forum.rugby.it

mariemonti ha scritto:
Da quanto tempo segui il rugby? Dico a te, ma intendo anche altri che hanno scritto, tipo Giorgio ecc...
Vi siete già dimenticati i tempi non lontani in cui affrontando questi signori (nelle rarissime occasioni in cui ce li lasciavano affrontare) sembrava che praticassimo due sport diversi? Almeno adesso parliamo la stessa lingua.

Il problema è che per voi una cosa esclude l'altra. O sanno giocare, o "hanno il fisico". Non ci sono vie di mezzo.
Ed il problema è che da noi a 16 anni nessuno, in pratica "sa giocare". Perchè altrimenti succederebbe come succede nei Paesi più sviluppati, in cui la selezione in base al fisico la fai fra giocatori che sanno comunque tutti giocare.

Diciamo che ho iniziato a giocare quando non esisteva il minirugby , le classi di età erano "aquile" o "aquilotti" e nelle touche non si poteva sollevare. Ho fatto a tempo a vedere almeno una dozzina di FIRA e 6n giovanili (da quando ci sono) , più che altro perché sono cresciuto con la ferma convinzione che è proprio nel lavoro con e sulle giovanili l'unica speranza di avere successo nel rugby.
Parliamoci chiaro: non sono MAI stati spesi così tanti soldi per le giovanili in termini assoluti da quando è stato creato il sistema delle accademie e da quando Tirrenia gioca in A1, solo che i risultati sono innegabilmente negativi.
Il fatto che lo staff Federale abbia privilegiato la prestazione fisica a discapito di tutto il resto non è una leggenda metropolitana, ma , appunto, un fatto come è altrettanto un fatto che nella formazione delle nazionali (tutte quelle giovanili) non si è mai potuti prescindere da dover rispettare specifici equilibri territoriali che dovevano rispettare il diktat federale della "diffusione del rugby" come fatto compiuto.

Le accademie, ed in particolare quella di Tirrenia potevano anche avere una funzione estremamente positiva , se fossero state il punto di studio, sviluppo e verifica della formazione giovanile ... ma nel momento in cui decidi che "L'alto livello del rugby non lo possono fare i club lo possiamo fare solo noi (a tirrenia) " . testuale, perdi la funzione di verifica, che poi però ritrovi quando scendi in campo.

GiorgioXT ha scritto:
Diciamo che ho iniziato a giocare quando non esisteva il minirugby , le classi di età erano "aquile" o "aquilotti" e nelle touche non si poteva sollevare. Ho fatto a tempo a vedere almeno una dozzina di FIRA e 6n giovanili (da quando ci sono) , più che altro perché sono cresciuto con la ferma convinzione che è proprio nel lavoro con e sulle giovanili l'unica speranza di avere successo nel rugby.
Parliamoci chiaro: non sono MAI stati spesi così tanti soldi per le giovanili in termini assoluti da quando è stato creato il sistema delle accademie e da quando Tirrenia gioca in A1, solo che i risultati sono innegabilmente negativi.
Il fatto che lo staff Federale abbia privilegiato la prestazione fisica a discapito di tutto il resto non è una leggenda metropolitana, ma , appunto, un fatto come è altrettanto un fatto che nella formazione delle nazionali (tutte quelle giovanili) non si è mai potuti prescindere da dover rispettare specifici equilibri territoriali che dovevano rispettare il diktat federale della "diffusione del rugby" come fatto compiuto.

Le accademie, ed in particolare quella di Tirrenia potevano anche avere una funzione estremamente positiva , se fossero state il punto di studio, sviluppo e verifica della formazione giovanile ... ma nel momento in cui decidi che "L'alto livello del rugby non lo possono fare i club lo possiamo fare solo noi (a tirrenia) " . testuale, perdi la funzione di verifica, che poi però ritrovi quando scendi in campo.

Nelle cose che hai scritto ci sono cose che condivido ed altre meno. La mia domanda iniziale non era per conoscere i rispettivi curriculum (anche se vedo da quello che hai detto che dovremmo essere coetanei), perchè uno può aver iniziato a seguire il rugby anche nell'800, ma se poi non si ricorda nulla, serve a poco, ai fini della mia domanda.
Oggi ci arrabbiamo perché vediamo una differenza tecnica enorme.
All'epoca - poniamo - di Roy Bish e successori, ci spaventavamo perché i nostri avversari avevano dei fisici e delle prestazioni atletiche da marziani. Questa distanza, oggi è calata e comunque sarà sempre incolmabile rispetto a certi Paesi perchè esistono (e qui devo dire, per fortuna) divergenze, diciamo così, sui metodi per "farli crescere", questi fisici.

