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Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 21 mar 2009, 23:04
da ATHLONE
Mator ha scritto:Vuoi forse dire che quando è arrivato BBZ è iniziato il declino ? Semmai il contrario, BBZ ci ha risollevato dalle ceneri di BJ e JK (che ne era la continuazione).
Certamente nel mondiale qualcosa non ha girato (le 50 pagine sono lì a dimostrarlo), ma E' INNEGABILE che la sua sia stata la miglior gestione sia in termini di gioco che di risultati.
Stai scherzando vero? con BBZ il miglior gioco??? ma per piacere...

Il miglio rugby italiano è stato quello di Coste, a seguire di JK che ci ha insegnato come attaccare e come difendere... BBZ ci ha illuso che bastasse calciare per vincere le partite, è stata la peggior involuzione del nostro rugby...

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 21 mar 2009, 23:25
da chiarissimo
Non ho scritto nulla durante tutto il 6N (a parte l'aver postato l'articolo di Ibanez). Volevo attendere la fine per tirare le somme a ragion veduta.
Ed a ragion veduta, il concetto e' chiaro: questo 6N e' stata la Caporetto del rugby italiano. Sotto molti punti di vista.
Mi duole dirlo, ma e' suonata l'ora del "J'accuse". La lista e' lunga.
NICK MALLET
Il punto chiave e' che ha dimostrato di non aver capito nulla del rugby italiano. E peggio ancora, di non aver nemmeno cercato di capire e dunque di agire di conseguenza. Mi spiego. Il peggior difetto di un allenatore e' quello di avere alcuni "dogmi" sulla base dei quali ritiene possa essere forgiata qualunque squadra gli sia affidata. Ed il Dogma di NIck (o per lo meno quello che ci ha propinato) e' la questione dei kili per la linea mediana, legata alle necessita' difensive ed alla attitudine al placcaggio, per non subire mete su penetrazioni centrali. Su questa base ha giustificato le scelte di Masi prima e di Mc Lean poi all'apertura ed anche quella di Bergamauro al n. 9. Un totale flop, su cui si e' gia' scritto molto.
Ma vi e' un duplice aspetto (negativo) di queste scelte che vorrei sottolineare, e che a mio avviso ha avuto sulla squadra un effetto devastante.
Il primo e' che ha fatto completamente perdere alla squadra i suoi punti di riferimento, nel senso che ha messo in quegli spot delle persone che non stavano facendo il loro mestiere, e lo si e' visto benissimo. Il non avere le idee chiare, in questi due spot fondamentali ha avuto l'effetto di destabilizzare completamente e progressivamente l'assetto della squadra, di creare incertezza, di far perdere la bussola, di far entare la squadra in una profonda crisi di identita'. Mallet ha parlato spesso (completamente a sproposito) della inferiorita' dei giocatori italiani rispetto alle altre squadre del 6N. Ora, e' vero, l'Italia e' inferiore a livello dei singoli ad alcune (non tutte!!!!!) le squadre del 6N. Ma la squadra di Mallet ha prodotto risultati ben inferiori alla somma delle individualita'! La vera inferiorita' e' un'altra. E' quella che, di per se, questa squadra e' sempre stata mentalmente fragile e con cronici problemi nella mediana ( e di conseguenza nei 3/4). Berbizier questo lo aveva capito benissimo ed era riuscito a tappare il buco mettendo ai n. 9 e 10 dei giocatori forse non eccelsi (doverose scuse a Troncon) a livello assoluto, ma che il loro mestiere lo conoscevano perfettamente ed adottando congiuntamente un gioco semplice e minimalista che riusciva ad essere applicato e dava "quadratura" alla squadra. Invece grazie alle geniali "kilo-sperimentazioni" di Mallet, questa non e' piu' una squadra, proprio come ai tempi di Keruan. E' solo un insieme di individui senza idee, senza mordente, senza punti di riferimento.
Il secondo e' che i sui esperimenti sono senza prospettiva. Perche' come si fa a pensare che McLean possa diventare una buona apertura (cosa in linea di principio non impossibile) se nella sua squadra non gioca apertura???????
PHILIPPE CARIAT
Saro' breve: come mai i 3/4 italiani da anni hanno problemi di base (del tipo: ho la palla in mano, cosa devo fare?). Ora, non saranno dei fenomeni, non saranno mostri di "intelligenza" (e' vero, ammettiamolo). Ma nelle loro squadre di club qualche volta qualcosa di buono riescono a combinarlo.... Perche' con la maglietta azzurra no?????
TEAM MENGEMENET
Dopo aver visto come si sono mossi sull'affaire Lo Cicero (riuscendo a "perdere" un pilone sinistro giusto 2 giorni prima che l'altro si facesse male e ci salutasse) mi limito a notare che, in diversi campi, in Italia ci sono svariate migliaia di persone che lavorano con maggiore professionalita' per stipendi ben inferiori.
FIR
Non mi e' dato di conoscere il futuro celtic-league. Ma se si fa, la condizione perche' serva a qualcosa e' che ci sia tanto spazio per i giocatori cresciuti nel movimento rugbistico italiano. Il modello vincente c'e': e' quello del boom del basket negli anni 70. Pochissimi stranieri, ma di ottima qualita' (qualcuno forse ricorda Raga, Morse, Kenney etc....). Con quel modello il giovincello basket italico si tolse parecchie soddisfazioni a livello di coppe europee. E con quel fior di stranieri crebbero fior di giocatori italiani (Marzorati, Meneghin, Riva.....) che fecero fare un bel progresso alla Nazionale.
IN CONCLUSIONE
Dopo Caporetto, mi par di ricordare ci fu qualche avvicendamento nello Stato Maggiore.... o no??????

