Pagina 3 di 66
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 20 giu 2016, 18:59
da Consulente
Penso che Laporte sarebbe un Auditor formidabile ...
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 7 lug 2016, 14:18
da Garryowen
Vogliamo riconoscere all'Innominabile e al suo staff almeno i meriti per queste cose?
Qualcuno pensava che la FIR volesse mettere il becco nei baretti dei club. Ecco cosa stava preparando:
LA FIR RICONOSCIUTA COME ENTE NAZIONALE A FINALITA’ ASSISTENZIALI
AGEVOLAZIONI AMMINISTRATIVE E FISCALI PER LE CLUB HOUSE DELLE SOCIETA’
Roma – Il Ministero dell’Interno, con decreto dello scorso 15 giugno, ha riconosciuto ufficialmente la Federazione Italiana Rugby quale Ente Nazionale con finalità assistenziali.
Si tratta dell’atto finale di un percorso intrapreso da FIR nel corso dell’ultimo anno e volto a garantire alle Società affiliate un efficace supporto nella gestione delle proprie club house, con una serie di agevolazioni fiscali ed amministrative legate alla somministrazione di cibi e bevande che potranno contribuire a semplificare notevolmente l’operatività dei Club.
In particolare, il riconoscimento della FIR quale Ente Nazionale a finalità assistenziali offrirà alle Società la possibilità di ottenere più agevolmente ed in maniera svincolata dalla programmazioni dei piani sul commercio l’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibi e bevande.
Al tempo stesso, le Società affiliate potranno contare sulla non imponibilità dei corrispettivi riscossi dalla vendita di alimenti e bevande nella propria Club House ai propri tesserati ed ai partecipanti agli appuntamenti organizzati presso la Club House stessa.
“I Club sono il fulcro del nostro sistema – ha dichiarato il Presidente federale, Alfredo Gavazzi – e questo riconoscimento ministeriale consente a FIR di offrire loro una ulteriore opportunità di crescita e sviluppo. Nel nostro sport, tradizionalmente, le Club House sono luoghi di aggregazione, di condivisione, di divertimento: è lì che il Club diventa famiglia, dove si sviluppa e crea un legame inscindibile con i propri tesserati, con il proprio territorio.
Poter garantire una serie di agevolazioni fiscali ed amministrative attraverso questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti per i nostri Club e, di conseguenza, una nuova tappa nel percorso di sviluppo del rugby italiano”.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 7 lug 2016, 14:19
da jpr williams
Servo federale!

Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 22 lug 2016, 11:41
da mondOvALE
Minkia raga...
Nel frattempo Amore (ci) sta rispondendo su OnRugby nell'articolo dedicato.
Dico "ci" perchè ero intervenuto, fra gli altri, anch'io...
Carino che uno si prenda la briga di puntualizzare e farci "in tempo reale" delle precisazioni sulla situazione elettorale...
Buttateci un occhio...
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 22 lug 2016, 12:29
da pepe carvalho
Garryowen ha scritto:Vogliamo riconoscere all'Innominabile e al suo staff almeno i meriti per queste cose?
Qualcuno pensava che la FIR volesse mettere il becco nei baretti dei club. Ecco cosa stava preparando:
LA FIR RICONOSCIUTA COME ENTE NAZIONALE A FINALITA’ ASSISTENZIALI
AGEVOLAZIONI AMMINISTRATIVE E FISCALI PER LE CLUB HOUSE DELLE SOCIETA’
Roma – Il Ministero dell’Interno, con decreto dello scorso 15 giugno, ha riconosciuto ufficialmente la Federazione Italiana Rugby quale Ente Nazionale con finalità assistenziali.
Si tratta dell’atto finale di un percorso intrapreso da FIR nel corso dell’ultimo anno e volto a garantire alle Società affiliate un efficace supporto nella gestione delle proprie club house, con una serie di agevolazioni fiscali ed amministrative legate alla somministrazione di cibi e bevande che potranno contribuire a semplificare notevolmente l’operatività dei Club.
In particolare, il riconoscimento della FIR quale Ente Nazionale a finalità assistenziali offrirà alle Società la possibilità di ottenere più agevolmente ed in maniera svincolata dalla programmazioni dei piani sul commercio l’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibi e bevande.