GiorgioXT ha scritto :

mariemonti ha scritto:
Da quanto tempo segui il rugby? Dico a te, ma intendo anche altri che hanno scritto, tipo Giorgio ecc...
Vi siete già dimenticati i tempi non lontani in cui affrontando questi signori (nelle rarissime occasioni in cui ce li lasciavano affrontare) sembrava che praticassimo due sport diversi? Almeno adesso parliamo la stessa lingua.

Il problema è che per voi una cosa esclude l'altra. O sanno giocare, o "hanno il fisico". Non ci sono vie di mezzo.
Ed il problema è che da noi a 16 anni nessuno, in pratica "sa giocare". Perchè altrimenti succederebbe come succede nei Paesi più sviluppati, in cui la selezione in base al fisico la fai fra giocatori che sanno comunque tutti giocare.



Diciamo che ho iniziato a giocare quando non esisteva il minirugby , le classi di età erano "aquile" o "aquilotti" e nelle touche non si poteva sollevare. Ho fatto a tempo a vedere almeno una dozzina di FIRA e 6n giovanili (da quando ci sono) , più che altro perché sono cresciuto con la ferma convinzione che è proprio nel lavoro con e sulle giovanili l'unica speranza di avere successo nel rugby.
Parliamoci chiaro: non sono MAI stati spesi così tanti soldi per le giovanili in termini assoluti da quando è stato creato il sistema delle accademie e da quando Tirrenia gioca in A1, solo che i risultati sono innegabilmente negativi.
Il fatto che lo staff Federale abbia privilegiato la prestazione fisica a discapito di tutto il resto non è una leggenda metropolitana, ma , appunto, un fatto come è altrettanto un fatto che nella formazione delle nazionali (tutte quelle giovanili) non si è mai potuti prescindere da dover rispettare specifici equilibri territoriali che dovevano rispettare il diktat federale della "diffusione del rugby" come fatto compiuto.

Le accademie, ed in particolare quella di Tirrenia potevano anche avere una funzione estremamente positiva , se fossero state il punto di studio, sviluppo e verifica della formazione giovanile ... ma nel momento in cui decidi che "L'alto livello del rugby non lo possono fare i club lo possiamo fare solo noi (a tirrenia) " . testuale, perdi la funzione di verifica, che poi però ritrovi quando scendi in campo.

hai toccato punti fondamentali ....spesi tanti soldi come non mai ...e io continuo dicendo ANCHE CON IL SISTEMA SBAGLIATO ..ripeto e' un concetto semplice ...magari sono troppo superficiale pero' sono sempre stato contrario alle accademie federali , e, con me lo erano gia' all'inizio in tanti , soprattutto ex giocatori ..cioe' dicevamo e diciamo ancora : " come potranno fare quel salto di qualita' di carattere , fisico , tecnica se non hanno mai un confronto in allenamento con i seniores ...perche' e' li' che ci si e' costretti a dare di piu' di quello che non hai mai dato , e , soprattutto hai dei modelli di giocatori da seguire tecnicamente ...le partite vanno anche bene in un campionato seniores , ma e' l'allenamento che forma il giocatore non solo la partita !!!!! "
a parte il fatto che non sanno passare un pallone e lo trovo veramente inqualificabile,,,vorrei che i responsabili dell'accademia mi spiaghino come non riescano in quel gesto tecnico visto che stanno tutto il giorno ad allenarsi per sette giorni la settimana !!!
allora puo' venire un dubbio lecito ...siamo veramente cosi' scarsi ? mah ...io non lo penso ...dopo decenni come te che vedo partite di giovanili , certe volte mi stupisco come non vengano presi certi giocatori che in partite importanti fanno una gran impressione
io sui selezionatori ho forti dubbi , poi non parliamo del progetto altezza e altre minchiate ascionate

cmq non ho mai visto cosi' tanta rassegnazione nei nostri ragazzi come in quest'anno , ci sono state partite dove con poco di piu' si potevano vincere , come contro la scozia , pero' quel poco in piu' lo devi fare !!!!!
poi RIASSERISCO ingenuamente .......SE ALL'ESTERO DOVE CONOSCONO BENISSIMO IL VERBO RUGBYSTICO NON ESISTONO ACCADEMIE FEDERALI VORRA' DIRE QUALCHE COSA ?
non facciamo altro che imitare altre scuole potremmo anche farlo per i settori giovanili !!!
per me e' stata troppa presunzione federale di poter fare da sola con allenatori italiani , cosa sbagliatissima perche' il ivello dei nostri e' molto molto basso
futuro ? spero che il prossimo presidente abbia il coraggiod i chiuderle e AIUTARE / CONTROLLARE i club a gestire bene le accademie , con anche allenatori stranieri cosa che non ci farebbe male

parega ha scritto:......SE ALL'ESTERO DOVE CONOSCONO BENISSIMO IL VERBO RUGBYSTICO NON ESISTONO ACCADEMIE FEDERALI VORRA' DIRE QUALCHE COSA ?