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 21 mar 2009, 23:28
da ItalianRugbyFriends
chiarissimo ha scritto:Non ho scritto nulla durante tutto il 6N (a parte l'aver postato l'articolo di Ibanez). Volevo attendere la fine per tirare le somme a ragion veduta.
Ed a ragion veduta, il concetto e' chiaro: questo 6N e' stata la Caporetto del rugby italiano. Sotto molti punti di vista.
Mi duole dirlo, ma e' suonata l'ora del "J'accuse". La lista e' lunga.
NICK MALLET
Il punto chiave e' che ha dimostrato di non aver capito nulla del rugby italiano. E peggio ancora, di non aver nemmeno cercato di capire e dunque di agire di conseguenza. Mi spiego. Il peggior difetto di un allenatore e' quello di avere alcuni "dogmi" sulla base dei quali ritiene possa essere forgiata qualunque squadra gli sia affidata. Ed il Dogma di NIck (o per lo meno quello che ci ha propinato) e' la questione dei kili per la linea mediana, legata alle necessita' difensive ed alla attitudine al placcaggio, per non subire mete su penetrazioni centrali. Su questa base ha giustificato le scelte di Masi prima e di Mc Lean poi all'apertura ed anche quella di Bergamauro al n. 9. Un totale flop, su cui si e' gia' scritto molto.
Ma vi e' un duplice aspetto (negativo) di queste scelte che vorrei sottolineare, e che a mio avviso ha avuto sulla squadra un effetto devastante.
Il primo e' che ha fatto completamente perdere alla squadra i suoi punti di riferimento, nel senso che ha messo in quegli spot delle persone che non stavano facendo il loro mestiere, e lo si e' visto benissimo. Il non avere le idee chiare, in questi due spot fondamentali ha avuto l'effetto di destabilizzare completamente e progressivamente l'assetto della squadra, di creare incertezza, di far perdere la bussola, di far entare la squadra in una profonda crisi di identita'. Mallet ha parlato spesso (completamente a sproposito) della inferiorita' dei giocatori italiani rispetto alle altre squadre del 6N. Ora, e' vero, l'Italia e' inferiore a livello dei singoli ad alcune (non tutte!!!!!) le squadre del 6N. Ma la squadra di Mallet ha prodotto risultati ben inferiori alla somma delle individualita'! La vera inferiorita' e' un'altra. E' quella che, di per se, questa squadra e' sempre stata mentalmente fragile e con cronici problemi nella mediana ( e di conseguenza nei 3/4). Berbizier questo lo aveva capito benissimo ed era riuscito a tappare il buco mettendo ai n. 9 e 10 dei giocatori forse non eccelsi (doverose scuse a Troncon) a livello assoluto, ma che il loro mestiere lo conoscevano perfettamente ed adottando congiuntamente un gioco semplice e minimalista che riusciva ad essere applicato e dava "quadratura" alla squadra. Invece grazie alle geniali "kilo-sperimentazioni" di Mallet, questa non e' piu' una squadra, proprio come ai tempi di Keruan. E' solo un insieme di individui senza idee, senza mordente, senza punti di riferimento.
Il secondo e' che i sui esperimenti sono senza prospettiva. Perche' come si fa a pensare che McLean possa diventare una buona apertura (cosa in linea di principio non impossibile) se nella sua squadra non gioca apertura???????
PHILIPPE CARIAT
Saro' breve: come mai i 3/4 italiani da anni hanno problemi di base (del tipo: ho la palla in mano, cosa devo fare?). Ora, non saranno dei fenomeni, non saranno mostri di "intelligenza" (e' vero, ammettiamolo). Ma nelle loro squadre di club qualche volta qualcosa di buono riescono a combinarlo.... Perche' con la maglietta azzurra no?????
TEAM MENGEMENET
Dopo aver visto come si sono mossi sull'affaire Lo Cicero (riuscendo a "perdere" un pilone sinistro giusto 2 giorni prima che l'altro si facesse male e ci salutasse) mi limito a notare che, in diversi campi, in Italia ci sono svariate migliaia di persone che lavorano con maggiore professionalita' per stipendi ben inferiori.
FIR
Non mi e' dato di conoscere il futuro celtic-league. Ma se si fa, la condizione perche' serva a qualcosa e' che ci sia tanto spazio per i giocatori cresciuti nel movimento rugbistico italiano. Il modello vincente c'e': e' quello del boom del basket negli anni 70. Pochissimi stranieri, ma di ottima qualita' (qualcuno forse ricorda Raga, Morse, Kenney etc....). Con quel modello il giovincello basket italico si tolse parecchie soddisfazioni a livello di coppe europee. E con quel fior di stranieri crebbero fior di giocatori italiani (Marzorati, Meneghin, Riva.....) che fecero fare un bel progresso alla Nazionale.
IN CONCLUSIONE
Dopo Caporetto, mi par di ricordare ci fu qualche avvicendamento nello Stato Maggiore.... o no??????
Sei stato zitto tutto il 6 Nazioni... ma se quando parli (pardon scrivi) dici ciò... parla più spesso! Come non quotarti al 100%?

