidue per club nella finestra nazionale

4. "Siccome quelli che vi paghiamo lo facciamo perché per 6 partite sono nostri, vi diamo il permesso di usare quelli del S.10 che voi ritenete buoni, qui siamo di manica larga, scegliete voi, ma non più di due per squadra, così almeno un po' di esperienza la fanno tutti".

Il problema può essere per le due squadre di CL che forse non raccolgono tutto il meglio (viste anch ele liste), ma per i club di S.10 va bene: non sono accaparrabili tutti i giocatori di S.10 e ci sarà equilibrio tra le squadre.

Fossi un dirigente di una squadra di S.10 (di una in particolare) vedrei di organizzarmi con le società di zona, per fare una bella squadra , cercando di tenere i nomi in lista 1-2-3 (anche a prezzo di sacrifici) , allagrare la rosa con tanti giovani (c'è la Cahllenge) e provare a fare bella figura in Europa almeno da Ottobre a Gennaio

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 5 mag 2010, 23:31
da stalker
jaco ha scritto:
Bacioci ha scritto:
stalker ha scritto:
Non credo che a una società come il Petrarca possa "giovare" e interessare più di tanto che qualche suo giocatore vanga selezionato ogni tanto per la rosa di Celtic.
E' qui che c'è la grande differenza tra le altre celtiche e noi: loro hanno messo come PRIMO obiettivo, lo sviluppo del rugby nel loro Paese, mentre da noi il PRIMO obiettivo è lo sviluppo (o forse sarebbe meglio dire la sopravvivenza) del proprio club. Nessun club irlandese (che ha un minimo di storia in più rispetto ai nostri "gloriosi" club) pensa minimamente che un loro giocatore "rubato" dalla franchigia sia un danno, ma solo un grandissimo onore. Qui da noi, se un ragazzo (facciamo un esempio, Ricciardi, il primo che mi è venuto in mente), che gioca abitualmente nel club, viene selezionato per fare un po' di partite in CL durante i test di novembre, porterebbe subito a lamentele perchè il "glorioso" Petrarca sarebbe stato indebolito, anzichè orgoglio perchè un proprio giocatore ha rappresentato il suo Paese (o meglio la sua Regione!) in campo internazionale.
Continuiamo a pensarla così e faremo tanta strada...
Hai perfettamente ragione!

Lasciami dire, però, che la Benetton non sta facendo niente per rendersi "simpatica" alle altre società venete (o almeno ai loro sostenitori). Dopo i fiumi di parole spesi relativamente alle sinergie che sarebbero state cercate, al coinvolgimento delle varie realtà, financo alla possibilità di cambiare il nome trovando una denominazione che "affratellasse" i popoli veneti, all'indomani della prima esclusione da parte del CF, dopo tutte quelle buone intenzioni, dicevo, che cosa si è fatto e che cosa si sta facendo concretamente perchè effettivamente la società Benetton Rugby Treviso diventi davvero la franchigia veneta?
Tutto ciò non toglie nulla al tuo ragionamento, ma siccome la passione sportiva non è solo razionalità, ma anche, appunto, passione, non è solo questione di testa ma anche questione di pancia, forse, dico forse, un atteggiamento diverso da parte dei "padroni del vapore" non guasterebbe...
Anch'io concordo con entrambi, però... Per Bacioci: non credo che per società come Padova Rovigo etc ci possa e debba essere solo l'orgoglio per un giocatore prestato, ma magari anche altro... Per jaco: certo Benetton non sembra essersi data molto da fare in tal senso, ma gli altri? Intendo: magari avrebbero potuto fare delle proposte, anche pubblicamente, per dimostrare le loro idee e intenzioni... Invece, dai commenti che girano, mi sembra più che altro che si siano voltati d'altra parte, schifati, decretando che la CL è la morte del rugby nostrano. Cominciamo dalle cose terra terra: ad esempio, dove giocherà la squadra di Treviso? (E' d'obbligo uno stadio fisso?)

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 6 mag 2010, 0:04
da stalker
Shye ha scritto:Temo che l'unica possibilità sia levare il rugby agli anglosassoni, come è successo negli anni 30 al calcio.
Temo che solo così potrebbe diventare uno sport globale, ma dubito che succederà mai.
OT ma due domande semplici:
- perché il rugby deve diventare uno sport globale?
- perché il rugby deve smuovere enormi quantità di denaro?
Davvero qualcuno sente queste esigenze? A che scopo? A che costo?
...

