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Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Blanc
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Messaggio da Blanc »

Giovannelli ha ragione, però bisogna ricordare che con la gestione Coste/Fourcade, la nazionale aveva imboccato una strada di buoni risultati, arrivando alla vittoria sulla Francia, intanto il campionato si evolveva in eccellenza con fior di professionisti e la corsa ai risultati, tralasciando i vivai e quindi dopo anni si sono viste le penalizzazioni. Si è entrati nel 6nazioni portando in dote una realtà che ancora oggi è terrificante, la mancanza di progetti futuri, campionato con livello teccnico basso, molti stranieri (parecchi scarsi), cattiva gestione federale degli introiti derivanti dal 6nazioni e dalle sponsorizzazioni. C\'è la corsa alle cariche in federazione come se fosse una mucca da mungere, le squadre di club non vogliono accettare di fare delle super squadre per le coppe europee, perchè non vogliono dividere gli introiti.
<BR>Mandando via Kirwan riusciremo a vedere un allenatore italiano, o dobbiamo avere un\'altro straniero? Ivari Bernini, Romagnoli, Mascioletti etc. avranno la possibilità di poter dimostrare il loro valore acquisito con i loro club?
marcofk
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Messaggio da marcofk »

A Jaco:
<BR>
<BR>1- Punto concesso
<BR>
<BR>2- 70 punti dal Galles non li abbiamo mai presi, almeno da che seguo il rugby, ma l\'ultima volta che ci abbiamo giocato fuori dal 6N abbiamo perso per meno di 10 (facendone più di venti). Peraltro l\'Argentina è fuori dal 6N ma ciò non le ha impedito di battere squadre come Francia e Irlanda negli ultimi anni. E non mi risulta che in Argentina abbiano navigato nell\'oro negli ultimi anni. E ti ricordo che quando eravamo fuori dal torneo giocavamo alla pari con tutte le squadre del 5N, una volta siamo persino riusciti a spaventare gli All Blacks. Certo, se ci fosse stata una gestione lungimirante dei soldi che sono arrivati grazie al 6N, ne avremmo tratto un gran beneficio, ma visto che questa gestione non c\'è stata (e la Romania ha ripreso a batterci...) non mi sembra blasfemo chiederne conto a chi ne è stato responsabile.
<BR>
<BR>3- Non conosco i vari candidati che hanno cercato di contendere a Dondi la presidenza, quindi ti dò ragione a scatola chiusa. Però è un\'anomalia tutta italiana che il capo esecutivo di un\'organizzazione sportiva nazionale debba essere eletto: nel mondo anglosassone è un lavoro per il quale viene offerto un contratto, tale e quale al lavoro di allentore, e se non arrivano i risultati alla fine il titolare fa le valigie.
<BR>
<BR>Quanto alla tua considerazione finale: è vero, forse mi surriscaldo troppo in queste discussioni, ma una cosa che mi manda in bestia del mio paese è che tutti si lamentino di qualcosa (e questo mi andrebbe pure bene) ma che nessuno abbia il coraggio o la voglia di cambiare al fine di migliorare le cose. Allora se si è contenti della situazione attuale si sta zitti: non si può difendere chi la situazione attuale l\'ha creata. Tutti vogliono un cambiamento nell\'esito delle partite della nazionale, ma nessuno sembra voler cambiare niente di come funzionano le cose: questo non lo sopporto proprio.
<BR>
<BR>Ammesso che Dondi sia stato fra i responsabili della crescita del rugby italiano negli anni 90, sono anni che la sua gestione è del tutto inefficace in termini di risultati. Se fosse stato lui il direttore esecutivo dell\'azienda per cui lavori per lo stesso tempo in cui è stato al vertice del rugby italiano, ed avesse ottenuto gli stessi risultati (crescita iniziale, caduta verticale, stagnazione attuale), saresti disposto a perdere il tuo lavoro per gratitudine verso tutto ciò che ha fatto fino a dieci anni fa?
<BR>
<BR>Se ti va di contestare i fatti, fai pure, ma il fatto che io dica che Dondi oggi è nocivo per il rugby italiano non significa che perchè lo dico con tono incazzato allora non dev\'essere vero.
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
yeti
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Messaggio da yeti »