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 21 mar 2009, 23:30
da supermax
Questa squadra ha un impianto di base di 15-20 giocatori che sono praticamente gli stessi da 5-7 anni. A questi, a parte Ghiraldini, non siamo stati capaci di aggiungerne altri di livello internazionale (forse lo sarebbe Cittadini, ma manca la controprova) per cui il logorio di quelli che hanno tirato sempre la carretta mi sembra evidente. 5 partite del 6N ne valgono almeno 10 a livello di campionato, anche quello inglese, e la squadra mi è sembrata cotta mentalmente. Al di là di tutto, ci frega a livello drammatico la mancanza di ricambi, e gli ultimi anni del 6N under 20 non è che ci diano tante speranze per il futuro. Quando si esaurirà la generazione del saccheggio dell'Argentina ce la dovremo cavare da soli a meno di non inventarci qualche altro Mc Lean in maniera sempre più spregiudicata o provare veramente a fare opera di ricambio. Per adesso, non vedo alternative all'affrontare in maniera se vogliamo "incosciente" i test match di giugno, cercando di testare veramente gente come Rubini, Favaro, Quartaroli e Staibano con un massimo di 4-5 senatori, fra quelli meno logori, a fare da chioccia.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 0:00
da RigolettoMSC
L'idea di una Caporetto, che all'epoca fu sostanzialmente un ammutinamento dei soldati stanchi di farsi massacrare eseguendo ordini assurdi (anche se ce l'hanno venduta diversamente) riferita al corrente 6 Nazioni della Nazionale regge abbastanza: la truppa è completamente slegata dagli stati maggiori che danno ordini demenziali (l'esperimento di Bergamasco alla mediana è un'idiozia che avevo prima capito anch'io, figuriamoci, cito a testimone mia moglie :D ) che producono scoramento e sconfitte ed è palesemente stanca di continuare così (il capitano Parisse che dice di non voler parlare a caldo per me è comunque piuttosto eloquente), a suo tempo si cambiò l'intero Stato Maggiore e con Diaz le cose presero una piega diversa perché si cominciò ad ascoltarla, questa benedetta truppa, e soprattutto si evitò di mandarla inutilmente allo sbaraglio.
Oggi le idee erano davvero poche, meno che contro l'Irlanda (per non parlare della partita contro la Scozia) e dopo la fiammata di sabato scorso contro il Galles tutto è finito come non doveva finire ma come era previsto, purtroppo.
Il logorio dei giocatori è abbastanza inevitabile, visto che giocano sempre quelli, ma se ad un certo punto si danno le partite per perse (più o meno è il pensiero di Mallett) perché non provare a far giocare qualche giovane? Se Griffen, ad esempio, è in queste condizioni perché non inserire Toniolatti? Di sicuro non poteva fare peggio e si sarebbe fatto comunque un'utile esperienza per il futuro.
A questo punto credo proprio che un cambio ai vertici si imponga e credo anche che sia finalmente venuto il tempo di un tecnico italiano, un paio di nomi ce li ho in mente ma per il momento mi taccio, voi che ne pensate?