Mi spieghi cosa impedisce ad un club italiano di mettere in piedi una propria accademia? Mi sa che le accademie federali esistono perché i club non possono permettersi un certo tipo di strutture. Soldi.

valsrode ha scritto:A PAREGA e compagni,se le società vogliono farsi le accademie nessuno lo vieta (vedi la Rugby Noceto che lo scorso anno ha vinto con il nome Crociati lo scudetto U/20 senza aver giocatori delle accademie federali,e quest'anno per soli 2 punti non è arrivata alla finale si con un giocatore dell'accademia di Parma ma rinunciando a Marcello Violi andato all'accademia federale di Tirrenia) esempio lampante di inefficienza delle società italia la BENETTON che per trovare nel suo palmares un titolo U/20 forse dovremo guardare al secolo scorso tutti hanno la ricetta giusta ma credetemi qui tutti vogliono fare i froci con il c*** degli altri,come dice il più grande giocatore nocetani di tutti i tempi, adesso scatenatevi popolo di busoni

Mi dispiace ammetterlo ma sono d’accordo con il nocetano (?), le società le accademie le vogliono fare con i soldi della federazione o nulla, ricordo la stagione in cui sono state fatte le accademie dei club under 16 (o 15, non ricordo se gli anni erano dispari, ogni qualche anno si cambia… si dice per uniformarci ai paesi esteri…), a Parma tre società si proposero, le due cittadine più il Noceto ma le prescelte furono solo le due cittadine e Noceto esclusa (non era ancora in consiglio federale il nocetano Reverberi) per motivazioni logistiche derivate dalla lontananza con la città di Parma (15/20 minuti?, una marea di autobus a collegare il tutto…). Bene i risultati di quell’anno furono un ottimo campionato dell’accademia finanziata fir degli amatori (non particolarmente simpatica a Dondi), ottimo campionato dell’accademia non finanziata fir del Noceto e il pessimo campionato dell’accademia finanziata fir della rugby parma che si classificò penso tra le ultime se non proprio all’ultimo posto pur avendo potuto scegliere i giocatori migliori della regione e non solo. Giudicate voi se sia stato giusto staccare la spina… sempre a proposito di dare contributi a pioggia al movimento senza giusti criteri

quattro8 ha scritto:Sono comunque anch'io per le accademie nei club, assolutamente.
Saluti

Anch'io ma a condizione che un club debba avere strutture giovanili adeguate, senza consorzi, acoppamenti di comodo. E se non le hai... fora de palll....

Sintetizzo brutalmente molto brutalmente il mio pensiero (Giorgio ha fatto di meglio).

1) Le accademie federali sono un fallimento (ma si sapeva) servono solo a stipendiare i tecnici e a farli lavorare meno in quanto non devono girare l'Italia per visionare i ragazzi e controllare che i settori giovanili delle società lavorino bene nel caso di finanziamento FIR.
Quindi sarà difficile abolirle e andare alla normalità dei paesi evoluti (purtroppo come altri casi in Italia).

2)Nonostante quanto sopra non mi capacito della preparazione fisica di questi ragazzi , fisici a volte inguardabili , immobili , non reattivi, scoppiati dopo 30 minuti di gioco incredibile e assurdo.
Qualcuno ha scritto che non si possono criticare i ragazzi che vestono questa maglia, perche se giocano cosi male ? Conoscendo bene l'anno 92 per me anche i metodi di selezione dei ragazzi sono da peggiore Italia.
Un esempio ? bene, conosco un utility back 92 che ha frequentato l' Accademia degli Ospreys !!! ovvero giocava con i gallesi arrivati terzi, e non è mai stato preso in considerazione per convocare questi fenomeni. Ma va la , come dice un mio amico romagnolo.