- Marco, non ricordo quella partita col Galles di cui parli. Ricordo ITA-GAL dei mondiali 15-27, l\'ultima giocata fuori dal 6 nazioni. Noi abbiamo segnato più di 20 punti al Galles solo 2 volte nel recente passato: nella famigerata vittoria per 30-22 del 2003 e nella ns. sconfitta in casa del 2001 23-33. Nel 6 nazioni 2000 ci siamo andati vicino, facendone 17. Solo che loro ne avevano fatti 60.
<BR>
<BR>- Con le squadre del 6 nazioni abbiamo vissuto un momento d\'oro eccezionale durato 3 annetti scarsi. L\'episodio dei mondiali del 1991 contro la NZ fu un episodio, e in quanto tale non fa statistica. Ora eccezionale si oppone a norma in quanto il primo è occasionale e il secondo costante e regolare. Sarebbe opportuno che questa eccezione diventasse norma, cioè costante e regolare. La costanza su alti livelli, non il fuoco di paglia. Anche il Cameroun ha rischiato di arrivare in semifinale ai Mondiali di calcio. E la Grecia del basket con Galis e Fassoulas ha dominato l\'Europa per alcuni anni. Ora sono spariti. Meteore.
<BR>
<BR>- L\'Inghilterra non l\'abbiamo mai impensierita. Tranne in due partite all\'inizio dell\'epoca Woodward, quando quella scalcinata squadra (la più scalcinata della storia inglese) perdeva di 60-70 punti dalle 3 dell\'emisfero sud (76-0 contro il Sudafrica, il peggior risultato di sempre del rugby inglese, se non ricordo male). Ma secondo me era l\'Inghilterra che si impensieriva da sola.
<BR>
<BR>Sul problema della dirigenza....siamo d\'accordo, non va. Ma, come diceva uno sfigato (in quanto ignoto) anarcoide belga (o era francese? O tutt\' e due? O nessuno dei due?): \"non chiamatemi per cambiare le pedine. Ma se volete rovesciare la dama, io sono il vostro uomo\".
<BR>Fuor di metafora: togliamo l\'attuale dirigenza, ma i possibili sostituti dove sono cresciuti? Dove hanno studiato? Da che mondo provengono? In quale società e con quali costumi, usi e modi di fare sono venuti su?
<BR>Allora il problema sono le pedine, oppure è proprio la scacchiera che non va?
<BR>G.
quatermass
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Messaggio da quatermass »

yeti
<BR>
<BR>con gli albioni io ricordo un 15 - 23 a Huddersfield con meta babbata a Troncon. AD 1998. poi è stata discesa nel maelstrom
<BR>
<BR>con il galles è un dato di fatto che i primi confronti fossero molto vicini ma a metà dei 90 la nostra nazionale (tutto il movimento ?) era più forte dell\'attuale, anzi produceva risultati più presentabili. comunque mi fa ancora male il 21 - 60 beccato a treviso (test match di marzo 99) anche perché venuto dopo un\'entusiasmante prova contro gli scozzesi.
<BR>
<BR>in ogni caso il grande slam del galles mi fa solo un sacco di piacere, e a noi manca questo: perdere magari sì con il Giappone ma dopo due anni riemergere più competitivi che pria. non puoi far paragoni con il calcio dove un Ecuador potrà sempre far catenaccio e eliminare il Brasile al recupero con palla deviata dall\'arbitro (capita raro ma ancor più raro è nel rugby).
<BR>
<BR>ergo: le pedine sono quelle che sono, onore alla loro forza e coraggio. la scacchiera dovrà essere rovesciata, affinché anche loro possano crescere in futuro
pam
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Messaggio da pam »

Scusa, quatermass, allora rovesciamo la scacchiera e ripartiamo dalla tabula rasa? E con quali pedine? Le scegliamo dopo? Ma sei così sicuro che non ci sia niente da salvare? A me sembra un\'ipotesi affasciante, la Tua, di sicuro coinvolgimento emotivo, ma perdonami, ingenua ed irrealizzabile.
<BR>Credo che come sempre ci sia del buono in ogni cosa e che debba essere distinto dal \"cattivo\"; senz\'altro in FIR ci saranno dei portaborse nullafacenti, ma sono altrettanto sicuro che ci siano delle persone che si impegnano e che lavorano correttamente e positivamente per il movimento. Non mi pare un\'opera di discernimento semplice, ma nemmeno impossibile e soprattutto evita di buttare il bimbo insieme all\'acqua sporca. :-D
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
yeti
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Messaggio da yeti »