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 0:06
da ilgrongo
RigolettoMSC ha scritto: A questo punto credo proprio che un cambio ai vertici si imponga e credo anche che sia finalmente venuto il tempo di un tecnico italiano, un paio di nomi ce li ho in mente ma per il momento mi taccio, voi che ne pensate?
Paura che te li soffino.... :D
Bravo, mantieni nascoste le tue carte, magari le tiri fuori nel momento più opportuno e sai che sorpresa... :rotfl:
Per il resto hai perfettamente ragione come la maggior parte degli amici che stanno postando

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 0:08
da Mator
ATHLONE ha scritto:
Mator ha scritto:Vuoi forse dire che quando è arrivato BBZ è iniziato il declino ? Semmai il contrario, BBZ ci ha risollevato dalle ceneri di BJ e JK (che ne era la continuazione).
Certamente nel mondiale qualcosa non ha girato (le 50 pagine sono lì a dimostrarlo), ma E' INNEGABILE che la sua sia stata la miglior gestione sia in termini di gioco che di risultati.
Stai scherzando vero? con BBZ il miglior gioco??? ma per piacere...

Il miglio rugby italiano è stato quello di Coste, a seguire di JK che ci ha insegnato come attaccare e come difendere... BBZ ci ha illuso che bastasse calciare per vincere le partite, è stata la peggior involuzione del nostro rugby...
Caro Athlone, ultima risposta (per me naturalmente) sull'argomento, altrimenti intasiamo il forum :D

Innanzitutto il tuo modo di porti "Stai scherzando" e "ma per piacere", usato anche con altri forumisti, denota una supponenza del tutto inutile e da evitare.

