milesgersenroma ha scritto:Per come la vedo io sarebbe necessario puntarci proprio in quelle zone dove sia ancora poco presente il XV, anche solo per permettere una strutturazione delle società che cosi cominciano a capire cosa vuol dire avere giocatori, tecnici amministratori etc, con un numero adeguabile a quello di una squadra di pallavolo
e ancora di più direi il seven esiziale per il rugby femminile per essere usato come vero e proprio strumento di diffusione in competizione col volley e basket
ma ci vorrebbero non soldi ma almeno idee e uomini per applicarle...
In effetti la Coppa Italia a 7 femminile ha permesso la nascita e la crescita di diverse piccole realtà che a 15 non ce l'avrebbero mai fatta: se funziona con le ragazze, ancora di più funzionerebbe a livello maschile laddove per i motivi più diversi si fatica a mettere insieme, soprattutto all'inizio, ragazzi a sufficienza per giocare a XV.
Ci vorrebbe quindi un campionato a VII, strutturato territorialmente come la C e le giovanili, a cui far iscrivere anche squadre di scuole che lo volessero fare e mettendo l'obbligo per ogni squadra di mandare almeno un dirigente/basta che sia un maggiorenne a fare una rapida formazione da arbitro.
Per quanto riguarda l'argomento del topic, non conosco molto la situazione ma, come ha giò scritto qualcuno, immagino che ci fossero dei parametri e delle attese riguardo ai risultati e al percorso di questa nazionale seven e che in base alla coincidenza o meno di questi con quanto realmente ottenuto si possa facilmente capire se lo staff ha fallito o meno.
Certamente non aiuta il fatto della totale mancanza di un movimento, visto che così finiscono in nazionale seven dei buoni giocatori di XV che però non sono giocatori a VII: può andare bene per farsi i tornei in estate, ma non certo per impegni internazionali.