3) Ultimo e mi taccio, le società dice qualcuno non ci mettono del loro, ma le società sono un termine troppo generico astratto ci sono società buone e cattive con il settore giovanile, tra le buone per mia conoscenza cito il Noceto , il Petrarca , la Tarvisium , il Calvisano e ce ne sono altre persino un paio di milanesi senza struttura e sovvenzioni. Quindi come sempre andrebbero premiati i buoni, basterebbe per migliorare il nostro rugby , anche senza penalizzare i cattivi. Buon rugby

spettatore ha scritto :
Sintetizzo brutalmente molto brutalmente il mio pensiero (Giorgio ha fatto di meglio).

1) Le accademie federali sono un fallimento (ma si sapeva) servono solo a stipendiare i tecnici e a farli lavorare meno in quanto non devono girare l'Italia per visionare i ragazzi e controllare che i settori giovanili delle società lavorino bene nel caso di finanziamento FIR.
Quindi sarà difficile abolirle e andare alla normalità dei paesi evoluti (purtroppo come altri casi in Italia).

2)Nonostante quanto sopra non mi capacito della preparazione fisica di questi ragazzi , fisici a volte inguardabili , immobili , non reattivi, scoppiati dopo 30 minuti di gioco incredibile e assurdo.
Qualcuno ha scritto che non si possono criticare i ragazzi che vestono questa maglia, perche se giocano cosi male ? Conoscendo bene l'anno 92 per me anche i metodi di selezione dei ragazzi sono da peggiore Italia.
Un esempio ? bene, conosco un utility back 92 che ha frequentato l' Accademia degli Ospreys !!! ovvero giocava con i gallesi arrivati terzi, e non è mai stato preso in considerazione per convocare questi fenomeni. Ma va la , come dice un mio amico romagnolo.

3) Ultimo e mi taccio, le società dice qualcuno non ci mettono del loro, ma le società sono un termine troppo generico astratto ci sono società buone e cattive con il settore giovanile, tra le buone per mia conoscenza cito il Noceto , il Petrarca , la Tarvisium , il Calvisano e ce ne sono altre persino un paio di milanesi senza struttura e sovvenzioni. Quindi come sempre andrebbero premiati i buoni, basterebbe per migliorare il nostro rugby , anche senza penalizzare i cattivi. Buon rugby

sono d'accordo con quanto hai detto , direi su tutto , e , aiutare i club finanziariamente non vuole dire buttare via i soldi , le societa' andrebbero controllare e migliorando anche le strutture ne trarremmo tutti giovamento
intanto creiamole nelle due celtiche poi si vede

spettatore ha scritto:Sintetizzo brutalmente molto brutalmente il mio pensiero (Giorgio ha fatto di meglio).

1) Le accademie federali sono un fallimento (ma si sapeva) servono solo a stipendiare i tecnici e a farli lavorare meno in quanto non devono girare l'Italia per visionare i ragazzi e controllare che i settori giovanili delle società lavorino bene nel caso di finanziamento FIR.
Quindi sarà difficile abolirle e andare alla normalità dei paesi evoluti (purtroppo come altri casi in Italia).

2)Nonostante quanto sopra non mi capacito della preparazione fisica di questi ragazzi , fisici a volte inguardabili , immobili , non reattivi, scoppiati dopo 30 minuti di gioco incredibile e assurdo.
Qualcuno ha scritto che non si possono criticare i ragazzi che vestono questa maglia, perche se giocano cosi male ? Conoscendo bene l'anno 92 per me anche i metodi di selezione dei ragazzi sono da peggiore Italia.
Un esempio ? bene, conosco un utility back 92 che ha frequentato l' Accademia degli Ospreys !!! ovvero giocava con i gallesi arrivati terzi, e non è mai stato preso in considerazione per convocare questi fenomeni. Ma va la , come dice un mio amico romagnolo.

3) Ultimo e mi taccio, le società dice qualcuno non ci mettono del loro, ma le società sono un termine troppo generico astratto ci sono società buone e cattive con il settore giovanile, tra le buone per mia conoscenza cito il Noceto , il Petrarca , la Tarvisium , il Calvisano e ce ne sono altre persino un paio di milanesi senza struttura e sovvenzioni. Quindi come sempre andrebbero premiati i buoni, basterebbe per migliorare il nostro rugby , anche senza penalizzare i cattivi. Buon rugby

In passato Simone Ragusi è stato più volte convocato per le nazionale giovanili, ma credo che ad un certo punto non abbia più rispettato i parametri peso altezza....

spettatore ha scritto:Sintetizzo brutalmente molto brutalmente il mio pensiero (Giorgio ha fatto di meglio).