Con JK raccoglievamo valanghe di mete (ci ha insegnato a difendere) e segnavamo pochissimo (ci ha insegnato ad attaccare); questo perchè puntava tutto sulla forza e sul pacchetto di mischia.

Con BBZ l'uso del calcio è stato più o meno come gli altri (basta pensare alla partita col Galles solo una settimana fa).

In ogni caso, quanto detto sopra sono opinioni e come tali opinabili; quello che segue invece sono "fatti" oggettivi.

Durante l'era BBZ la nazionale
- ha pareggiato in trasferta nel 6N per la prima volta
- ha vinto in trasferta nel 6N per la prima volta
- ha vinto nel 6N 2 partite nello stesso anno per la prima volta
- ha fallito la qualificazione ai mondiali per soli 2 punti
- ha raggiunto il punto più alto in termini di notorietà sui mass media, riuscendo, dopo anni, a partecipare alla Domenica Sportiva

Berbizier è stato l'unico che è andato via per scelta e non per esonero.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 0:15
da Mator
chiarissimo ha scritto: ...
questa squadra e' sempre stata mentalmente fragile e con cronici problemi nella mediana ( e di conseguenza nei 3/4). Berbizier questo lo aveva capito benissimo ed era riuscito a tappare il buco mettendo ai n. 9 e 10 dei giocatori forse non eccelsi (doverose scuse a Troncon) a livello assoluto, ma che il loro mestiere lo conoscevano perfettamente ed adottando congiuntamente un gioco semplice e minimalista che riusciva ad essere applicato e dava "quadratura" alla squadra. Invece grazie alle geniali "kilo-sperimentazioni" di Mallet, questa non e' piu' una squadra, proprio come ai tempi di Keruan. E' solo un insieme di individui senza idee, senza mordente, senza punti di riferimento.
...
Quoto tutto, inteso come l'intero post.

Ho tagliato un pezzo, solo per Athlone

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 1:48
da EmmePi
Intervengo in ritardo sul tema meta di Domingo = meta tecnica?
Al posto di interpretare i movimenti del giocatore, riferire le parole dell'arbitro, leggere il labiale e cose del genere, nessuno ha guardato da dove è stata piazzata la trasformazione?
Se è meta tecnica la trasformazione viene piazzata al centro dei pali...