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 6 mag 2010, 10:02
da jaco
stalker ha scritto: ... Per jaco: certo Benetton non sembra essersi data molto da fare in tal senso, ma gli altri? Intendo: magari avrebbero potuto fare delle proposte, anche pubblicamente, per dimostrare le loro idee e intenzioni... Invece, dai commenti che girano, mi sembra più che altro che si siano voltati d'altra parte, schifati, decretando che la CL è la morte del rugby nostrano. Cominciamo dalle cose terra terra: ad esempio, dove giocherà la squadra di Treviso? (E' d'obbligo uno stadio fisso?)
Hai ragione: come tradizione vuole la rivalità in veneto, purtroppo (o per fortuna), non si spegne con una CL.
Tuttavia sarebbe logico, secondo me, che le proposte partissero dal "capo cordata" per essere poi vagliate, accolte, condivise, integrate ecc. ecc. dagli altri... (anche se devo ammettere che da parte di "qualcuno" ci sia una chiusura pressochè totale, almeno da parte dei sostenitori, non so se condivisa anche dalla società...)

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 6 mag 2010, 10:12
da Rugby-Tv
jaco ha scritto:
stalker ha scritto: ... Per jaco: certo Benetton non sembra essersi data molto da fare in tal senso, ma gli altri? Intendo: magari avrebbero potuto fare delle proposte, anche pubblicamente, per dimostrare le loro idee e intenzioni... Invece, dai commenti che girano, mi sembra più che altro che si siano voltati d'altra parte, schifati, decretando che la CL è la morte del rugby nostrano. Cominciamo dalle cose terra terra: ad esempio, dove giocherà la squadra di Treviso? (E' d'obbligo uno stadio fisso?)
Hai ragione: come tradizione vuole la rivalità in veneto, purtroppo (o per fortuna), non si spegne con una CL.
Tuttavia sarebbe logico, secondo me, che le proposte partissero dal "capo cordata" per essere poi vagliate, accolte, condivise, integrate ecc. ecc. dagli altri... (anche se devo ammettere che da parte di "qualcuno" ci sia una chiusura pressochè totale, almeno da parte dei sostenitori, non so se condivisa anche dalla società...)
Hai ragione Jaco, l'imput deve venire da Treviso. E da trevigiano spero sia cosi, anzi deve essere cosi, per il bene di tutti.
Ma hai ragione anche sul fatto che "qualche" piazza non ci sente, e si sa che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 6 mag 2010, 10:36
da Laporte
Shye ha scritto:
gangaibc ha scritto: Sul modello IRb, cosa dire? Solo che forse ci vorrebbe un modello sostitutivo applicabile per gradi, che permetta a chi oggi gestisce la baracca una rivoluzione non eccessiva.
(nota: la "b" minuscola era un refuso, ma rileggendola la lascerei così....)
Temo che l'unica possibilità sia levare il rugby agli anglosassoni, come è successo negli anni 30 al calcio.
Temo che solo così potrebbe diventare uno sport globale, ma dubito che succederà mai.
Il calcio venen tolto agli anglosassoni ancora prima (la FIFA venne fondata nel 1904 come controaltare al''International Board del calcio) e potè svilupaprsi grazie alle olimpiadi (i mondiali nacquetro quando durante le olimpiadi del 1928 il calcio venne escluso dai giochi)
Nel rugby sempre negli anni 30 ci provò la Lrancia con la FIRA, ma nel 1946 le fu permesso di tornare all'ovile....

Re: FIR e Celtic: il pastrocio

Inviato: 6 mag 2010, 12:03
da Shye
stalker ha scritto:
Shye ha scritto:Temo che l'unica possibilità sia levare il rugby agli anglosassoni, come è successo negli anni 30 al calcio.
Temo che solo così potrebbe diventare uno sport globale, ma dubito che succederà mai.
OT ma due domande semplici:
- perché il rugby deve diventare uno sport globale?
- perché il rugby deve smuovere enormi quantità di denaro?
Davvero qualcuno sente queste esigenze? A che scopo? A che costo?
...
"Deve" diventare uno sport globale perchè mi piacerebbe vedere anche altre squadre e non sempre le stesse che giocano tra di loro. Almeno imho.

Quanto ai soldi, sinceramente non capisco l'impostazione della domanda. Dove ci sono soldi generalmente c'è più qualità, più organizzazione e più casini.
Tutto sta a trovare un equilibrio.