2)Nonostante quanto sopra non mi capacito della preparazione fisica di questi ragazzi , fisici a volte inguardabili , immobili , non reattivi, scoppiati dopo 30 minuti di gioco incredibile e assurdo.
Qualcuno ha scritto che non si possono criticare i ragazzi che vestono questa maglia, perche se giocano cosi male ? Conoscendo bene l'anno 92 per me anche i metodi di selezione dei ragazzi sono da peggiore Italia.
Un esempio ? bene, conosco un utility back 92 che ha frequentato l' Accademia degli Ospreys !!! ovvero giocava con i gallesi arrivati terzi, e non è mai stato preso in considerazione per convocare questi fenomeni. Ma va la , come dice un mio amico romagnolo.

3) Ultimo e mi taccio, le società dice qualcuno non ci mettono del loro, ma le società sono un termine troppo generico astratto ci sono società buone e cattive con il settore giovanile, tra le buone per mia conoscenza cito il Noceto , il Petrarca , la Tarvisium , il Calvisano e ce ne sono altre persino un paio di milanesi senza struttura e sovvenzioni. Quindi come sempre andrebbero premiati i buoni, basterebbe per migliorare il nostro rugby , anche senza penalizzare i cattivi. Buon rugby

D'accordo sul punto 2. Qui però molti sostengono che i nostri sono anche troppo "fisicati"...

Punto 3. A me sembra che questo già avvenga. Le FIR premia i migliori settori giovanili con premi in denaro. Il problema è che i soldi sono pochi. Stando a quello che si legge sui giornali il budget della FIR è di 40 milioni e Dondi ha detto (riferito da Munari) che al rugby di base viene attribuito in tutto un milione. Troppo poco.

flanker82 ha scritto:

spettatore ha scritto: (...)
2)Nonostante quanto sopra non mi capacito della preparazione fisica di questi ragazzi , fisici a volte inguardabili , immobili , non reattivi, scoppiati dopo 30 minuti di gioco incredibile e assurdo.
Qualcuno ha scritto che non si possono criticare i ragazzi che vestono questa maglia, perche se giocano cosi male ? Conoscendo bene l'anno 92 per me anche i metodi di selezione dei ragazzi sono da peggiore Italia.
Un esempio ? bene, conosco un utility back 92 che ha frequentato l' Accademia degli Ospreys !!! ovvero giocava con i gallesi arrivati terzi, e non è mai stato preso in considerazione per convocare questi fenomeni. Ma va la , come dice un mio amico romagnolo. (...)

In passato Simone Ragusi è stato più volte convocato per le nazionale giovanili, ma credo che ad un certo punto non abbia più rispettato i parametri peso altezza....

Quest'anno a Prato vedremo di che pasta è fatto.
E' alto 1,77, quanto pesa? Giusto per capire i motivi per cui sarebbe stato scartato...

parega ha scritto:intanto creiamole nelle due celtiche poi si vede

Nel marasma di botte e risposte, questa frase rischia di passare inosservata. E invece è veramente una grandissima idea. Accademie delle celtiche, con un certo numero di allenamenti congiunti con le squadre maggiori e all'occorrenza mettere il piede in Celtic o in Heineken.

yeti ha scritto:

parega ha scritto:intanto creiamole nelle due celtiche poi si vede

Nel marasma di botte e risposte, questa frase rischia di passare inosservata. E invece è veramente una grandissima idea. Accademie delle celtiche, con un certo numero di allenamenti congiunti con le squadre maggiori e all'occorrenza mettere il piede in Celtic o in Heineken.

Credo che le celtiche lo avessero chiesto fin dall'inizio, con in risposta un chiarissimo NO.
Ipotesi 1: non gradimento degli altri club? (ben rappresentati in consiglio FIR)
Ipotesi 2: Boh?

Tanto per vostra informazione, gli Aironi avevano chiesto lo scorso anno di poter utilizzare le giovanili di Viadana come proprio settore giovanile (o Accademia, chiamiamole come volete), per qualche giocatore U20 che avrebeb così potuto farsi allenamenti e magari qualche gara con gli Aironi (un Apperley, ad esempio), risposta: NO.

A parte che adesso pensandoci bene invece di spendere i soldi in accademie cosi poco fruttifere potevano almeno alla fir sbilanciarsi e provare qualcosa di nuovo esempio: La famosa cooperazione in stile erasmus tra alcuni giocatori dell'accademia e una nota franchigia newzelandese ma anche li Checchinato e co hanno tagliato subito i ponti..penso che l'idea sarebbe stata bellissima in prospettiva futura.....Speriamo ci ripensano quando cambieranno dirigienza alla fir...