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 7:33
da maratoneta
Il problema della fragilita' mentale secondo me ha va visto sotto due aspetti, 1-noi ad ogni sei nazioni partiamo per limitare i danni sperando di vincere una-due partite contro le squadre piu' abbordabili a seconda delle annate (comunque in dieci anni solo scozia e galles) con le altre squadre cerchiamo appunto di prenderne il meno possibile gia' questo e' uno svantaggio non da poco rispetto agli altri ancora prima di iniziare il torneo. Con queste squdre reggiamo fino a che siamo vicini nel punteggio e giochiamo bene in difesa non concedendo mete "facili", ma se subiamo una meta nei primissimi minuti o subiamo 2 mete in poco tempo, allora molliamo di brutto cominciamo a giocare con rabbia e frustrazione, iniziative di singoli e quant'altro. La rabbia e la frustrazione derivano (e qui vengo al secondo aspetto) dal fatto che noi NON siamo capaci di segnare mete, parlo di mete costruite con uno schema di gioco non mete di intercetto che capitano raramente e che comunque derivano dal gioco difensivo, i giocatori lo sanno, quindi quando subiamo una meta a freddo (magari trasformata) mentalmente sappiamo che dobbiamo segnare almeno due piazzati (o un piazzto e un drop comunque avete capito il senso) per rimanere vicini nel punteggio e sperare che gli altri non segnino ancora. Se subiamo due mete in cinque minuti (come purtroppo capita non di rado) diciamo 12 punti come media, ci servono 4 piazzati o drop per annullare il deficit. Questo e' amplificato dal fatto che da quest'anno non riusciamo piu' ad usare la maul per cercare di fare meta (e solo in parte questo e' dovuto alle ELV). Con questo in testa e' ovvio che a livello psicologico non riusciamo a reggere e a reagire, noi non possiamo fare un discorso del tipo: ci hanno fatto meta? adesso ci mettiamo d'impegno con testa e con pazienza e ne facciamo una noi di meta, semplicemente non abbiamo (o almeno cosi' si vede) le capacita' tecniche per fare questo. Bisogna quindi seriamente rivedere la nostra impostazione di gioco, migliorare nella tecnica di base, comincire a giocare alla mano in modo decente, giocare in modo corale e non con i singoli, perche' solo e sempre difendendosi non andiamo da nessuna parte. Se non riusciamo a fare questo cambiamento, che richiede anni di lavoro, allora bbiamo speranze di crescere e quindi ad avere piu' sicurezza, piu' motivazione, ecc... e quindi anche di avere piu' tenuta mentale, altrimenti continueremo a rimanere tra il quinto e il sesto posto del torneo.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 9:19
da PiVi1962
La gufata incredibile di Paolo Ricci Bitti.
Nonm so se avete dato un'occhiata al programma della partita distribuito dalla FIR. Il secondo articolo, "Confermare i progressi", a firma di Paolo Ricci Bitti, inizia testualmente con la frase:
Anche senza toccare ferro, ma piuttosto rivedendo la partita Inghilterra-Francia di domenica scorsa, viene da pensare che almeno la questione "punti fatti-punti subiti" non verrà archiviata fra i capitoli più tragici del Sei Nazioni che oggi cala il sipario.
Nel 2005, osserva poi, si raggiunse il meno 124. Ebbene, la squadra di quest'anno è arrivata a meno 121!!! (Nel 2000 si arrivò a meno 122, ma con una vittoria).
Credo che l'approccio di Mallett, e cioè alti e grossi perché la priorità è la difesa, dimostri qui il suo fallimento totale.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 9:45
da italicbold
Sulla questione psicologica basta leggere le dichiarazione di O'driscoll di ieri sera circa l'impatto di Declan Kidney sui risultati dell'Irlanda.
Una squadra che ha vissuto per dieci anni una serie di psico-drammi, torneo del 2003 e eliminazione dai mondiali, e che rischiava di concludere la sua epopea con un pugno di mosche in mano portandosi dietro l'etichetta di "perdenti".
A volte é necessario dare fiducia a un ambiente moroso.
Io credo che l'inferiorità del rugby italiano, che é reale ovviamente, é stata utilizzata troppo spesso come "giustificazione" a errori e a scelte abbastanza incomprensibili, e, quello che più conta, con risultati fallimentari.
Insistere su griffen per 4 partite, quando all'inizio non faceva neanche parte delle scelte iniziali mi sembra indicatore, almeno, di una certa confusione. Come l'utilizzo eccessivamente centellinato di un Luciano orquera (che sembra si sia rotto il crociato ieri) che sta giocando da mesi in maniera più che discreta a Brive mettendo spesso e volentieri a rischio il ruolo di titolare a Goode.

Sempre sul Midi Olympique di l'altro ieri, Nick Mallett affermava che la scelta di mauro bergamasco a MM era una scelta logica visti gli infortunati, e comunque che se ne avesse avuto la possibilità lo avrebbe mandato a 20 anni in sudafrica a imparare il mestiere per diventare uno dei migliori al mondo.

