Come faccio abitualmente, mi sono rivisto la partita con particolare attenzione alle mete francesi. Volevo 1) vedere dove avevamo sbagliato, 2) verificare se alcune mie impressioni colte in diretta sull'arbitraggio erano corrette.
I - giocando contro vento, l'up&under è un'opzione intelligente, perché la palla si ferma in aria ed è più agevole per chi attacca rincorrerla. Se poi la guardia nella seconda linea di difesa è alta 1.75 e l'attaccante 1.90+, lo è ancora di più. A maggior ragione sarebbe stato utile che un certo numero di compagni (e non il solo Dellapè) fossero tornati indietro a "coprire" il ricevitore, cosa che i nostri avversari fanno abitualmente; noi no. Marcato, il più vicino in zona, avrebbe altresì potuto placcare Jauzion mentre il suo possesso era ancora precario; invece ha lasciato che intervenisse Pratichetti, dopo di che, invece di cercare il pallone che il 12 francese doveva lasciare, si è lasciato assorbire inutilmente in una ruck ancora da formare.
Premessa questa serie di errori, nel prosieguo Bortolami - quello che quest'anno gioca male - era riuscito a tagliare fuori Dusautoir dal sostegno al largo, costringendo il 6 francese ad un passaggio in avanti. Non era un passaggio in avanti impossibile da vedere, perché il 6 transalpino trotterellava verso la touch leggermente rivolto in avanti e lanciava il suo passaggio-lob esattamente di fronte a sé, nell'unico modo in cui un passaggio così lento poteva arrivare con timing opportuno nelle mani di un compagno lanciato in piena corsa, cioè, appunto, in avanti. Ma qui la terna ha fatto "occhi" da mercante. Evabbè'!
II - Di nuovo l'intervallo tra lineout e 3/4!

Stavolta però eravamo preparati: infatti MauroB, ultimo uomo dell'allineamento, ne esce subito per coprire quello spazio. I francesi mandano avanti Medard all'interno a fintare l'azione di Danielli, Mauro ci casca e Trinh Duc passa nel buco. Appena più al largo, unica alternativa per fermare la penetrazione dell'apertura, c'è McLean, su cui ricade gran parte della colpa. Ci sono due considerazioni che ne mitigano - ma solo in parte - le responsabilità: 1) insieme a Mauro, dal lineout esce anche il suo dirimpettaio Dusautoir, il quale si va a piazzare - guarda caso - tra la sua e la nostra apertura - non posso dire che McLean avrebbe sicuramente recuperato, ma sta di fatto che, nel momento in cui Trinh-Duc lo passa, tra lui e Luke c'è il 6 dei bleus (verificato con fermo-immagine); 2) appurato che gli altri hanno individuato lì un nostro punto debole e considerando che in tutto il torneo, salvo poche eccezioni, siamo stati scarsi nel contrastare le touch avversarie, si poteva ipotizzare, essendo ora consentito dal regolamento, di schierare un uomo in meno nel lineout e destinarlo alla copertura di questo nostro punto debole, no?
III - Situazione simile alla meta I, stessi errori e stessi potenziali rimedi: "coprire" il ricevitore e assisterlo prima se viene anticipato. Qui ho molto da ridire sull'interpretazione di Rolland. Ho il serio dubbio che, se la stessa azione fosse capitata a parti invertite, la decisione sarebbe stata diversa. Ammetto di avere un pregiudizio contro di lui, che mi sono formato durante Italia-Scozia del 2006 - Dellapè mandò in touch di petto una palla per una carica da dietro (non vista, manco a dirlo), prima della touch il gioco si fermò e Rolland ridendo mimò al gdl un colpo di testa tipo calcio, come se Santiago avesse mandato fuori la palla a quella maniera -, da allora ho sempre il dubbio che ci consideri dei "minus habens" rugbystici e che parta dal presupposto che, se un pallone casca in modo dubbio, debba essere successo perché non siamo capaci a giocare anziché perché gli altri ci mettono le mani. Poi, magari, sbaglierò. Ma era un in-avanti solare e c'è voluta molta "buona volontà" per non fischiarlo.
IV - è la meta sul grubber sbagliato di MauroB. C'è poco da dire. Non era il luogo e non era il momento di farlo. Segnalo con una certa rabbia che in quest'azione eravamo in soprannumero: Pratichetti era solissimo al largo. Si è sbilanciato in avanti al momento del calcetto, motivo per cui non poteva essere presente su Heymans dopo l'intercetto.