La famosa partita di Huddersfield. Ricordo. L\'altra credo che fosse nel gironi di qualificazioni del mondiale in Sudafrica dove finì 27-20 per loro. Non erano bei tempi per l\'Inghilterra.
<BR>E\' vero quello che si dice sull\'essere più vicino nei punteggi, ma secondo me conta molto la riforma delle regole e dei punteggi che hanno favorito la ricerca della meta. Una volta i margini di distacco tra le squadre erano molto ridotti. Ti ricordi certi risultati degli anni\' 70 (4-4, 6-3, 7-6)? Forse venti o trent\'anni fa perdere di 15-20 punti era già una disfatta (ma ero troppo piccolo per ricordare). Forse ora è un po\' diverso.
<BR>
<BR>G.
gab
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Messaggio da gab »

solo per puntualizzare: la sconfitta di stretta misura con il galles prima dell\'ingresso nel 6N cui allude marco è quella di Llanelli (1997, se non erro): 20-23 (due mete per parte, di cui una splendida di Vaccari e una tecnica del galles decretata molto severamente dall\'arbitro, sempre se la memoria non fa brutti scherzi).
yeti
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Messaggio da yeti »

Non mi ricordavo. Chiedo venia. Pensavo a quella dei mondiali.
<BR>
<BR>G.
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jaco
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Messaggio da jaco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 16-03-2005 alle ore 10:56, marcofk wrote:
<BR>A Jaco:
<BR>
<BR>1- Punto concesso
<BR>
<BR>2- 70 punti dal Galles non li abbiamo mai presi, almeno da che seguo il rugby, ma l\'ultima volta che ci abbiamo giocato fuori dal 6N abbiamo perso per meno di 10 (facendone più di venti). Peraltro l\'Argentina è fuori dal 6N ma ciò non le ha impedito di battere squadre come Francia e Irlanda negli ultimi anni. E non mi risulta che in Argentina abbiano navigato nell\'oro negli ultimi anni. E ti ricordo che quando eravamo fuori dal torneo giocavamo alla pari con tutte le squadre del 5N, una volta siamo persino riusciti a spaventare gli All Blacks. Certo, se ci fosse stata una gestione lungimirante dei soldi che sono arrivati grazie al 6N, ne avremmo tratto un gran beneficio, ma visto che questa gestione non c\'è stata (e la Romania ha ripreso a batterci...) non mi sembra blasfemo chiederne conto a chi ne è stato responsabile.
<BR>
<BR>3- Non conosco i vari candidati che hanno cercato di contendere a Dondi la presidenza, quindi ti dò ragione a scatola chiusa. Però è un\'anomalia tutta italiana che il capo esecutivo di un\'organizzazione sportiva nazionale debba essere eletto: nel mondo anglosassone è un lavoro per il quale viene offerto un contratto, tale e quale al lavoro di allentore, e se non arrivano i risultati alla fine il titolare fa le valigie.
<BR>
<BR>Quanto alla tua considerazione finale: è vero, forse mi surriscaldo troppo in queste discussioni, ma una cosa che mi manda in bestia del mio paese è che tutti si lamentino di qualcosa (e questo mi andrebbe pure bene) ma che nessuno abbia il coraggio o la voglia di cambiare al fine di migliorare le cose. Allora se si è contenti della situazione attuale si sta zitti: non si può difendere chi la situazione attuale l\'ha creata. Tutti vogliono un cambiamento nell\'esito delle partite della nazionale, ma nessuno sembra voler cambiare niente di come funzionano le cose: questo non lo sopporto proprio.
<BR>
<BR>Ammesso che Dondi sia stato fra i responsabili della crescita del rugby italiano negli anni 90, sono anni che la sua gestione è del tutto inefficace in termini di risultati. Se fosse stato lui il direttore esecutivo dell\'azienda per cui lavori per lo stesso tempo in cui è stato al vertice del rugby italiano, ed avesse ottenuto gli stessi risultati (crescita iniziale, caduta verticale, stagnazione attuale), saresti disposto a perdere il tuo lavoro per gratitudine verso tutto ciò che ha fatto fino a dieci anni fa?
<BR>
<BR>Se ti va di contestare i fatti, fai pure, ma il fatto che io dica che Dondi oggi è nocivo per il rugby italiano non significa che perchè lo dico con tono incazzato allora non dev\'essere vero.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Caro Marco:
<BR>1. Mi fa piacere: cominciamo a capirci.
<BR>
<BR>2. Come già ricordava qualcuno l\'ultimo confronto col Galles prima del 6N i punti presi non erano 70, ma 60... concesso.
<BR>Per quanto riguarda l\'Argentina è vero, però, a parte una flessione alla fine degli anni 80 primi 90, l\'Argentina ha sempre storicamente messo tutti in difficoltà ed ha un movimento giovanile straorfdinario che consente ricambi continui.
<BR>Quando eravamo fuori dal torneo del 5N fino al 1995-96 i britannici neanche ci consideravano, non ci avevano concesso nessun test-match (a parte l\'irlanda nel 1989) e giocavamo regolarmente contro la Francia A1. Dal \'95 al \'98 le cose sono cambiate (ma come diceva Yeti sono 3 annetti scarsi).
<BR>In ogni caso, come ho già detto moltissime altre volte, anche se è di rugby che stiamo parlando in realtà sono due tipi di sport completamente diversi: ante-professionismo e post-professionismo, continuo a pensare che non ha alcun senso fare questo tipo di paragoni (e comunque bisogna contestualizzare la cosa: l\'Irlanda che battevamo e il Galles con cui giocavamo alla pari non erano le squadre di adesso e prendevano regolare tariffa dalle tre dell\'emisfero sud e così la primissima Inghilterra di Woodward).
<BR>
<BR>3. Sul fatto che si dovrebbe cambiare il vertice ti ho già detto che siamo d\'accordo. Rimane il fatto che dovrebbero esserci candidati seri a prendere il posto dell\'attuale dirigenza...
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
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jaco
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Messaggio da jaco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 16-03-2005 alle ore 12:42, yeti wrote:
<BR>Non mi ricordavo. Chiedo venia. Pensavo a quella dei mondiali.
<BR>
<BR>G.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Come fai a dimenticarti! Meta nel finale di Ciro Sgorlon al termine di una partita monumentale in cui placcò anche le prime file di spettatori... yeti, come puoi farmi questo! :-[
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
yeti
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Messaggio da yeti »