Non so se un "repulist" sia oggi necessario.
Pero' é chiaro che un esame di coscienza a tutti i livelli é fondamentale.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 10:09
da bernadotte
Alcune considerazioni sparse:
- mi fa incazzare leggere le formazione per la finale di coppa italia con pochi italiani
- con il cambio delle regole è fondamentale avere un pacchetto di mischia molto mobile ma noi non lo abbiamo capito facendo giocare a sinistra perugini che nel tolosa gioca sempre a destra visto che è giustamente considerato poco mobile per fare il sinistro.
- bortolami e dellape sono in netto calo e questo ci condiziona pesantemente. Uno dei motivi del calo è sempre da ricercarsi nel cambio delle regole. Uno chabal che realizza le sue migliori prestazioni giocando da seconda linea mi fa pensare che sia più importante la mobilità che l'altezza.
- Parisse è probabilmente il nostro miglior giocatore ma io i capitani li preferisco silenziosi.
- Mauro è stato segnato dall'esperimento della prima partita e nel complesso mi sembra in fase calante quindi avrei provato un favaro.
- Griffen ha fatto un torneo imbarazzante e non per colpa sua ma non si può giocare con un mediano che è lento come un pilone,che non ha gambe per attaccare i raggruppamenti e che non ha neanche un passaggio rapido e preciso.
Troppa grazia per le difese avversarie che hanno poche opzioni da difendere.
- Mclean ha fatto quello che poteva viste le condizioni in cui lo metteva griffen ma non ha la testa dell'apertura e prende sempre la decisione sbagliata. Certo che placca ma a mio modo di vedere uno schieramento difensivo con una apertura così esposta è sbagliato.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 10:58
da EmmePi
bernadotte ha scritto:Alcune considerazioni sparse:

- bortolami e dellape sono in netto calo e questo ci condiziona pesantemente. Uno dei motivi del calo è sempre da ricercarsi nel cambio delle regole. Uno chabal che realizza le sue migliori prestazioni giocando da seconda linea mi fa pensare che sia più importante la mobilità che l'altezza.
Alla faccia della coerenza, bernadotte!
Solo ieri, nel topic della nazionale U20 avevi scritto questo:

[/b]bernadotte ha scritto:
Non vorrei entrare nel merito di cose che non conosco ma vorrei fare un'osservazione.
Mi può star bene far giocare un pilone che ha iniziato a giocare da poco perchè si pensa che in prospettiva possa diventare forte sopratutto per le qualità fisiche ma poi non capisco come di possa chierare in seconda linea uno alto 190cm.
Saluti
[/b]

E' giusto cambiare parere, ma questo è un dietro-front a 180 gradi.

Re: ITALIA-FRANCIA

Inviato: 22 mar 2009, 11:05
da kkarli
italicbold ha scritto: Sempre sul Midi Olympique di l'altro ieri, Nick Mallett affermava che la scelta di mauro bergamasco a MM era una scelta logica visti gli infortunati, e comunque che se ne avesse avuto la possibilità lo avrebbe mandato a 20 anni in sudafrica a imparare il mestiere per diventare uno dei migliori al mondo.
Che qualcuno dica a Mallet che se non fosse intervenuto lui a danneggiarne la carriera internazionale Mauro Bergamasco, in una Nazionale con un allenatore normale (e sottolineo normale), sarebbe diventato uno dei migliori del mondo partendo dalla piattaforma alla quale era giunto con Pierre Berbizier. Qualcuno dica a Mallett che, se non ci crede, ci sono i giornali di due anni fa, magari quello al quale rilascia questa incredibile dichiarazione.
Per favore, qualcuno dica a Mallett di tacere. O anche queste dichiarazioni fanno parte della superiorità sudafricana nell'approccio al rugby, alla vita, alla conquista dello spazio e al bene dell'Universo? Imparassero a mettere i numeri alle terze linee giusti, e non all'incontrario.

Io non so più cosa pensare, non di Nick Mallett, che ho capito fin troppo, ma di un team manager e di una federazione che permettono a costui di lasciarsi andare a queste baggianate. Mi dica uno dei difensori di Mallett: questa è o non è una baggianata? Ma come si fa a rilasciare una dichiarazione del genere, e pensare che un giocatore non ne sia devastato nel profondo?