forum.rugby.it

ricordatevi anche che al flaminio ci sono le bellissima barriere protettive che oltre a oscurare fanno anche perdere la vista in piu fanno salire di posto la gente così da creare la classica situazione del "chi prima arriva meglio alloggia" quindi la prossim a volta che comprate il biglietto prendetelo in curva e spendete 18€ a risparmiatevi le coronarie come me che l'anno scorso, spesi 50€ per vedermi il posto rubato da uno scozzese ignoto che asseriva di essere stato fregato dalla nostra federazione perche nel suo posto aveva cartelloni pubblicitari davanti ed io in quanto italiano e facente parte della fir dovevo rimborsarlo lasciandogli il posto, dopo 20 minuti di litigi me ne sono andato e mi sono seduto sugli scalini...che bello il flaminio, sapevate che abbiamo proprio un bello stadio? eh? e che manco le hostess sanno i posti lo sapevate?

madameweb ha scritto:La soluzione per il Flaminio è una soltanto:

A) DEMOLIZIONE di uno stadio vecchio, brutto e inadeguato ad un moderno avvenimento sportivo, che si tratti di un incontro di rugby, calcio o hockey prato. Con buona pace della famiglia Nervi.

B) Costruzione di un nuovo stadio nell'area occupata dal vecchio stadio Flaminio, di nuova concezione. Tra l'altro a Roma mi sembra che le ultime amministrazioni comunali abbiano dato prova di incoraggiare l'edificazione di nuove strutture in Città, magari affidandole ad architetti di fama mondiale.

Hanno demolito Wembley, credo che si possa demolire anche il Flamino.

cazzate

Cappero ha scritto:

madameweb ha scritto:La soluzione per il Flaminio è una soltanto:

A) DEMOLIZIONE di uno stadio vecchio, brutto e inadeguato ad un moderno avvenimento sportivo, che si tratti di un incontro di rugby, calcio o hockey prato. Con buona pace della famiglia Nervi.

B) Costruzione di un nuovo stadio nell'area occupata dal vecchio stadio Flaminio, di nuova concezione. Tra l'altro a Roma mi sembra che le ultime amministrazioni comunali abbiano dato prova di incoraggiare l'edificazione di nuove strutture in Città, magari affidandole ad architetti di fama mondiale.

Hanno demolito Wembley, credo che si possa demolire anche il Flamino.

cazzate

Perché Cappero a te il Flaminio piace com'é? De gustibus...

In ogni caso è tutta la situazione degli stadi in italia ad essere deficitaria. Abbiamo degli impianti che fanno pena. Sarà forse un caso limite ma io sono stato all'Aquila a vedere la partita con il Portogallo e lo stadio faceva veramente schifo. Da terzo mondo, mezzo demolito... mi scusino gli Aquilani! (tra l'altro per il resto l'L'Aquila, per quel poco che sono riuscito a vedere in giornata, mi è sembrata una città bella e animata, oltre ad essere circondata da un ambiente spettacolare)

A L'AQUILA NE HANNO FATO UNO NUOVO BELLISSIMO MA SBAGLIATO!

madameweb ha scritto:La soluzione per il Flaminio è una soltanto:

A) DEMOLIZIONE di uno stadio vecchio, brutto e inadeguato ad un moderno avvenimento sportivo, che si tratti di un incontro di rugby, calcio o hockey prato. Con buona pace della famiglia Nervi.

B) Costruzione di un nuovo stadio nell'area occupata dal vecchio stadio Flaminio, di nuova concezione. Tra l'altro a Roma mi sembra che le ultime amministrazioni comunali abbiano dato prova di incoraggiare l'edificazione di nuove strutture in Città, magari affidandole ad architetti di fama mondiale.

Hanno demolito Wembley, credo che si possa demolire anche il Flamino.

Certo che hanno demolito Wembley, ma poi l'hano ricostruito. Con le teste di genio che ci sono in Italia è facile che una volta demolito non lo costruiscano più...

lido-rugby ha scritto:A L'AQUILA NE HANNO FATO UNO NUOVO BELLISSIMO MA SBAGLIATO!

in che senso "sbagliato"?

madameweb ha scritto: in che senso "sbagliato"?

Penso intendesse dire "non adeguato al rugby"...

Per quanto riguarda il Flaminio, I LIKE IT. Ci sono stato a febbraio per Italia-Scozia e ci tornerò sabato per Italia-Australia.

L'atmosfera che si respira è quella giusta, è uno stadio piccolo accogliente e senza pretese, esattamente come il nostro rugby.

Si potrà pensare di ampliarlo/distruggerlo nel momento in cui il rugby assumerà una dimensione importante non solo a livello di nazionale ma anche di club, in modo tale da poter essere utilizzato (=riempito) anche per le partite delle squadre di club romane e/o per le finali dei vari campionati sul modello di Wembley per il calcio.