Mi dispiace, Jaco. Non posso ricordarmi di tutto. Anzi, gli anni passano e mi ricordo sempre meno. Poi il 1997-98 sono stati anni sabbatici da rugby per me: la migrazione in una terra barbare e incivile (= senza rugby), i casini, niente televisione... Mi giungevano echi lontani di mirabolanti imprese: si diceva che a Wembley l\'Italia vinceva 20 a 0 e che aveva anche segnato Zoff direttamente su rinvio.....
<BR>
<BR>G
ancilo
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Messaggio da ancilo »

soprattutto i casini
marcofk
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Messaggio da marcofk »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 16-03-2005 alle ore 11:30, yeti wrote:
<BR>- Marco, non ricordo quella partita col Galles di cui parli. Ricordo ITA-GAL dei mondiali 15-27, l\'ultima giocata fuori dal 6 nazioni. Noi abbiamo segnato più di 20 punti al Galles solo 2 volte nel recente passato: nella famigerata vittoria per 30-22 del 2003 e nella ns. sconfitta in casa del 2001 23-33. Nel 6 nazioni 2000 ci siamo andati vicino, facendone 17. Solo che loro ne avevano fatti 60.
<BR>
<BR>- Con le squadre del 6 nazioni abbiamo vissuto un momento d\'oro eccezionale durato 3 annetti scarsi. L\'episodio dei mondiali del 1991 contro la NZ fu un episodio, e in quanto tale non fa statistica. Ora eccezionale si oppone a norma in quanto il primo è occasionale e il secondo costante e regolare. Sarebbe opportuno che questa eccezione diventasse norma, cioè costante e regolare. La costanza su alti livelli, non il fuoco di paglia. Anche il Cameroun ha rischiato di arrivare in semifinale ai Mondiali di calcio. E la Grecia del basket con Galis e Fassoulas ha dominato l\'Europa per alcuni anni. Ora sono spariti. Meteore.
<BR>
<BR>- L\'Inghilterra non l\'abbiamo mai impensierita. Tranne in due partite all\'inizio dell\'epoca Woodward, quando quella scalcinata squadra (la più scalcinata della storia inglese) perdeva di 60-70 punti dalle 3 dell\'emisfero sud (76-0 contro il Sudafrica, il peggior risultato di sempre del rugby inglese, se non ricordo male). Ma secondo me era l\'Inghilterra che si impensieriva da sola.
<BR>
<BR>Sul problema della dirigenza....siamo d\'accordo, non va. Ma, come diceva uno sfigato (in quanto ignoto) anarcoide belga (o era francese? O tutt\' e due? O nessuno dei due?): \"non chiamatemi per cambiare le pedine. Ma se volete rovesciare la dama, io sono il vostro uomo\".
<BR>Fuor di metafora: togliamo l\'attuale dirigenza, ma i possibili sostituti dove sono cresciuti? Dove hanno studiato? Da che mondo provengono? In quale società e con quali costumi, usi e modi di fare sono venuti su?
<BR>Allora il problema sono le pedine, oppure è proprio la scacchiera che non va?
<BR>G.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>1- mi riferivo ad incontri disputati prima che iniziassimo a disputare il 6N:
<BR>16/01/1996 Galles-Italia 31-26
<BR>07/02/1998 Galles Italia 23-20
<BR>
<BR>2- Preferisco mille volte un fuoco di paglia ad avere le polveri bagnate tutto il tempo, se mi passi la metafora \"piromane\". Peraltro, la Grecia del basket era solo espressione del campionato con in più un giocatore straordinario (Galis) formatosi nei college americani. Mi sembra proprio quello che sta facendo la FIR. Credo che tu faccia un po\' confusione fra le alternative a disposizione: oggi non siamo di fronte alla scelta fra qualche occasionale fuoco di paglia e una competitività sostenuta, ma fra qualche occasionale fuoco di paglia e la totale assenza di competitività. Lo ripeterò fino alla noia: i risultati non si ottengono se non vengono cercati, e qui non vedo nessuno con la lente d\'ingrandimento.
<BR>
<BR>3- Buffo: ero proprio in un pub australiano quando l\'Inghilterra ha perso 76-0 dall\'Australia. Quella era una formazione molto rimaneggiata: quella con cui giocammo (e quasi vincemmo) noi avrebbe un mese dopo interrotto la serie-record del Sudafrica campione del mondo: controlla gli archivi. Comunque concordo sull\'eccezionalità dei risultati singoli, ma il livello dell\'Italia era chiaramente superiore. Ulteriore riprova: quante volte abbiamo fatto oltre 20 punti negli ultimi 5 anni contro squadre ai primi dieci posti al mondo?
<BR>
<BR>Quanto al discorso sulla dirigenza: forse sei meglio informato di me sulle alternative a disposizione, ma resta il fatto che un principio normalmente accettato negli affari è che non ti puoi fidare di chi ti ha messo nei guai per tirarti fuori. Anche vedendo la cosa nel lungo termine: se si stabilisce il principio che un dirigente federale che fallisce perde il posto, questi farà molta più attenzione a non fallire. Funziona così nel mondo del lavoro, perchè il rugby dovrebbe essere diverso?
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
marcofk
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Messaggio da marcofk »