Al tempo stesso, le Società affiliate potranno contare sulla non imponibilità dei corrispettivi riscossi dalla vendita di alimenti e bevande nella propria Club House ai propri tesserati ed ai partecipanti agli appuntamenti organizzati presso la Club House stessa.
“I Club sono il fulcro del nostro sistema – ha dichiarato il Presidente federale, Alfredo Gavazzi – e questo riconoscimento ministeriale consente a FIR di offrire loro una ulteriore opportunità di crescita e sviluppo. Nel nostro sport, tradizionalmente, le Club House sono luoghi di aggregazione, di condivisione, di divertimento: è lì che il Club diventa famiglia, dove si sviluppa e crea un legame inscindibile con i propri tesserati, con il proprio territorio.
Poter garantire una serie di agevolazioni fiscali ed amministrative attraverso questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti per i nostri Club e, di conseguenza, una nuova tappa nel percorso di sviluppo del rugby italiano”.
Per onestà intellettuale: ottima la scelta e il risultato. Però quelle società che si definiscono dilettantistiche e hanno club house legate a se stesse hanno già agevolazioni come le associazioni tipo arci e acli (per non fare torto a nessuno), le agevolazioni sono bilanci semplificati e tassazione ridotta... Questa cosa va bene per quelle club house delle società di capitali come srl e spa. Lascio a voi pensare quante sono e chi sono.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 22 lug 2016, 19:21
da Garryowen
@ Pepe Carvalho, per onestà intellettuale bisogna anche leggere attentamente il comunicato.
"...possibilità di ottenere più agevolmente ed in maniera svincolata dalla programmazioni dei piani sul commercio l’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibi e bevande"
Questo è un bel colpo di mannaia a tutte le pastoie burocratiche.
Se un club non ha ancora il baretto o la club house, adesso non dovrà più scalare l'Everest delle autorizzazioni e dei "piani sul commercio" che magari ti dicono che in zona ci sono troppi bar, se non ho capito male.
E quelli che sono affiliati ARCI, secondo me torneranno sui propri passi e si metteranno in regola, perché se piombate all'improvviso in un circolo ARCI / club house all'ora di cena e chiedete quanti di quelli che stanno mangiando sono soci ARCI, sarete fortunati se alzeranno la mano in tre o quattro.
Tutti gli altri non sono in regola.
Correggetemi pure se ho scritto cretinate, non sono del settore. Però credo che certamente per i "nuovi" è una gran bella spinta a mettere su il proprio baretto.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 22 lug 2016, 19:46
da pepe carvalho
Garryowen ha scritto:@ Pepe Carvalho, per onestà intellettuale bisogna anche leggere attentamente il comunicato.
"...possibilità di ottenere più agevolmente ed in maniera svincolata dalla programmazioni dei piani sul commercio l’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibi e bevande"
Questo è un bel colpo di mannaia a tutte le pastoie burocratiche.
Se un club non ha ancora il baretto o la club house, adesso non dovrà più scalare l'Everest delle autorizzazioni e dei "piani sul commercio" che magari ti dicono che in zona ci sono troppi bar, se non ho capito male.
Su questo chiedo venia e ammetto che hai perfettamente ragione
E quelli che sono affiliati ARCI, secondo me torneranno sui propri passi e si metteranno in regola, perché se piombate all'improvviso in un circolo ARCI / club house all'ora di cena e chiedete quanti di quelli che stanno mangiando sono soci ARCI, sarete fortunati se alzeranno la mano in tre o quattro.
Tutti gli altri non sono in regola.
Hai ragione. ma io non intendevo che una club house si affiliasse all'arci ma che la stessa in quanto emanazione di un club dilettantantistico dovrebbe avere le stesse agevolazioni di un circolo arci, per altro con le stesse regole sull'affilializione degli avventori.
Correggetemi pure se ho scritto cretinate, non sono del settore. Però credo che certamente per i "nuovi" è una gran bella spinta a mettere su il proprio baretto.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 22 lug 2016, 22:12
da Garryowen
Oggi presentavano alla stampa "Pronti al cambiamento": qualcuno ha notizie?