Fino ad allora teniamocelo stretto...

Il nuovo Flaminio
punta in basso

di LIVIO BUFFO L’ARCHITETTO Pierluigi Nervi è il nipote dei progettisti dello stadio Flaminio. Autore in passato di numerose proposte di restyling dell’impianto sportivo, lo scorso maggio l’architetto Nervi ha ricevuto dall’amministrazione comunale di Roma la richiesta di effettuare una verifica di fattibilità di un’ipotesi di ampliamento del Flaminio. La proposta dovrebbe essere presentata a breve al Campidoglio che valuterà la possibilità di realizzare questo progetto. Architetto, è vero che la sua famiglia è stata sentita lo scorso maggio dal Comune di Roma per parlare della ristrutturazione del Flaminio? «Alcuni componenti della famiglia Nervi sono stati contattati dal Comune di Roma; il seguito delle riunioni mi è stato assicurato che sarà fissato a breve». Chi è la persona incaricata dal Campidoglio per seguire la «questione» Flaminio? «Non c'è ancora un incarico formale, al momento il sottoscritto». Finora non è mai stata approvata nessuna proposta di ammodernamento dello stadio. Negli ultimi venti anni, chi ha manifestato l'interesse a realizzare un progetto di questo tipo? «La salvaguardia dell'impianto può essere effettuata solo con i fatti, non a parole. Ad oggi sono stati eseguiti pochi lavori di manutenzione tralasciando indagini accurate ed approfondite sullo «stato di salute» del Flaminio. Nel 1987 la A.S. Roma di Dino Viola e la S.S. Lazio dei fratelli Calleri scrissero una lettera congiunta, pubblicata da alcuni giornali, nella quale invitavano il sindaco a considerare un progetto di ampliamento dello stadio proposto dal sottoscritto dal costo massimo di 70 miliardi delle vecchie lire. La sola risposta fu quella di bandire, mesi dopo, la gara di appalto per l'ampliamento dell’Olimpico. Poi ci fu l’interessamento del Comitato promotore di Roma 2004 e recentemente quelli dell'Amministrazione Comunale e della Federazione Italiana Rugby». In base alla legge sul diritto d'autore, chi ha diritto di veto su eventuali modifiche all'impianto? «Gli eredi di Antonio e Pierluigi Nervi(nonno)». È vero che lo stadio rischia cedimenti in alcuni punti? «La struttura ha urgente bisogno di indagini approfondite ed interventi di consolidamento e restauro». C'è la possibilità che il Flaminio venga demolito per essere ricostruito oppure intendete lavorare sull'impianto esistente ampliandolo? «Non c'è alcun motivo alla data odierna per pensare di abbatterlo, non ha senso. Insieme agli architetti Francesco Fedele ed Emilio Guazzone, sulla base dei suggerimenti dell'Amministrazione Comunale (il Sindaco) e della Soprintendenza BB.AA. (dottor Marchetti), ho elaborato una proposta che ritengo molto interessante». Dal 1981 ad oggi, quanti piani di modifica del Flaminio ha presentato? «Progetto per l'ampliamento dello Stadio Flaminio di Roma (studio di fattibilità e progetto generale su incarico del C.O.N.I.) nel 1981; progetto per l'ampliamento dello stadio Flaminio di Roma (studio di fattibilità e progetto generale su incarico del consorzio CO.SVI.TUR.S. S.p.A. di Roma) nel 1987 e uno studio per la trasformazione dell’impianto in palazzo dello Sport da 15.000/18.000 spettatori per conto del Comitato Olimpico Roma 2004 nel giugno del ’96». E oggi? «È tempo di decidere, se lasciar vivere o no il Flaminio».
IL TEMPO
martedì 7 novembre 2006

TommyHowlett ha scritto:

madameweb ha scritto:La soluzione per il Flaminio è una soltanto:

A) DEMOLIZIONE di uno stadio vecchio, brutto e inadeguato ad un moderno avvenimento sportivo, che si tratti di un incontro di rugby, calcio o hockey prato. Con buona pace della famiglia Nervi.

B) Costruzione di un nuovo stadio nell'area occupata dal vecchio stadio Flaminio, di nuova concezione. Tra l'altro a Roma mi sembra che le ultime amministrazioni comunali abbiano dato prova di incoraggiare l'edificazione di nuove strutture in Città, magari affidandole ad architetti di fama mondiale.

Hanno demolito Wembley, credo che si possa demolire anche il Flamino.

Certo che hanno demolito Wembley, ma poi l'hano ricostruito. Con le teste di genio che ci sono in Italia è facile che una volta demolito non lo costruiscano più...

quoto