V - la decisione di Rolland per me è semplicemente assurda. Solo poche settimane fa la stessa identica meta era stata annullata alla Francia da Lawrence (quello bravo, Mark) su segnalazione del TMO Fitzgibbon (irlandese anche lui), Rolland non poteva non saperlo perché in quella partita era gdl! A me, questa decisione sa di polemica tra arbitri. Per non apparire troppo dietrologo, espongo quali sono i motivi che, a mio modo di vedere, invaliderebbero la meta: 1) Domingo NON è sui suoi appoggi - ha le punte dei piedi per terra, ma il suo corpo è disteso ed adagiato sui compagni davanti - e quindi NON può giocare la palla e NON ha il diritto di piazzarla (per inciso, nel fotogramma precedente, con visuale dal lato dell'Italia, si vede benissimo Dusautoir che, sdraiato sui nostri, sporge dalla nostra parte dal petto in su, in posizione manifestamente irregolare, ma tant'è, in ruck anche noi ne combiniamo tante); 2) Domingo NON è l'ultimo uomo del ruck, ci sono suoi compagni che, stando in piedi, si appoggiano su di lui (per regolamento dovrebbero legarsi, ma questa norma non viene seguita da nessuno e nemmeno io insisterò); 3) la palla NON giace in area di meta - in teoria, Domingo non dovrebbe neanche giocarla con le mani, se non per agevolare la sua uscita dalla ruck, che la prenda e la depositi in area di meta non sta né in cielo né in terra.
Il commentatore francese, nel pallido tentativo di spiegare la decisione, dice "c'est une sorte de pick&go"
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
, poi ammutolisce imbarazzato e preferisce riprendere su Parra che sta battendo la trasformazione. Un pick&go...
VI - la palla arriva al largo su Bastareaud, che aggira Quartaroli (inciso per chi insiste a dire che siamo sempre in troppi a placcare: il placcaggio 1 contro 1 è difficilissimo, contro un 3/4 francese quasi impossibile, BISOGNA essere almeno in due a placcare - quando Canale tenta la penetrazione, sono sempre in 3 a placcarlo!); il nostro reagisce gettandoglisi dietro e riesce ad abbrancarne i pantaloncini, rallentandolo. Sulla corsa, Heymans lo passa, anche perché il giovane compagno perde l'attimo buono a causa del recupero di Marcato, che chiude l'unica traiettoria di passaggio regolare e lo costringe a passare in avanti. L'infrazione è evidente e Rolland e il gdl sono in linea con l'azione, ma nessuno dei due se ne accorge. Bah!
VII - c'è un unico motivo che spiega questa meta: mentre i giovani, gasati nonostante la debacle, stavano ancora giocando, L'Italia dei veterani aveva smesso di lottare. Quartaroli si accentra e va allo scontro mettendo palla a disposizione, ma il sostegno serio, quello degli avanti, non arriva mai: sono rimasti fermi alla ruck precedente, non hanno voglia di farsi quegli ulteriori 20 metri. Hanno tirato i remi in barca.
Per favore, non mi dite che la Francia ha vinto con il gioco dei 3/4: hanno fatto due mete su calcia&corri tipo BBZ e situazione di gioco rotto, una su una penetrazione in prima fase dell'apertura, una su intercetto, una di mischia, una in prima fase da ruck. Solo una con un'azione dei 3/4, favorita dall'ennesimo calcio sbilenco di Canavosio (a proposito, che delusione!).
In compenso, sulle mete conto un in-avanti, due passaggi in avanti, un velo (stiracchiato, ma c'è) e una decisione cervellotica dell'arbitro; più, da parte nostra, un errore marchiano e una meta "di resa".
Prima dell'alzata di scudi, non ho nessuna intenzione di sostenere credibilmente che con un altro arbitro avremmo vinto la partita: ci siamo già resi abbastanza ridicoli sabato, senza che io aggiunga ridicolo al ridicolo.
E' solo che, come già detto, ho un personale pregiudizio contro Rolland, anzi ho l'impressione che Rolland abbia dei pregiudizi nei nostri confronti, e non volevo far passare quest'occasione senza ribadire che lui non ha fatto niente per smentirmi. Abbiate pazienza, è una questione personale.