Intanto il blog "Eva-Express-del-rugby" ha annunciato la rottura fra Amore e Innocenti che quindi correranno separati per opporsi a Gavazzi.
Amore ha trovato invece un importante alleato in "Terre Ovali" di Giovanelli, sempre stando a quel blog,che comunque è assai vicino a Giovanelli.
Non ci sto capendo nulla. Io pensavo che il Giova avrebbe corso con Innocenti... Boh?
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 23 lug 2016, 13:38
da jpr williams
Del resto l'unica cosa che li unisce è che detestano Gavazzi.
Un'alleanza CONTRO, non PER, nel più puro stile italico, quello più deteriore.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 26 lug 2016, 7:49
da pepe carvalho
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 26 lug 2016, 8:37
da jentu
La centralità dei comitati regionali non solo non convince, ma è il più grosso limite della proposta di pronti al cambiamento. Questo mi sembra un programma di sviluppo dei comitati regionali.
Chi conosce il loro funzionamento sa che non sono strutture in grado di fornire ciò che il programma vorrebbe fargli fare e potenziarli in quel modo costerebbe così tanto da togliere risorse al rugby societario invece di apportarne. Se poi dobbiamo andare a valutarne l'affidabiità gestionale ed economica mi piacerebbe chiedere a tutti: ma voi questo federalismo rugbistico lo pensate auspicabile o lo vedete come la creazione di tante piccole federazioni senza progetto unitario e con enormi differenze qualitive sul territorio nazionale?
Quanto alle leghe poi guardiamo in Francia come stanno facendo decadere il livello della nazionale, mentre qui non ci sarebbe nemmeno il contraltare di club di livello.
Divertente la diatriba Catania - Messina e Capoterra - Alghero - ma dove si farebbe sta accademia? nelle zone d'Italia dove non ci sono CdF ed Accademie che si fa?- e la faccenda franchigia privata con risparmio di 4 milioni. A chi si tolgono i soldi? A Parma o a Treviso? Scritto così sembrerebbe a Treviso.
Poi più soldi all'eccellenza con “Riequilibrio delle contribuzioni federali per aumentare il livello" e il sistema dei Draft NBA che funziona solo in campionati senza retrocessioni.
Mi fermo qui, potrei continuare, ma non sono realmente interessato se non intellettualmente alla faccenda.
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 26 lug 2016, 9:14
da Garryowen
Sembra che non capiscano che se non crescono tutti gli altri il Veneto fa poca strada. E sì che ne hanno di giocatori "forestieri"...
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 26 lug 2016, 11:20
da jpr williams
Nei programmi si scrive quel che si vuole, di solito aria fritta generica, e questo non fa eccezioni. In un certo senso è più onesto Gavazzi che di programmi non ne fa e mostra chiaramente ciò che i suoi avversari nascondono: il programma è che voglio comandare io.
Il nocciolo duro della questione non sono certo l'aria fritta dei proclami, ma è quello di un puro scontro di potere fra cricche contrapposte in lotta per far vincere le proprie clientele: la clientela di Gavazzi e quella dei Pronti a tutto pur di prendere il posto di Gavazzi e delle sue clientele per metterci le proprie.
Chiunque vinca non cambierà nulla se non le clientele favorite di turno; io non ho più fiducia in questo sistema perchè può proporre solo il pessimo Gavazzi o dei suoi cloni con un accento regionale diverso.
Malagò, commissaria sta squallida baracca e mettila in mano ad un manager aziendale che non ha mai visto una palla da rugby in vita sua!

Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 27 lug 2016, 10:20
da Garryowen
Se fossero elezioni "normali", senza tutti gli altri interessi coinvolti (relazioni, vantaggi, poltrone ecc...), non ci sarebbe storia.
Gavazzi ha assestato qualche buon colpo in questo ultimo anno (a cominciare dallo staff federale) che gli potrebbe assicurare una rielezione senza troppi problemi
Re: Pronti al cambiamento?
Inviato: 27 lug 2016, 10:23
da jpr williams
Spero ti sbagli.
Il mio fegato e le mie palle hanno assolutamente bisogno di un "cambiamento".
