Re: Il Mistero Italiano
Inviato: 23 dic 2018, 14:52
Sì, ma il tema è: come aumentare il numero dei praticanti...Italos ha scritto:Io da piccolo guardavo il 5 nazioni senza aver mai visto o toccato un pallone da rugby. O un campo..
Sì, ma il tema è: come aumentare il numero dei praticanti...Italos ha scritto:Io da piccolo guardavo il 5 nazioni senza aver mai visto o toccato un pallone da rugby. O un campo..
Vabbè non mi pare si possa pretendere molto dalla nostra atletica. Che dobbiamo fare, vincere i 100m piani? Come facciamo? Non siamo geneticamente portati, è oggettivo. Ogni disciplina di atletica ha i suoi campioni per etnia al giorno d'oggi. Noi possiamo competere nella marcia, nel salto in alto e forse in nient'altro, guardando agli italiani di origine italiana.zappatalpa ha scritto:mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
Beh uno che andava forte l'abbiamo avuto...tale Pietro Mennea, e ricordo Cova, Fiasconaro.enrico land ha scritto:Vabbè non mi pare si possa pretendere molto dalla nostra atletica. Che dobbiamo fare, vincere i 100m piani? Come facciamo? Non siamo geneticamente portati, è oggettivo. Ogni disciplina di atletica ha i suoi campioni per etnia al giorno d'oggi. Noi possiamo competere nella marcia, nel salto in alto e forse in nient'altro, guardando agli italiani di origine italiana.zappatalpa ha scritto:mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
Beh dimmi cos'ha di diverso Johnny May da, che ne so Padovani. Eppure corre il triplo, perché loro fino dalle elementari fanno atletica e tutti gli altri sport. Gli insegnano proprio come correre e lo fanno tutti i giorni. I nostri all'inizio magari fanno due allenamenti e anche maleenrico land ha scritto:Vabbè non mi pare si possa pretendere molto dalla nostra atletica. Che dobbiamo fare, vincere i 100m piani? Come facciamo? Non siamo geneticamente portati, è oggettivo. Ogni disciplina di atletica ha i suoi campioni per etnia al giorno d'oggi. Noi possiamo competere nella marcia, nel salto in alto e forse in nient'altro, guardando agli italiani di origine italiana.zappatalpa ha scritto:mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
Spetta un attimo, l'etnia (e il colore della pella) è questione ECCOME. E' proprio una questione di patrimonio genetico e fibre muscolari più adatte ad uno sport piuttosto che ad un altro. Idem (ma al contrario) che so, per il nuoto. Poi ovvio che ce ne può essere uno bianco che fa i 100m in 2 secondi, ma è davvero una super eccezione ormai.pepe carvalho ha scritto:Beh uno che andava forte l'abbiamo avuto...tale Pietro Mennea, e ricordo Cova, Fiasconaro.
non è questione di colore della pelle o etnia, per correre ci vuole tanta "fame" come per boxare.
Mennea fece 10.01 e ora Tortu ha fatto 9.99pepe carvalho ha scritto:Beh uno che andava forte l'abbiamo avuto...tale Pietro Mennea, e ricordo Cova, Fiasconaro.enrico land ha scritto:Vabbè non mi pare si possa pretendere molto dalla nostra atletica. Che dobbiamo fare, vincere i 100m piani? Come facciamo? Non siamo geneticamente portati, è oggettivo. Ogni disciplina di atletica ha i suoi campioni per etnia al giorno d'oggi. Noi possiamo competere nella marcia, nel salto in alto e forse in nient'altro, guardando agli italiani di origine italiana.zappatalpa ha scritto:mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
non è questione di colore della pelle o etnia, per correre ci vuole tanta "fame" come per boxare.
Esatto, ora non è che parlare di biologia e delle differenze tra "tipologie umane" rende razzisti. Ognuna ha delle peculiarità. E sono evidenze che hanno un riscontro scientifico.Adryfrentzen ha scritto:Spetta un attimo, l'etnia (e il colore della pella) è questione ECCOME. E' proprio una questione di patrimonio genetico e fibre muscolari più adatte ad uno sport piuttosto che ad un altro. Idem (ma al contrario) che so, per il nuoto. Poi ovvio che ce ne può essere uno bianco che fa i 100m in 2 secondi, ma è davvero una super eccezione ormai.pepe carvalho ha scritto:Beh uno che andava forte l'abbiamo avuto...tale Pietro Mennea, e ricordo Cova, Fiasconaro.
non è questione di colore della pelle o etnia, per correre ci vuole tanta "fame" come per boxare.
E allora potrei dirti che Minozzi non lo piglia nessuno...Man of the moment ha scritto:Beh dimmi cos'ha di diverso Johnny May da, che ne so Padovani. Eppure corre il triplo, perché loro fino dalle elementari fanno atletica e tutti gli altri sport. Gli insegnano proprio come correre e lo fanno tutti i giorni. I nostri all'inizio magari fanno due allenamenti e anche maleenrico land ha scritto:Vabbè non mi pare si possa pretendere molto dalla nostra atletica. Che dobbiamo fare, vincere i 100m piani? Come facciamo? Non siamo geneticamente portati, è oggettivo. Ogni disciplina di atletica ha i suoi campioni per etnia al giorno d'oggi. Noi possiamo competere nella marcia, nel salto in alto e forse in nient'altro, guardando agli italiani di origine italiana.zappatalpa ha scritto:mah.. competitivi, in seconda fascia forse. L'atletica leggera é l'indicatore migliore della salute "sportiva" di un paese, perché strettamente legato alla pratica in etá scolastica. Siamo a zero, se non con l'aiuto degli immigrati. Aspetta altri 5-10 anni e saremo in 3a fascia n moltissimi sport di squadra. Al momento vedo solo il rugby che cerca di migliorare e ha aspirazione al piú alto livello internazionale. Non é DNA, ma qualcos'altro, molto piú grave.Brules ha scritto:A me sembra che le rappresentative Italiane siano competitive in praticamente tutti gli sport (estivi, invernali, terrestri, acquatici,...)
haha, non é che quella che tu chiami "Slovenia" sono le cime sopra Piancavallo?ruttobandito ha scritto:L'altro giorno, guardando la Slovenia all'orizzonte da Cima Grappa (nelle giornate particolarmente terse succede)