A jaco:
<BR>
<BR>Scusami: non avevo visto il tuo post delle 12:51. Alla fine mi pare che il problema sia la difficoltà di trovare un gruppo dirigente che abbia l\'inventiva e le capacità di portare avanti un progetto a lungo termine. Voglio aggiungere che un ulteriore problema è il sistema bizantino usato dalle nostre federazioni sportive per scegliere i dirigenti, troppo influenzato dai metodi della politica nazionale (dove, ammettiamolo, non abbiamo dei grandi leaders e dei grandi managers) e troppo distante dai sistemi usati dalle aziende in tutto il mondo.
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
yeti
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Messaggio da yeti »

1. O.k., Marco, non avevo intepretato bene il tuo riferimento \"fuori dal 6 nazioni\". Pensavo ti riferivi ai mondiali. Sono scusato?
<BR>
<BR>2. E\' una questione di gusti quindi? Non sono del tutto d\'accordo con l\'assoluta mancanza di competitività. Dopo la parentesi felice seguirono pessimi risultati e baratro. Dopo la vittoria contro la Scozia del 2000 abbiamo preso tariffe pesanti. Oggi, anche quando giochiamo in maniera poco efficace, riusciamo ad essere competitivi, nel senso che le squadre che giocano contro di noi non possono permettersi di sottovalutarci più di tanto. Ci stiamo livellando su uno standard che ancora non è buono, ma ci stiamo livellando. Se non ci sono grossi picchi e vittorie clamorose, almeno non ci sono più le batoste incredibili del primo 6 nazioni. E i divari, in termini di punteggio, si stanno regolarizzando in tendente miglioramento. Secondo me, la vittoria del 2004 contro la Scozia è stata la più veritiera: partita brutta, giocata in modo non trascendentale, ma vinta.
<BR>
<BR>3. Si vede che sei più giovane di me. La memoria ti funziona meglio.
<BR>
<BR>4. Su questo punto siamo perfettamente d\'accordo, ma era giá chiaro. Il modello inglese (presidente = funzionario a contratto che se sbaglia paga di tasca sua) sarebbe da applicare ovunque. Anche in altri ambiti del \"pubblico\". Purtroppo è un problema di scacchiera. Funziona così nel rugby perchè altrove funziona così. E le alternative le peschi nello stesso stagno dove sono stati pescati quelli di oggi.
<BR>
<BR>G.
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